PREGHIERA A SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI
O mio glorioso ed amatissimo protettore Sant'Alfonso che hai tanto faticato e sofferto per assicurare agli uomini il frutto della redenzione, guarda le miserie della mia povera anima ed abbi pietà di me.
Per la potente intercessione di cui godi presso Gesù e Maria, ottienimi con un vero pentimento, il perdono delle mie colpe passate, un grande orrore al peccato e la forza di resistere sempre alle tentazioni.
Fammi partecipe, te ne prego, di una scintilla di quell'ardente carità di cui il tuo cuore fu sempre infiammato e fa' che imitando il tuo fulgido esempio, io scelga la divina volontà come unica norma nella mia vita.
Implora per me un fervido e costante amore a Gesù, una tenera e filiale devozione verso Maria e la grazia di pregare sempre e di perseverare nel divino servizio fino all'ora della mia morte, affinché io possa finalmente unirmi a te per lodare Dio e Maria Santissima per tutta l'eternità. Così sia.
San Alfonso Maria de’ Liguori,
“Ha conquistato i cuori della gente con mitezza e tenerezza, frutti del rapporto con Dio, che è bontà infinità”.
Negli anni della gioventù, sembra avere una direzione precisa. Dopo gli studi in diritto civile e canonico, diventa l’avvocato più brillante del foro di Napoli. Indignato per la corruzione e l’ingiustizia che in quegli anni inquinano l’ambiente forense, abbandona la sua professione. È un’altra, infatti, la vocazione di S. Alfonso: diventa sacerdote e acquisisce una vasta cultura teologica che unisce ad un’opera di evangelizzazione tra le persone più umili della società. Pone tutta la sua creatività artistica e letteraria al servizio della missione. È l’autore delle parole e della musica di uno dei canti natalizi più popolari, “Tu scendi dalle stelle”.
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1) Non bisogna accettare mai cause ingiuste perché sono perniciose per la coscienza e per il decoro.
2) Non bisogna difendere una causa con mezzi illeciti e ingiusti.
3) Non si deve aggravare il cliente di spese indoverose, altrimenti resta all’ avvocato l’ obbligo della restituzione.
4) Le cause dei clienti si devono trattare con quell’ impegno con cui si trattano le cause proprie.
5) E’ necessario lo studio dei processi per dedurre gli argomenti validi alla difesa della causa.
6) La dilazione e la trascuratezza degli avvocati spesso dannifica i clienti e si devono rifare i danni, altrimenti si pecca contro la giustizia.
7) L’ avvocato deve implorare da Dio l’ aiuto nella difesa, perché Iddio è il primo protettore della giustizia.
8) Non è lodevole un avvocato che accetta molte cause superiori ai suoi talenti, alle sue forze e al tempo che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa.
9) La giustizia e l’ onestà non devono mai separarsi dagli avvocati cattolici, anzi si devono sempre custodire come la pupilla degli occhi.
10) Un avvocato che perde la causa per sua negligenza si carica dell’ obbligazione di rifar tutti i danni al suo cliente.
11) Nel difendere le cause bisogna essere veridico, sincero, rispettoso e ragionato.
12) I requisiti dell’avvocato sono la scienza, la diligenza, la verità, la fedeltà e la giustizia.
La vita di S. Alfonso è scandita dalla preghiera, dall’Adorazione eucaristica e dalla devozione mariana. “A voi - scrive nel libro “Glorie di Maria” - mi rivolgo poi, o mia dolcissima e Signora e Madre mia Maria: voi ben sapete ch'io dopo Gesù in voi ho posta tutta la speranza della mia eterna salute”. Il Papa invita a volgere come S. Alfonso lo sguardo verso Maria: “Queste storie della Madonna, che sempre è il rifugio dei peccatori e cerca la strada perché il Signore perdoni tutto. Che Lei ci insegni questa arte”.
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