Fratel Biagio ha lasciato l'ospedale ed è tornato in Missione accolto in una delle astanterie che i fratelli hanno preparato per lui. Molti, in questi giorni, stanno chiedendo informazioni e vogliono sapere se è possibile incontrarlo.
Fratel Biagio mi ha esplicitamente chiesto di informarvi e di dirvi quanto segue:
Incontrarsi in presenza non sarà facilmente realizzabile in quanto, su indicazione medica, nelle prossime settimane, in questa fase di normale debilitazione del sistema immunitario presente nei pazienti che fanno chemioterapia, sarà necessario rimanere in un ambiente un po più ritirato.
Per il resto cercheremo di tenere aggiornati i tanti che, con tanto affetto, fanno delle richieste. Fratel Biagio adesso ha riacquistato un po di forze e ha iniziato ad alimentarsi in modo più regolare.
Fratel Biagio ci tiene tanto a dirvi che bisogna continuare a pregare e per questo vi chiede di essergli vicino spiritualmente. Si attendono alcuni risultati di altri esami che ha eseguito e, nei prossimi giorni, dovrà continuare la terapia iniziata avendo in previsione, in particolare per giorno 18 luglio, il secondo ciclo di chemioterapia che eseguirà in day hospital.
Fratel Biagio ci tiene tanto a ringraziare tutti e mi ha chiesto di dare una testimonianza di questi giorni vissuti da ricoverato.
L'accoglienza all'ospedale Fatebenefratelli di Palermo è stata qualcosa di grande da un punto di vista umano, cristiano e professionale. Tanti operatori, religiosi, medici, infermieri, operatori sanitari, addetti alle pulizie, operatori della cucina, ogni giorno hanno trovato sempre la frase e lo sguardo giusto per incoraggiare Fratel Biagio e, con lui, tutti noi, facendoci così sentire la loro vicinanza.
Abbiamo respirato questa atmosfera familiare, fin dal primo momento, quando, al nostro arrivo, abbiamo visto il priore - direttore dell'ospedale, P. Giammarco, venirci incontro nella sala del pronto soccorso, per poi continuare a starci vicino nei momenti del ricovero, dei vari esami, della diagnosi fino alla fase della terapia.
Ogni giorno abbiamo visto con i nostri occhi questa vicinanza amorevole di tutti rivolta ad ogni singolo ammalato ricoverato in ospedale, ad ognuno un gesto di gentilezza, di coraggio e di competenza. Tutto ciò è molto importante in quanto la vicinanza umana, la forza della fede uniti alla scienza medica danno tanto coraggio e forza a chi soffre. È per questo che è necessario pregare tanto e continuamente per tutti gli ammalati, per le loro famiglie e anche per tutti coloro che ogni giorno si dedicano ad essi.
Rimaniamo in comunione di preghiera.
Pace e Speranza e Buon inizio di settimana
Francesco Russo
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