L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
(Lettera ai Romani 12:9-18)
Se si “impara a fare il bene”, Dio “perdona generosamente” ogni peccato. Quello che non perdona è l’ipocrisia, “la finta santità. I finti santi, che anche davanti al cielo si preoccupano di sembrarvi più che di esservi. Non c’è mai stato dubbio su chi Dio preferisca. Il Signore perdona sempre tutto! Tutto! Mille volte Gesù preferiva i peccatori.
Papa Francesco
“È il cristiano tiepido. È cristiano, sì, va a Messa la domenica, sì, ma nella sua vita l’identità non si vede. Anche vive come un pagano: può vivere come un pagano, ma è cristiano. Essere tiepidi. Rendere opaca la nostra identità. E l’altro peccato, quello di cui Gesù parlava ai discepoli e abbiamo sentito: ‘Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia’. ‘Fare finta di’: io faccio finta di essere cristiano, ma non lo sono. Non sono trasparente, dico una cosa – ‘sì, sì sono cristiano’ – ma ne faccio un’altra che non è cristiana”.
“Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. E questa è la nostra strada verso il Cielo, è la nostra strada, che incomincia il Cielo di qua”.
Papa Francesco
“Se voi sapeste come il mondo di oggi pecca! I miei vestiti, una volta splendidi, ora sono bagnati dalle mie lacrime! A voi sembra che il mondo non pecca perché qui vivete in un ambiente tranquillo, dove non c’è tanta cattiveria. Ma guardate un po’ più attentamente il mondo e vedrete quanta gente oggi ha una fede tiepida e non dà retta a Gesù! Se voi sapeste come soffro non pecchereste più. Pregate! Ho tanto bisogno delle vostre preghiere”.
La Madonna a Medjugorje – Messaggio del 6 febbraio 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)
Insegnami a credere oltre il male del mondo,
che si espande come un cancro maligno.
Beata te che hai creduto...
Insegnami a sperare oltre ogni speranza
quando la realtà spezza i sogni.
Beata te che hai sperato...
Insegnami ad amare oltre l'ipocrisia e il giudizio umano,
che trasforma l'essere umano in vulcani ruggenti.
Beata te che hai amato...
Insegnami ad essere coraggiosa per andare oltre ogni ostacolo,
per abbracciare la croce con amore.
Beata te che sei stata coraggiosa...
Insegnami a morire
adesso che sono vivo
per vedere la luce della Risurrezione di Gesù, Tuo Figlio
che illumina ogni buio.
Grazie Maria, Madre di Dio e Madre di tutti!
«Signore salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall'arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall'ipocrisia di chi salva i princìpi e uccide le persone».
DON TONINO BELLO
IL DIGIUNO E’ NECESSARIO (Gesù ne raccomandò la pratica, al fine di farci progredire nella vita spirituale).
Ciò che Gesù ha detto al riguardo, può essere riassunto in queste frasi:
* Il digiuno è necessario come la preghiera.
* Quando Gesù spiegò ai suoi discepoli perché non fossero in grado di liberare un uomo posseduto dal demonio, Egli assegnò un potere speciale al digiuno.
In quell’occasione, affermò che alcuni demoni non possono essere scacciati
se non con la preghiera.
E l’Evangelista Matteo aggiunge: "e con il digiuno"Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli, accostatisi a Gesù gli chiesero: Perchè noi non abbiamo potuto scacciarlo ? Ed egli rispose:..... Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno. (Mt.17,18-21)
* Per digiunare (o pregare) rettamente, bisogna liberarsi dall’ipocrisia e dall’orgoglio.
Considera il caso del Fariseo che usò la sua preghiera per ostentare
la propria devozione e per esprimere il proprio disprezzo nei confronti del Pubblicano,
uomo autenticamente umile.Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri: ‘Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. (Lc.18,9-14)
* Gesù dichiarò che i suoi discepoli avrebbero digiunato proprio come i discepoli di Giovanni,
ma non prima che Lui avesse lasciato questo mondo. Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro ? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. (Mt.9,15-16)
* Secondo Luca, Gesù non mangiò, durante i quaranta giorni in cui rimase nel deserto.
In altre parole, Gesù digiunò prima di annunciare il Vangelo.
Questo avvenne subito dopo il Suo Battesimo nel fiume Giordano.Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma, quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane. Gesù gli rispose: Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo.(Lc.4,1-4)
* Sebbene Gesù non abbia ordinato esplicitamente ai suoi discepoli di digiunare,
sembra evidente che se lo aspettasse comunque da essi.E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.(Mt.6,16)
IL DIGIUNO, LIBERTA’ DEL CUORE E DELLA MENTE Per prima cosa, Maria ci chiama alla preghiera: cioè all’unione con Dio,
e poi al digiuno: vale a dire alla liberazione del nostro cuore dai bisogni
che lo legano alle cose materiali.
In questo modo il digiuno ci condurrà ad una nuova libertà del cuore e della mente.
Il digiuno è una chiamata alla conversione del nostro corpo.
In altre parole, è il processo attraverso il quale diventiamo liberi
ed indipendenti dalle cose materiali.
Liberandoci dalle cose esteriori, ci liberiano anche dalle passioni
che incatenano la nostra vita interiore.
Questa nuova libertà farà spazio dentro di noi a nuovi valori.
Quindi, il digiuno ci affranca da una certa schiavitù e ci rende liberi
di gustare la vera felicità.
La Madonna sul digiuno dice:
Il digiuno migliore è quello a pane e acqua.
*
Il digiuno può allontanare la guerra.
*
Il digiuno può arrestare il corso delle leggi naturali.
*
Queste due ultime affermazioni possono sorprendere.
Richiamano quelle del vangelo sulla fede "capace di trasportare le montagne" (Mt 17,20)
e sui demoni che possono essere allontanati solo "con il digiuno e la preghiera" (Mc 9,29).
Digiunare! Questa prospettiva spaventa, ma è anche un lieto annuncio.
DIGIUNARE A PANE E ACQUA? La Madonna, a Medjugorje, ci ha chiesto, di tornare a praticare il digiuno.
Alla domanda: Qual è il miglior tipo di digiuno ?,
la Vergine ha risposto: Pane ed acqua, naturalmente.
Noi constatiamo che il pane e l’acqua non rappresentano l’unico modo di digiunare,
ma il modo "migliore", secondo l’affermazione dalla Vergine.
Inoltre, una persona deve arrivare a digiunare a pane ed acqua progressivamente.
Se non si è mai digiunato, può essere molto scoraggiante
iniziare solo con pane ed acqua senza avere ricevuto mai una chiamata dal Signore.
Ci sono altri modi di digiunare che raggiungono gli stessi fini dentro di noi e,
allo stesso modo, ci aiutano ad incamminarci verso il vero digiuno.
Per esempio: non mangiare determinati cibi, oppure mangiarli senza condimento;
mangiare cose che normalmente non ci piacciono, saltare il dessert o,
semplicemente, mangiare molto meno in ciascun pasto:
questi sono solo alcuni modi per iniziare la pratica del digiuno.
Coloro che provano difficoltà troppo gravi, dal punto di vista psicologico, sociale o altro,
per intraprendere il digiuno a pane e acqua, possono fare almeno un digiuno senza carne.
Colui che fuma, non fumi. Colui che beve alcool, quel giorno non lo beva.
Gli altri, rinuncino a qualcosa che sta loro a cuore .
Digiunare anche di televisione.
Digiunare è anche astenersi dal cattivo umore e dall'aggressività,
è rendersi disponibile per il servizio degli altri.
Significa risparmiare risorse per aiutare i poveri e coloro che hanno fame.
La cosa importante è che si inizi a digiunare, in qualche modo.
A Medjugorje tuttavia, viene sempre ribadito il valore del digiuno a pane ed acqua,
perché esso ha un profondo significato: il pane è il cibo dei poveri!
Avere o meno il pane rappresenta uno dei problemi essenziali della nostra esistenza!
Però non rimpinzatevi di pane !
Vi privereste di buona parte dei benefici del digiuno:
purificazione del corpo e dello spirito
* * * Il digiuno e la preghiera non sono fini a se stessi,
ma sono solo i mezzi per riconoscere e per accettare la volontà di Dio,
per invocare la grazia nel perseverare a compierla,
per essere disponibili ad accettare il progetto divino ed incamminarsi così
sulle tracce di Gesù Cristo.
Il digiuno e la preghiera, inoltre, sono i mezzi più adatti a guidarci nella ricerca della pace.
Coloro che saranno costanti nel recitare le loro preghiere e nel digiunare,
acquisiranno un’assoluta fiducia in Dio, otterranno i doni della riconciliazione
e del perdono ed in questo modo serviranno la causa della pace.
Perché la pace ha origine nei nostri cuori e da essi si estende a chi ci sta accanto
ed infine a tutto il mondo.
Il digiuno è la preghiera di tutto il corpo, la preghiera che si esprime attraverso il corpo.
Il digiuno dimostra come anche il nostro corpo partecipa alla preghiera,
come la nostra preghiera può diventare fisica, affinché sia una preghiera
che ci coinvolga nel senso più completo della parola.
Il digiuno e la preghiera non riguardano esclusivamente noi,
anche se aprono prospettive di nuove possibilità e nuove estensioni
nella comunione con Dio e con gli altri.
Dio, con il digiuno, non vuole privarci del nostro tempo o distruggerci.
Al contrario, Egli vuole che il digiuno e la preghiera ci facciano trovare
la nostra gioia in Lui e nelle persone che ci stanno accanto,
così che diventiamo capaci di vivere in unione con gli altri
e di riunire nella pace e nell’amore tutte le condizioni che sono necessarie
per la felicità nostra e di tutto il genere umano.
Questo è il solo mezzo per promuovere un ritorno alla pace interiore
che poi si trasformerà nella pace del mondo,
che è proprio quanto la Madonna ha chiesto a Medjugorje.
Perché il nostro digiuno divenga semplice e "dolce", dobbiamo pregare molto.
La preghiera nei giorni di digiuno deve servire come un punto di riferimento
lungo il cammino che dobbiamo percorrere.
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