Il 27 settembre 2023 si terrà, come ogni anno, la "Preghiera per la Pace" nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna (Austria), quest'anno sarà presente la veggente di Medjugorje Marija Pavlovic, su invito del Card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, teologo domenicano.
(la notizia è stata riportata dal portale Medjugorje Gebetsaktion)
Da Medjugorje, in particolare, Maria ci avverte che il tempo delle sue premure, prima o poi, finirà. Lo fa affidando, ai veggenti innumerevoli messaggi, che ci invitato a prendere il suo Figlio unigenito Gesù Cristo come esempio e a seguire sempre le sue orme e i suoi insegnamenti.
La Madonna a Medjugorje, sin dall’inizio delle apparizioni (non ancora ufficialmente riconosciute dalla Chiesa cattolica sebbene siano consentiti il culto e i pellegrinaggi), si è presentata come Regina della Pace. La scelta non è casuale, tanto è vero che dal 1981 ad oggi la Vergine Maria, nei suoi messaggi, ha ripetutamente invitato l’umanità a pregare per la pace. La guerra in Bosnia ed Erzegovina dei primi anni ’90 e gli altri conflitti bellici che hanno segnato la storia dall’inizio delle apparizioni ad oggi confermano la sapiente visione della Madre celeste nella lettura degli eventi dell’umanità. Stiamo vivendo in un periodo storico in cui la sopravvivenza dell’umanità è minacciata dal pericolo di una guerra mondiale, con l’uso dell’arma nucleare. Dall’inizio della guerra in Ucraina ad oggi i riferimenti della Madonna alla guerra e alla preghiera per la pace si sono moltiplicati. Nel messaggio del 25 settembre 2022 rivolto alla Parrocchia di Medjugorje, attraverso la veggente Marija Pavlović Lunetti, la Madonna ha rinnovato l’invito a pregare «per la pace che è minacciata perché satana vuole la guerra e l’inquietudine». Ne parliamo, a Medjugorje, con la stessa veggente.
Se la Madonna insiste tanto nell’invitarci a pregare per la pace, c’è un serio pericolo per l’umanità?
Sì, c’è un serio pericolo, perché non c’è dialogo e non c’è rispetto. In questa situazione che stiamo vivendo non c’è volontà di dialogo e volontà di pace né da una parte né dall’altra. C’è solo prepotenza. La Madonna sin dall’inizio delle apparizioni ha cominciato a dirci: «Se mettete l’io al posto di Dio, state creando un nuovo mondo senza Dio». Dal comunismo siamo passati al materialismo, all’egoismo e poi a tutte le nuove ideologie distruttive del cristianesimo. Questa prepotenza sta entrando nella cultura con una violenza senza limiti. Ma nel contempo vediamo un crescente numero di persone sensibili, che pregano e che vogliono la pace. La Madonna ci dice: «Siate le mie mani “allungate” in questo mondo, siate portatori e testimoni della pace».
In un messaggio nel lontano 21 luglio 1982 la Madonna affermava che «con la preghiera e il digiuno si possono allontanare le guerre e persino sospendere le leggi naturali». Perché è tanto importante unire il digiuno alla preghiera?
Ho incontrato diverse persone qui a Medjugorje, colpite da tumori aggressivi, alla ricerca di una vita spirituale e di un equilibrio nell’alimentazione. La Madonna sin dall’inizio ci ha chiamati alla preghiera e al digiuno. Non solo le guerre si possono fermare con preghiera e digiuno, ma anche le guerre nel nostro corpo. Io credo profondamente anche in questo. Il nostro organismo è quella macchina complessa, quella bellezza che Dio ha creato e che ha bisogno di riposo anche attraverso il digiuno.
Quando si fa riferimento alla guerra si è soliti ricercarne le cause nella mera volontà e azione dell’uomo, ma si fatica a dare una lettura soprannaturale degli eventi. Eppure la Madonna insiste a dirci che satana vuole la guerra. Cosa c’entra l’azione del maligno?
Lo vediamo in tante piccole cose. La guerra in Ucraina è iniziata ben prima dei bombardamenti, con una preparazione di anni. Questo lavoro minuscolo e preciso dura da tanti anni. Questa guerra è stata preparata ed è cominciata nel cuore dell’uomo. Il male si è insinuato nel cuore dell’uomo, il quale per perseguire i propri interessi ha cominciato a produrre armi.
«… satana vuole la guerra e l’inquietudine». L’accostamento “guerra” e “inquietudine” sembra voler significare che il maligno agisce su due livelli: in una dimensione interpersonale nel rapporto fra i popoli e le nazioni, e in una dimensione interiore dell’uomo, come a voler turbare la pace nel cuore. Il cuore può essere un luogo di “guerra” in cui lavora satana?
Esattamente, possiamo essere uno strumento di pace e possiamo essere uno strumento di guerra. Lo possiamo vedere in tante occasioni. A Medjugorje arrivano tante persone che hanno ricchezze e benessere, ma non hanno pace.
Quindi il maligno lavora nei nostri cuori. Possiamo dire che da lì inizia la guerra?
Sì, è da lì che comincia la guerra. Io credo profondamente che sia questa la ragione per cui la Madonna sia con noi da così tanto tempo. Sono pochi coloro che pregano e digiunano, ma quei pochi diventano segno per gli altri, e testimoniano con la vita la loro fede, dando la possibilità agli altri di avvicinarsi a Dio.
Cosa turba il cuore dell’uomo?
Quando non c’è Dio, quando manca Dio, il cuore dell’uomo è turbato. Le cose materiali non riempiono il cuore, ma anzi ci rendono sempre più schiavi. La cosa più importante è avvicinarsi a Dio.
Marija, tu che hai vissuto in prima persona l’esperienza della guerra nella tua terra in Bosnia ed Erzegovina, quale consiglio spirituale ti senti di dare al popolo russo e ucraino? E quale consiglio ai popoli degli altri Paesi che si sentono minacciati dal pericolo di un allargamento del conflitto aggravato dall’uso dell’arma nucleare?
Io ho fatto una proposta poco tempo fa al nostro arcivescovo, mons. Aldo Cavalli, di far qualcosa: andiamo a dire loro che siamo un popolo di pace, andiamo a cercare il dialogo, ad urtare il progetto di guerra e dire loro che Dio ha un progetto di pace. Noi non vogliamo essere quelli che uccidono. Nel profondo dell’uomo c’è sempre una volontà di bene per gli altri. La Madonna ci dice che noi siamo unici, irripetibili e dobbiamo essere segno per gli altri. Dobbiamo rispettarci fra noi e rispettare il mondo in cui viviamo. Rispettare la vita, fin dal concepimento, perché è dono di Dio. La guerra, la produzione e il movimento di armi non riguardano solo l’Ucraina, ma anche l’Africa, l’America Latina, l’Asia e tante altre parti del mondo. Noi vogliamo gridare che siamo un popolo di pace. Purtroppo non abbiamo politici che vogliono il benessere del loro popolo. Col nostro egoismo e la nostra prepotenza noi seminiamo la guerra e abbiamo dimenticato Dio. La vita è preziosa, se Dio me l’ha data chi sei “tu” per obbligarmi a sparare e uccidere? Io sarei quella che protesta contro la violenza. Noi abbiamo la guerra in casa nostra con aborto, eutanasia e altre pratiche contro la vita.
Preghiamo e cerchiamo di creare un mondo nuovo come vuole la Madonna. Lei dice che possiamo farcela. La Madonna è con noi, Dio è con noi. Ci dice che non dobbiamo avere paura. Dobbiamo fare la nostra piccola parte. Siamo come piccole gocce nel grande mare e abbiamo la stessa importanza di quel mare.
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