VIDEO TESTIMONIANZA
Il caso Diana Basile
Dr. Luigi Frigerio
Basile Diana, anni 43, nata a Piataci (Cosenza) il 25/10/40. Abitazione: Milano, Via Graziano Imperatore, 41. Scolarità: terzo anno Segretaria di Azienda. Professione: Impiegata Istituti Cimici di Perfezionamento Milano presso sede CTO (Centro Traumatologico) Via Bignami, 1.
La Sig.a
Basile è sposata ed è madre di 3 figli.
I primi sintomi della malattia si sono manifestati nel 1972: disgrafia
mano destra, tremori attitudinali (impossibilità a scrivere e mangiare) e
cecità completa dell'occhio destro (nevrite ottica retrobulbare).
Novembre 1972: ricovero a Gallarate presso il Centro della Sclerosi
Multipla Diretto dal Prof. Cazzullo dove viene confermata la diagnosi di
Sclerosi Multipla.
La malattia provoca una assenza dal posto di lavoro per 18 mesi.
Visita Collegiale del Dr. Riva (Neurologo del CTO) e del Prof. Retta
(Primario fisiatra del CTO) favorevoli alla sospensione di qualsiasi
attività lavorativa per invalidità.
A seguito delle pressanti richieste della paziente per non essere
completamente allontanata dall'attività lavorativa, la Sig.a Basile
veniva reintegrata in servizio con mansioni ridotte (trasferimento dal
reparto di Radiologia alla Segreteria Sanitaria). La paziente aveva
difficoltà alla deambulazione e al raggiungimento del posto di lavoro
(andatura a gambe divaricate, senza flessione del ginocchio destro).
Praticamente impossibile era l'utilizzo della mano destra e dell'arto
superiore destro per qualsiasi lavoro. Utilizzava l'arto superiore
destro solo in estensione, come appoggio e per tale ragione
probabilmente non si era verificata ipotrofia della
muscolatura
dell'arto.
Una grave forma di incontinenza urinaria si era manifestata già dal 1972 (incontinenza totale) con dermatosi perineale.
La paziente era state precedentemente trattata, fino al 1976, con ACTH, Imuran e Decadron.
Dopo un viaggio a Lourdes nel 1976, pur persistendo l'amaurosi
dell'occhio destro, si era verificato un miglioramento della situazione
motoria. Tale miglioramento aveva indotto alla sospensione di ogni
terapia fino all'Agosto del 1983.
Dopo l'estate del 1983 le condizioni generali della paziente erano
rapidamente peggiorate (incontinenza urinaria totale, perdita
dell'equilibrio e del controllo motorio, tremori etc.)
Nel Gennaio 1984 le condizioni psico-fisiche della paziente erano
ulteriormente scadute (grave crisi depressiva). Visita domiciliare del
Dott. Caputo (Gallarate) che certificava l'avvenuto peggioramento e
consigliava l'esecuzione di una eventuale terapia iperbarica (mai
eseguita).
Un collega di lavoro della paziente, il Sig. Natalino Borghi (Infermiere
Professionale del Day Hospital del CTO) invitava successivamente la
Sig. Basile ad un pellegrinaggio a Medjugorje (Jugoslavia) organizzato
da Don Giulio Giacometti della Parrocchia S. Nazaro di Milano. Questo
sacerdote aveva preannunciato che nessuno sarebbe potuto entrare nella
sagrestia di Medjugorje al momento delle apparizioni.
La Sig.a Basile dichiara: «mi trovavo ai piedi degli scalini, presso
l'altare della chiesa di Medjugorje, il giorno 23 Maggio 1984. La Sig.a
Novella Baratta di Bologna (Via Calzolerie, 1) mi ha aiutato a salire i
gradini, prendendomi per il braccio. Quando mi sono trovata là non
volevo più entrare nella sagrestia. Ricordo che un signore in lingua
francese mi diceva di non muovermi da quel punto. In quel momento la
porta è stata aperta e sono entrata nella sagrestia. Mi sono
inginocchiata dietro la porta, poi sono entrati i veggenti. Quando
questi ragazzi si sono inginocchiati contemporancamente, come spinti da
una forza, ho sentito un rumore forte. Poi non ricordo più nulla (né
preghiera, né osservazione). Ricordo soltanto una gioia indescrivibile e
di aver rivisto (come in un film) alcuni episodi della mia vita che
avevo completamente dimenticato (per es. di essere stata «madrina» di
battesimo di un bambino i cui genitori attualmente si sono trasferiti
altrove e che neppure ricordavo).
Alla fine dell'apparizione ho seguito i veggenti che si recavano verso
l'altare principale della chiesa di Medjugorje. Camminavo dritta come
tutti e mi sono inginocchiata normalmente, ma non me ne accorgevo.
La Sig.a Novella di Bologna mi è venuta incontro piangendo e mi ha
detto: oggi ho avuto due grazie, quella di accompagnarti lì e quella di
essermi confessata da Padre Tomislav.
Il signore francese di circa 30 anni (forse era prete perché aveva il
collare ecclesiatico) era emozionato e mi ha subito abbracciata.
Il Sig. Stefano Fumagalli, consulente tessile del Tribunale di Milano
(Ab. Via Zuretti, 12) che viaggiava sul mio stesso pullman, mi è venuto
incontro dicendo «lei non è più la stessa persona; dentro di me chiedevo
un segno ed ora lei esce di lì così cambiata».
Gli altri pellegrini che viaggiavano sullo stesso pullman della Sig.a
Basile hanno subito capito che era accaduto qualcosa di molto evidente.
Hanno subito abbracciato la Sig.a Basile ed erano visibilmente
emozionati.
Rientrando in Hotel a Liubuskj in serata la Sig.a Basile notava di
essere tornata perfettamente continente, mentre la dermatosi perineale
era scomparsa.
Normale è tornata la possibilità di vedere con l'occhio destro (cecità
dal 1972). Il giorno dopo (24/5/84) la sig.a Basile, insieme
all'infermiere sig. Natalino Borghi ha percorso a piedi il tragitto
Liubuskj-Medjugorje (circa 10 km.) a piedi nudi, in segno di
ringraziamento (nessuna lesione) e nello stesso giorno (Giovedì) è
salita sulla montagnetta delle croci (luogo delle prime
apparizioni).
La fisioterapista Sig.a Caia del Centro Maggiolina (Via Timavo-Milano)
che seguiva il caso della Sig.a Basile, quando l'ha rivista al rientro
dalla Jugoslavia ha pianto per la commozione.
La Sig.a Basile ha detto: «Mentre questo accade, dentro nasce qualcosa
che da la gioia... è difficile da spiegare con le parole. Se trovassi
qualcuno con la mia stessa malattia di prima, piangerei perché è
difficile comunicare che dentro bisogna essere veri, che non siamo fatti
solo di carne, noi siamo di Dio, noi facciamo parte di Dio. E'
difficile accettare noi stessi più della malattia. La sclerosi a placche
mi ha colpito a 30 anni, nel fiore dell'età, con due bambini piccoli.
Ero svuotata dentro.
Io direi a un altro con la stessa malattia: vai a Medjugorje. Io non
avevo speranze ma dicevo: se Dio vuole così, mi accetto così. Dio però
deve pensare ai miei figli. Mi faceva soffrire il pensiero che altri
dovevano fare le cose che dovevo fare io.
In casa mia ora tutti sono felici, i figli e anche il marito che era
praticamente ateo. Però ha detto: dobbiamo andare là a ringraziare».
Oggi, giovedì 5 Luglio 1984, la Sig.a Diana Basile è stata visitata
dagli Oculisti degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e
l'esame del visus ha confermato una normalità visiva (10/10) a carico
dell'occhio destro (precedentemente affetto da cecità), mentre la
capacità visiva dell'occhio sinistro sano è di 9/10.
Questa testimonianza è stata raccolta a Milano il 5 luglio 84 dai medici
Dr. L. Frigerio, Dr. A. Maggioni, Dr. G. Pifarotti e Dr. D. Maggioni
presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano.
I controlli più recenti del caso Basile
5/11/83
Ospedale Niguarda Ca' Granda - Milano
Servizio Autonomo di Neurofisiopatologia. Accertamenti in patologia demielinizzante.
BASILE DIANA (11838.9.40)
Determinazione dei potenziali evocati visivi, acustici di tronco cerebrale, somato-sensoriali.
Potenziali evocati visivi da pattern reversal
Per stimolazione binoculare derivazione in OZ con riferimento CZ latente P100 85 msec., ampiezza 6 Micro V.
Stimolazione in OS (occhio sinistro): valori sovrapponibili alla stimolazione binoculare.
Per stimolazione in OD (occhio destro) non potenziali riconoscibili né sovrapponibili per medie successive.
Riassunto: potenziali non riconoscibili al Vep per stimolazione in OD.
Conclusioni: attualmente riscontrabili esiti di pregressa neurite ottica
retrobulbare ds. (Non significative alterazioni delle vie uditive né
delle vie lemniscali).
(Dott. D'Urso)
Ospedale Niguarda - Cà Granda - Milano Servizio Autonomo di Neurofisiopatologia
Accertamenti: BASILE DIANA (N. 16301.02 del 29.11.84)
Anamnesi, obiettività neurologica, tecnica di esame:
Dal 23.05.84 completa remissione dei sintomi.
Obbiettività neurologica: negativa.
Riassunto dell'esame:
Potenziali evocati visivi da pattern reversai; frequenza spaziale
30 min. da arco, contrasto 50 per cento, 2 Hz.
Derivazione occipitale in 01 e 02 con riferimento al vertice.
Con stimolazione in OS: in regione occipitale ds latenza P100 87
msec, ampiezza 6 microV.
in regione occipitale sn latenza P100 87 msec, ampiezza 7 microV.
Con stimolazione in OD: in regione occipitale ds latenza PI00 92
msec, ampiezza 8 microV.
in regione occipitale sn latenza PI00 90 msec, ampiezza 8 microV.
Conclusione: potenziali evocati visivi nella norma.
(Dott. D'Urso)
3.10.84
Istituto di Medicina del Lavoro
Servizio di Medicina Preventiva dei Lavoratori.
BASILE DIANA, a. 44
Studio del potenziale evocato visivo.
Tipo di stimolazione: pattern reversal
N. stimoli: 500
Stimolazione binoculare:
P100: 96ms, Ampiezza: 12uv
N75: 66ms, ampiezza: 2uv
N145: 120ms, ampiezza: n.d.
Stimolazione monoculare: O Dx
P100: 97 ms Ampiezza 6uv
N75: 64ms Ampiezza n.d.
N145: 118 ms Ampiezza n.d.
Stimolazione monoculare O Sn
P100: 96 ms Ampiezza 5,2 uv
N75: 72ms Ampiezza n.d.
N145: 126ms Ampiezza n.d.
Conclusioni: Reperti di normalità.
(R. Gilioli, L. Cotroneo)
Centro radiodiagnostico computerizzato, Milano 23.3.85
(251040/BADI/GE) Regione esaminata: ENCEFALO
«I ventricoli laterali hanno normale forma e dimensioni. Il terzo
ventricolo ed il quarto ventricolo si trovano sulla linea mediana.
Assenza di zone di alterata densità. L'introduzione del mezzo di
contrasto non è stata eseguita. Dubbia lieve accentuazione
dell'ipodensità della sostanza bianca periventricolare posteriore di
entrambi i lati.
In conclusione, l'esame densitometrico permette di escludere la presenza
di processi espansivi endocranici ed evidenzia soltanto una dubbia
accentuazione dell'ipodensità della sostanza bianca periventricolare
posteriore con lieve prevalenza destra.
Tuttavia in considerazione del dato clinico potrebbe essere opportuno il
completamento dell'indagine con esame di risonanza magnetica nucleare».
(Dott. G. Scialfa)
Centro di ricerche di Risonanza Magnetica nucleare, Milano 18.4.85
ESAME DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE
«Sono state eseguite sezioni secondo il piano assiale, sagittale e
coronale. Le immagini sono state ottenute con tecnica di Spin Echo
(S.E.)
utilizzando anche degli echi multipli. I ventricoli laterali hanno
normale forma e dimensione. Il terzo ventricolo ed il quarto ventricolo
sono sulla linea mediana. Assenza di zone di alterato segnale a carico
degli emisferi cerebrali. Non zone di alterato segnale a livello del
tronco cerebrale o degli
emisferi cerebellari. In conclusione l'esame N.M.R. può essere
considerato nei limiti della norma».
(Dott. G. Scialfa)
Nota di Redazione
Sono state raccolte 143 certificazioni mediche relative a questo caso clinico, sia antecedenti che successive alla guarigione.
La gravita della malattia, naturalmente irreversibile, l'istantaneità
della guarigione, le circostanze in cui è avvenuta, la ricchezza delle
testimonianze, rendono il caso della signora Basile assolutamente
interessante. Altre indagini sono attualmente in corso e un attento
monitoraggio nel tempo risulterà essenziale. Qui abbiamo solo riferito i
fatti, anche se, in questo caso, esiste una «evidenza elementare» del
cambiamento avvenuto.
Fonte: medjugorje.altervista.org
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