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mercoledì 31 luglio 2024

Anche quest'anno, ci sarà il messaggio del Papa per i partecipanti del 35° Festival dei Giovani a Medjugorje



Domani a Medjugorje inizierà il 35° Festival dei Giovani. Questo è già il terzo "Mladifest" ospitato da Aldo Cavalli, visitatore apostolico con un incarico speciale per la parrocchia di Medjugorje. È stato ospite della trasmissione
Mir Medjugorje
Intervistato da Velimir Begić
Ha parlato delle sue impressioni sui festival precedenti.

30 luglio 2024 - Medjugorje

-Giovedì inizia il 35° rinnovamento spirituale dei giovani, il festival della gioventù Mladifest. Questo è già il terzo Mladifest ospitato da Aldo Cavalli, visitatore apostolico con un incarico speciale per la parrocchia di Medjugorje, oltre ai frati di Medjugorje. È stato ospite della trasmissione Mir Medjugorje e ha parlato delle sue impressioni sui festival precedenti.

Sia l’anno scorso che il penultimo anno ho visto migliaia e migliaia di giovani venire qui con un solo obiettivo. E loro sapevano molto bene, erano molto ben consapevoli dello scopo per cui erano venuti qui a Medjugorje. Lo scopo era incontrare il Signore Gesù, incontrarlo e cercarlo, cercarlo e incontrarlo, e tutto questo in un'unica presenza profonda che è qui a Medjugorje, la presenza della Vergine Maria, la Vergine Maria che li ha accompagnati a incontrare Gesù.

E Gesù si è incontrato soprattutto nell'Eucaristia. L'Eucaristia è la presenza vera e reale del Signore Gesù in mezzo a noi, e Gesù è stato incontrato con l'aiuto e l'accompagnamento della Beata Vergine Maria attraverso la previa preghiera del Rosario. E dopo aver incontrato il Signore Gesù nell'Eucaristia e nelle sue parole della Santa Messa, tutti, ma proprio tutti, si sono fermati nel silenzio più assoluto per guardare ancora il Signore, pregarlo e parlargli.

In quella presenza e silenzio profondi di Gesù, Egli ha parlato con noi, ha parlato con loro, e noi e loro abbiamo parlato con lui. È stato un rinnovamento spirituale credibile, il ritiro incontro a Gesù accompagnato dalla Vergine Maria.

-"Maria ha veramente scelto la parte migliore..." (Lc 10,42), è il tema del Mladifest di quest'anno, quindi possiamo dire che chi viene a Medjugorje ha scelto davvero la parte migliore? Vedete anche voi quelle conversioni e cambiamenti di vita nei pellegrini?

Dobbiamo vedere questo nel contesto della nuova evangelizzazione, perché i giovani che vengono qui a migliaia sono i promotori, sono i fattori, i fattori attivi della nuova evangelizzazione. Provengono da questo nostro mondo, vivono in questo nostro mondo, vivono in questo nostro mondo e partecipano alla vita di questo nuovo mondo al quale dobbiamo predicare il vangelo. E come annunciare il Vangelo? Come annunciare il Vangelo a un mondo complesso, all'umanità quale è oggi?

La nuova evangelizzazione è un processo, è un processo in atto, e sono i giovani che sono posti e realmente immersi in quel processo, in quel mondo e nella nuova evangelizzazione. Sono in ogni aspetto di questo nostro mondo, e qui sono profondamente uniti al Signore Gesù.

Colui che è profondamente connesso con il Signore e che è profondamente immerso nel mondo in cui vive, quella persona è chiamata profeta. Un profeta è una persona che vive profondamente in Dio, secondo il Signore Gesù, e che allo stesso tempo vive profondamente nel mondo di oggi.

E sono proprio i giovani che partecipano a questo incontro miracoloso a diventare i protagonisti della nuova evangelizzazione. Come profeti, essi si uniscono profondamente in Dio con il Signore Gesù Cristo e lo annunciano al mondo di oggi. E come profeti, vivono profondamente radicati nel mondo di oggi, vivono quel mondo e presentano quel mondo e lo portano al Signore Gesù. E così si realizza la nuova evangelizzazione nel mondo di oggi, e così si realizza il contributo che i giovani danno in questi incontri nella nuova evangelizzazione.


-I giovani vengono spesso criticati ed è sempre stato così - dopo queste tue parole sembra che lo sia spesso e senza motivo - ma cosa fa sì che i giovani trascorrano l'inizio del caldo agosto a Medjugorje, invece che altrove, al mare per esempio?

Molti giovani comprendono un problema molto chiaro. La situazione del mondo di oggi è qualcosa che incontrano, non l'hanno inventata loro, semplicemente la trovano. La situazione mondiale attuale è un fatto oggettivo e non dipende dai giovani, ma cosa possono fare loro è decidere se studieranno nella parte migliore del mondo di oggi o nella parte peggiore del mondo di oggi?

Per prendere una tale decisione, devono essere decisi, intelligenti e preparati. In questo luogo lo Spirito Santo dona ai giovani forza, intelligenza, li prepara e dona loro determinazione per la vita nel mondo di oggi.

-Cosa possono aspettarsi i partecipanti dal Mladifest di quest'anno?

Ci sono due cose molto chiare che possono e dovrebbero giustamente aspettarsi. Sanno che stanno venendo qui in un luogo santo e lo Spirito Santo li sta conducendo in quel luogo santo per incontrare il Signore Gesù in compagnia della Vergine Maria. D'altra parte c'è una decisione forte e profonda da parte nostra, noi che siamo qui, dobbiamo collaborare e cooperare permanentemente con lo Spirito Santo per preservare questo luogo come luogo santo nelle mani di migliaia di persone che provengono da tutto nel mondo.



-L'importanza del Mladifest è stata riconosciuta dallo stesso Santo Padre Papa Francesco, che in questi anni ha portato il suo messaggio ai giovani di Medjugorje?

E quest'anno il Santo Padre ha inviato il suo messaggio molto profondo. 'Maria ha veramente scelto la parte migliore...' Maria era una fedele discepola del Signore Gesù Cristo. E un'altra discepola credibile di Gesù Cristo è Maria di Nazaret. All'inizio di quei giorni intensi e profondi leggerò il messaggio del Papa. Nella lettera in cui il Santo Padre presenta, presenta la figura di Maria, sorella di Martina e Lazzaro, presenta anche Maria di Nazareth, fedele discepola di Gesù... Presentando queste due figure, il Santo Padre invita tutti i giovani le persone a diventare veramente fedeli discepoli di Gesù in modo tale da scegliere la parte migliore

-Recentemente il nunzio apostolico nella Repubblica di Croazia, mons. Giorgio Lingua, è stato a Medjugorje per la prima volta. Nella sua omelia ha parlato molto delle norme per affrontare il discernimento dei fenomeni soprannaturali, pubblicate a maggio dal Dicastero per la Dottrina della Fede. Ha affermato che "il livello più alto di riconoscimento che la Chiesa può dare è il nihil obstat , cioè dopo uno studio attento e prolungato delle manifestazioni visibili, potrà dichiarare che non esistono elementi contrari alla dottrina e alla morale della Chiesa e che quindi non vi è alcun ostacolo all’adesione libera e personale a tali fenomeni e ai messaggi che essi portano con sé”. Dopo queste parole molti si sono chiesti se ci si possa aspettare presto un nulla osta da parte della Santa Sede anche per il fenomeno di Medjugorje.

Qui il Papa ha fatto due cose molto profonde e molto chiare. Considerando che milioni di persone sono venute a Medjugorje per pregare, pregare e pregare, confessarsi e cambiare vita, il Papa ha preso sotto la sua diretta cura e giurisdizione l'intera parte pastorale di questa parrocchia. Inoltre, per dare a questo luogo di grazia una giusta e retta importanza, ha inviato come responsabile per tutta questa parte pastorale della parrocchia un arcivescovo, il quale su quella parte pastorale della parrocchia ha tutta la giurisdizione che un vescovo ha nella sua diocesi. Questi due fatti, cioè le decisioni del Santo Padre: in primo luogo, che egli si prenda cura della parrocchia in tutta la sua parte pastorale e, in secondo luogo, che invii un arcivescovo con tutta la giurisdizione di vescovo diocesano per questa parte pastorale di Medjugorje, sono significativo per rivelare la qualità spirituale di Medjugorje. Altre decisioni verranno prese in futuro secondo le disposizioni del Dicastero per la Dottrina Religiosa.

-È stato scelto anche il tema del rinnovamento spirituale a Medjugorje per il prossimo anno: "Andiamo alla casa del Signore!" (Sal 122,1). Puoi commentarlo brevemente?

È il Salmo 122, che assume il tempio come immagine centrale della fede di Israele. Il tempio di Gerusalemme era considerato la casa del Signore e la gente si recava alla casa del Signore per rinnovarsi, per chiedere perdono, per ricevere la grazia e per incontrare il Signore attraverso il sacrificio. Andare alla casa del Signore significa avere la pace, l'allegria, la forza, la grazia che Dio dona.

Andiamo alla casa del Signore, oggi significa andare dove il Signore è vivo e presente, e cioè l'Eucaristia. Dove c'è l'Eucaristia, lì c'è il Signore, presente nella parola di Dio, nella parola di Gesù e presente nella liturgia eucaristica. Andiamo a quella liturgia per incontrare il Signore Gesù, per incontrare il perdono che ci ha donato con la sua morte in croce, per incontrare Gesù vivo e risorto, Gesù che ci parla attraverso la sua Parola, Gesù che ci nutre nel sacramento della Eucaristia donandoci la sua vita.

-E alla fine di questa conversazione, Padre Arcivescovo, ci aspettiamo il suo messaggio ai partecipanti al Mladifest di quest'anno?

Venite, venite, venite, con un obiettivo profondo diventiamo tutti, ma proprio tutti, portatori credibili della nuova evangelizzazione, portando dentro di noi il nostro mondo e accogliendo dentro di noi il mondo del Signore Gesù. In questo modo, quando abbiamo il Signore in noi, diventiamo testimoni credibili della vita del Signore Gesù. Venite, venite per diventare ancora più testimoni del Signore Gesù.



Traduzione in Italiano: Medjugorje Tutti i Giorni

giovedì 25 luglio 2024

Messaggio del 25 luglio 2024- Medjugorje


 Messaggio del 25 luglio 2024 dato alla veggente Marija

Cari figli miei! Con gioia vi ho scelti e vi guido perché in voi, figlioli, vedo uomini di fede, speranza e preghiera. Figlioli, vi guidi la fierezza di essere miei, e io vi guido a Lui che è via, verità e vita. Sono anche con voi affinché la pace vinca in voi ed attorno a voi perché Dio mi ha mandato a voi per questa intenzione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

sabato 13 luglio 2024

Giudizio negativo sulle apparizioni di Amsterdam “Signora di tutti i popoli”: NON SOPRANNATURALI

 


DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Comunicato stampa

Negli scorsi anni, il Dicastero, di norma, non rendeva pubbliche le decisioni circa i presunti fenomeni soprannaturali, ma di fronte ai persistenti dubbi sollevati circa le presunte apparizioni e rivelazioni degli anni 1945-1959 ad Amsterdam e legate alla devozione della “Signora di tutti i popoli”, il Dicastero per la Dottrina della Fede rende noto l’esito della Sessione Ordinaria dell’allora Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, tenutasi il 27 marzo 1974, riguardo dei suddetti fenomeni con questi giudizi:

1. Quanto al giudizio dottrinale: OMNES: “constat de non supernaturalitate”.

2. Quanto a indagare ulteriormente sul fenomeno: OMNES: “negative”.

Tali decisioni sono state approvate dal Santo Padre Paolo VI, durante l’udienza, concessa al Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Card. F. Šeper, il 5 aprile 1974.

Tanto si comunica affinché il santo Popolo di Dio e i suoi Pastori possano trarne le debite conseguenze.

Víctor Manuel Card. Fernández
Prefetto




Giovedì 11 luglio 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha reso pubblico un comunicato in merito alle presunte apparizioni di "Nostra Signora di Tutti i Popoli".


Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha reso pubblico il giudizio negativo e definitivo dei cardinali membri, che nel 1974 si espressero all’unanimità per dichiarare la non soprannaturalità delle presunte apparizioni di “Nostra Signora di tutti i popoli” di Amsterdam. Una decisione approvata da Paolo VI.

«Negli anni scorsi, il Dicastero, di norma – si legge nel comunicato diffuso giovedì 11 luglio – non rendeva pubbliche le decisioni circa i presunti fenomeni soprannaturali, ma di fronte ai persistenti dubbi sollevati circa le presunte apparizioni e rivelazioni degli anni 1945-1959 ad Amsterdam e legate alla devozione della “Signora di tutti i popoli”, il Dicastero per la Dottrina della Fede rende noto l’esito della Sessione ordinaria dell’allora Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, tenutasi il 27 marzo 1974».

Ecco i giudizi:

«1. Quanto al giudizio dottrinale: OMNES “constat de non supernaturalitate”.

2. Quanto a indagare ulteriormente sul fenomeno: OMNES: “negative”».

Tali decisioni, si legge ancora nel comunicato, «sono state approvate dal Santo Padre Paolo VI, durante l’udienza concessa al Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Card. F. Šeper, il 5 aprile 1974. Tanto si comunica perché il santo Popolo di Dio e i suoi Pastori possano trarne le debite conseguenze».

Prima della delle nuove Norme, entrate in vigore lo scorso maggio, il Dicastero comunicava solo al vescovo quello che veniva formalmente deciso, e al massimo pubblicava una notizia più generica. Ora invece, per chiarire ogni confusione, si rende pubblica la decisione approvata dal Papa e che in questo caso è il giudizio più negativo, che constata la non soprannaturalità, e che è tuttora previsto dalle nuove Norme. Un giudizio che «si deve basare su fatti ed evidenze concreti e provati» che attestano la non autenticità del presunto fenomeno.

Il 25 marzo 1945, nel 600° anniversario del miracolo eucaristico di Amsterdam, Ida Peederman raccontò di aver visto la Madonna che si sarebbe presentata a lei con il titolo di “Signora di tutti i popoli”. Nata ad Alkmaar nel 1905, ultima di cinque figli, Ida rimase orfana di madre all’età di 8 anni, e poco dopo si trasferì con la famiglia ad Amsterdam, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1996. A quella presunta apparizione del 25 marzo ne sarebbero seguite altre 55, protrattesi fino al 1959. Nell’arco di 14 anni, la Madonna, secondo il racconto di Ida, le avrebbe rivelato in anticipo diversi avvenimenti, tra questi la morte di Pio XII, e le avrebbe mostrato una propria immagine, poi dipinta dal pittore Heinrich Repke sulla base della descrizione della presunta veggente. Oggi, quell’immagine è custodita in una cappella costruita nel 1973 al numero 3 di Diepenbrockstraat, in un quartiere residenziale nella zona sud di Amsterdam.

Nel 1956, l’allora vescovo di Haarlem-Amsterdam, Johannes Petrus Huibers, aveva affermato, a proposito delle apparizioni mariane, che «non constat de supernaturalitate». Un giudizio reso più pesante nel maggio del 1974 dall’allora Congregazione per la Dottrina della fede (Cdf) che sancisce il giudizio negativo definitivo «constat de non supernaturalitate» con la personale approvazione di Papa Paolo VI. Nel 1996, il successore di Huibers, Henny Bomers, consultandosi con la Santa Sede, aveva acconsentito al culto della “Signora di tutti i popoli”, ma senza riconoscere le presunte apparizioni. Al contrario, il suo successore, monsignor Jos Punt, nel 2002 ne riconosce invece l’autenticità, senza però consultare la Santa Sede. Tre anni più tardi, nel 2005, la Cdf rimuove alcune parole dalla preghiera che la Vergine Maria avrebbe lasciato a Ida Peerdeman, poiché non conformi alla dottrina cattolica. Infine, il 30 dicembre 2020, il nuovo vescovo di Haarlem, Johannes Hendriks, «dopo aver consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede e in accordo con essa», afferma che «l’uso del titolo Signora di tutti i popoli per Maria è di per sé teologicamente lecito»; tuttavia, «il riconoscimento di tale titolo non può intendersi come un riconoscimento nemmeno implicito della soprannaturalità di alcuni fenomeni», poiché la Congregazione al riguardo ha dato «un giudizio negativo», che è stato «approvato da Paolo VI» nel 1974.

Tra i vari messaggi che la Vergine avrebbe lasciato a Ida ci sarebbe anche una richiesta affinché la Chiesa riconosca il dogma di Maria quale “corredentrice”. La richiesta risalirebbe all’8 dicembre 1952. A questo proposito si può ricordare quanto affermato da Papa Francesco in almeno due occasioni: il 3 aprile 2020, nell’omelia della messa mattutina presieduta a Casa Santa Marta, il Pontefice ha detto: «La Madonna non ha voluto togliere a Gesù alcun titolo… Non ha chiesto per sé di essere una quasi-redentrice o una co-redentrice: no. Il Redentore è uno solo e questo titolo non si raddoppia». Affermazione ribadita all’udienza generale del 24 marzo 2021: «Cristo è l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo».



venerdì 12 luglio 2024

Padre Marinko, oggi compie 56 anni! (ex parroco della parrocchia di Medjugorje)- TESTIMONIANZA




Oggi è il compleanno del parroco di Medjugorje, P. Marinko Šakota.

(è stato ex parroco della parrocchia di San Giacomo a Medjugorje)

VIDEO INTERVISTA


È nato a Čitluk il 12 luglio 1968, quindi oggi compie 56 anni. Chiediamo al Signore soprattutto oggi di riversare su di lui abbondanti benedizioni e frutti dello Spirito Santo attraverso l'intercessione della Regina della Pace, per quanto riguarda la sua vita, la sua vocazione sacerdotale
Ha frequentato la scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria a Čitluk. In quel periodo ha sentito la vocazione, ha deciso di unirsi all’Ordine Francescano e si è quindi trasferito presso il Seminario Francescano di Visoko. Lì ha terminato la seconda classe del Ginnasio, mentre ha frequentato le altre due nel Ginnasio dei Gesuiti di Dubrovnik, dove si è anche diplomato.
Ha rivestito l'abito francescano il 15 Luglio 1987 a Humac, dove ha trascorso l'anno di Noviziato. Dal 1988 al 1989 ha prestato servizio nell’Esercito Popolare Jugoslavo. Ha iniziato gli studi di Filosofia e Teologia presso l'Istituto Teologico Francescano di Sarajevo (dal 1989 al 1990), li ha proseguiti a Zagabria presso l'Università dei Gesuiti (dal 1990 al 1992) e li ha terminati a Fulda (Germania) (dal 1992 al 1995), dove si è anche laureato. Ha emesso i Voti Perpetui a Široki Brijeg nel 1993.
E' stato ordinato Diacono a Zagabria il 10 Febbraio 1996 e Sacerdote a Frohnleiten il 13 Luglio del 1996.
Il suo primo servizio è stato nel convento francescano di Innsbruck dove ha trascorso un anno come coadiutore (dal 1996 al 1997), poi è stato a Frohnleiten come assistente spirituale (dal 1997 al 1998) e come cappellano ad Augusta (dal 1998 al 2000). E' stato cappellano a Mostar (dal 2000 al 2003) ed in seguito parroco a Gradnići (dal 2003 al 2010). Dal Settembre del 2010 presta servizio a Medjugorje come cappellano. Dopo la morte dell'attuale parroco, fra Marinko fu l'Amministratore parrocchiale

“A scuola di Conversione” con Fra Marinko Sakota:

"Cercherò di trasmettervi le mie esperienze con Medjugorje.
Sono qui dall’inizio delle apparizioni. Ero un ragazzino: avevo 13 anni.
Ho vissuto tutto ciò che avveniva qui.
Medjugorje ha influito sulla mia vita. Mi sono deciso per la vocazione sacerdotale e per la vita francescana a causa di Medjugorje. Tutto era talmente forte che mi ha spinto in tal senso.
Cos’è Medjugorje? Cos’è l’essenziale a Medjugorje?
Padre Slavko Barbaric… Forse conoscete questo francescano… Lui ha operato a Medjugorje per venti anni.
Egli ha raccontato la testimonianza di un sacerdote che ha detto: “Ogni anno vado con i pellegrini a fare un pellegrinaggio in qualche santuario. Ovunque siamo andati ci siamo trovati bene, ma è stato differente quando siamo stati a Medjugorje. Dopo aver terminato il pellegrinaggio a Medjugorje dentro di noi è sorta una domanda: Che cosa dobbiamo fare adesso? Cosa dobbiamo fare in futuro? Come dobbiamo agire in futuro?”
Ecco fratelli e sorelle: questa è una domanda che ci si pone qui. E’ la questione della conversione, del cambiamento.
La Madonna qui non porta un insegnamento nuovo, ma ci invita nuovamente a vivere il Vangelo. E’ una chiamata nuova come lo era a Lourdes e a Fatima. Perché noi dimentichiamo. Noi sappiamo tutto. Noi conosciamo il Vangelo, ma lo dimentichiamo. Soprattutto oggi che davanti a noi stanno numerose possibilità e non riusciamo più ad orientarci. Non sappiamo più cosa è importante e cosa non lo è. Tante cose ci attirano e ci allontanano da Dio. Molte persone si perdono.
La Madonna ci invita al cambiamento. Qui ci invita a frequentare una scuola. Medjugorje è una scuola. Nel tempo che stiamo vivendo la Madonna sente il desiderio di insegnarci. Abbiamo bisogno di una scuola. Abbiamo bisogno di imparare.
La Madonna dice: “Desidero insegnarvi a pregare”. “Desidero insegnarvi ad amare”.
Di mese in mese la Madonna ci dona brevi esortazioni. Lo scopo di tutto ciò che la Madonna ha detto è sempre la pace. Ci indica la strada verso la pace. La via che porta alla pace è la preghiera.
Preghiera, digiuno, conversione, confessione, santa Messa. Tutto questo ci deve aiutare a raggiungere la pace.
Due elementi importanti a questo scopo sono fede e conversione.
La Madonna desidera che noi crediamo. Desidera che crediamo non soltanto che Dio esiste, ma che abbiamo fiducia in Dio. Desidera che ci abbandoniamo a Dio, come lo ha fatto Lei: come Maria.
Il secondo elemento importante è la conversione. La conversione è il cambiamento. Prima di tutto è il cambiamento di se stessi. Noi solitamente desideriamo cambiare gli altri: il marito, la moglie, i vicini di casa, i colleghi di lavoro, la società, la Chiesa. Ma la Madonna desidera che io cambi prima me stesso. Una regola importante qui è: cambia te stesso e non gli altri. Prima di tutto devi togliere la pagliuzza dal tuo occhio, devi cambiare te stesso. Allora vedrai meglio che cosa devi cambiare negli altri.
Un’altra regola importante: quando tu cambi anche gli altri cominceranno a cambiare piano piano. Gli altri assumono un aspetto diverso.
Immagina adesso una persona che non ti piace. Questa persona ha un aspetto negativo. Ma quando in te nasce l’amore tu cominci a guardare questa persona in modo diverso. Questa persona assume adesso un aspetto nuovo. Quindi un cambiamento è avvenuto dentro di te e automaticamente gli altri hanno un aspetto diverso.
Oppure ti senti insoddisfatto: ti manca qualcosa.
Vedi soltanto il negativo nell’altra persona. Vedi soltanto ciò che non hai e non possiedi. Adesso cominci a ringraziare. Pian piano i tuoi occhi cambiano. Adesso cominciamo a ringraziare: Signore grazie per questo tempo bellissimo; grazie per questo tuo meraviglioso palazzo che si chiama universo; grazie per questa natura bellissima; per questi alberi; grazie per questi fiori bellissimi; grazie per tutti i doni; grazie per questi uccelli che adesso sentiamo. Ci sono tante cose belle. Tante cose buone.
Quando tu ringrazi cominci a meravigliarti. Dentro di te avviene un cambiamento. Rinasce la gioia. Rinasce la soddisfazione. Allora comprendi: “Ma io possiedo tante cose. Ci sono tante cose belle e buone nel mondo”.
Quando cambi tu cambia tutto.
In ogni persona c’è qualcosa di buono.
Quando nel tuo cuore nasce la pace la potrai diffondere attorno a te. Quando dentro di te c’è l’inquietudine tu diffondi l’inquietudine.
Carissimi fratelli e sorelle, un’altra lezione importante che la Madonna ci dona qui a Medjugorje è la preghiera col cuore. La Madonna ci insegna a vivere col cuore. Proprio nella preghiera impariamo a farlo.
Che cosa significa pregare col cuore? Questa non è una preghiera nuova. Per esempio abbiamo il rosario o la Via Crucis sul Krizevac.
Vi sembra che la preghiera col cuore sia una nuova forma di preghiera? No, non è così. La preghiera col cuore riguarda il modo in cui io prego il rosario, come prego la Via Crucis o celebro la Messa. E ’ il modo in cui incontro le persone. E’ il modo in cui opero. Con il cuore. Con l’amore. Con la dignità. Con l’apertura. Con l’abbandono.
Tutte le parole che noi pronunciamo nella preghiera ci aiutano a pregare col cuore. La preghiera del Rosario è una preghiera ripetitiva. Questo ripetere della preghiera ci deve aiutare perché dentro di noi ci sia lo stato d’amore; lo stato d’abbandono; lo stato di fiducia. E tu preghi il Rosario e partecipi alla Santa Messa nello stato di fiducia; nello stato di ringraziamento; nello stato di fede che ti dice: “Tutto andrà bene. Dio mi ama. Dio mi perdona”. Nello stato di gioia. Questo stato, fratelli e sorelle, è importante. Questo stato di gratitudine, di abbandono, di speranza, di pace. Questo è importante. Non soltanto le parole, ma il nostro stato d’animo.
La Madonna dice che è importante imparare la preghiera col cuore. Desidero imparare a pregare col cuore. La Madonna dice: “Iniziate a pregare” Prendete il tempo per la preghiera”. Non puoi pregare in fretta. Al mattino trova 10 – 15 minuti per pregare col cuore. Prima di tutto ascolta. Rimani nel silenzio. Ascolta tutti i rumori esterni. Ecco: ascolta gli uccelli e gli altri suoni. Poi pian piano potrai entrare nella tua interiorità, nella tua profondità. La Madonna ci insegna che bisogna prima partire dalle cose esterne per poter poi entrare nella nostra interiorità. Ella dice sempre: “Iniziate a pregare e pregate”. Imparate a pregare pregando. Poi ripeti dentro di te certe parole. La Madonna dice: “La nostra giornata sia piena diinvocazioni brevi”. Per esempio: Gesù grazie. Ripetilo 10, 15, 20 volte, 50 volte. Oppure: “Gesù ti amo”. Ripetilo dentro di te. Oppure: Gesù confido in te. O usa qualche altra parola o frase della Sacra Scrittura. Per esempio le parole di san Tommaso: “Signore mio e mio Dio”. Ripeti queste parole e dona l’amore a queste parole. Dona il tuo abbandono a queste parole. Dona la gratitudine a queste parole. Vedrai che col tempo imparerai a pregare col cuore.
Come preghi “Gloria al Padre”? Nella preghiera col cuore è importante pregare essendo coscienti. Noi spesso ci allontaniamo con i nostri pensieri. Non siamo presenti nella preghiera. Coi nostri pensieri siamo altrove. Siamo in un’altra epoca: nel passato oppure nel futuro.
La Madonna dice: “Vivete la Santa Messa ”. Vivetela coscienti. Questo significa essere presenti completamente. A noi non è sempre possibile essere presenti qui in questo momento, perché ci allontaniamo coi nostri pensieri. Ecco perché ci dobbiamo sempre risvegliare. Dovete comprendere il momento in cui vi allontanate. “Adesso ritorno a me stesso”. “Guardo, ascolto e sento con la fiducia completa. Con amore e gratitudine”. E così sempre di nuovo. Cerco di svegliarmi sempre di nuovo. Forse adesso nei tuoi pensieri tu sei in Italia. Svegliati. “Adesso sono qui” e desidero essere completamente qui.
Un elemento molto importante per quanto riguarda la preghiera col cuore è cercare di cambiare il proprio cuore. La Madonna dice: “Lavorate con i vostri cuori come lavorate nei campi”. Cosa significa lavorare sul proprio cuore? Il primo passo è comprendere; vedere se stessi. Come penso io? Come rifletto? Come sono i sentimenti dentro di me? Cosa penso di quella persona? E lì proprio inizia un lavoro con il proprio cuore. Perché spesso non siamo neppure coscienti di come pensiamo. Non vediamo noi stessi. Per esempio: i terroristi. Il terrorista non è cosciente del modo in cui lui vede le cose. Lui è convinto di pensare bene. E’ convinto di fare il bene. Non è cosciente. E’ cieco. Così siamo spesso anche noi.
Ecco perché dobbiamo svegliarci. Ecco perché dobbiamo purificare noi stessi. Proprio per questo devo dubitare del mio modo di pensare. Dubitare delle mie convinzioni. Così, pian piano, avvengono i cambiamenti. Forse l’elemento più importante della preghiera col cuore è il perdono. Senza il perdono non puoi pregare col cuore. Perché? Quando dentro di te vivono sentimenti negativi, le ferite del passato, il tuo cuore rimane chiuso. Sei ferito e non puoi più pregare con gioia. Il cambiamento non può avvenire dentro di te. Ecco perché è importante perdonare. Perdonare significa questo: spaccare quel legame che fa sì che i sentimenti negativi mi guidino, mi governino.
Ecco perché dobbiamo pregare per l’amore. La Madonna ci insegna anche il modo in cui possiamo liberarci. Prega per l’amore. “Gesù donami l’amore per la persona a cui non voglio bene”. “Donami l’amore per la persona che non sopporto”. “Donami l’amore per la persona che mi ha ferito”. E quando l’amore comincia a rinascere dentro di te, quando comincia a governarti, tu potrai guarire. Perché l’amore è un farmaco. Perciò non portare nulla di negativo dentro di te. Vai nel confessionale se hai peccato. Non portare i pesi dentro di te, perché Dio ti perdona. Perché Dio ti ama. Credilo. Credi che Dio ti perdona. Credi che Dio ti ama. Perdona te stesso e perdona gli altri. E diventi un uomo libero. Un uomo libero che vive; gioisce per la vita; gioisce per gli altri. Un uomo capace di vivere la pace. Un uomo capace di vivere con gli altri.
Ecco cari fratelli e sorelle: tutto questo è ciò che la Madonna desidera. Ci invita a frequentare la sua scuola; ad imparare alla sua scuola, a fare esercizi per diventare capaci a vivere. Capaci a vincere il male dentro di noi e attorno a noi.
Io vi auguro questo.
Grazie per la vostra attenzione."

Fonte: Informazioni Da Medjugorje

mercoledì 10 luglio 2024

Messaggio del 6 luglio 2024 a Ivan- Medjugorje




 Messaggio del 6 luglio 2024 a Ivan


Questa sera la Madonna è venuta da noi piena di gioia e felice. Ci ha salutato tutti con il suo saluto materno:

“Sia lodato Gesù, cari figli miei”.

Ella ha alzato con gioia lo sguardo su di noi e ha pregato nella sua lingua aramaica per tutti.
E poi si è rivolta a noi con queste parole:

“Cari figli,
oggi desidero invitarvi in ​​modo speciale a pregare per i miei amati sacerdoti, affinché possano predicare nella semplicità la Parola viva del Vangelo: che la loro via sia la via della santità; che testimonino in questo tempo più che mai, per essere portatori dei miei messaggi in questo periodo più che mai, senza paura.
Senza paura, cari figli.
Grazie, cari figli, per aver risposto anche oggi alla mia chiamata”.

Ha impartito la sua benedizione materna a tutti noi e a tutti gli oggetti che avete presentato per la benedizione.
Dopodiché ha abbassato le mani e ha pregato individualmente su voi sacerdoti qui presenti e sui malati.

Ho consigliato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni e le vostre famiglie.
In modo speciale, tutti voi sacerdoti che siete presenti e tutte le petizioni di preghiera.
Dopodiché la Madonna si è soffermata a pregare soprattutto per i sacerdoti, e in questa preghiera si è allontanata nel segno della Luce e della Croce con le parole:

“Andate in pace, cari figli miei”.

"Posso vedere!" A Medjugorje il grande miracolo è avvenuto- TESTIMONIANZA

 


"BEATI QUELLI CHE NON HANNO VISTO E HANNO CREDUTO" (GV 20, 29)

Christianne Claessens - la prima testimone della guarigione della donna dalla Svizzera Joelle Beuret - Devanthery a Medjugorje, nell'ottobre 2010, mentre descrive il pellegrinaggio e tutti gli eventi.
16 ottobre 2010: Era il nostro ventesimo pellegrinaggio privato che si stava svolgendo nel momento in cui ricordammo il ventesimo anniversario della formazione del gruppo di preghiera della Regina della Pace. Per il nostro gruppo, questa è stata una meravigliosa opportunità per ringraziare il Signore, poiché Maria ci ha preso per mano e ci ha guidati nonostante tutte le difficoltà che abbiamo avuto in questi ultimi venti anni. In verità, Satana non sopporta la vergine Maria e perciò odia tutti i gruppi di preghiera che desidera fondare in ogni singola parrocchia. Grazie alla grazia di Dio, siamo rimasti fedeli e ci riunivamo ogni lunedì per pregare, meditare sulla vita di Cristo,
Abbiamo trascorso due giorni sull'autobus pregando e presentandoci agli eventi che si sono svolti a Medjugorje dal 1981 ad oggi. Era domenica sera, verso le 8 di sera quando arrivammo a Medjugorje. Lunedì 18 ottobre, anche se stava piovendo, con grande gioia nei nostri cuori, siamo saliti sul sentiero sdrucciolevole che porta alla Collina delle Apparizioni. Ci stavamo tutti aiutando a vicenda. Joelle, una donna di 50 anni completamente cieca era tra i pellegrini, insieme a sua figlia Vinciane, così come la loro modesta e allegra amica Claudia, che ha seguito Joelle ovunque con tanto amore e gentilezza. Joelle era così felice, sembrava che stesse fluttuando su sentieri rocciosi. Quando arrivò proprio sotto la Statua della Madonna, disse una bella preghiera piena di amore e fiducia alla Madre Celeste. L'intero gruppo rimase per circa venti minuti in silenzio sulla Collina, e discese insieme in modo che si incontrassero di nuovo in chiesa verso le 17:00 per il programma di preghiera serale. Qui Joelle sentì qualcosa di strano, sentì che c'era una mano che la soffocava, ed era esattamente una volta che aveva ricevuto la Santa Comunione, sentì una voce critica che le diceva: "Volevi avere un figlio, hai avuto tua figlia. Hai chiesto un lavoro, ne hai preso uno. Adesso è abbastanza, hai intenzione di stare zitto? Quando fa freddo, hai un appartamento bello e caldo, quando hai fame, hai sempre qualcosa da mangiare, quando nevica, hai sempre vestiti caldi, finalmente ti fermerai ora e per sempre, è davvero sufficiente! "Joelle sembrava molto disturbata e ha parlato con p. Fabian in quella stessa sera. Le disse che è solo Dio nell'ostia e che ci vuole solo bene, e che non potrebbe venire da Dio. Le disse di pregare Dio, di pregare che fosse in grado di soddisfare la sua volontà. Sembrava calmarla.
Il giorno seguente, il 19 ottobre, decidemmo di pregare la Via Crucis fino alla cima del Monte Croce. Anziani e Joelle hanno pregato la Via Crucis con p. Olivier giù nella valle, mentre il resto del gruppo in leggera pioggia, e in un sentiero più ripido e più difficile del giorno precedente, salì in cima alla montagna. Ci siamo fermati e pregato prima di ogni stazione, abbiamo pregato a lungo e per tutte le nostre intenzioni. Luc ci ha suggerito di unirci alla preghiera con quel gruppo più piccolo di pellegrini che non è potuto venire e salire con noi. In modo speciale che presentiamo questa Via Crucis per Joelle, per pregare grazie speciali per lei, perché non anche per pregare per la guarigione, perché nulla è impossibile al nostro Dio. Era molto intensa la Via Crucis; è stata una preghiera profonda in cui abbiamo meditato sulla sofferenza di Cristo che ha presentato per tutti i nostri peccati. La preghiera è durata dalle 9 alle 3 di sera. Ci siamo incontrati tutti in chiesa alle 5 per il programma di preghiera serale.
È qui che il grande miracolo ha avuto luogo. Nel momento in cui Joelle ha ricevuto la Santa Eucaristia, è stata in grado di vedere il prete con il suo camice bianco. Era tutta sorpresa, alzò lo sguardo e vide le lampade, il soffitto alto della chiesa, le vetrate colorate ... Come se fosse stata buttata fuori dal suo rivestimento nero, non si sentiva affatto bene, e disse a Claudia che stava in piedi accanto a lei: "Per favore portami fuori di qui, non mi sento bene." Mentre uscivano dalla chiesa, lei disse: "Posso vedere la luce!" Continuarono la loro strada verso la Sagrestia e p. Olivier stava uscendo, chiedendo loro: "Cosa state facendo voi due qui?" Joelle rispose solo, dicendo: "Posso vedere!" Era profondamente commosso da ciò che accadeva e suggerì a due di loro di tornare al chiesa, la terza parte del Rosario stava finendo in chiesa. Mentre la gente usciva dalla chiesa, tutti circondammo Joelle. Il nostro prete, come un vero e genuino pastore le suggerì di ringraziare il Signore, così andarono insieme verso i gradini di fronte all'Alter principale, si inginocchiarono e ringraziarono Dio per quel grande dono che le aveva appena regalato. Quel gesto ci ha ricordato l'estratto del Vangelo in cui Gesù ha guarito dieci lebbrosi e solo uno è tornato per ringraziarlo. Successivamente, siamo andati verso la Statua della Madonna per ringraziarla anche per la sua intercessione. Alla fine, siamo tornati alla nostra pensione. Un paio di donne dall'Italia e alcuni pellegrini di Plymouth ci dissero che erano dietro a Joelle mentre stava ricevendo la Santa Comunione e tutti potevano sentire l'odore intenso delle rose che si irradiavano da lei. Joelle ci ha raccontato di come quel profumo l'ha seguita per giorni e lei riesce ancora a sentirne l'odore. Vinciane, Chi era alla messa, tornò in pensione nel frattempo e non sapeva nulla della grazia che sua madre aveva ricevuto. Dobbiamo anche sottolineare che Joelle non aveva mai visto sua figlia da quando era stata cieca per gli ultimi quarantadue anni.
Fr. Olivier, pieno di gioia, tornò di corsa alla pensione e invitò tutte le persone a scendere nella hall perché voleva condividere buone notizie con loro. Quando arrivò Joelle, tutti i pellegrini erano già riuniti. Entrò Joelle, vide sua figlia e le disse: "Ti sei lavato i capelli?" Vinciane, senza notare nulla di diverso, ha appena detto: "Ho fatto", e ha chiesto "Perché è quello che dovevamo tutti venire qui?" Joelle disse: "Non vedi alcun cambiamento su di me?" Vinciane guardò di nuovo, e disse: "No" "Guarda meglio", le disse sua madre, e Vinciane urlò di gioia: "Puoi vedere!"
E 'stato davvero un momento mozzafiato. Corsero l'un l'altro e rimasero l'uno nelle braccia dell'altro per circa cinque minuti. Vinciane ci ha detto in seguito che ha costantemente pregato che sua madre riceva la vista indietro e ha persino detto a Mary che non ha intenzione di andarsene finché sua madre non sarà in grado di vedere di nuovo!
Che meravigliosa fede! Maria ascolta pianti e grida dei suoi figli. L'intero gruppo era così felice e ha elogiato il Signore e Sua Madre con la loro preghiera e il loro canto. Anche se era già intorno alle 22, tutti andammo verso la Croce Blu, insieme a Joelle, nel luogo in cui la Madonna appare regolarmente a Ivan e Mirjana.
Non posso nascondere la profonda gioia che proviamo, gioia per aver ricevuto un segno così prezioso che Maria ci ha donato per il ventesimo anniversario del nostro gruppo di preghiera. Questo è davvero un segno che lei ci dona, Nostra Madre, segno che ci aiuta a perseverare nel futuro.
Maria ci sta guidando, ci sta rafforzando, ci tiene per le mani, ci ama e vuole che i suoi messaggi siano diffusi attraverso i gruppi di preghiera che dobbiamo formare. Ogni volta che andiamo in pellegrinaggio a Medjugorje, andiamo alla scuola di Maria e attraverso quella scuola ci condurrà a Suo Figlio Gesù.
"Con gli uomini questo è impossibile, ma con Dio tutto è possibile" (Mt 19,26)
Christiane Claessens
LA SCUOLA DI MARY: FARE TUTTO CON IL CUORE
Pregare il Rosario ogni giorno
Per leggere la Sacra Bibbia almeno 5 minuti ogni giorno
Confessare una volta al mese
Santa Messa ogni domenica e, se possibile, durante i giorni feriali
Per digiunare su pane e acqua due volte a settimana, mercoledì e venerdì
Questa scuola di Maria è la via della santità. È l'essenza d'oro di tutti i gruppi di preghiera di Maria, Regina della Pace.
DALL'OSCURITÀ ALLA LUCE
La lettera a tutti gli amici di guarita Joelle
Cari amici,
Vorrei condividere con voi quello che è successo dopo la mia guarigione il 19 ottobre 2010 a Medjugorje. Quando sono uscito dalla chiesa di Medjugorje in quella prima sera ho potuto vedere la luce, i volti delle persone, ho potuto vedere come si muovevano le loro labbra e gli occhi. Con il passare dei giorni, la mia vista stava migliorando gradualmente. Oggi, ringrazio il mio Signore solo per non avermi guarito subito, improvvisamente; Non sarei in grado di prenderlo. Sulla via del ritorno in Svizzera, mentre guidavamo sul bus, ho potuto vedere una specie di "alberi disordinati". La mia amica Claudia mi ha detto di dirle se mi capita di rivedere qualcosa del genere. Passarono pochi minuti, l'autobus continuò a guidare e finalmente riuscii a vedere di nuovo "l'albero disordinato". Si è scoperto che quelle erano palme, mi ha detto Claudia. Immagina come ti sentiresti se ti svegliassi dopo 42 anni. Niente è come prima. I miei amici del gruppo di preghiera sono meravigliosi per me. Mi stanno dando forza per questo nuovo risveglio, per guardare nella Luce.
Quando tornai in Svizzera, riuscii a conoscere di nuovo i miei due fratelli, mia sorella e i miei genitori. Quando fa buio, questo diventa il tempo di riposo per me. La vita inizia a sembrare come prima. Non mi fermo con le mie preghiere a Gesù e Maria. Sono stati i miei genitori attraverso i quali ho iniziato ad amare Gesù e Maria, e ho trasmesso lo stesso amore a mia figlia Vinciane, che era con me a Medjugorje.
In quei primi giorni, mentre guardavo edifici alti a Losanna, edifici con più di dieci piani, mi sentivo male tutto il tempo, stavo sudando e sentivo di vomitare. Non avevo voglia di uscire, perché avrei dovuto guardare quegli edifici alti. Lo stesso era per la gente: ogni incontro mi rendeva nervoso e scomodo. Qualunque cosa accada, non sto perdendo la mia fede, perché se Gesù attraverso Maria mi ha restituito la vista, sono sicuro che mi darà la forza di sopportare le difficoltà che accompagnano la mia guarigione.
Fede, pazienza, coraggio e fiducia sono quei segni gentili che sto trattenendo nella mia vita. Sono sicuro che Gesù completa sempre il suo lavoro, Colui che fa tutto con gentilezza e in modo discreto.
Oggi sono in grado di differenziare i colori. Vedo oggetti enormi come case, alberi, giardini verdi, macchine; Riesco a vedere il nostro ca, le scale, il sole e le persone. Sono tornato al lavoro e sono in grado di fare tutti i lavori di casa molto facilmente. Vinciane si rallegra per questo cambiamento che accade a sua madre e dice che abbiamo la pace di Dio nella nostra casa! Resto con te in preghiera.
Joelle Beuret - Devanthery
Losanna, 19 novembre 2010
PS Qualcosa che ti aiuterà a capire quello che sto passando:
La gente mi ha sempre detto che ero fortunato perché non vedevo questo mondo brutto e grigio. Mi hanno detto che le persone sono infelici. Ho immaginato che la terra fosse grigia, che le persone fossero come dei bastoni grigi, che il sole splenda attraverso uno spesso strato di nebbia, che persino l'acqua che beviamo sia grigia e sfocata.
Immagina come sono rimasta sorpresa quando ho scoperto la natura bella e colorata, le persone sorridenti, il bel sole sul cielo blu, tutto pieno di ordine e gentilezza. Sia lodato Te, mio ​​Dio!
Immagino che le persone siano schiacciate come un pesce in un barattolo mentre si fermano alle fermate della stazione e che mi hanno logorato completamente. Oggi, posso risparmiare quindici minuti ogni giorno perché riesco a trovare la strada tra le persone molto più velocemente e sono in grado di arrivare ovunque in modo più rapido. Grazie, Mary!
Quegli infedeli Tommaso 'dal mio ambiente stavano dicendo che qualcosa del genere non è possibile. Pochi giorni dopo mi ha chiamato e mi ha detto come possono riconoscere l'opera di Dio in questo miracolo.
E potrei dirti molte altre cose, ma sarebbe tutto troppo lungo.
Hanno già eseguito alcuni test minori. Posso vedere la luce con il mio occhio sinistro, con la mia destra ancora meglio. L'8 dicembre 2010 ho un altro test a Basilea, con un professore di oftalmologia. Ti scriverò di nuovo. Restiamo uniti nella preghiera, ringraziando Maria, Regina della Pace e Suo Figlio Gesù che ha detto: non entrerai nel regno dei cieli se non diventerai come i bambini ... Questa guarigione mi ha dato l'anima di un bambino, lo sguardo di bambino che è passato dalla notte alla luce! Signore, tutto è da Te, tutto è per la nostra felicità e tutto ti torna.

Fonte: © Centro informazioni "Mir" Medjugorje

martedì 9 luglio 2024

RICONOSCIMENTO DELLA SANTA SEDE SULLA DEVOZIONE A ROSA MISTICA (Montichiari)

 


Lettera al Vescovo di Brescia
sulla devozione a Maria Rosa Mistica (Montichiari)



Eccellenza Reverendissima,

alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, emanate da questo Dicastero il 17 maggio scorso, ritorno sul corposo Dossier da Lei inviatoci riguardo alle presunte apparizioni mariane in località Fontanelle di Montichiari (BS).



Come è ormai noto, le Norme stabiliscono che l’intento principale del discernimento circa i fenomeni in parola non sia più quello di stabilire la loro eventuale soprannaturalità, ma quello di offrire una valutazione dottrinale-pastorale di ciò che scaturisce dalla loro diffusione. In questa direzione, Le faccio pervenire il giudizio dottrinale di questo Dicastero circa i messaggi diffusi da Pierina Gilli come supporto al discernimento che Lei sta svolgendo da molto tempo e che ora può finalmente giungere a compimento.

A tale proposito, per prima cosa, desidero comunicarLe che il Dicastero per la Dottrina della Fede non ha trovato nei messaggi diffusi da Pierina Gilli elementi che contraddicono direttamente l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla fede e la morale. Nei fatti collegati a questa esperienza spirituale non si trovano neanche aspetti morali negativi né altre criticità. Si possono, piuttosto, rinvenire diversi aspetti positivi che spiccano nell’insieme dei messaggi ed altri che, invece, meritano un chiarimento, onde evitare malintesi.

Aspetti positivi

Nei Diari di Pierina Gilli (Milano, 2016) c’è un aspetto di grande valore che è importante sottolineare. Gli scritti di Pierina esprimono un’umile e completa fiducia nell’azione materna di Maria ed è per questo che non troviamo in lei atteggiamenti di vanagloria, di autosufficienza o di vanità, ma piuttosto la consapevolezza di essere stata gratuitamente benedetta dalla vicinanza della bella Signora, la mistica Rosa.

Si trovano così nei Diari diversi testi che esaltano Maria, la Rosa, mettendo in risalto la sua bellezza, collegata alla bontà, ed insieme gli effetti che sperimenta chi la incontra: un senso di insufficienza unito ad un’esperienza di amore e a una grande gioia:

«In questo mio povero scritto, vorrei avere parole adatte e precise, per sapere descrivere Maria in tutta la sua realtà, in tutta la sua bellezza di Paradiso di cui è rivestita. Io nella mia pochezza e insufficienza non posso dare una completa e adeguata relazione: occorrerebbero gli Angeli del Cielo per dipingere con esattezza la bontà e la bellezza di Maria. Buona!... Bella!... ma di quale bellezza?... Di una bellezza che manifestò tanta bontà e amore!... Pare anche tutto diventi buono ciò che si ha dintorno, ossia si sente nell’animo che si è a contatto con un’amore dal quale non si sarebbe più capaci di staccarci, perché la sua bellezza è così pura, così elevata che fà godere di un possesso di tanta gioia, e la persona stessa si sente leggera, leggera, ossia ha il contatto, il bisogno di stare appena a godere di questa penetrabile bontà e bellezza» (Introduzione a I Quattro Quaderni [1946-1983], p. 97).

«[…] Un vivo chiarore si presentò ai miei occhi. Mi apparve in quel momento una grande scala tutta bianca, lunga circa quindici metri, della larghezza di circa cinque metri. I lati erano ornati di rose, bianche, rosse e gialle e formavano come una ringhiera. Alla sommità della scala, in mezzo ad un giardino, trapuntata di fittissime rose, in una nicchia sempre di rose e degli stessi colori, coi piedi appoggiati al tappeto, bianco vestita con le mani giunte, splendente stava la Madonna “Rosa Mistica”» (8 dicembre 1947, p. 84).

«La causa che non posso descrivere completamente ciò che i miei occhi videro è perché anche l’animo fu investito di una potenza tale, che in questa sovrumana bellezza, vi è anche l’espressione di nobili virtù, che la Madonna esprime attraverso la sua bellezza. Il suo delicato viso, rivestito di un’innocenza incomparabile, di un candore verginale, delicatissimo e amabilissimo, che anche il mio animo si sentì ripieno di questo candore di atmosfera angelica. La sua maestosa figura sovrumana, sia per l’atteggiamento della persona, che per il vestito ripieno di luce e di bellezza indescrivibile, conobbi e faceva pensare ad una corona indefinita di virtù lucentissime degne della Madre di Dio. Il suo modo di parlare era talmente penetrante, che solo quando disse: “Io sono la Madre di Gesù e la Madre di tutte voi”, queste parole furono pronunciate con tanta squisitezza di amore profondamente materno, che mi sentii in quell’istante la fortunatissima vera figlia di Maria. Così dicendo, la Madonna, aprì le braccia che fino allora teneva congiunte. Quale gesto di squisita gentilezza, di bontà materna accompagnò il suo amore verso di noi. Ogni sua parola, ogni suo atteggiamento mi inebriava e mi slanciava ad un amore così elevato, che mi sentivo ormai di aver raggiunto quella meta che noi povere anime di questa terra, desideriamo di raggiungere in Cielo, dove c’è Dio, la Madonna il Paradiso» (13 luglio 1947, pp. 106-107).

È bene qui ricordare che già San Giovanni Paolo II spiegava che quanto lui proponeva su Maria non doveva intendersi come un ostacolo per il nostro incontro personale col Signore, ma come «un culto alla Madre di Dio, quale il Concilio l’ha delineato: un culto orientato al centro cristologico della fede cristiana» (Lett. Ap. Rosarium Virginis Mariae [16 ottobre 2002], n. 4). Di conseguenza, si deve vivere il culto alla Vergine seguendo il principio che chiarisce il Concilio Vaticano II: «quando è onorata la Madre, il Figlio [...] sia debitamente conosciuto, amato, glorificato» (LG, 66). Per questa ragione è importante far notare che, mentre esalta questa bellezza di Maria con tutto il suo affetto e la sua ammirazione, Pierina riconosce chiaramente che tutto ciò che Maria fa in noi ci orienta sempre verso Gesù Cristo:

«Lei che con tanto amore si era manifestata per il nostro bene, che ci voleva più buoni, per farne una cosa sola, noi e il Suo Divin Figlio Gesù!» (13 luglio 1947, p. 111).

«Io qui le dissi: Oh! Gesù quanto siete buono; mi rispose, ripetendo per due volte: “Amami figlia”. […] “Dunque figlia amami per quelli che non mi amano”. (risposi di sì: e poi le ho detto: Gesù caro imprimete a tutti noi che abbiamo sempre più a corrispondere alla vostra grazia» (15 ottobre 1948, pp. 162-163).

«[Maria disse:] “II Mio Divin Figlio Gesù Cristo è tutto misericordia, è infinito nell’amore per tutti i suoi figli”» (27 aprile 1965, p. 307).

«[Maria disse:] “Io sono venuta a Montichiari per parlare di amore al Signore, chiamare le anime all’amore, alla carità, questo è messaggio di grido supplicante della Madre del Signore”» (4 marzo 1972, p. 355).

«[Maria disse:] “In questo tempo occorre […] tanta generosità di amore, come una sorgente che dona sempre e mai si esaurisce!... ecco ciò che desidero dai miei figli devoti!... Amate il Signore perché è solo da questo infinito Suo amore che scaturiranno le grazie!... […] Solo nel Signore, in Lui troverete la forza, la fiducia, l’aiuto per vivere realmente una vita da cristiani, realizzatori e dispensatori di amore e di pace!”» (31 ottobre 1976, p. 391).

Infatti, c’è una manifestazione dello stesso Cristo che ha ispirato in Pierina una profonda fiducia in lui:

«Vidi davanti a me una maestosa persona di cui ebbi spontaneamente l’impressione che quella era il Signore. Non potevo sbagliare. Alto, bello, maestoso, ma severo. Vestito di bianco la veste lunga fino ai piedi, anch’essa era piena di luce. I capelli color castagno biondo, ondulati lunghi fino alle spalle, divisi sulla fronte. Appena me lo vidi davanti, come dissi il suo atteggiamento dimostrava severità e non potei sostenere il suo sguardo, perché la mia anima era lì davanti a Lui con tutti i suoi peccati. Mi vidi scorrere tutta la mia vita e tremolante sentivo che il suo sguardo scrutava tutto il mio interno. Passai dei momenti dolorosi, perché i peccati commessi mi coprivano di vergogna per aver offeso il Signore. Per l’impressione forte che provai del giudizio non potei balbettare parole, tale era grande la mia confusione. Fù Lui a rialzarmi da questa depressione umiliante e la sua prima parola piena di tanta dolcezza e di amore mi liberò da ogni timore e confusione. Appena pronunciò la prima parola - Figlia -. Quanta pace e felicità invase la mia anima! Allora potei alzare gli occhi e guardarlo con gioia. Mi sentivo che ero nel suo amore e nella sua misericordia. Del severo giudizio non c’era più neanche l’ombra, era passato senza lasciare nessuna traccia. Nel guardarlo mi sentivo fortemente attratta a Lui, ad amarlo: tanto era buono, bello, misericordioso! Non trovo parole per esprimere ciò che ha fatto rapire la mia anima in Lui! […] [il Signore disse:] “Tieni sempre fisso lo sguardo in Me per scrutare e indovinare ciò che voglio da te, ossia desidero impossessarmi totalmente delle tue facoltà, affinché tu possa sempre compiere azioni ispirate dal Mio Amore”» (27 febbraio 1952, pp. 229-230).

Nello stesso tempo, la Vergine Maria, riferisce Pierina, invita pure ad una crescita nell’amore verso il Signore:

«[Maria disse:] “[Gesù] vuole da te un amore grande, il vero amore, che tu veda in tutte le cose l’amore e con questo amore devi seguire Gesù, salire in alto, sulla vetta della santità e non rimanere giù nella valle in mezzo a quei cristiani che muoiono di inedia e di languidezza spirituale, perché non vogliono vivere ed assaporare la vita della grazia che il Signore vuole favorire alle loro anime e che a ciascuna le dà individuali”» (31 dicembre 1952, p. 251).

«[Maria disse:] “Il pensiero della S. Comunione dovrebbe accompagnarti da una S. Comunione all’altra. L’intima unione al Signore dovrebbe occupare tutti i tuoi minuti. Questo sarebbe un mezzo efficacissimo per santificarti, diventeresti come un Paradiso terreno. Con lo scambio d’amore, tutto ti diventerebbe facile acquistando la generosità in ogni prova”» (7 luglio 1947, p. 57).

A questo si aggiunge il secondo nome di Maria quale “Madre della Chiesa”, che impedisce a questa devozione di chiudersi in un’esperienza individualistica ed esorta tutti i credenti a sviluppare l’aspetto comunitario del messaggio del Vangelo, a camminare come fratelli e sorelle nel popolo di Dio che serve, evangelizza, intercede e compie il suo pellegrinaggio fraterno nel mondo. Si trovano pure messaggi che esprimono un forte senso di comunione ecclesiale, come questo che segue:

«“Sentite Madonna mia da quando il Concilio ha fatto la nuova Liturgia è tanto bella perché assieme preghiamo”. […] [Maria continuò spiegando i simboli che comparivano nell’apparizione]: “Questi palloni [si riferisce a sfere di luce] che tengo nelle mani è per manifestare al mondo intero il simbolo del Concilio Ecumenico e quanto è stato gradito al Signore”» (27 aprile 1965, p. 307).

Si deve, tuttavia, a questo punto riconoscere che nei Diari di Pierina Gilli sono presenti espressioni non sempre adeguate, le quali richiedono un’interpretazione in vista di un chiarimento secondo il vivente messaggio del Vangelo. È così importante che questa seconda serie testi di Pierina vengano letti insieme a quelli sin qui citati.

Alcuni testi che esigono chiarimenti

Accade così che in Pierina Gilli si trovano alcuni testi pieni di affetto e di devozione per Maria nei quali si attribuiscono funzioni alla Vergine Santa di fronte al Cristo che possono facilmente essere interpretate in modo fuorviante:

«[Maria disse:] “Io mi sono interposta come Mediatrice tra gli uomini, particolarmente le anime religiose, e il Mio Divin Figlio che, stanco delle offese continuamente ricevute, voleva esercitare la sua giustizia”» (22 ottobre 1947, p. 123).

«[Maria disse:] “Dopo che io fui stata assunta in Cielo, mi sono sempre interposta come Madre Mediatrice tra il mio Divin Figlio Gesù Cristo e con tutta l’umanità!”» (6 agosto 1966, p. 322).

«[Maria disse:] “occorre tanta preghiera tanta penitenza, tanti sacrifici, per frenare la giustizia Divina con la Misericordia di Maria, Maria di Grazia”» (19 febbraio 1954, p. 275).

«[Maria disse:] “Attraverso alle preghiere, ai sacrifici di tante anime generose che hanno offerto per i fratelli peccatori... Io Madre-Mediatrice quante grazie ho ottenuto dal Signore Mio Divin Figlio Gesù Cristo sopra l’umanità, risparmiando terribili castighi che il mondo doveva essere colpito”» (1 gennaio 1978, p. 408).

«[Maria disse:] “Io sono venuta come mediatrice ed ho fermato il grande castigo che il mio Divin Figlio Gesù avrebbe colpito il mondo intero. La misericordia di Dio trionferà”» (22 novembre - 8 dicembre 1947, p. 450).

L’insieme dei messaggi fa capire che non si vuole certo veicolare un’immagine di Dio o di Cristo lontani o privi di misericordia, che debbano essere “frenati”da una “mediazione” di Maria, come conferma la citazione seguente:

«[Maria disse:] “Il mio Divin Figlio è sempre pronto a far scendere sopra il mondo la grazia della Sua misericordia”» (5 aprile 1960, p. 303).

Alcuni testi manifestano la buona intenzione di Pierina di esaltare l’intercessione materna di Maria ed uno dei messaggi esplicita questo senso preciso:

«[Maria disse:] “Il Signore Dio Padre, ha donato all’umanità una Madre!... (sospesa) e ora Io Madre Maria accolgo le preghiere…le sofferenze di tante anime generose e unite al Mio amore materno [,] offro tutto al Signore”» (7 giugno 1978, p. 414).

Comunque, quest’immagine di Maria come mediatrice “parafulmine”, spesso utilizzata in altri tempi ed ereditata pure da Pierina, dev’essere evitata. In questo caso – come suggeriscono le Norme per il discernimento dei presunti fenomeni soprannaturali – si deve tenere conto che autentici frutti dello Spirito Santo «a volte appaiono connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico» (n. 14) o a «elementi puramente umani» (art. 15, §2).

D’altra parte, dopo aver riconosciuto l’espressione “rosa” soprattutto come manifestazione della bellezza unica di Maria, benedetta fra tutte le donne, la presenza di tre rose identificate come “preghiera - sacrificio - penitenza” potrebbe sembrare riduttiva se si interpreta come una proposta valida per tutti i fedeli. Si deve considerare che, in molte occasioni,alcuni messaggi spirituali hanno un senso adeguato per la persona che li riceve ma non possono essere necessariamente pensati come rivolti all’insieme dei credenti. Nel caso concreto della preghiera, della penitenza e del sacrificio, si tratta di tre azioni di grande valore, che ci uniscono certamente a Maria nella sua azione di intercessione per l’umanità e che sono stati elementi importanti nell’esperienza spirituale di Pierina che ha vissuto intensamente questi aspetti del Vangelo. Tuttavia, quando si offre questa proposta agli altri, bisogna evitare di presentarla come se fosse il nucleo, il centro o la sintesi del Vangelo, che non può che essere la carità, come ricorda in più parti il Nuovo Testamento:

«Tutta la legge si compie in un solo comandamento: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”» (Gal 5,14).

«Sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i nostri fratelli e sorelle. Chi non ama rimane nella morte» (1Gv 3,14).

«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35).

Infine, nei Diari appaiono certe espressioni, che Pierina non spiega: abbiamo così “Maria Redenzione”, “Maria di Grazia”, “Maria Mediatrice” e simili. Tenendo conto che tali espressioni molte volte non vengono interpretate in un modo conveniente, si deve ricordare che Gesù Cristo è il nostro unico Redentore, perché soltanto la sua umanità, unita ipostaticamente alla Persona del Verbo, può offrire al Padre il sacrificio che ci ottiene la salvezza: «il sacrificio della Croce, offerto con animo amante ed obbediente, presenta una soddisfazione sovrabbondante ed infinita per le colpe del genere umano» (Pio XII, Haurietis Aquas [15 maggio 1956], II). La Parola rivelata sostiene che «non c’è che un solo Dio, uno solo anche è il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Gesù Cristo, che per tutti ha dato se stesso quale riscatto» (1Tm 2,5-6).

Allo stesso tempo, va sostenuto che soltanto il Signore può agire nel cuore delle persone donando la grazia santificante che eleva e trasforma, perché la grazia santificante è «innanzi tutto e principalmente il dono dello Spirito che ci giustifica e ci santifica» (CCC, n.2003), «è il dono gratuito che Dio ci fa della sua vita, infusa nella nostra anima dallo Spirito Santo» (CCC, n. 1999). In quest’azione che soltanto Dio può fare nel profondo senza trascurare la nostra libertà, non c’è alcun’altra mediazione possibile, nemmeno della Santissima Vergine Maria. La sua cooperazione va intesa sempre nel senso della sua intercessione materna e nell’ambito del suo aiuto a creare disposizioni perché noi possiamo aprirci all’azione della grazia santificante. Il Concilio Vaticano II ha spiegato che, dato che Dio «suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata da un’unica fonte», per questa ragione «la Chiesa non dubita di riconoscere questa funzione subordinata a Maria» (LG, 62).

Eccellenza Reverendissima, se interpretata alla luce di quanto detto, possiamo sostenere che la proposta spirituale che scaturisce dalle esperienze narrate da Pierina Gilli in relazione a Maria Rosa Mistica non contiene elementi teologici o morali contrari alla dottrina della Chiesa.

Tenendo conto degli altri elementi di giudizio da Lei proposti, nel Dossier prima citato, come i diversi e ricchi frutti spirituali e pastorali di questa devozione, crediamo che Lei possa agevolmente giungere alla conclusione del Suo discernimento secondo le già citate Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali.

Nel comunicarLe quanto sopra, profitto della circostanza per inviarLe il mio deferente ossequio e saluto,

Víctor Manuel Card. FERNÁNDEZ
Prefetto

EX AUDIENTIA DIEI 05.07.2024
Franciscus


Fonte: https://www.rosamisticafontanelle.it/it/home/


Madonna di Fontanelle di Montichiari, parere favorevole del Dicastero per la Dottrina della Fede


Città del Vaticano, martedì, 9 luglio, 2024 12:00 (ACI Stampa).

"Alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, emanate il 17 maggio scorso, desidero comunicarLe che il Dicastero per la Dottrina della Fede non ha trovato nei messaggi diffusi da Pierina Gilli elementi che contraddicono direttamente l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla fede e la morale. Nei fatti collegati a questa esperienza spirituale non si trovano neanche aspetti morali negativi né altre criticità. Si possono, piuttosto, rinvenire diversi aspetti positivi che spiccano nell’insieme dei messaggi ed altri che, invece, meritano un chiarimento, onde evitare malintesi". Lo scrive il Cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, nella lettera inviata al Vescovo di Brescia, Mons. Pierantonio Tremolada circa la devozione a Maria Rosa Mistica e i messaggi che la veggente Pierina Gilli afferma di aver ricevuto dalla Vergine nel 1947 e nel 1966.

Secondo il Cardinale Fernandez gli scritti della veggente "esprimono un’umile e completa fiducia nell’azione materna di Maria ed è per questo che non troviamo in lei atteggiamenti di vanagloria, di autosufficienza o di vanità, ma piuttosto la consapevolezza di essere stata gratuitamente benedetta dalla vicinanza della bella Signora, la mistica Rosa. Possiamo sostenere che la proposta spirituale che scaturisce dalle esperienze narrate da Pierina Gilli in relazione a Maria Rosa Mistica non contiene elementi teologici o morali contrari alla dottrina della Chiesa".

"Il riconoscimento ufficiale che ci è stato dato è motivo di grande conforto, di grande soddisfazione e ci consente di guardare al passato in un modo che forse chiarisce meglio anche alcuni passaggi. Sappiamo bene che nella nostra Diocesi la percezione che c'è stata del fenomeno delle Fontanelle ha visto giudizi anche diversificati. Credo che adesso siamo nella condizione di poter, guardando indietro, raccogliere un dato molto preciso, ed è quello che lo stesso Dicastero ci offre, questo ci conforta e nello stesso tempo consolida una visione che credo a questo punto possiamo condividere", le parole del Vescovo di Brescia ieri in conferenza stampa.

Il 7 dicembre 2019 il luogo di culto delle Fontanelle di Montichiari - dove è apparsa la Vergine - è diventato Santuario Diocesano Rosa Mistica - Madre della Chiesa. La proclamazione ufficiale è avvenuta da parte del Vescovo di Brescia, Mons. Tremolada.

Pierina Gilli nacque a Montichiari nel 1991 e vi morì nel 1991, conducendo una vita ritirata e di preghiera.


Di Marco Mancini

sabato 6 luglio 2024

AVVISO: sono state modificate le date dei RITIRI SPIRITUALI a Medjugorje nell'anno GIUBILEO 2025





TEMA E DATE DEI RITIRI SPIRITUALI A MEDJUGORJE NELL'ANNO GIUBILEO 2025
Venerdì 5 luglio, l'ICMM ha annunciato il tema e le date dei seminari spirituali che si terranno a Medjugorje il prossimo anno 2025. L'anno giubilare organizzato dalla parrocchia di S. Giacomo e ICMM.

Il tema di tutti i rinnovamenti spirituali che avranno luogo a Medjugorje il prossimo anno sarà "Andiamo alla casa del Signore!" (Sal 122,1).


Le date dei ritiri spirituali sono state leggermente modificate per adattarsi al calendario che la Chiesa Cattolica Romana ha a livello mondiale. Il cambiamento più grande riguarda la data del 36° MLADIFEST, ovvero il Rinnovamento spirituale orante internazionale per i giovani - che si terrà l'anno prossimo da lunedì 4 a venerdì 8 agosto 2025.

La data del Mladifest è stata modificata affinché non coincida con il Giubileo dei Giovani di Roma, che si terrà da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto 2025, nell'ambito della celebrazione dell'anno giubilare 2025, celebrato dal intera Chiesa. Come molti sanno, il Giubileo è uno speciale anno di grazia in cui la Chiesa cattolica offre ai fedeli la possibilità di chiedere il perdono completo, cioè il perdono dei peccati per sé o per i parenti defunti. Il Giubileo dei giovani segnerà tutti gli “elementi tipici di ogni giubileo”, cioè l'esperienza del pellegrinaggio, il passaggio attraverso la Porta Santa, la confessione della fede e l'accesso al sacramento della riconciliazione.

Solitamente l'ultimo nel calendario dei rinnovamenti spirituali, il prossimo anno inizia come il primo: il 24° Rinnovamento spirituale internazionale delle coppie sposate, che si svolgerà dal 5 all'8 febbraio 2025.


Dal 10 al 14 marzo 2025 si svolgerà il 30° Rinnovamento spirituale internazionale per organizzatori di pellegrinaggi, leader di centri per la pace, gruppi di preghiera e di beneficenza legati a Medjugorje .

Il 28° Rinnovamento Spirituale Internazionale dei Sacerdoti si svolgerà dal 30 giugno al 4 luglio 2025.


Fonte https://www.medjugorje-info.com/medjugorje-novosti/tema-i-termini-duhovnih-obnova-u-medugorju-u-jubilarnoj-2025-godini?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3GWzO4PlEaRtF2-7PHh8L7P_9r4CXCoXyPowEQDtleo6vtDUvXZ5mQpIc_aem_3nwaOv8wpyfFc2xAkbua3Q

venerdì 5 luglio 2024

"Qui sulla terra viviamo le prove e le tentazioni. Per questo la Madonna ...."- di Padre Lujbo

 


Qui sulla terra viviamo le prove e le tentazioni. Per questo la Madonna dice: “Cari figli, sono venuta per aiutarvi" .... - di Padre Lujbo



La Madonna non viene per fondare una Chiesa nuova, ma per aiutare la Chiesa del suo Figlio Gesù a rinnovarsi. La Madonna ha detto qui: “Lo scopo delle mie apparizioni, cari figli, è che siate felici qui”, perché la Madonna non viene qui a privarci delle gioie della vita. Lei vuole che siamo felici, e solo con Dio possiamo essere felici. Lei ha detto: “Lo scopo delle mie apparizioni è che siate tutti con me in Cielo”. Noi ancora non siamo arrivati in Cielo, qui siamo ancora nel deserto come gli Israeliti: quando sono usciti dall’Egitto non sono arrivati subito nella Terra Promessa. Così anche noi, qui sulla terra, viviamo questo deserto, siamo incamminati verso la Terra Promessa ma qui viviamo anche le prove, le tentazioni. Per questo la Madonna dice: “Cari figli, sono venuta per aiutarvi perché voi non potete da soli”. Sapete bene che anche gli Israeliti si sono opposti a Mosè dicendo: “In Egitto avevamo da mangiare, qui nel deserto non c’è niente, c’è insicurezza”. Così anche a noi può sembrare che quello che la Madonna ci dice non sia tanto comodo, non sia attraente, non sia piacevole. Quando la Madonna dice: “Pregate col cuore” non ci dice una cosa facile, una cosa che piace subito: sappiamo tutti che è più facile guardare la televisione, fare cose che sono comode, che piacciono più che pregare. La Madonna non ci dice qui quello che ci piace, ma quello che serve per il nostro bene. Le apparizioni della Madonna qui a Medjugorje sono senza dubbio un segno del nostro tempo. Un tempo nel quale non si sa più che cosa è bene, che cosa è male, che cosa è a destra che cosa è a sinistra… La Madonna non ha paura di dirci anche che esiste satana, e dice: “satana è forte, cari figli”. Satana opera attraverso le ferite, opera nei nostri pensieri, nella nostra fantasia, mette confusione, vuole mettere discordia soprattutto nelle famiglie, vuole distruggere quello che è santo in ognuno di noi. Ma la Madonna dice anche: “Cari figli, con il Rosario in mano vincerete satana. Consacratevi al mio Cuore Immacolato ed al Cuore del mio Figlio Gesù. Cari figli, desidero guidarvi a Gesù, abbandonatevi a Gesù, dategli tutta la vostra vita, il vostro passato, tutto il male accumulato dentro di voi”. La Madonna qui a Medjugorje non è un essere astratto che arriva dalle nuvole: è una Madre viva e non c’è bisogno di vederla con gli occhi.

Padre Lujbo



Fonte:medjugorje.altervista.org