MARIE-LOU DA PADRE JOZO
Già da bambina, Gesù era il mio migliore amico,
condividevo con lui tutti i miei pensieri, desideri e dolori. Vivevo
veramente per lui.
La gente mi amava e
mi lodava volentieri. Sono passati così lunghi anni quando,
all'improvviso, senza che me ne accorgessi, la vita è cambiata e tutto è
incominciato ad andare storto. Non potevo che biasimare Gesù e gli ho
detto con collera: "Per amor tuo ho fatto tutto quello che mi hai
chiesto e tutto si ritorce contro di me. Se questo è il tuo modo di
amare, per quel che mi riguarda, non voglio aver più niente a che fare
con te!" Per dispetto, ho smesso di pregare e di andare a messa Mi sono
buttata anima e corpo nelle cose del mondo fumando, bevendo,
frequentando i bar e facendo peccati di ogni tipo: questo non mi rendeva
felice, ma continuavo così.
Anni dopo, mentre attraversavo la strada, con mia grande sorpresa ho
visto Gesù che era lì, vicino a me. Era forse in collera? Al contrario!
Mi guardava con amore infinito e io mi sono sciolta in lacrime e gli ho
chiesto perdono. "Mi hai abbandonato, mi ha detto, ma io non ti ho
abbandonato Resterò vicino a te fino a quando volgerai di nuovo il tuo
sguardo verso di me". Come Pietro da Caifa, singhiozzavo sul mio
peccato. Allora si è ristabilito il mio legame d'amore con Gesù, ma in
modo più umile. Non potevo che contare su di lui perché io... avevo
mancato in tutto. Gesù mi ha detto nella preghiera: "Dammi tutti i tuoi
peccati nella confessione". Non capivo perché dovessi farlo, dato che
sapevo bene che mi aveva già perdonato "E vero "- mi ha detto - "ma il
male che tu hai fatto come Cristiana e membro della Chiesa, ha
danneggiato gli altri. Perciò devi domandare perdono anche per mezzo
della Chiesa". Più tardi Gesù mi ha mostrato il prete al quale dovevo
confessarmi; questi però non mi piaceva, camminava in modo strano, aveva
i capelli lunghi... inoltre si è addormentato, stremato di fatica,
durante la confessione! Quando finalmente mi ha dato l'assoluzione, il
mio malessere era al colmo dato che non avevo potuto confessare tutto
perché dormiva. Gesù mi aveva perdonato veramente? I miei peccati non
confessati mi pesavano sul cuore e non osavo più confessarmi. Per anni
sono stata tormentata da dubbi sulla misericordia.
Un giorno mi è stato proposto di andare a Medjugorje e ho detto a Maria:
-Vado, dato che mi inviti, ma ti avverto: non rientrerò in Olanda prima
di aver fatto pace con Gesù e aver avuto la certezza che mi ama come
prima, che mi ha perdonato tutto. Aspettavo con ansia la risposta di
Maria... Sono andata da Vicka e le ho chiesto di pregare per una bambina
di cinque anni, con asma grave. Vicka le ha imposto le mani e ha
pregato: la piccola è guarita. Vicka però non ha avuto il tempo di
pregare su di me. Poi il gruppo è andato da Padre Jozo. "E' la mia
ultima occasione", ho detto alla Madonna. Padre Jozo ci ha radunati sui
banchi di sinistra e, dato che dovevo registrare la conferenza, mi sono
messa al primo banco, all'estrema sinistra.
Non so perché, ma
Padre Jozo non si è messo qualche metro avanti a noi ma è venuto vicino
al mio banco, così vicino che il fondo del suo saio mi toccava i piedi.
L’ho trovato molto strano ma sono stata ancor più stupita quando mi ha
accarezzato la guancia. Un po' turbata mi chiedevo: "Avrà veramente la
testa a posto?" In quel momento, senza sapere perché, mi sono messa a
piangere tutte le mie lacrime, che colavano, colavano... Lui continuava a
parlare dell'ultimo messaggio e vedendo che la cassetta si era fermata,
mi ha aiutato a girarla. Le mie lacrime si intensificavano tanto da non
poter più ascoltare le parole di Padre Jozo. Vedevo la sua mano
sgranare il rosario che portava alla cintura.
Allora, come allo
scandire dei grani del rosario, i miei peccati hanno cominciato a
sfilarmi davanti, inesorabilmente; peccati di cui non mi ero mai resa
conto e che sicuramente non avevo mai confessato! Era tremendo. Ho detto
a Gesù: - Continua; fammi vedere tutto! Mostrami tutto! La sfilata
degli orrori continuava quando, improvvisamente, Padre Jozo ha allungato
la mano per tracciare sulla mia fronte un piccolo segno di croce di
benedizione. Mi è sembrato che vedesse in me l'invisibile. Dopo questa
benedizione a sorpresa una vera pioggia di grazia è caduta su di me,
lavandomi dalla testa ai piedi, era come se tutta la sporcizia
accumulata da tanto tempo cedesse sotto una cascata d'acqua pura.
Immersa in questa sensazione di redenzione, ho sentito la voce di Gesù
nel mio cuore: "Quando andrai a confessarti, comincia dai peccati
commessi dopo la tua ultima confessione. Tutto quello che hai fatto
prima di quella confessione non deve mai più essere ricordato." Un
episodio di Tihalijna mi ha reso la pace del cuore che avevo perso da
così tanto tempo e ha girato definitivamente pagina nella mia relazione
con Gesù: malgrado le moltissime grazie ricevute fin dall'infanzia, ci
erano voluti anni perché capissi la sua misericordia e il dono che ci
offre per mezzo dei sacerdoti nella confessione! Da allora niente e
nessuno ha potuto togliermi questa pace, questa fiducia di bambino.
Fonte: medjugorje.altervista.org
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