Offri la tua presenza al Signore e lui offrirà a te la sua.
Stai davanti a lui, e lui starà in te.
Tradizionalmente il lunedì, martedì e
mercoledì della Settimana Santa sono dedicati ad una più intensa
preghiera di Adorazione dell'Eucaristia, in preparazione alla grande
liturgia del Giovedì Santo. Fermarsi in adorazione del Santissimo
Sacramento in maniera ripetuta e frequente, aiuta i cristiani in questi
giorni santi, a prendere sempre più consapevolezza "orante" della
presenza di Gesù tra loro fino alla fine del mondo. La consapevolezza
"intellettuale", ovvero anche del contenuto della fede (Gesù presenze
con il suo corpo e il suo sangue, anima e divinità sotto le specie del
pane e del vino) è un ovvio e necessario requisito. Però non è il tutto,
né si rivela sufficiente.
"L'assenso dottrinale", il dire di sì con il nostro intelletto, non può
sostituire quello che lui chiamava "l'assenso reale", cioè
l'incrollabile fiducia personale risposta nel Signore. Questa viene
nutrita e coltivata nella preghiera. L'adorazione eucaristica, tanto
raccomandata da Papa Benedetto, fa crescere perciò la nostra certezza
"reale", personalmente fatta propria, della presenza invisibile eppure
concretissima del Signore Gesù, crocifisso e risorto, tra i suoi, nel
Sacramento dell'Eucaristia.
Non
perdiamo l'occasione di partecipare a qualche ora di adorazione: la
Chiesa in silenzio, senza prediche, senza chiacchiere, tutta presa dal
suo Sposo a cui sa solo cantare mentre, con dedizione assoluta, lo
contempla con lo sguardo che va al di là del visibile.
I PRIMI TRE GIORNI DELLA SETTIMANA SANTA.
Lunedì, martedì e mercoledì della Settimana Santa
sono dedicati al Sacramento della Riconciliazione mentre la liturgia
riflette sull'unzione di Gesù a Betania, sul rinnegamento di Pietro e
sul tradimento di Giuda.
IL GIOVEDI' SANTO
Durante la mattina del Giovedì Santo viene celebrata un'unica Messa (detta Messa del Crisma) in ogni diocesi, nella chiesa cattedrale, presieduta dal vescovo insieme a tutti i suoi sacerdoti e diaconi. In questa messa vengono consacrati gli Oli santi e i presbiteri rinnovano le promesse effettuate al momento della loro ordinazione.
INIZIO DEL "TRIDUO PASQUALE
Il solenne Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo inizia
nel pomeriggio del Giovedì Santo. In ora serale si celebra la solenne
Messa della Cena del Signore, nella quale si ricorda l'Ultima Cena di
Gesù, l' istituzione dell'Eucarestia e del sacerdozio ministeriale, e si
ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Cristo
nell'Ultima Cena. Alla fine della messa i ministri cambiano il
colore liturgico (assumendo il colore viola) e ha luogo il rito della
spoliazione degli altari e la velatura delle croci. Gli altari restano
senza ornamenti, le croci velate e le campane silenti. La croce verrà
scoperta il giorno dopo, il Venerdì Santo durante la parte delle
speciale cerimonia che (in quel giorno e solo in quel giorno)
sostituisce l'adorazione della croce alla liturgia eucaristica.
IL VENERDI' SANTO. Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La Chiesa celebra la solenne azione di memoria della Passione del Signore, divisa in tre parti: 1) La Liturgia della parola, con la lettura del canto del servo del Signore di Isaia (52,13-53,12) e della Passione secondo Giovanni; 2) L'adorazione della croce; 3) La Comunione con i presantificati (ostie consacrate il Giovedì Santo). Il Venerdì Santo è tradizione effettuare, in molti posti per le strade, il pio esercizio della Via Crucis. La Chiesa Cattolica pratica il digiuno e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del suo Signore.
IL SABATO SANTO.
Il Sabato Santo è tradizionalmente giorno senza
liturgia: non si celebra l'Eucaristia, e la comunione ai malati si porta
solamente a quelli in punto di morte. Nella notte si celebra la solenne
Veglia Pasquale, che è la celebrazione più importante di tutto l'Anno Liturgico. In essa si celebra la Resurrezione di Cristo attraverso la Liturgia della Luce:
al fuoco nuovo si accende il Cero Pasquale, che viene portato
processionalmente in chiesa; durante la processione si proclama la Luce
di Cristo, e si accendono le candele dei fedeli. All'arrivo al
presbiterio il cero è incensato e si proclama l'Annuncio Pasquale o Exultet. La Liturgia della Parola
ripercorre con sette letture dell'Antico Testamento gli eventi
principali della storia della salvezza, dalla creazione del mondo
attraverso la liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù d'Egitto,
alla promessa della Nuova Alleanza. L'Epistola proclama la vita nuova
in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell'apparizione
degli angeli alle donne la mattina di Pasqua. Segue la Liturgia battesimale,
nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo,
e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati
al sacramento. La Liturgia Eucaristica si svolge come in tutte le
messe.
LA DOMENICA DI PASQUA.
La domenica di Resurrezione torna a riecheggiare la gioia della Veglia pasquale.
Le donne che vanno a completare la pietosa sepoltura trovano la tomba
vuota: Gesù non è più lì. Tale domenica è ampliata nell'Ottava di
Pasqua: la Chiesa celebra la pienezza di questo evento fondamentale per
la durata di otto giorni, concludendo la II^ Domenica di Pasqua,
chiamata fin dall'antichità "Domenica in Albis", che Giovanni Paolo II
ha voluto dedicare al ricordo della Divina Misericordia.
LA SETTIMANA SANTA NELLA TRADIZIONE POPOLARE.
In tutto il mondo
cattolico, la tradizione popolare della Settimana Santa è ricchissima di
canti, poemi, raffigurazioni e rievocazioni sceniche della Passione di
Gesù, che spesso affondano le loro radici fin dai primi secoli del
Cristianesimo. La letteratura italiana è ricca di opere, scritte in
prosa e soprattutto in poesia, di autori noti ed anonimi, ispirate ai
Vangeli che trattano la Passione di Cristo, dal suo ingresso trionfale a
Gerusalemme, alla morte in croce, alla sepoltura e alla resurrezione
dai morti (vedi ad esempio il celebre "Stabat Mater" o anche alcune
"Laudi" di Jacopone da Todi, risalenti al XIII secolo). Le
vicende umane e divine di Cristo, rievocate nella Settimana Santa, hanno
ispirato l'opera non solo di numerosi scrittori e poeti, di ogni parte
del mondo, ma anche di musicisti, pittori, scultori, architetti, artisti
in genere. In Italia numerosissime e spesso particolarmente
suggestive sono le rappresentazioni della Settimana Santa, diffuse
praticamente in ogni regione, nelle quali si mescolano gli elementi più
strettamente religiosi a componenti locali tipiche dei singoli paesi o
città.
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