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giovedì 24 novembre 2022

22 anni fa, nasceva al cielo padre Slavko. E' morto vicino alla 12° stazione (lì morì nostro Signore): indimenticabile per Medjugorje.


 In questo giorno, 22 anni fa, nasceva al cielo padre Slavko. Ed è successo proprio sul posto che lui avrebbe voluto preferire come il letto su cui morire: vicino alla dodicesima stazione, dove è morto il suo Signore. Così la sua ultima Via Crucis si è trasformata in Via Lucis.

 



Il 25 Novembre del 2000 la Madonna disse:
“Cari figli, oggi che il Cielo vi è vicino in modo particolare..
Gioisco con voi e desidero dirvi che il vostro fratello Slavko è nato al Cielo e intercede per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


Oggi ricorre il 22° anniversario della morte di PADRE SLAVKO fedele servitore di Maria e presenza indimenticabile per chiunque sia stato a Medjugorje. Non dimenticheremo mai le Adorazioni notturne, le celebrazioni, le catechesi e la tua presenza continua ed instancabile. Grazie per aver messo la tua vita a disposizione di Dio e di Maria. Grazie per aver guidato e convertito molti di noi.
Il suo cuore non ha retto più. E Padre Slavko aveva un cuore che si divideva, fino alla fine. E non aveva tempo per pensare a se stesso, alla propria salute, alla malattia, non si lamentava mai per le cose che lo opprimevano eppure aveva una salute cagionevole, soprattutto quando arrivava l’inverno, l’influenza, infiammazioni varie, che si ripercuotevano negativamente sul suo sistema immunitario. Per i numerosi impegni assunti, che lo sfinivano tutti i giorni, non riusciva a trovare il tempo per riposarsi e, portando la sua croce, la croce di Medjugorje, già da vent’anni, si è recato sul suo e sul nostro Križevac e, sotto la croce di Cristo, ha deposto la propria, per poter essere ricordato in eterno. Egli ha trasformato il Križevac, sul quale si recava regolarmente, con qualsiasi tempo, insieme ai pellegrini, affinché essi potessero qui sperimentare l’esperienza del Tabor, nel suo Tabor: Il Calvario ed il Tabor, il Križevac ed il Tabor si sono uniti in Padre Slavko in quello che il Calvario è stato per Gesù, secondo il Vangelo di Giovanni: la gloria finale del Figlio di Dio. Quando sarà innalzato al cielo, porterà tutti a me. Padre, hai celebrato il mio nome. La croce come vittoria definitiva, la croce come presagio del Tabor. Signore, è bello per noi essere qui. Anche Padre Slavko è rimasto qui, sotto questa croce votiva, sul Križevac, portando la propria croce, quella di innumerevoli pellegrini, le croci di Mexugorje, le croci del suo popolo, della Chiesa e della Provincia. E’ morto come il suo Signore. Non su un giaciglio o su un letto, non circondato dai suoi fratelli o dalle persone più care, ma sotto la croce, su una fredda roccia dell’Erzegovina. Quanto è simbolica questa tua morte? Padre Slavko: hai portato la tua croce fin sotto ai piedi della croce del Signore, l’hai lasciata qui perché anche tu, con la tua morte, potessi attrarre qui un gran numero di persone: dal vescovo locale, a tutta la Provincia, tanti cari confratelli sacerdoti, fedeli, pellegrini, che hanno percorso migliaia di chilometri per dirti arrivederci e grazie.




L'ultima trasmissione registrata di fra Slavko Barbaric a Radio Mir Medjugorje
Venerdì 24 novembre 2000, ore 11:00
(morì nello stesso giorno alle ore 15.30)
 
Il nuovo tempo è una nuova situazione tra gli uomini, per cui ciascuno di noi è responsabile: nessuno di noi può dire di non aver bisogno di questo nuovo tempo, dire che non può fare niente e non sa niente, perché è responsabile del rinnovamento e del tempo nuovo. Per questo Maria ci parla e ci indirizza allo Spirito Santo che rinnova ogni cosa. E questo è per noi uno stimolo a pregare davvero, come Maria ci dice, lo Spirito Santo. Tutti coloro che seguono il programma serale e pregano sanno bene che, dopo aver pregato il Rosario e cantato le litanie, noi preghiamo lo Spirito Santo perché Maria così ha desiderato, che prima di ogni programma serale si invochi lo Spirito Santo, perché, senza lo Spirito Santo, non possiamo capire né fare nulla e non possiamo crescere. Che questa nostra trasmissione sia per noi stimolo a deciderci continuamente per il rinnovamento, a rinnovarci continuamente con la forza dello Spirito Santo!

Maria, alla fine del messaggio, ci ha chiamato tre volte: "Pregate, pregate, pregate!" perché semplicemente la preghiera diventi gioia. Lei stessa ha cantato con gioia e ha ringraziato Dio per i doni che ci ha dato. Ci avviciniamo al termine di questo Anno Liturgico e domani celebreremo "Cristo Re", perciò è necessario che in questa trasmissione "La voce della regina della Pace" meditiamo sulle parole fondamentali che Maria ci ha detto nei messaggi a nome di Gesù Cristo. Diciamo per prima cosa ciò che va affermato, e che Maria ripete tante volte nei messaggi, e cioè ci chiede di dare a Dio il primo posto nella nostra vita perché davvero Dio regni nel nostro cuore, nei nostri pensieri e opere e oggi vogliamo divenire coscienti che Cristo ci si offre come via, verità e vita e certamente quando diciamo "Re", dobbiamo essere coscienti che il Regno di Cristo, con Cristo, non è come quelli che abbiamo sperimentato, non è il regno dei politici o dei potenti sulla terra. La differenza assoluta e fondamentale è qui: sappiamo che, durante il processo contro Gesù, uno dei sommi sacerdoti ha detto che era meglio che uno morisse per il popolo piuttosto che tutto il popolo. E proprio questa è l'essenza del rapporto di Cristo con ogni uomo, con tutti noi: Lui ha dato la sua vita, è morto per i nostri peccati perché noi potessimo vivere. Quindi, direi che Maria ha ragione di invitarci ad aprire completamente il nostro cuore al Padre attraverso lo Spirito Santo, perché quando, attraverso la preghiera, permettiamo a Gesù di entrare nel nostro cuore, avremo veramente ciò che cerchiamo: avremo la Pace perché Lui è il Re della Pace, avremo la luce perché Lui è Luce, avremo l'amore nel cuore perché Lui è amore, avremo la vita nel cuore perché Lui da la vita, Lui serve la vita. Da qui viene la domanda per noi: "Chi davvero è al primo posto nella nostra vita?". E' molto facile dare la risposta, diciamo che Maria ci invita tre volte alla preghiera e tutti coloro che hanno risposto e pregano come Maria chiede, essi possono dire che Dio è al primo posto. La preghiera, infatti, significa prendere tempo per ciò che per noi è importante, per Colui che amiamo. Se prendiamo il tempo e preghiamo, significa che per noi Cristo è importante, che desideriamo parlare con lui, imparare da Lui, che vogliamo camminare con Lui. La preghiera ci dice cosa dobbiamo dire e fare ogni giorno. La preghiera è il tempo in cui ci rivolgiamo a Cristo, in cui ci riposiamo in Lui, in cui impariamo da Lui e parliamo con Lui, ascoltiamo la Sua Parola perché la nostra vita sarà più completa e perfetta, perché il nostro cammino su questa terra possa essere il vero cammino con Cristo verso la Patria Eterna. Il Regno di Cristo è regno di Pace, verità, e amore e ogni volta che abbiamo parlato del rinnovamento della Chiesa e ci impegniamo a rinnovare il nostro modo di vivere, siamo dalla parte di Cristo e Lui è dalla nostra parte. Che questa Solennità e il messaggio di Maria siano per noi un nuovo stimolo a purificare il nostro cuore da tutti gli idoli, da tutto ciò che non permette a Cristo di regnare pienamente nella nostra vita!

E mentre pensiamo a Cristo Re, è opportuno farci nuovamente la domanda: "Chi è davvero al primo posto nella nostra vita, chi la orienta?". Vedete, se ci ricordiamo della preghiera e del digiuno di Cristo, e delle tentazioni con cui satana l'ha provato, nella terza tentazione ha detto a Gesù: "Ti darò tutti i regni della terra, se prostrato mi adorerai". Gesù ha risposto: "Vattene satana! Adora solo il Signore e servi solo Lui!". Gesù si è deciso completamente per il Padre, Lui è l'Inviato dal Padre per salvarci. Gesù non dimentica il suo ruolo e il suo compito e dice: "Mio Padre è al primo posto!". Nella nostra vita può facilmente accadere che diciamo che siamo battezzati, che siamo di Cristo, ma nella nostra vita regna qualcun altro: può essere l'orgoglio, cioè può capitare che in realtà noi adoriamo noi stessi o che cerchiamo che gli altri ci adorino. Se accade che l'uomo mette se stesso al primo posto nella propria vita, Cristo non ha posto in quel cuore. Se ci guardiamo con umiltà possiamo capire chi per noi è al primo posto. E se vediamo che non riusciamo a perdonare qualcuno, diciamo a Gesù che ci comanda di perdonare settanta volte sette: "Signore, sai che per me è difficile perdonare, ma mi decido per questo: ti presento i miei dolori, ferite, la mia mancanza di pace, mi allontano da ogni sentimento cattivo e metto chiaramente te al primo posto!". Se invece capita che siamo nervosi nelle parole o nei comportamenti, allora siamo noi al primo posto. Vedete quante volte i nostri dolori vengono dal metterci al primo posto! Certamente l'uomo deve amarsi, rispettarsi, difendersi, ma l'uomo non può adorare se stesso. Tutti i Cristiani e ciascuno di noi deve mettere chiaramente dei limiti anche a tutto ciò che è bello per deciderci chiaramente per Gesù e non per noi stessi o per quello che noi crediamo bene. Noi Cristiani dobbiamo continuare la nostra lotta perché Cristo sia al primo posto come ci chiede Maria!

E mentre ci siamo posti e abbiamo risposto alla domanda su chi sia al primo posto nella nostra vita, ricordiamoci che anche gli altri uomini o i gruppi possono essere al primo posto nella nostra vita. Capiremo questo se diciamo che, come capiranno bene i genitori, nella vita dei giovani, ad esempio quando il figlio cresce e arriva alla pubertà, i genitori sentono il grosso problema che i figli prendono il metro di misura e imparano i comportamenti del loro gruppo e i genitori, i catechisti, la Chiesa non hanno valore, i figli non accolgono i comandamenti, ma l'unica regola che accolgono nella loro vita è quella del gruppo. Così si comportano anche i grandi politici ed economisti e le sette. Per questo possono esistere le dittature dove la massa prende un individuo come unica misura di tutto: ciò che è bene in questo caso lo è perché risponde ai suoi interessi e il male è tutto ciò che distrugge i suoi scopi e programmi. Così l'uomo molto facilmente diviene "roba" degli altri e sciupa la sua dignità morale. L'uomo ascoltando queste dittature politiche o sette può fare il male e pensare che sia un bene. In questi casi si deve dire che l'uomo è un individuo lontano da Dio, che Dio non ha nulla da dirgli perché l'uomo da ascolto ad altri. Certo, dobbiamo amare e rispettare gli altri, ma non dobbiamo adorare nessuno e perdere così la nostra dignità eterna di Cristiani. In questo siamo deboli e molte volte sbagliamo senza esserne coscienti, Per questo è importante ciò a cui Maria continuamente ci invita: alla preghiera, al digiuno, alla Confessione e alla Santa Messa, perché possiamo riparare ciò che abbiamo sbagliato e restare veri verso tutti e verso noi stessi e verso il mondo. L'uomo che è pronto a dimenticare le cose spirituali per quelle materiali, che non ha tempo per la preghiera, per la Messa perché deve lavorare, l'uomo che adora le cose materiali in modo da seguire solo ciò che lo aiuta a possedere di più, infrange i Comandamenti e per lui gli altri perdono il loro valore. In mezzo a noi ci sono molti falsi dei, molti idoli essi facilmente si impiantano tra noi e ricevono tanti diritti che Dio, che ci parla attraverso il Suo Figlio, non ha più per noi la Parola vera. Per questo noi siamo nella scuola di Maria, perché il nostro rapporto con Dio sia sincero e così potremo instaurare anche nuove relazioni con gli altri e così, lo ripetiamo, verrà il nuovo tempo.

Preghiera di Padre Slavko
Grazie, o Maria, perché con il tuo affetto materno hai aperto tanti cuori e tante anime, convincendoli a mettersi, come Te, a disposizione di Dio!
Padre celeste, con Maria, che ci chiama in tuo nome, io Ti ripeto: Eccomi, sono pronto a compiere la tua volntà! Non mi sarà dificile, perché sono sostenuto dall’amore e dalla pace che sento nel mio cuore.
Mi apro alla tua parola, come si sono aperti gli occhi dei veggenti nell’istante in cui Tu hai concesso a loro di inontrarsi con la tua fedele ancella e Madre nostra.
Padre, permettile di toccare la mia vita e il mio cuore, come ha sfiorato queste pietre, questi rovi e queste spine!
Il mio cuore è speso duro come le pietre e pieno di spine come i rovi. Padre, permetti alla Madonna di prendermi in braccio, come ha tenuto in braccio il Bambino il primo giorno delle apparizioni, mostrandolo da lontano ai vegenti! La vita mi ha percosso e ferito. Che lei mi stringa a sé, perché io possa guarire e avere la pace!
Ti prego per quelli che sono ancora lontani, stanchi e fermi sul loro cammino. Che tutti sentano la gioia che Tu ci rechi con la tua venuta, come Tu stessa gioisci con ciascuno di noi! Fa che possano superare ogni ostacolo e trovare nuove strade verso la comunione e l’unità.
Ti prego, o Maria, per tutto il mondo, per i respnsbili dei popoli e delle Nazioni. Dirigi i loro cuori verso la pace! Benedicili, perché sappiano camminare nella vita della pace e guidare gli altri!
O Madre buona, desidero che il mio cuore sia pienamente docile come il tuo; che sia purificato, come fu puro il tuo fin dalla tua concezione. Voglio vivere nella luce, avvolto nel tuo manto di amore e di sicurezza. Sul tuo esempio, voglio calpestare ogni male ed ogni peccato, voglio schiacciare il capo a satana. O Maria, voglio essere tutto tuo. Grazie d’aver detto di voler trasformare anche il mio cuore, per renderlo simile al tuo cuore materno! Con tale trasformazione voglio ritornare a casa, tra le persone della mia famiglia e del mondo.
Non so più che cosa dirTi, voglio soltanto sentire nel cuore e nell’anima il tuo amore e la tua presenza; appoggiato su queste rocce, voglio ascoltare il battito del mio cuore, immaginando di stare tra le tue braccia. Rendi tranquillo il mio cuore, perché vi entri la tua pace… Mamma cara, dammi la tua benedizione… Amen.

Preghiera di padre Slavko Barbarić 5 ore prima di tornare alla Casa del Padre sul monte Križevac - 24 novembre 2000:
"Signore Dio Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, Creatore della nostra vita, nel Nome del Tuo Figlio Gesù Cristo Re, con Maria, Regina della Pace, ti preghiamo: libera il nostro cuore da tutto ciò che ti impedisce di essere al primo posto nella nostra vita! Rinunciamo ad ogni egoismo e ad ogni adorazione di noi stessi o degli idoli falsi o degli altri.
Rinunciamo a tutto ciò che ti impedisce, o Padre, di essere col tuo Figlio Gesù Cristo al primo posto nella nostra vita!
Ti presentiamo tutti coloro che si sono allontanati da Te, che si sono persi nel loro egoismo o si sono dati agli altri o alle cose materiali: liberali Signore, perché come tuoi figli liberi possano vivere e creare veri rapporti con se stessi e con gli altri!
Ti preghiamo per tutti i cristiani che si chiamano così di nome ma non vivono e non seguono la via che tu hai mostrato nel Tuo Figlio Gesù Cristo. Benedici tutti i rinnovamenti nella Chiesa e nel mondo, perché possiamo, ciascuno per la sua parte, vivere responsabilmente nella Luce di Cristo, nostro Re, che vive e regna nei secoli dei secoli!
Amen!

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