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domenica 20 novembre 2022

Per la Madonna, i sacerdoti, sono "figli prediletti": nei suoi messaggi li ha chiamati per 20 volte "sacerdoti" e per 51 volte "pastori" - Antonello De Giorgio



Ogni volta che ascolto questo passo del Vangelo penso ai nostri amati sacerdoti: 
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi (Matteo 10,16).
Queste persone spesso additate, irrise, ostacolate, presi a male parole anche se, non va nascosto, di tanto in tanto ci mettono del loro!
Devo però aggiungere che essendo anch'essi uomini non sono esenti dal commettere gli stessi errori che ognuno di noi compie.
Gesù disse: come il Padre ha mandato me, anch'io mando Voi.
La missione sacerdotale è racchiusa, se vogliamo, in questa frase.
Per la Madonna, i sacerdoti, sono "figli prediletti".
Nei messaggi di Medjugorje si contano 71 riferimenti a loro.
La Madre di Dio li ha chiamati "sacerdoti" per 20 volte, "pastori" per 51 volte.
Da Madre attenta e scrupolosa quale Ella è non si è tirata indietro quando ha dovuto tirar loro le orecchie; ricordo il messaggio del 31 dicembre 1981 quando disse: dite a quei sacerdoti che non credono alle mie apparizioni che io da sempre trasmetto al mondo messaggi da parte di Dio.
Mi dispiace che non credono, ma non si può obbligare nessuno a credere.
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I preti, senz'ombra di dubbio, fanno parte dell'esercito di Maria; quello che Lei sta preparando con pazienza da quarantuno anni.
Sono loro i graduati!
Quelli che dovrebbero dare le direttive per la battaglia che non sarà domani ma che è già in atto da tanto tempo!!
Dopo loro ci siamo noi!
Quando Gesù disse: come il Padre ha mandato me, anch'io mando Voi, non si è rivolto solo ad una categoria di persone.
Come pecore in mezzo ai lupi (Matteo 10,16).
Siamo dentro!
C'è poco da fare!
Chi ha avuto un'esperienza forte come quella di un pellegrinaggio a Medjugorje ha una responsabilità maggiore.
Noi facciamo parte dell'esercito di Maria.
Non siamo graduati ma semplici reclute!
Arruolati non per volontà nostra ma dietro la spinta di una chiamata forte proveniente direttamente dal comandante in capo.
Lei ha pronunciato il mio, il Tuo, il Suo nome!
Le mostrine ci identificano quali "Apostoli".
Titolo onorifico citato nei messaggi di Medjugorje per ben 48 volte!
Anche a noi la Madonna, di tanto in tanto, tira le orecchie.
Cito a tal proposito, tra i tanti, il messaggio del 25 giugno 1992:
Oggi sono felice, anche se nel mio Cuore c’è ancora un po’ di tristezza per tutti coloro che hanno iniziato questo cammino e poi lo hanno abbandonato.
La mia presenza qui è, dunque, per guidarvi sul nuovo cammino, il cammino della salvezza.
Perciò vi invito, di giorno in giorno, alla conversione.
Ma, se non pregate, non potete dire che vi convertite.
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L'esercito di Maria ormai è pronto, schierato!
I soldati, ubicati in ogni parte del mondo, sono milioni anche se, rispetto agli 8.000.000.000 di abitanti della terra sembrano un'inezia.
La Madonna ci vuole in azione, non riparati nelle trincee.
Lo pretende da noi!
Ci ha ben armati e ci ha insegnato l'uso del Rosario.
Un arma che spara cinquanta colpi e non si inceppa mai; la caratteristica propria del Rosario: ogni colpo va a segno!
Difendiamoci dall'esercito d'occupazione che sta minando le basi del nostro credo!
Avanziamo uniti, con coraggio, Lei ci ha addestrato con cura per questo compito e nel messaggio, risalente al 25 ottobre 2021, lo ribadì indicando la strada:
Ritornate alla preghiera perché chi prega non ha paura del futuro.
Chi prega è aperto alla vita e rispetta la vita degli altri.
Chi prega, figlioli, sente la libertà dei figli di Dio e con cuore gioioso serve per il bene dell’uomo fratello.
Perché Dio è amore e libertà.
Perciò, figlioli, quando vogliono mettervi dei legami e usarvi, questo non viene da Dio perché Dio è amore e dona la Sua pace ad ogni creatura.
Perciò mi ha mandato per aiutarvi a crescere in santità.
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La grande battaglia escatologica si avvicina sempre più.
Il diavolo questo lo sa e fa di tutto per nascondere quella che sarà la sua sconfitta.
E' comunque attivo ed opera attraverso: l'inganno, la malizia, la discordia, la cattiveria, la menzogna, l'omicidio con l'unico scopo di far credere all'umanità ferita che tutto ciò che accade è nell'ordine delle cose.
Stiamo attaccati a Lei che è presente, ci conforta, ci protegge e ci lusinga con parole piene d'amore; le pronunciò il 1 marzo 1982: se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia.

 Antonello De Giorgio

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