16 settembre: Anniversario della morte dell'esorcista Don Gabriele Amorth (2016)
E' stato uno dei primi ad approfondire e divulgare le apparizioni della Regina della Pace, divenute poi note in tutto il mondo. Quando esse iniziarono Don Amorth non era esorcista; era direttore di un mensile mariano "Madre di Dio", era organizzatore di manifestazioni mariane, noto soprattutto per aver promosso, nel 1959, la Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria". Membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, era ritenuto uno dei mariologi più competenti d'Italia.
Domanda:Don Amorth, quando ha incominciato a interessarsi delle apparizioni della Madonna a Medjugorje?
Risposta: Potrei rispondere: subito. Le basti pensare che ho scritto il mio primo articolo su Medjugorje nell'ottobre del 1981. Poi seguitai ad occuparmene sempre più intensamente, tanto da scrivere oltre cento articoli e tre libri in collaborazione.
D.:Ha creduto subito alle apparizioni?
R.:No, ma ho visto subito che si trattava di fatti seri, degni di essere approfonditi. Nella mia qualità di giornalista professionista, specializzato in mariologia, mi sentivo obbligato a rendermi conto dei fatti. Per dimostrarle come subito vidi di trovarmi di fronte ad episodi seri e degni di studio, le basti pensare che, quando scrissi quel mio primo articolo, Mons. Zanic', vescovo di Mostar, da cui dipende Medjugorje, era decisamente favorevole. Poi divenne accanitamente contrario, come è contrario il suo successore, da lui stesso richiesto dapprima come Vescovo Ausiliare.
D.: E' stato molte volte a Medjugorje?
R.:Nei primi anni sì. Tutti i miei scritti sono frutto di esperienza diretta. Avevo imparato a conoscere i sei ragazzi veggenti; avevo fatto amicizia con padre Tomislav e in seguito con padre Slavko. Questi avevano acquisito in me piena fiducia, per cui mi facevano partecipare alle apparizioni, anche quando a queste venne escluso ogni estraneo, e mi facevano da interprete per parlare con i ragazzi, che allora non conoscevano ancora la nostra lingua. Interrogavo anche la gente della parrocchia e i pellegrini. Ho approfondito alcune guarigioni straordinarie, in particolare quella di Diana Basile; ho seguito molto da vicino gli studi medici che vennero fatti sui veggenti. Furono per me anni entusiasmanti anche per le moltissime conoscenze e amicizie che contrassi con persone italiane e straniere: giornalisti, sacerdoti, responsabili di gruppi di preghiera. Per un certo periodo fui considerato uno dei principali esperti; ricevevo continue telefonate dall'Italia e dall'estero, per dar aggiornamenti e per vagliare le notizie vere da quelle false. In quel periodo rinsaldai ancor di più la mia amicizia con padre René Laurentin, stimato da tutti il principale mariologo vivente, e ben più di me meritevole di aver approfondito e diffuso i fatti di Medjugorje. Non nascondo anche una segreta speranza: che per valutare la verità delle apparizioni venisse riunita una commissione di esperti internazionali, a cui speravo di essere chiamato insieme a padre Laurentin.
D.: Ha conosciuto bene i veggenti? Con quali di loro si sente più in sintonia?
R.:Ho parlato con tutti loro, tranne che con Mirjana, la prima a cui cessarono le apparizioni; ebbi sempre l'impressione di una totale sincerità; nessuno di loro si era montata la testa, anzi, ebbero solo motivi di sofferenza. Aggiungo anche un particolare curioso. Nei primi mesi, fino a che mons. Zanic' si dimostrò favorevole alle apparizioni, la polizia comunista si era comportata con molta durezza verso i veggenti, verso i sacerdoti della parrocchia e verso i pellegrini. Quando invece mons. Zanic' si trasformò in deciso oppositore delle apparizioni, la polizia divenne molto più tollerante. Fu un grande bene. Col passare degli anni il mio rapporto con i ragazzi si è spento, tranne che con Vicka, quella che anche in seguito ho continuato a contattare. Mi piace ricordare che il mio principale contributo a conoscere e a far conoscere Medjugorje è stata la traduzione di un libro che resterà per sempre uno dei documenti fondamentali: "Mille incontri con la Madonna". Si tratta della narrazione dei primi tre anni di apparizioni, risultante da una lunga serie di interviste tra il francescano padre Janko Bubalo e Vicka. Lavorai alla traduzione insieme al croato padre Massimiliano Kozul, ma non fu una semplice traduzione. Andai anche da padre Bubalo per chiarire molti passi che risultavano oscuri e incompleti.
D.: Molti si aspettavano che i fortunati ragazzi si sarebbero consacrati a Dio. Invece cinque di loro, quindi tranne Vicka, si sono sposati. Non è stata una delusione?
R.: A mio parere hanno fatto benissimo a sposarsi, dato che si sentivano inclinati al matrimonio. L'esperienza di Ivan in seminario fu un insuccesso. I ragazzi chiedevano spesso alla Madonna che cosa avrebbero dovuto fare. E la Madonna rispondeva invariabilmente: "Siete liberi. Pregate e decidete con libertà". Il Signore vuole da tutti che ci facciamo santi: ma per questo non occorre vivere una vita consacrata. In ogni stato di vita ci si può santificare e ognuno fa bene a seguire le sue inclinazioni. La Madonna, continuando ad apparire anche ai ragazzi sposati, ha dimostrato chiaramente che il loro matrimonio non costituiva ostacolo ai rapporti con lei e con il Signore.
D.: Lei ha più volte affermato di vedere in Medjugorje una continuazione di Fatima. Come spiega questo rapporto?
R.: A mio parere il rapporto è strettissimo. Le apparizioni di Fatima costituiscono il grande messaggio della Madonna per il nostro secolo. Alla fine della prima guerra mondiale, afferma che, se non si fosse seguito quanto la Vergine ha raccomandato, sotto il pontificato di Pio XI sarebbe incominciata una guerra peggiore. E c'è stata. Poi ha proseguito chiedendo la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, se no… E' stata forse fatta nel 1984: tardi, quando già la Russia aveva sparso nel mondo i suoi errori. Poi c'è stata la profezia del terzo segreto. Non mi ci fermo, ma dico solo che non si è ancora realizzato: non c'è nessun segno di conversione della Russia, nessun segno di sicura pace, nessun segno del trionfo finale del Cuore Immacolato di Maria.
In questi anni, specie prima dei viaggi a Fatima di questo Pontefice, il messaggio di Fatima era stato quasi accantonato; i richiami della Madonna erano rimasti disattesi; intanto la situazione generale del mondo si aggravava, con una continua crescita del male: calo di fede, aborto, divorzio, pornografia imperante, corso alle varie forme di occultismo, soprattutto magia, spiritismo, sette sataniche. Era indispensabile una nuova spinta. Questa è venuta da Medjugorje, e poi dalle altre apparizioni mariane in tutto il mondo. Ma Medjugorje è l'apparizione-pilota. Il messaggio punta, come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al sacrificio (ci sono tante forme di digiuno!). Punta decisamente, come a Fatima, sulla pace e, come a Fatima, contiene pericoli di guerra. Credo che con Medjugorje il messaggio di Fatima abbia ripreso vigore e non c'è dubbio che i pellegrinaggi a Medjugorje superano e integrano i pellegrinaggi a Fatima, e hanno gli stessi scopi.
Molti preti e vescovi non credono alle apparizioni di Medjugorje perchè le trovano troppo lunghe.....
VIDEO👇
«Queste sono le più lunghe apparizioni pubbliche da quando esistono le apparizioni mariane. Fanno parte di un piano che va da Fatima a Medjugorje come la Madonna stessa ha detto. Ovvero, che è venuta a completare quello che ha iniziato a Fatima riguardo a un tempo di pace per l'umanità.
I veggenti stessi dicono che siamo ancora all'inizio di questo piano, in parte realizzato, con la conversione della Russia già in atto grazie alla riconquistata libertà religiosa. Per la maggior parte però deve ancora realizzarsi perché l'apostasia dalla fede è anch'essa in atto in Occidente e nel medesimo tempo il mondo per la prima volta nella storia umana è a rischio di autodistruzione».
È questo pericolo di autodistruzione a rendere indispensabile un'iniziativa così potente della Madre di Gesù?
«La Madonna ha detto di essere venuta per risvegliare la fede. La Madonna vede che stiamo costruendo un mondo senza Dio: "per questo siete infelici e per questo non c'è né futuro né vita eterna". L'autodistruzione è una possibilità concreta: l'uomo può distruggere il pianeta sul quale vive e la Madonna è venuta come Regina della pace per preservarci»
(...) Domanda - Lei ha più volte affermato di vedere in Medjugorje una continuazione di Fatima. Come spiega questo rapporto?
Risposta - A mio parere il rapporto e strettissimo. Le apparizioni di Fatima costituiscono il grande messaggio della Madonna per il nostro secolo. Alla fine della prima guerra mondiale, afferma che, se non si fosse seguito quanto la Vergine ha raccomandato, sotto il pontificato di Pio XI sarebbe incominciata una guerra peggiore. E c'è stata. Poi ha proseguito chiedendo la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, se no... E' stata forse fatta nel 1984: tardi, quando già la Russia aveva sparso nel mondo i suoi errori. Poi c'è stata la profezia del terzo segreto. Non mi ci fermo, ma dico solo che non si è ancora realizzato: non c'è nessun segno di conversione della Russia, nessun segno di sicura pace, nessun segno del trionfo finale del Cuore Immacolato di Maria.
In questi anni, specie prima dei viaggi a Fatima di questo Pontefice, il messaggio di Fatima era stato quasi accantonato; i richiami della Madonna erano rimasti disattesi; intanto la situazione generale del mondo si aggravava, con una continua crescita del male: calo di fede, aborto, divorzio, pornografia imperante, corsa alle vane forme di occultismo, soprattutto magia, spiritismo, sette sataniche. Era indispensabile una nuova spinta. Questa e venuta da Medjugorje, e poi dalle altre apparizioni mariane in tutto il mondo.
Ma Medjugorje è l'apparizione-pilota. Il messaggio punta, come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al sacrificio (ci sono tante forme di digiuno!).
Punta decisamente, come a Fatima, sulla pace e, come a Fatima, contiene pericoli di guerra. Credo che con Medjugorje il messaggio di Fatima abbia ripreso vigore e non c'è dubbio che i pellegrinaggi a Medjugorje integrano i pellegrinaggi a Fatima, e hanno gli stessi scopi...
Il messaggio di Medjugorje del 25.8.1991 che si riferisce esplicitamente a Fatima
"Cari figli anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i piani della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Nessun commento:
Posta un commento