La Madonna dice: « Il Signore desidera purificare i vostri cuori da tutti i vostri peccati, dai peccati del vostro passato ».
Se non siamo preparati che cosa può succedere? Gelosia: non siamo preparati e non c'è gioia, non c'è pace, non c'è vita.
La
Madonna parla dalla sua esperienza e dice: «Il Signore vuole
purificarvi ». Da che cosa? Dal peccato, da tutti i peccati del vostro
passato. Perché è importante essere purificati dal peccato? Noi
vogliamo la pace, l'amore, la riconciliazione e la fratellanza nel
mondo. Tutti i giornali, tutti i discorsi nei parlamenti parlano sempre
della giustizia, della pace, ma perché non avvengono queste realtà?
Perché non si pensa a ciò di cui parla la Madonna: per poter avere la
pace, per poter amare, dobbiamo essere purificati dai peccati. Il
peccato è sempre una realtà in noi che rompe il nostro cuore. La Madonna
ha detto in un messaggio che l'odio distrugge, non vede nessuno e non vede niente, l'odio distrugge gli occhi e la vista del cuore. Allora possiamo
dire grandi parole sulla pace, ma se non facciamo questo passo di cui
parla la Madonna, se non vogliamo purificarci, lasciarci purificare
dalle conseguenze del peccato, la pace non è possibile.
Il
peccato, le ferite che vengono dal peccato, sono la fonte di tutti i
mali del mondo. Ecco, purificarsi, lasciarsi purificare. Questo è un
invito, prima di tutto alla confessione, perché la confessione è il
primo passo della riconciliazione, della purificazione dove il Padre dà
la grazia a tutti noi. Il peccato distrugge, la grazia guarisce. Quando
un cuore è guarito dalle conseguenze del peccato, dall'odio, dopo tutto
diventa possibile. Per esempio molti dicono: « Non posso perdonare, la
ferita è molto profonda », ma quando un cuore è puro, cioè quando un
cuore è umile, si può perdonare ogni ferita.
Se diciamo che non possiamo perdonare e ci domandiamo perché, dovremmo dire: « Sono orgoglioso e non voglio perdonare ».
Le
guerre e tutti i conflitti vengono solo perché siamo orgogliosi, perché
siamo egoisti. La purificazione significa quindi un duro lavoro. Per
questa ragione o una delle ragioni del perché digiunare è proprio
questa: digiunando si vede la propria verità e ci si distacca anche da
se stessi, come la Madonna era distaccata da sé.
Perché la Madonna poteva perdonare? Non perché non era offesa, ma perché era umile e forte nell'amore. Allora la purificazione dal peccato, dalle conseguenze del peccato, significa una via, un cammino verso la pace. Se vogliamo la pace, e la vogliamo sicuramente, dovremo lasciarci purificare.
Ma
come fare per essere purificato? La Madonna ha detto: « Voi, cari
figli, non potete farlo da soli perciò ci sono qua io ad aiutarvi ».
Naturalmente quando si invita qualcuno ad un lavoro duro e continuo, ci
si deve domandare come si possa fare. La Madonna lo sa. Per questa
ragione dice: «Ecco, io sono con voi, voglio aiutarvi ». Molte volte nei
messaggi ha ripetuto: « Io sono con voi da tanto tempo per aiutarvi a
mettere in pratica tutti i messaggi ». Allora, se ci domandiamo come
possiamo, perché la mia vita è complicata, è dura, non sono stato amato,
molti mi hanno offeso - ognuno di noi ha la sua storia, sicuramente non
sempre facile - la Madonna dice: « Adesso di nuovo io sono con voi ».
Questo è un messaggio molto importante: la Madonna è con noi.
Vi
ho già detto che la Madonna chiede di cominciare a pregare e dopo la
preghiera si sviluppa e diventa la preghiera del cuore, cioè la
preghiera continua, costante, il contatto continuo con il Signore. Se vi
domandate: come pregare? Come si deve pregare? Io posso dire
brevemente: « Cominciate, continuate come sapete in questo momento, come
avete capito il messaggio della Madonna ». Anche se non sapete niente
altro che il Credo e 7 Padre Nostro, Ave, Gloria, cominciate.
Un
pellegrino mi ha detto: « Io prego più facilmente mentalmente, leggo un
brano del Vangelo e medito per molto tempo ». Mi ha chiesto: « Devo
pregare il Rosario? ». Gli ho risposto: « Guarda, tu non devi quando sei
solo e preghi di più, perché la Madonna non chiede centocinquanta Ave
Maria per dirle ed essere contento di averle dette. La Madonna domanda
un incontro con il Signore durante la preghiera ». In questo si cresce.
La preghiera è una lingua che ha la sua grammatica, le sue parole, la
sua sintassi, è proprio come una lingua. Quando non la si parla, anche
se la si sapeva una volta, non si può parlarla. Se non si prende il
tempo per la preghiera, se non si prova ogni giorno, non esiste la
lingua della preghiera. Se la si parla sempre ogni giorno, diventa più
facile.
Molti
cristiani forse fanno un segno di croce al giorno e qualche volta
quando vedono un gatto nero fanno un segno di croce per essere salvati
da qualche disgrazia, e dopo dicono: « Non so pregare ». Come puoi
saperlo? La preghiera è una lingua e se vuoi cominciare, comincia come
sai, ma ogni giorno, regolarmente al mattino e alla sera, il tempo c'è.
Non è vero che non abbiamo tempo. Il problema è che cosa pensiamo della
preghiera.
Mi
sembra che per la prima volta nei messaggi la Madonna ha detto perché
pregare: « Solo così potrete conoscere tutto il male che sta in voi ed
offrirlo al Signore, in modo che il Signore possa purificare del tutto i
vostri cuori ». Allora pregate per essere in contatto con il Signore.
La preghiera è una condizione per conoscere il proprio male, il proprio
egoismo, il proprio orgoglio.
Per il Signore il nostro peccato non è un problema.
Anche voi conoscete la parola del profeta: « Anche se i vostri peccati
sono rossi il Signore può farli bianchi », cioè annientarli. Qual è il
problema? Il problema è la nostra convinzione che non abbiamo il
peccato.
Non voglio adesso farvi un complesso del peccato, ma ricordatevi delle vostre parole quando parlate degli altri. Nei conflitti è sempre l'altro che ha fatto del male, noi, no, mai. Questo è il problema: non vediamo il nostro male, che cosa produce il nostro male nell'altro.
In un messaggio la Madonna ha detto: « Cari figli, io vi invito: pregate e distruggete il male nella vita degli altri », e poi: « Pregate e conoscerete il vostro male ».
Tante
volte i genitori si arrabbiano con i figli per questa o quest'altra
cosa, ma se vogliono bene analizzare la situazione devono domandarsi: i
figli da chi hanno imparato queste cose? Forse proprio in famiglia. O da
chi non hanno imparato le cose che dovevano imparare? La pace, la
guerra incominciano nelle famiglie e se molti oggi sono aggressivi, se
molti oggi sono pronti a lottare, a fare i conflitti, hanno cominciato
nelle famiglie.
La Madonna qui vi dice che il male dovete conoscerlo, che dovete pregare per conoscere il male e subito offrirlo al Signore, perché, se noi ci teniamo il male nel nostro cuore, il male è sempre attivo e subito si sentono, si vedono i suoi frutti.
Allora, la purificazione, subito, non domani. Non si può dire domani o dopodomani, ma subito. Perché il male, se sta in noi, si fortifica, mette le radici. Dobbiamo subito offrirlo al Signore e il Signore ci purificherà.
Nell'ultima frase ha detto: « Cari figli, pregate senza sosta e preparate i vostri cuori nella penitenza e nel digiuno ».
Questo
è il nostro lavoro: pregare, conoscere, vedere e riconoscere la nostra
verità, accettarla nell'umiltà; offrirla al Signore.
Se facciamo così ci prepariamo bene per la festa della pace, quando un giorno verrà.
La Madonna dice: digiuno e penitenza. Io sono molto contento che abbia detto così, perché il digiuno non è la penitenza. Sono due cose molto diverse.
Cosa è il digiuno? Un invito a vivere con il pane. Questo non è penitenza, questa è una chance per noi di essere purificati, di essere liberi nel proprio cuore per l'amore, per la riconciliazione, per la pace.
Il digiuno è come la preghiera. Assolutamente non si può sostituire. Dopo, quando cominciamo a digiunare, a pregare, possono venire la penitenza ed i sacrifici.
Forse
devo spiegarmi ancora un po'. Per esempio quando uno dice: « Io non
posso digiunare, ma qualche volta non guardo la televisione », il non
guardare la televisione e il non digiunare sono due cose diverse. Non
posso dire: « Non guardo la televisione e allora non devo digiunare ». Dobbiamo tutti digiunare, tutti quelli che possono, cioè un organismo normale può digiunare.
Gli ammalati, naturalmente, a loro modo. Allora si deve digiunare e dopo si vedono le cose alle quali dobbiamo rinunciare, che dobbiamo cambiare. Per
esempio se uno comincia a digiunare può vedere che perde molto tempo
davanti alla televisione, che certi film sono pieni di aggressione. Una
pellegrina mi diceva: « Adesso vedo che queste cose sono proprio
bruttissime, prima non vedevo che erano brutali ». Quando si comincia a
digiunare si diventa più liberi e si vede. Qualche volta i genitori sono
obbligati per coscienza a non guardare la televisione. Se si guardano, per esempio, tante brutalità, tante guerre, tante uccisioni, poi ci si abitua e queste cose diventano normali.
Sia un ricco che un povero devono digiunare.
Per il ricco sarà penitenza lasciare le cose che ha, per il povero sarà
penitenza, sacrificio, rinunciare con il cuore alle cose che non ha e
se non rinuncia è sempre aggressivo. Vedete allora che il digiuno non è la penitenza.
Se
qualcuno dice: « È difficile », è normale. Noi ci lamentiamo se
dobbiamo vivere due giorni con il pane: molti nostri fratelli sarebbero
felicissimi se potessero vivere come noi possiamo digiunare. Noi abbiamo
dimenticato questa verità e dopo ci domandiamo come mai la Madonna può
chiederci queste cose.
Molti muoiono perché non hanno il pane: questa è una dimensione sociale del digiuno, perché quando digiuniamo possiamo più facilmente vedere che cosa abbiamo da condividere con gli altri.
(P. Slavko Barbaric - 7 dicembre 1986)
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