33°FESTIVAL DEI GIOVANI
TESTIMONIANZA di Antonio Di Tommaso
Sono nato e cresciuto in una famiglia evangelica. Nella mia famiglia la religione evangelica è una sorta di tradizione familiare che parte già dai miei bisnonni, ma per poter capire la mia storia, dobbiamo ripercorrere un po' la storia dei miei genitori.
Mia mamma e mio papà, si fidanzarono a 13 - 14 anni; due persone profondamente ferite sin dall'infanzia, un amore a prima vista immenso, che grazie a Dio, dura ancora oggi. Ma mio papà a causa delle sue ferite fin dalla sua adolescenza intraprese delle brutte strade legate soprattutto alla tossicodipendenza. Fin dai primi anni cominciò ad assumere cocaina, a bere e a giocare d'azzardo, infliggendo enormi dolori a mia mamma, che però in virtù di questo grande amore che provava, non lo abbandonò mai. All'età di 19 anni mia mamma e 20 anni mio papà, nacqui io. Fui da subito totalmente immerso in questa situazione di mio papà e quindi vi lascio immaginare che tipo di infanzia io abbia avuto! Riporto soltanto un esempio, quando andavo alle scuole elementari i miei compagni di classe attendevano la domenica per andare per stare con la propria famiglia. Per me invece la domenica era il giorno che più temevo e aspettavo con una brutta ansia, perché il fatto che fosse domenica significava che mio papà non lavorasse e che fosse tutto il giorno a casa con noi, e questo significava, violenza per mia mamma, per me e per i miei fratelli, perché quando era sotto effetto delle sostanze che assumeva, la sua vista e la sua mente si annebbiavano totalmente, caricava tutta la sua violenza sia verbalmente che fisicamente su di noi. Questa situazione mi accompagnò per tutta la mia infanzia e adolescenza. Ma qua già si manifesta il primo miracolo, perché quando mio papà non era sotto effetto di queste sostanze era il papà migliore del mondo, non ci ha fatto mai mancare niente ma soprattutto nell' l'amore. Purtroppo i momenti brutti spesso superavano quelli belli e questi belli venivano totalmente distrutti nella mia memoria.
Come vi dicevo prima io sono cresciuto nella chiesa evangelica, ma una cara zia di mia mamma, con cui lei crebbe, sin dai primi anni della mia infanzia, mi parlava della Madonna. Fino a quando nel 2011 in occasione del 30° anniversario delle apparizioni, decise di portarmi con lei qui a Medjugorje. Avevo solo 11 anni. L'unico motivo per cui i miei genitori mi mandarono, era perché si trattava di una zia di grande fiducia. Arrivammo qui a Medjugorje che non sapevamo nemmeno cosa stesse accadendo, ma ricordo solo una cosa che quando scendemmo dal pullman e ci ritrovammo davanti alla statua bianca che c'è sul sagrato, il mio cuore per miracolo mi disse- Questa è tua mamma - Fu così che Maria divenne mia Mamma e qui a Medjugorje, pur aver soltanto 11 anni, iniziò la mia storia d'amore più bella con Lei.
Medjugorje divenne per me non solo una seconda casa, ma un rifugio in cui venire nei momenti di grande dolore. Tornai una seconda volta, nel 2012, e al ritorno da questo pellegrinaggio decisi di ricevere il battesimo. Tornato a casa chiesi ai miei genitori di poter ricevere il battesimo, e secondo voi qual è stata la risposta?....
Io qui a Medjugorje ho imparato a dire il rosario, ad andare a messa e adorare Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare, ma tornato a casa io dovetti fare tutte queste cose di nascosto perché mio papà me le proibiva. Pregavo sotto al letto mi svegliavo 2 ore prima di andare a scuola per poter pregare senza farmi vedere e andavo a messa con la scusa che io stessi uscendo con i miei amici. Ma il 25 dicembre del 2013 i miei genitori mi permisero di ricevere il battesimo, la comunione e la cresima. Tornare a Medjugorje quasi ogni anno fino ai miei 16 anni, una notte, poco prima del Capodanno del 2016, avvenne il grande miracolo della mia famiglia! Il mio papà andò a letto e l'indomani mattina si sveglia completamente un'altra persona. L'unica cosa che ci disse fu - questa notte Dio mi ha toccato- e l'indomani mattina, appena sveglio, buttò tutto quello che aveva a casa, soprattutto la droga. Cambiarono gli occhi, la voce e anche la stessa espressione del suo viso. Tornò subito nella sua vecchia comunità evangelica, dove lui era cresciuto ma è qui che inizia "la mia croce". Mio papà incontrò una serie di persone che cominciarono a dirgli che io ero il diavolo perché frequentavo la Chiesa Cattolica, che avrei portato sciagure in tutta la mia famiglia! Ricominciarono nuovamente a proibirmi di poter professare la mia fede liberamento. A esempio, portavo il rosario al collo e quando lui vedeva questo Rosario ogni volta me lo strappava di dosso, buttò via tutte le statuette che avevo comprato qui a Medjugorje. Ma grazie a Dio questa situazione durò soltanto pochi mesi, e l'amore di Dio fece capire al mio papà che eravamo figli dello stesso Dio. E fu così che la situazione a casa mia finalmente si calmò definitivamente e io dimenticai tutto quello che era successo. Nel 2018 tornai qui a Medjugorje e durante la salita sul monte, una volta arrivati alla 9° stazione pregammo per i tossicodipendenti. Il mio cuore si squarciò e mi resi conto di tutto il rancore che io avevo nei confronti del mio papà. Continuai a salire il monte fino alla cima, con il grande dolore di essermi reso conto di odiare l'uomo che mi aveva messo al mondo. Quel pomeriggio qui in parrocchia, venne celebrata la preghiera di guarigione e di liberazione. Il sacerdote pregava Dio affinché liberasse i presenti da tutti i dolori che gli erano state inflitti dalle famiglie. Questo aprì in me un'immensa voragine dei miei ricordi, e quella sera stessa si sparse la voce che Ivan avrebbe avuto un'apparizione straordinaria sulla collina. Salii sulla collina e attesi l'apparizione e con questo enorme peso nel cuore, quella sera la Madonna diede un messaggio che mi cambiò, che cambiò la mia vita: "Cari figli, vi prego di perdonare come anche voi siete stati perdonati". E io li capii che dovevo perdonare il mio papà. Scesi la Collina di fretta e l'indomani ritornammo a casa a Catania, e una volta arrivati in aeroporto io e mio papà ci siamo dati l'abbraccio più bello della nostra vita! Lui mi scrisse anche una lettera in occasione dei miei 18 anni, dove mi chiese scusa per tutto quello che mi aveva fatto vivere. Anche io chiesi scusa al mio papà perché non avevo capito che tutto quello che fece dopo la sua conversione, proibendomi di andare in chiesa, era una forma di amore e di protezione nei miei confronti, perché gli era stato detto che sarei andato all'inferno, e lui voleva proteggermi. Oggi la mia è una famiglia dove si respira l'amore di Dio. Pur non essendo della stessa chiesa, io e mio papà, preghiamo spesso insieme il nostro Dio. Ma il miracolo è continuato anche l'anno scorso, quando io ho deciso di venire a fare qui questa mia testimonianza, proposi di venire a farla con me e disse di sì! Quando lui mi disse di sì, io nella mia testa ho detto nella mia testa- è uscito pazzo- e io gli dissi- ma lo sai papà cosa c'è a Medjugorje? E lui mi disse ridendo- E' da quando sei piccolo che ti porti in testa Medjugorje e secondo te io non sò cosa succede a Medjugorje?- io gli ho detto -Allora perché vuoi venire a fare la testimonianza in questo luogo di Maria?- e lui mi fece capire dicendomi queste parole- Dio è il mio Papà e tuo Papà, l'amore di Dio ha una sola lingua, e quei giovani che saranno con te a Medjugorje parlano la stessa lingua dell'amore-. Purtroppo per vari motivi oggi non è qui, mia mamma addirittura aveva prenotato il biglietto, ma per problemi di salute non è potuta essere presente… ma mandano a tutti voi un immenso abbraccio. Mio papà adesso è il mio eroe e mi ha dimostrato come Dio può far rifiorire il deserto in una sola notte perché per Lui niente niente, niente è impossibile. La Madonna l'anno scorso ha dato il messaggio il più bello, che mi ha toccato più di tutti il cuore. Ha detto:"Cari figli, siate le mie mani tese in questo mondo perso". E siamo qui, tutti siamo le sue mani tese in questo mondo, soprattutto nelle nostre famiglie, perché è questione di tempo , ma prima o poi il messaggio d'amore di Dio tocca ogni cuore, anche i più chiusi. Adesso vorrei concludere con voi questa testimonianza facendo una preghiera insieme:
"Signore, Dio della vita, grazie, grazie per tutti i miracoli che compie nella nostra vita e soprattutto per quelli per cui non ci rendiamo conto.
Aiutaci Signore dell'Amore a capire che siamo nati per amare e per essere amati.
Maria Aiutaci a essere le tue mani tese in questo mondo perso.
La nostra vita è tutta Tua. Amen
TRASCRITTO DA MEDJUGORJE TUTTI I GIORNI
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