mercoledì 25 agosto 2021

Riflessioni ..di Antonello De Giorgio: "Oggi è il 25 agosto ed a Dio piacendo, questa sera, il cielo si aprirà di nuovo e la Madonna verrà......"


 Antonello De Giorgio:

Oggi è il 25 agosto ed a Dio piacendo, questa sera, il cielo si aprirà di nuovo e la Madonna verrà, ancora una volta sulla terra per darci, attraverso la veggente Marija, il messaggio per l'umanità.
Mi rendo conto che, mese dopo mese, le parole che la Madre di Dio riferisce sono sempre più attese.
Certo i tempi di Dio non sono i nostri tempi e molti, io compreso, attendevano finalmente una svolta che al momento non c'è stata.
E la svolta tanto attesa è quella di un Dio che finalmente "picchia i pugni sul tavolo" per dire: basta!!!!
La mia impressione è ch'Egli scriva sul bagnasciuga in riva al mare ma poi arrivano le onde, quelle spinte dalle tenebre e cancellano tutto.
Non credo di sbagliarmi perché è sufficiente guardarsi intorno per ragionare in tal senso.
Ma Lui non è così!
Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore recita il Salmo (102,8).
Per noi c'è sempre una possibilità, una in più!
Una porta da aprire, basta spingere!
L'anno scorso, esattamente come oggi, la Madonna diede un messaggio di una forza straordinaria.
Potrei estrapolare qualche riga dal contesto ma credo sia utile pubblicarlo nella sua interezza affinché, possa essere letto e riletto, per cogliere i significati profondi di ogni capoverso.
Disse la Madonna:
Questo è tempo di grazia.
Sono con voi e vi invito di nuovo, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera affinché la preghiera diventi gioia per voi.
Figlioli non avrete né futuro né pace finché nella vostra vita comincerete a vivere la conversione personale ed il cambiamento nel bene.
Il male cesserà e la pace regnerà nei vostri cuori e nel mondo.
Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate.
Sono con voi ed intercedo presso mio Figlio Gesù per ciascuno di voi.
Quando parlavo del dito di Dio che scrive sul bagnasciuga del mare pensavo a quella parola, usata in altre occasioni e ripetuta per ben tre volte: pregate, pregate, pregate!
E' qui la svolta che tanto cerchiamo ma ahimè, l'arcano è che questo avverrà solo dopo la nostra conversione; dopo il nostro impegno personale.
A volte sono sfiduciato e mi chiedo: ma quanti sono coloro che leggono i messaggi di Medjugorje?
Potrei aggiungere: ma quanti sanno che esistono i messaggi dettati dalla Madonna a Medjugorje?
Per non dire: quanti credono, in senso lato, che Dio esiste ed è presente tra noi?
Credo che la percentuale della popolazione del mondo che sa rispondere a questi quesiti sia veramente esigua.
D'altronde, non possiamo nasconderci dietro un dito, da tempo assistiamo ad un forte declino nella partecipazione alla Santa Messa.
Ormai, anche coloro che andavano per abitudine si sono persi.
Il virus che ci sta accompagnando da tempo fortificato dalle continue notizie a tema ci ha messo del suo.
Ha generato paura, timore, psicosi, ansia e soprattutto ha diviso le persone che vedono, nell'altro, il possibile untore; lo accennavo prima, quando parlavo delle onde spinte dalle tenebre che cancellano tutto.
Bisognerebbe avere la possibilità di riavvolgere il nastro per ritornare a dove eravamo un tempo perché, nel correre, si è persa una consonante.
Chi non crede a Dio crede a tutto il resto!
E la consonante a cui facevo accenno è la "T".
Non è certo una battuta di spirito ma una riflessione che mi è venuta così, mentre pensavo tra me e me alla situazione attuale che viviamo ma che nulla ha a che fare con il rispetto che nutro per la chiesa.
3° comandamento: ricordati di santificare le feste.
Se togliamo la "T" alla parola santificare esce: ricordati di sanificare le feste.
Mi dispiace dirlo ma è quello a cui assistiamo oggi!
Ci rendiamo conto:
- non c'è più l'acqua benedetta perché è stata sostituita dal gel!
- Le panchine che vengono sterilizzate a dovere tra una funzione e l'altra!
- Non bisogna inginocchiarsi!
- Non bisogna darsi la mano!
- Dobbiamo sederci distanti l'un l'altro!
- Mascherina sempre indossata!
- L'Eucaristia rigorosamente in mano!
A volte sembra di trovarsi in una camera sterile e non nella casa di Dio.
La certazza: ogni chiesa ha il suo Tabernacolo al quale fare riferimento.
Dio continua a guardarci, non distoglie un attimo i Suoi occhi da noi!
Forse sorride per la nostra poca fede.
Facciamo parte di un'umanità ferita e sofferente che, nonostante tutti i disagi che puntualmente vengono creati dall'uomo stesso, continua ad affidarsi a Lui.
Ecco perché, questa sera, forse saremo pochi, veramente pochi, ma quei pochi bastano a Dio per diffondere il messaggio di speranza che, a Lui piacendo, verrà dato per l'umanità intera.
Crediamoci!

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