Dal Santuario della Madonna della Guardia di Tortona, il Corpo di Don Orione.
VIDEO:
(L'urna del Santo)👇
"La carità apre gli occhi alla fede",
LE SCARPE AL POVERO.
La carità apre gli occhi della fede.
Don
Orione, in una sera d’inverno piovosa e buia, stava tornando a Tortona
dopo essere stato a predicare a Borgoratto, nell’Oltrepò pavese. Dal
parroco aveva ricevuto come compenso un paio di scarpe nuove.
Al
ritorno, il medico del paese, Alberto Bernardelli, si offerse di
accompagnarlo con il suo calesse coperto. “Però dovrà avere pazienza,
perché devo fermarmi lungo la strada per la visita a qualche malato”,
quasi si scusò il dottore.
Partirono e, presso Staghiglione, il medico fermò il calesse sulla strada ed entrò in una casa.
Don Orione prese il suo rosario e, avvolto nel mantello, iniziò a pregare.
Ad un certo punto, fu raggiun da un poveraccio che batté alla porta del calesse stendendo la mano.
Don
Orione fece un rapido esame delle tasche. Niente. Posò gli occhi su
quel povero uomo e vide le sue scarpe sfondate e bagnate.
Senza nulla dire, sempre in silenzio, si piegò, levò le sue scarpe e le porse con gentilezza.
Quell’uomo,
sorpreso, si aprì a un sorriso e disse: “Sia lodato Gesù Cristo”.
“Sempre sia lodato”, rispose Don Orione. Furono le uniche parole di
quell’incontro. Il medico fece in tempo ad ascoltare quello scambio di
saluto e a capirne il perché.
Giunto a casa, dopo le preghiere della sera, Don Orione raccontò quanto accaduto ai suoi giovani e ai confratelli.
“Vedete
– disse – quel pover’uomo non ha detto ‘grazie Don Orione’, ma ‘sia
lodato Gesù Cristo’. Sì, perché la carità fa pensare a Dio, la carità
apre gli occhi alla fede. Così dobbiamo essere noi. Dobbiamo far
sperimentare a tutti la Divina Provvidenza mediante le opere di carità”.
Vent’anni
dopo, quel dottore, Alberto Bernardelli, si trovava in fin di vita
all’ospedale di Voghera. Un ladro per derubarlo, gli sparò ferendolo
gravemente.
Qualcuno ebbe il coraggio di suggerire al moribondo un pensiero di fede e di invitarlo a ricevere i sacramenti.
“Sì – disse - però mi confesserò solo da quel prete che donò le scarpe al poveraccio”.
Don
Orione era a Roma. Lo raggiunse inaspettatamente all’ospedale perché
aveva letto di quel grave fatto sui giornali. Il medico si confessò, si
comunicò, pianse di gioia. E guarì.
Preghiera a San Luigi Orione
O Santissima Trinità,
Padre, Figlio e spirito Santo,
Ti adoriamo e Ti ringraziamo
dell’immensa carità che hai diffuso
nel cuore di San Luigi Orione
e di averci dato in lui
l’apostolo della carità, il padre dei poveri,
il benefattore dell’umanità dolorante ed abbandonata.
Concedici di imitare l’amore ardente e generoso
che San Luigi Orione ha portato a Te,
alla cara Madonna, alla Chiesa,
al Papa, a tutti gli afflitti.
Per i suoi meriti e la sua intercessione,
concedici la grazia che ti domandiamo
per sperimentare la Tua Divina Provvidenza. Amen.
San Luigi Orione
Prega per noi
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