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lunedì 26 luglio 2021

HO INTERVISTATO IL VEGGENTE JAKOV COLO: 1°domanda - di Virgilio Baroni


In occasione del 40simo delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje, ho effettuato un'intervista a Jakov Colo, il più giovane veggente di Medjugorje, pubblicata sulla rivista dell'Associazione Mir i Dobro “AIUTIAMOLI”. Sono 5 domande: una al giorno. Oggi, pubblico la prima.
Mi è d'obbligo ringraziare Jakov per la sua disponibilità, umiltà e pazienza. Questa intervista rappresenta un arricchimento spirituale per chi avrà la costanza di leggerla. Grazie davvero Jakov.
PRIMA DOMANDA:
Anche lei Jakov è un "vecchio" amico di Mir i Dobro: ricordiamo con nostalgia le tante testimonianze fatte ai nostri Incontri di Preghiera e le sue belle canzoni.
Lei è da sempre considerato il "piccolo" del gruppo dei veggenti di Medjugorje, essendo il più giovane, mentre Vicka è la più anziana. La Madonna vi ha tenuto insieme quando vi ha portati, fisicamente a visitare il Paradiso, il Purgatorio e l'Inferno; vi ha anche accomunati affidando a voi due l'intenzione di preghiera per i malati. Come vede e cosa pensa di questo "abbinamento" della Vergine Maria soprattutto per quanto riguarda la preghiera per i malati in questo tempo di grande prova causata dalla pandemia?
RISPONDE JAKOV:
Voglio salutare tutti i componenti di Miri i Dobro, ma soprattutto Chiarina che è l'anima dell'Associazione. Ricordo tutti gli anni che sono stato presente ai vostri incontri per fare testimonianza.
Ciò che mi è rimasto più impresso di questi incontri di preghiera è la gioia, la devozione e il raccoglimento.
Quando si entrava in queste grandi sale dove c’erano 20/30.000 persone, si respirava un’atmosfera di pace, di letizia; si sentiva proprio la presenza di Gesù e Maria. Un’altra cosa è che si vedeva con piacere l'entusiasmo di Chiarina nel fare assemblee di preghiera. Si capiva subito che lei organizzava l’evento per amore della Vergine, avvicinando le persone alla Madonna, perché poi Lei le porta a Gesù.
Sono il più piccolo di tutti i veggenti, Vicka la più grande. Niente è per caso, poi vi racconto anche perché. Mi chiedi anche dell’esperienza dove insieme a Vicka la Madonna ci ha portato a vedere il Cielo.
Certo, la Madonna ci ha fatto vedere il Cielo, e tante persone chiedono subito com’è il purgatorio, com’è l’inferno, ma io dico sempre a tutti che dobbiamo parlare solo del Paradiso perché in questi 40 anni che la Madonna è con noi a Medjugorje, ci ha invitato e ci ha insegnato come arrivare in Paradiso.
Per questo la Madonna ci dà anche i suoi messaggi, ci insegna la via della santità. Perché io credo che il Paradiso non lo potrà spiegare nessuno.
Posso dire che in questo luogo dove mi trovavo, ero piccolo, avevo soltanto 11 anni, la prima cosa che mi ha colpito è stata la luce. Io non ho mai visto una luce così bella e quando la vedi ti senti abbracciato. Inoltre ho sentito la gioia, la pace che si respirava in questo luogo dove c’erano delle persone che comunicavano.
Solo guardandole, ti trasmettevano quella gioia e quella pace che ti entrava nel tuo cuore.
Siccome ero piccolo, forse non capivo neppure dov’ero e cosa era quello spazio. Dopo questa esperienza mi sono chiesto: “ma cos’era quel luogo così bello dove mi sentivo così bene?” Crescendo nella fede, perché anch’io ho dovuto crescere nella fede, non è che ho avuto la grazia dalla Madonna di capire tutto subito, di accettare tutto subito, la Madonna mi invitava piano piano, a comprendere ciò che voleva farmi intendere. Ho capito che il Paradiso non è quello che noi vediamo con gli occhi, ma quello che sentiamo nel nostro cuore.
Il paradiso lo si può vivere anche qui sulla terra, perché se noi, come spesso ci dice la Madonna nei suoi messaggi, mettiamo il Signore al centro della nostra vita, al primo posto, permettiamo che Lui diventi il padrone della nostra esistenza: allora siamo già in Paradiso. Perciò io dico sempre a tutti i pellegrini: non dobbiamo chiederci com’è il Paradiso, ma dobbiamo chiederci in ogni istante della nostra vita se siamo pronti ad andare in Paradiso in qualsiasi momento che il Signore intende chiamarci. Perché noi non sappiamo quando avverrà e per questo dobbiamo sempre essere pronti a presentarci davanti al Signore.
Mi chiedete cosa penso soprattutto in questo momento che viviamo questa pandemia. La Madonna a me e a Vicka ha dato la missione di pregare per i malati e sappiamo che ora viviamo un periodo un po’ difficile.
Mi dispiace per tutte le persone che hanno perso la vita, però quando io prego per i malati, di solito, come prima cosa si pensa alla guarigione fisica. Credo invece che al primo posto si debba pregare per la guarigione del nostro cuore, perché se il nostro cuore è sano, se il nostro cuore ha accettato Gesù, possiamo anche accettare le croci che il Signore ci dà, perché sicuramente credo che non ci dà croci che noi non possiamo sopportare.
Vivendo con il Signore possiamo capire che non siamo soli, che il Signore è sempre vicino a noi e che ci aiuta a portare la nostra croce. Credo anche che in questi momenti difficili dobbiamo soltanto mettere tutto nelle mani del Signore, dedicarci alla preghiera e chiedere il suo aiuto perché è nostro Padre, quindi non è sbagliato rivolgersi a Lui come figli che hanno bisogno.
Possiamo affidarci alla Madonna, perché è la nostra Mamma. È più materna della nostra mamma terrena e non ci lascia in difficoltà, ma fa di tutto per aiutarci. Dobbiamo mettere tutto nelle mani del Signore e credo che questo periodo passerà presto, sono sicuro e ritornerà tutto alla normalità. Forse, questo tempo che stiamo vivendo possiamo dedicarlo a farci un esame di coscienza, pensare a quello che abbiamo fatto nella nostra vita; quanto tempo abbiamo dedicato al Signore, quali sono le nostre mancanze, cosa avremmo potuto fare di più che non abbiamo fatto.
La Madonna viene qui da 40 anni, è una cosa grandissima, un dono del Signore Misericordioso, però purtroppo molti non accettano questo evento, perché diventa una cosa quotidiana, un’abitudine, la Madonna deve venire…è così! No, è una grandissima grazia del Signore, è un atto del suo grande amore se lascia venire sua Madre. Anche in questi momenti difficili la Madonna ci dice di non avere paura e ci incoraggia. Per questo dico, dedichiamoci di più alla preghiera, pensiamo a cosa possiamo fare di più per rendere contenta la Regina della Pace, cosa abbiamo sbagliato e dove possiamo migliorare. Se la Madonna dice che con la preghiera e il digiuno possiamo persino fermare le guerre allora possiamo fermare anche quello che sta succedendo adesso. Dobbiamo crederci.
Nello "SPECIALE MEDJUGORJE" del trimestrale “AIUTIAMOLI” oltre all'intervista a Padre Jozo, troverete anche le mie interviste a: P. Petar Ljubicic, P. Ljubo Kurtovic, P. Miro Sego, P- Miljenko Steko Provinciale dei Francescani di Bosnia Erzegovina. Molto interessanti e degne di lode,le risposte di Jacov Colo. Potete richiedere il Giornalino di Mir i Dobro telefonando al n. 0332-487613; oppure inviando una email a: info@miridobro.it


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