La famiglia nei messaggi della Regina della Pace
Fra Slavko Barbaric
1. Medjugorje rappresenta la scuola nella quale Maria, la Regina
della Pace, già da quindici anni e mezzo, ci parla e ci insegna
parlando. Nei primi messaggi che Lei ci trasmetteva ogni giovedì,
attraverso la giovane Maria Pavlovic - Lunetti dal 1. marzo 1984 fino
all' 8 gennaio 1987 e dal 25 gennaio 1987 fino ad oggi, ogni 25 del
mese, non ci dice niente di nuovo, ha parlato in modo semplice, con
fare materno, pieno d'amore e comprensione, tenerezza e pazienza, però
allo stesso tempo chiaramente e con fermezza ci ha ricordato quello che
noi, come suoi figli, come singoli, famiglie e come tutta la Chiesa,
abbiamo il dovere di fare.
Il suo discorso é semplice e concreto, senza nessuna teoria o
filosofia, proprio così come dovrebbe fare ogni madre. Maria, la Regina
della Pace, é molto chiara per quanto riguarda ciò che chiede e
desidera da noi. I suoi messaggi non hanno bisogno di spiegazioni.
Possono essere compresi da tutti. Non ci sono parole incomprensibili o
concetti non chiari.
Da una parte il suo discorso fa riferimento ai messaggi espressi
nella Bibbia e dall'altra parte i suoi messaggi mostrano un legame
profondo con la nostra realtà quotidiana. Per riconoscere meglio il
legame profondo dei messaggi di Maria con il messaggio della Bibbia e
con la nostra realtà, é sufficiente ricordarsi del suo messaggio
fondamentale: Pace, pace e solo pace. Ha pronunciato queste parole il
26 giugno 1981. A queste parole ha aggiunto anche delle parole
profetiche: Pregate e fate digiuno, perché con il digiuno e la
preghiera si possono fermare le guerre e le catastrofi naturali. La
realtà della guerra per noi Croati cattolici, nel lontano 1981 era
inimmaginabile. Solo 10 anni dopo, nello stesso giorno, il 26 giugno
1991, sono cadute le prime bombe, che hanno annunciato la terribile
realtà della guerra che non abbiamo voluto, non ci aspettavamo e che
non pensavamo mai di tali dimensioni.
L'unico scopo delle apparizioni é la pace e, come un filo rosso,
passa attraverso tutto quello che Maria dice e fa. Perciò Lei parlava
anche delle condizioni della pace: rivolgersi, pregare, fare digiuno,
credere e abbandonarsi a Dio totalmente, rimanere con Lei sulla strada
della santità. Ha parlato chiaramente anche dei mezzi: recitare il
rosario, confessarsi, leggere le Sacre Scritture, assistere alla
celebrazione della Santa messa, fare del bene.
Tutti gli individui erano stati invitati: le famiglie, i gruppi,
tutta la Chiesa e tutto il mondo. Nel totale processo di pace viene
nominata di continuo l'importanza dell'individuo, della famiglia e del
gruppo di preghiera. La sua strada verso la pace é la strada induttiva.
Tutto inizia con il singolo (individuo) che cambia e cambiando crea
nuovi rapporti nella famiglia, nella società, nella Chiesa e nel mondo.
Tutto inizia con il rivolgimento personale dell'individuo (singolo) che
crea i nuovi rapporti nella famiglia e così via. Le persone che hanno
visto la Madonna ripetono in continuazione che prima di tutto ci deve
essere la pace nei nostri cuori, poi nella famiglia e alla fine nel
mondo. Qui si vede il valore inevitabile e l'importanza dell'individuo.
Senza l'individuo, i programmi che Dio ha raccomandato a Maria, non
sono realizzabili. L'individuo crea un nuovo ambiente, una nuova
famiglia e la famiglia crea una nuova Chiesa e una nuova società. La
società nuova, la Chiesa nuova e la nuova famiglia, cambiano con il
cambiamento dell'individuo e hanno un loro ruolo nell'educazione
dell'individuo e fanno in modo che gli individui realizzino più
facilmente la loro identità.
Il compito di quest'esposizione é quello di dimostrare quello che
dice Maria delle famiglie, che tipo di famiglia Lei vuole, che cosa
raccomanda, verso cosa richiama l'attenzione dei bambini, dei genitori,
degli anziani, che tipo di valori dovrebbero vivere e come si
dovrebbero comportare gli uni verso gli altri, verso Dio, verso la
preghiera, verso la messa e la Sacra Bibbia.
2. Nei Suoi 27 messaggi, Maria nomina la famiglia. Di tutti questi
messaggi, 13 messaggi sono stati dati giovedì e il resto (14) sono
stati dati il 25 di ogni mese. Tutto quello che ha detto si può
dimostrare dal punto di vista cronologico, così come dava i messaggi,
ma anche dal punto di vista tematico. Personalmente propendo più per la
dimostrazione tematica.
Dio al primo posto
Dio é la base di tutto, la fonte della vita e della santità, il
Creatore e Signore di tutto. Lui é la pace e l'amore. Senza un contatto
personale con Lui nessuno può avere la pace. Lui ci dà tutto quello che
abbiamo e tutto appartiene a Lui. Nella famiglia consacrata si trova
Dio al primo posto e Lui deve domare la vita della famiglia. Scegliere
Dio e metterlo al primo posto significa fare quello che ha fatto Maria e
vivere così come viveva l'antica famiglia di Nazareth. "Perciò cari
figli mettete Dio al primo posto nelle vostre famiglie, per ricevere la
pace da Lui e per essere protetti da Lui. Non solo in guerra ma anche
in pace da ogni tentazione Satanica" - così si dice nel messaggio del
25 dicembre 1991, Maria parla chiaramente della continua e instancabile
attività di Satana sia durante la guerra che durante la pace. Lui non
sopporta tutto ciò che è bene, "perché lui vuole la guerra, vuole il
disordine, vuole distruggere tutto quello che é buono" (messaggio del
25. marzo 1993). In questo stesso messaggio invita tre volte alla
preghiera "pregate, pregate, pregate". Questa é la risposta alla
domanda : come avvicinarsi al suo cuore materno.
"Sono venuta a dirvi che Dio esiste", diceva uno dei primi messaggi,
che le persone che hanno visto la Madonna hanno trasmesso alla gente
(al mondo). In seguito nei tanti messaggi ha invitato gli uomini e le
famiglie a scegliere Dio e metterlo al primo posto.
Così sicuramente è stata nella sua vita. Lei si é proclamata serva
del Signore ed eseguiva in tutto la volontà di Dio. Dio era al primo
posto nei suoi pensieri, nelle parole e in tutta la sua attività.
Nel messaggio del 2 giugno 1984 la Vergine in occasione della novena
per il versamento dello Spirito Santo alla famiglia, invita tutti
quanti a pregare affinché tutta la vita sulla terra sia dedicata a
celebrare Dio. Dio stesso concederà ogni aiuto necessario affinché
tutto ciò avvenga (2 giugno 1984). San Paolo ci dice nella prima
lettera ai Corinzi: "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che
facciate altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio."(10,31)
Tutto ciò che ci dice, lo dice in nome di Dio. Maria é il profeta e
la regina dei profeti, e profeta é colui che parla in nome di Dio.
Perciò, la parole dei profeti non riguardano soprattutto gli
avvenimenti futuri, ma "parlano" in nome di Dio. Perciò ogni madre ed
ogni padre sono prima di tutto profeti, che rivelano ai propri figli la
volontà di Dio, l'amore di Dio, la misericordia, i piani di Dio e i
mezzi attraverso i quali questi piani si possono realizzare. A Lei Dio
ha raccomandato i piani che si realizzeranno solo con la nostra
collaborazione. "Mi avete aiutato con la vostra preghiera per
realizzare i miei piani. Continuate a pregare affinché questi piani si
realizzino del tutto (messaggio del 27 settembre 1984). Ci insegna che
tutto deve appartenere a Dio e noi potremo realizzare tutto ciò
attraverso le sue mani (messaggio del 25 ottobre 1988). Quando
metteremo Dio al primo posto allora avremo la pace e saremo sicuri da
ogni pericolo di Satana. Quando avremo Dio avremo tutto. Senza di Lui
siamo poveri e persi e non sappiamo da che parte stiamo. Scegliendo Dio
e mettendo Dio al primo posto, la nostra vita e tutta la nostra
attività vitale saranno totalmente chiare e decisive (messaggio del 25
dicembre 1991).
La famiglia, in questo caso i genitori, rappresentano coloro che
trasmettono l'esperienza di Dio ai propri figli. Quando per loro Dio
sarà al primo posto allora tra di loro ci sarà l'amore, serviranno Dio a
vita e guideranno i loro figli sulla strada giusta. Perciò Maria
invita i più giovani ad apprendere la preghiera e a frequentare la
santa messa" (messaggio del 7 marzo 1985). Solo così i figli potranno
imparare quello che i loro genitori vivono. Quando i figli scopriranno
Dio e quando Lui entra nella loro vita al primo posto, rimarranno sulla
strada della pace, della fede, dell'amore e del bene.
Nel messaggio del 25 agosto 1996 Lei invita i genitori ad essere di
buon esempio per i loro figli, perché in caso contrario, i figli
andranno verso l'ateismo (la vita senza Dio) e ciò significa buio,
disordine (non avere la pace) e morte.
Maria non si é dimenticata neanche degli anziani all'interno della
famiglia. Loro sono importanti e devono essere stimolati a pregare,
devono rappresentare un esempio di vita per i giovani ed essere di
aiuto agli altri, testimoniando così Gesù (messaggio del 24 aprile
1985). Questo tipo di rapporto tra i giovani e gli anziani nella
famiglia, l'uomo lo scopre solo nell'incontro con Dio. Nel ritmo
frenetico della vita moderna sia i figli che gli anziani spesso sono
considerati come un disturbo, come una barriera che non ci permette di
goderci la vita. Secondo questa concezione si possono giustificare gli
aborti, l'uccisione dei bambini e la rinuncia ad occuparsi degli
anziani, fino ad arrivare all'eutanasia. Possiamo aspettarci un
cambiamento d'opinione solo se tutti quanti scelgono Dio come il
creatore di tutti che ad ogni vita dà un senso profondo e che é
minacciato dall'atteggiamento materialista sulla vita. Perciò il 25
marzo 1995, Lei ha detto che non c'é la pace lì dove non c'é preghiera,
non c'é l'amore lì dove non c'é fede. La pace nasce nell'incontro con
Dio e l'amore nella fiducia totale, nel consegnarsi a Dio. Dio dà la
pace e la pace é un dono di Dio (messaggio del 25 gennaio 1996).
Quando Dio sarà al primo posto nella famiglia allora anche la
preghiera potrà avere una sua giusta collocazione e un suo tempo
(momento), e questo farà in modo che si cerchi e si trovi la volontà di
Dio (messaggio del 25 aprile 1996).
La preghiera nella famiglia
L'invito più frequente indirizzato alle famiglie é di pregare dentro di esse.
Nel messaggio del 2 giugno 1984 la Madonna invita alla preghiera
nella novena allo Spirito Santo, affinché lo Spirito si riversi sulla
famiglia e su tutta la parrocchia. Questo desiderio della Madonna
naturalmente ci riporta alla memoria l'episodio in cui Lei ha pregato
per nove giorni con gli apostoli dopo la risurrezione di Gesù. Gesù ha
mandato lo Spirito protettore proprio come aveva promesso. Con l'arrivo
dello Spirito Santo il cuore di Maria e i cuori dei apostoli si sono
riempiti della forza e del fuoco dello Spirito Santo. Con l'arrivo
dello Spirito Santo gli apostoli sono stati in grado di testimoniare
ciò che hanno sentito e visto. (At 1,13-14 e 2,1-4). Basta ricordarsi
dei doni dello Spirito Santo: saggezza, buon senso, consiglio, forza,
intelligenza, religiosità, paura Divina - per capire subito perché la
famiglia deve pregare insieme proprio nello Spirito Santo e perché
servono proprio adesso i regali dello Spirito Santo. La famiglia stessa
é la comunione della vita nella fede, nell'amore, nella speranza, nel
rispetto reciproco, nella cura degli uni verso gli altri in senso
materiale, e spirituale. L'uomo é educato alla famiglia e si forma con
la famiglia.
E' impossibile immaginare uno sviluppo normale dell'uomo senza la
sua famiglia. Tutto può funzionare solo se i cuori sono pieni e se si
riempiono in continuazione con i regali (doni) dello Spirito Santo. Da
nessuna parte come nella famiglia c'é bisogno del dono del buon senso,
della saggezza, della forza, della religiosità e timore di Dio.
Il messaggio di Maria é anche la risposta a tutti i genitori che si
chiedono che cosa altro possono fare per le loro famiglie che si
trovano in crisi. Pregare lo Spirito Santo significa chiamare quello
Spirito che dà la vita e vivifica, che trasforma il vuoto e il deserto
in pienezza e vita (Gen 1,2). Questo significa pregare lo Spirito Santo
che aveva visto Isaia quando le ossa dei morti si sono trasformate
nella vita.(Is 37, 1-14).
Tanto lo Spirito Santo sarà attivo nelle famiglie così formerà le
persone in persone nuove e tanto l'uomo dentro di sé potrà vincere il
buio con la luce divina, il deserto dell'anima e del cuore, potrà
trasformare in ricchezza della comunione e dell'amore, la mancanza
dell'amore potrà compensare con l'amore eterno che é il dono dello
Spirito Santo e così con la forza dello stesso Spirito potrà guarire le
ferite del cuore che nascono a causa della mancanza dello stesso amore.
Nel messaggio del 28 marzo Maria ringrazia tutti coloro che nelle
proprie famiglie hanno fatto rinascere la preghiera e tutti quelli che
sono diventati attivi sono diventati cari al Suo cuore.
La preghiera del rosario e il tempo della preghiera
"Prego le famiglie della parrocchia di pregare il rosario della
famiglia" ha detto la Madonna nel messaggio del 27 settembre 1984. La
preghiera stessa del Rosario rappresenta l'unione con Maria e Gesù
nella gioia, nella tristezza e nella gloria. In quest'unione la
famiglia cresce secondo l'esempio della Sacra Famiglia. L'uomo,
l'individuo, la famiglia e la società cercano i propri modelli e i
propri ideali. Pregando il rosaio, i genitori con i figli, i giovani
con gli anziani, i sani con i malati, nella famiglia, hanno davanti
agli occhi la vita e l'esempio di Gesù Cristo, di Giovanni e di Maria.
Vivere con loro la propria unione famigliare significa sia per i
genitori che per i figli ogni giorno uno stimolo nuovo all'amore
reciproco e al rispetto. Così si impara nella famiglia come si vive la
gioia, come si porta la croce e come si realizza l'esperienza della
resurrezione. La famiglia deve mettere la preghiera al primo posto e
non permettere che il lavoro e gli impegni quotidiani spengano lo
spirito della preghiera - così dice la Madonna nel messaggio del
novembre del 1984. Nello stesso messaggio invita al rinnovo della
preghiera perché ovviamente i lavori hanno spento la preghiera.
Solo dopo aver conosciuto la situazione nella nostra famiglia per
quanto riguarda la preghiera, allora possiamo capire perché la Madonna
ci tiene a sottolineare che la preghiera deve essere messa al primo
posto. Non é vero forse che in tante famiglie la preghiera si trova
all'ultimo posto, se non è addirittura scomparsa? Quante famiglie
pregano dopo avere finito tutti i loro impegni giornalieri, quando
l'individuo é stanco e può appena guardare qualcosa in TV che gli si
offre senza nessun sforzo? La vera risposta a questa domanda sarebbe:
iniziare il giorno con la preghiera comune (insieme), il che é
praticamente impossibile in tante famiglie secondo le loro convinzioni.
A causa delle trasmissioni televisive che si protraggono fino a tardi
la sera si é persa la mattina nella famiglia, e ciò significa perdere
l'intera giornata. L'incontro non realizzato di mattina rende
ineseguibili gli incontri durante giorno.
Secondo l'opinione umana più profonda e l'unione famigliare non ci
sarebbe niente di più normale che la preghiera insieme fatta sia di
mattina che di sera.
Nel messaggio del 25 agosto 1995, Maria invita la famiglia ad
iniziare la giornata con la preghiera al mattino e di finire la
giornata con la preghiera serale di ringraziamento. Di mattina la
famiglia, tutti insieme o singolarmente, sceglie Dio e la sua Santa
volontà. Sceglie e prega affinché in ogni uomo possiamo incontrare Dio e
in tutto quello che facciamo possiamo trovare la Sua volontà. Nella
preghiera del mattino si deve chiaramente e con gratitudine accettare
la nuova giornata e mettersi a disposizione di Dio e delle persone.
Nella preghiera serale si deve sottolineare la gratitudine. Tutto
quello che facciamo durante giorno ce lo ha permesso l'amore di Dio.
Dobbiamo ringraziare sempre di sera. Ringraziamento significa
riconoscere i doni che Dio ci ha dato. Ringraziando, l'uomo combatte
contro il pericolo e la superbia di prendersi il merito delle azioni
che invece sono state fatte da Dio. La gratitudine spetta a Dio e agli
altri perché significa riconoscere l'azione di Dio nella propria vita e
nella vita della propria famiglia come anche essere cosciente che
questo é un dono. La gratitudine é l'espressione più profonda della
fede e della fiducia in Dio. Chi ringrazia riconosce (afferma) che
tutto il bene arriva da Dio. Così anche chi ringrazia si può anche
pentire perché potrà facilmente capire che ha usufruito dei doni di Dio
e che ha seguito più la propria volontà che la volontà di Dio.
La famiglia che prega insieme al mattino affinché possa trascorrere
il giorno in pace e con amore, nel rispetto reciproco e avere un lavoro
soddisfacente, sicuramente avanzerà spiritualmente e con l'avanzamento
spirituale sarà in grado di vivere tutti i valori che rendono bella una
famiglia. E' anche importante che la famiglia alla fine del giorno
veda insieme tutto quello che é successo, ringraziare per ciò che c'è
stato di buono, pentirsi per il male e il peccato, e affinché i membri
della famiglia si perdonassero gli uni e gli altri se ci sono state
delle incomprensioni e delle offese. Questa é la condizione per avere
la pace nella famiglia e per un sonno tranquillo. Chi nella famiglia va
a riposarsi di sera senza aver fatto pace con gli altri, senza aver
perdonato gli altri, non può riposarsi perché l'anima ferita non può
trovare la pace per se stessa se prima non ha fatto pace e se non ha
accettato gli altri con amore.
Rinnovare la preghiera della famiglia significa rinnovare gli
incontri con il Padre eterno che ci ama infinitamente attraverso suo
figlio Gesù Cristo. Accolte dall'amore di Cristo, le famiglie potranno
accettare e capire tutto, anche le croci più pesanti e le malattie
(messaggio del 15 gennaio 1992). Le croci e le malattie diventeranno la
pace e l'unione.
Parlare con il Padre dei cieli è molto importante più del parlare
con il genitore. Una famiglia dove non c'è comunicazione perde le
fondamenta e l'espressione basilare della sua unione. Al rinnovo della
preghiera la Madonna ci invita nel messaggio del 7 marzo del 1985.
Nel messaggio del 6 dicembre 1984 la Madonna ripete l'invito alla
preghiera da parte della famiglia e ci ammonisce perché non l'abbiamo
ascoltata. Nello stesso messaggio ci dice di nuovo che Lei fa ogni cosa
perché è Dio che la manda e Lei ci parla a nome suo. Chi non ascolta il
suo invito non ascolta nemmeno Dio che manda Maria a suo nome.
Il problema dell'obbedienza della comunità parrocchiale, Maria lo
ripete nel messaggio del 14 febbraio 1985. La disobbedienza della
comunità parrocchiale provoca la tristezza nel cuore di Maria e ripete
l'invito affinché le famiglie obbediscano e preghino unite la preghiera
familiare. L'espressione "devi" é molto rara nei messaggi di Maria a
Medjugorje. Dal punto di vista pedagogico e metodologico tale
espressione non minaccia il sottolineato fatto della risposta con
l'amore e non dubita sulla pazienza di Maria, ma spiega il suo grande
desiderio di aiutare le famiglie a vivere in un contatto vero (buono,
giusto) con Dio.
L'amore nella famiglia
Amare ed essere amato é il desiderio più profondo e fondamentale di
ogni uomo. Non c'è neanche bisogno di dire quanto sia importante
l'amore e il fatto di essere accettati all'interno della famiglia,
scuola di vita. La mancanza di amore e di accettazione all'interno
della famiglia lasciano delle ferite molto profonde. Si sa molto bene
che il bambino fin dal concepimento sa e riesce a sentire se viene
accettato con amore oppure no. Si sa bene grazie alla prassi
terapeutica che spesso i traumi e i timori, che possono accompagnare
una persona anche per tutta la vita, sono provocati dal fatto che una
madre o un padre pensavano di abortire il proprio bambino.
Perciò il messaggio del 13 dicembre 1984 é molto chiaro. Prima di
tutto si deve iniziare ad amare all'interno della famiglia, poi si può
parlare di amore nelle comunità parrocchiali e infine dell'amore verso
tutte le persone. Con questo messaggio Maria ha voluto preparare la
comunità parrocchiale all'accettazione dei pellegrini: "... e poi
potrete amare ed accettare tutti quelli che verranno qui." (13 dicembre
1984).
Maria, pienamente concreta come madre, chiede nello stesso messaggio
che la settimana in cui ha dato il suo messaggio venga considerata come
un momento particolare in cui si deve imparare ad amare. E' la
settimana prima di Natale, la festa dell'amore e della vita. S'inizia
ad imparare ad amare nel momento in cui l'uomo decide di imparare ad
amare all'interno della famiglia. Nello stesso messaggio Maria ripete
le parole di San Paolo: senza l'amore non si può ottenere niente.
L'amore sostituisce tutte le leggi e le avvera e nessuna legge può
sostituire l'amore. Senza l'amore niente ha valore e l'amore dà ad ogni
cosa un valore eterno (1 Cor 13, 1-13). Prima del quarto anniversario,
il 6 giugno 1985, Maria di nuovo ci invita ad amare i membri della
famiglia, e solo poi si potranno amare tutti gli altri. Dal punto di
vista cronologico si può affermare che Medjugorje alla fine del 1984 e
soprattutto nel 1985 é diventato un Santuario internazionale. Quando le
apparizioni di Medjugorje sono iniziate, da una parte hanno subito le
pressioni dei comunisti e i tentativi di fermare questo fenomeno,
dall'atra parte l'ordine vescovile si opponeva a Medjugorje. Il
Monsignore di quel tempo, Pavao Zanic, alla fine dell'ottobre del 1984,
ha emesso una nota ufficiale su Medjugorje. Alcune volte sembrava che
le forze contrarie alla Chiesa sarebbero riuscite a spegnere gli
avvenimenti di Medjugorje. Però, si può notare chiaramente, che Maria
continuava a portare a termine il suo compito e non si preoccupava
delle critiche avversarie che si presentavano, non ne parlava affatto,
continuava ad esortare e ad educare la comunità parrocchiale all'amore,
che può vincere contro ogni cosa. A Natale del 1991 quando si è diffusa
la guerra in Croazia e quando c'erano i primi segnali della guerra in
Bosnia e Erzegovina, Maria esortava di nuovo alla pace e all'amore.
L'amore é misericordia e la si deve pregare, Gesù ce lo dona per
benedire ogni cosa con la benedizione della pace e dell'amore. Nel
messaggio dell'aprile 1993 Maria usa l'immagine della natura che si
risveglia in primavera ed invita tutti gli uomini affinché si aprano
all'amore come si apre la natura al Dio Creatore. I cuori che si aprono
all'amore, così come si apre la natura, prima mostreranno e
dimostreranno il proprio amore all'interno della famiglia. L'amore
salverà la famiglia dal disordine e dall'odio e riporterà all'interno
di essa lo spirito della preghiera. Attraverso la preghiera Dio ci darà
la forza per amarci gli uni e gli altri. Maria sa bene quanto sia
importante per noi capire il suo invito all'amore e che partecipiamo al
processo dell'amore che si risveglia. Perciò ci ripete che Lei ci ama
con amore materno. L'amore materno é la condizione della vita in
generale. Questo tipo d'amore in particolare é attivo ed é la
condizione per la creazione di una nuova vita. Senza quest'amore la
vita non può ne iniziare ne sopravvivere.
La presa di coscienza dell'amore Divino che ci ha creato, e la presa
di coscienza dell'amore materno di Maria sono le condizioni affinché
ogni uomo scelga l'amore e affinché ogni amore ferito venga guarito.
Dio si é presentato a noi attraverso Gesù Cristo come amore infinito
che ci accetta senza condizioni e che é la condizione di ogni altro
tipo d'amore, specialmente nella famiglia perché Dio si é presentato
come nostro padre.
L'amore é la condizione della pace nella famiglia, perché chi non ha
l'amore non può vivere la pace - come ci insegna Maria nel messaggio
del 25 gennaio 1996.
Nello stesso messaggio Maria parla del legame tra l'amore e il
perdono. Noi siamo uomini deboli. Pecchiamo e peccando minacciamo
l'amore. Chi non perdona il suo amore resisterà poco e sarà
condizionato da tante cose. Solo colui che ama può perdonare. Ci rimane
solo la preghiera affinché possiamo capire ed accettare con il cuore
l'invito all'amore e al perdono.
Bibbia nella famiglia
La Sacra Scrittura rappresenta la parola di Dio rivolta all'uomo.
L'individuo dovrebbe leggerla e così conoscere Dio che si presenta, la
sua volontà, il suo amore, la sua misericordia e il suo perdono. Maria
desidera che nelle famiglie si legga la Sacra Scrittura e che la si
preghi. Come é importante per l'individuo leggere la Sacra Scrittura
così é anche importante per l'unione famigliare a tutti i livelli. Chi
legge la Sacra Scrittura nella famiglia e riflette sulla Parola di Dio,
allora saprà, pregherà e testimonierà, e la famiglia che prega e
riflette insieme sarà una famiglia unita con la forza dello Spirito
Divino.
Le persone che hanno visto la Madonna spesso ripetono che la Sacra
Scrittura deve essere letta all'inizio della giornata, bisogna fermarsi
su una parola e riflettere su di essa per tutto il giorno.
Nel messaggio del 25 agosto 1996, Maria ripete il discorso sulla
Sacra Scrittura, cioè leggere e pensare, pregare e vivere, e desidera
che poniamo la Bibbia in evidenza nelle nostre case famigliari. In
questo modo la Bibbia, lettera divina, sarebbe ciò che ci accompagna
quando usciamo da casa per andare a lavoro e ci ricorda di non
dimenticare Dio. Sarebbe anche la prima cosa che ci aspetterebbe e
saluterebbe quando torniamo nella nostra casa. Se ogni membro della
famiglia uscendo da casa guarda la Bibbia e tornando per la prima cosa
vede la Bibbia, creerà dentro di se dei rapporti positivi nei suoi
confronti e nei confronti degli altri, nei confronti del suo lavoro e
della sofferenza, nei confronti del tempo e dell'eternità.
Il desiderio di Maria ci ricorda ciò che ogni membro del popolo
Divino, e anche lei, hanno fatto. Nel Deuteronomio 6,4-9 c'é scritto:
"Ascolta Israele: il Signore é il nostro Dio, il Signore é uno solo. Tu
amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con
tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel
cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in
casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti
alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un
pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e
sulle tue porte."
Ricordiamoci di cosa disse San Geronimo: " Chi non conosce le lettere, non conosce Gesù Cristo "
La famiglia e' invitata alla santita' e alla consacrazione
Tutti coloro che battezzandosi sono immersi nella morte di Gesù
Cristo sono morti nel peccato e sono invitati alla santità. Nell'Atto
di Fede confessiamo "una Chiesa santa, cattolica e apostolica", una
Chiesa che viene esortata alla santità e non al vizio. Ciò che riguarda
tutta la Chiesa, riguarda i suoi membri e le famiglie e la famiglia
viene definita "Piccola Chiesa ".
La Santità é un invito ad una vita concreta nell'amore con Dio e con
i fratelli. Essa dentro di se significa prima di tutto la guarigione
dei rapporti con Dio e con le persone, la crescita nell'amore, nella
fede e nella speranza.
Il desiderio di Maria é che la famiglia sia un luogo dove nasce la
santità. L'esempio della santità dei genitori e degli anziani farà da
scuola alla santità dei giovani. "Vi prego aiutatemi con la vostra
testimonianza con coloro che non sanno vivere in modo santo ... e in
particolare all'interno delle vostre famiglie" sono le parole del 25
luglio 1986. L'amore e il perdono, la bontà e la generosità, la mitezza
e la decisione, la moderazione e l'amore sincero sono l'espressione
della santità e la scuola della santità per la famiglia.
Affinché la santità della famiglia possa essere raggiunta secondo
Gesù e Maria, cioè secondo il Vangelo, Maria invita a dedicarsi
personalmente, in famiglia e in parrocchia a Gesù, suo caro Figlio
(messaggio del 25 ottobre 1988) e al suo Cuore che non conosce il
peccato, "così tutto appartiene a Dio attraverso le mie mani" (25
ottobre 1988,) L'espressione latina di "dedicare" é "consacrare", che
ci porta al vero significato dell'invito della Madonna: consacrazione.
Consacrarsi significa scegliere e prendere Maria e Gesù ad esempio,
essere con loro, fare amicizia con loro e diventare come loro, secondo
il vecchio detto popolare: sei come coloro con i quali stai! Colui che
fa' amicizia con Maria e Gesù con la preghiera giornaliera,
specialmente recitando il rosario, si trova sulla strada della santità e
capirà come può vivere nella gioia e nel dolore per la gloria finale
nei cieli.
Consacrandosi l'uomo viaggia coscientemente con Maria e Gesù e così
supera quella solitudine che nasce a causa del peccato e realizza una
nuova unione dell'amore e della vita sapendo che potrà vincere contro
il peccato e la morte.
I piani distruttivi di satana
La famiglia si deve consacrare e in questo modo si difende da satana
e dalla sua attività distruttiva. Lui porta odio e discordia. Il seme
più pericoloso per la famiglia è rappresentato proprio dall'odio e
dalla discordia. E' una ferita mortale che uccide la cellula
fondamentale dell'unione umana. "Satana é forte e perciò voi cari
figlioli, avvicinatevi con la preghiera costante al mio cuore materno" -
ha detto la Madonna nel messaggio del 25 ottobre 1988. Maria é la
donna della Sacra scrittura che con suo figlio vince contro satana (Gen
3,15, Ap 12, 1-6). Il vescovo Milingo che si occupa tanto di esorcismi,
in un discorso ha detto che Maria rappresenta la prima esorcista. Lei
con suo figlio vincerà contro satana e suo figlio non é solo Gesù ma
ognuno di noi, e la sua famiglia non é solo quella di Nazareth ma ogni
famiglia. Avvicinandosi al Suo cuore potrà difendersi sia l'individuo
che la famiglia dall'attività distruttiva di satana. Nel messaggio del
25 gennaio 1994 ci parla di nuovo dell'opera di satana e le sue
intenzioni. Lui vuole in questi tempi "creare disordine nei vostri
cuori e nelle vostre famiglie". Figlioli, non permetteteglielo. Non
permettete che sia lui a guidare voi e le vostre vite." Il desiderio di
satana è quello di escluderci dal potere dell'amore divino e comandare
su di noi, sulle nostre famiglie, sui nostri sentimenti e sulle nostre
decisioni. Lì dove lui prende il comando e dove è lui, lì rimangono
solo le rovine. Maria si presenta di nuovo come colei che ci difende
sia attraverso il suo amore che attraverso la sua intercessione con
Dio. Se gli individui e le famiglie non accettassero il suo aiuto e la
sua protezione, si aprirebbe la strada verso satana che ci tenta e in
particolare ci fa perdere la fede, la speranza e l'amore (messaggio del
25 marzo 1995).
La pace nella famiglia
Tutto quello che Maria diceva sulle famiglie, tutti i consigli che
dava, tutte le avvertenze materne, tutti gli inviti a consegnarci a Dio
e a consacrarci, come anche l'invito all'amore e al perdono, portano
verso la meta più importante, per cui lei ha scelto il suo nome, cioè
di definirsi : Io sono la Regina della Pace.
La pace é il desiderio più profondo del cuore umano. Tutto quello
che l'uomo fa, sia buono che cattivo, rappresenta un modo di cercare la
pace. Anche quando uccide un altro essere umano o toglie la vita a sé
stesso, l'uomo cerca la strada verso la pace, come anche quando dà la
sua vita per gli altri. La pace é un valore biblico e si realizza solo
nel momento in cui si possiedono tutti i beni: dello spirito,
dell'anima e del corpo.
La pace alla fine é possibile lì dove si accetta la vita, la si ama,
la si rispetta e la si difende. Perciò la famiglia é il luogo della
pace, della vita oppure della distruzione e della morte.
A Maria come Regina della Pace e nuova Eva, come madre di tutti i vivi, sta a cuore la pace all'interno della famiglia.
Perciò uno degli scopi principali della preghiera nella famiglia é
la pace, che in questi tempi é minacciata in un modo particolare.
Insieme all'invito alla preghiera per la pace, Maria ci invita anche al
digiuno perché proprio dalla preghiera e dal digiuno dipende ciò che
succederà nelle famiglie e nel mondo ( messaggio del 25 luglio 1991).
Dal punto di vista storico, in quel momento c'era già la guerra in
Croazia. Dio dà la pace e protegge dai disordini e dai mali (messaggio
25 dicembre 1992).
Mentre Dio vuole la pace, perché Lui é la fonte della pace e ci
invita attraverso Maria al digiuno e alla preghiera, satana vuole il
disordine, la guerra, la distruzione di ogni bene nei cuori, nelle
famiglie e in tutto il mondo (messaggi del 25 marzo 1993). Solo con la
preghiera si supera il disordine e l'odio e in questo modo arriva la
pace (messaggio 25 aprile 1993). Nel messaggio natalizio del 1994,
Maria é la Madre che insieme a noi si rallegra e prega con noi per la
pace, per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nei nostri
desideri e in tutto il mondo e in questo modo invoca la benedizione del
Re della pace che può dare la pace. Perciò finalmente dovrebbe essere
chiaro che la pace é un dono di Dio, che nasce dall'amore e l'amore
dalla pace (messaggio 25 aprile 1996)
E ogni volta, alla fine di ogni apparizione, secondo la testimonianza dei veggenti, Lei dice: "Andate in pace, angeli miei !"
Espressioni figurative sulla famiglia
Come Suo figlio anche Maria usa delle immagini tratte dalla natura per descriverci meglio quello che Lei vuole.
Così anche nel messaggio prima di Natale, del 20 dicembre 1984, Lei
invita ogni famiglia a portare un fiore nella Chiesa e metterlo vicino
alla culla di Gesù, e in questo modo si esprime la propria consegna
nelle mani di Gesù. Lei inoltre vuole che la famiglia rappresenti un
fiore armonioso che Lei stessa vuole consegnare a Gesù e che ogni
individuo sia il petalo di quel fiore nella creazione dei piani di Dio
(messaggio 1 maggio 1986). Il messaggio é stato dato all'inizio di
maggio, il mese dei fiori e dello splendore della natura. Anche con
quest'immagine Maria ha espresso tutto ciò che vuole per le nostre
famiglie e per l'unione famigliare in generale.
Nell'aprile del 1993 invitava tutti noi ad andare in mezzo alla
natura per guardare come essa si risvegliasse perché questo gesto aiuta
anche i nostri cuori ad aprirsi al Dio Creatore. La natura che si
risveglia dopo l'inverno é la dimostrazione della forza creativa di Dio
e rappresenta uno stimolo per ogni cuore e per ogni famiglia ad
alimentare una nuova speranza e ad accettare una nuova vita.
Da tutto ciò che é stato detto si può capire chiaramente dove vuol
portare Maria le famiglie e il perché le educa. La famiglia é sotto la
sua protezione e sotto la sua raccomandazione. Con la forza dello
Spirito di Dio e con la volontà del Padre diventa la società di vita,
della pace e dell'amore, un assaggio del paradiso e la difesa degli
individui e in particolar modo dei bambini dalla strada e dalla vita
senza Dio.
Maria, Madre della famiglia e Madre della Chiesa, non può tradire il
suo primo dovere, perché essendo la Madre di Gesù e la Madre della
Sacra famiglia, rappresenta la madre di tutti noi e di ogni famiglia.
Tramite la sua intercessione Dio rinnova la Sua piccola Chiesa. La
collaborazione generosa con Lei produce la pace desiderata. E così sia.
Fra Slavko Barbaric
Medjugorje hr