«Anche la Croce è gioia» Intervista a Vicka Ivankovic di Medjugorje del 2001
No, non sono io che decido. Ma è un grandissimo dono, la
sua presenza..., che la Madonna sia ancora qui fisicamente tra di
noi. Quanto ci vuole bene la Madonna. Vedi quanto ci sta vicino? E
generosa con noi:
è proprio la Mamma, e quanto ama i suoi
figli.
Chi sono i suoi figli? La Madonna ha scelto voi
sei...
Tutti siamo suoi figli. La Madonna ha scelto noi
sei, ma per parlare al la parrocchia, a tutti.
Maria ha scelto una parrocchia, perché?
La
nostra è una parrocchia nella Chiesa e della Chiesa:
appartiene a tutti quei fedeli che vogliono ascoltare e seguire i
messaggi della Madonna.
Dunque, attraverso la parrocchia Maria sposta
l’attenzione su tutta la Chiesa?
Certo. Vuole
insegnarci che cos’è la Chiesa e come dovrebbe essere.
Facciamo tante discussioni sulla Chiesa: perché c’è,
che cosa è, che cosa non è. Maria ci ricorda che noi
siamo la Chiesa: non gli edifici, non i muri, non le opere d’arte.
Ci ricorda che ognuno di noi è parte della Chiesa e ne è
responsabile: ognuno di noi, non solo i sacerdoti, i vescovi e i
cardinali. Cominciamo a essere Chiesa noi, per quel che ci compete, e
dopo preghiamo per loro.
A noi cattolici è chiesto di pregare per le
intenzioni del Papa, che della Chiesa è il capo. Maria vi ha
mai parlato di lui?
Noi dobbiamo pregare per lui. E la Madonna
in più di un’occasione gli ha dedicato dei messaggi. Una
volta ci ha detto che il Papa si sente padre di
tutti gli uomini
sulla terra, non solo di noi cattolici. Lui è padre di tutti e
bisogno di tante preghiere; e Maria chiede che ce ne ricordiamo.
Maria si è presentata qui come Regina della pace.
Con parole tue, che sa sono la vera pace, la vera gioia, la vera
felicità interiore?
A questa domanda non si può rispondere con le sole parole.
Prendi la pace: è qualcosa che abita nel cuore, che lo
riempie, ma che non è spiegabile con un ragionamento; è
un dono meraviglioso che viene da Dio e da Maria che ne e tutta piena
e che in questo senso ne è regina Lo stesso vale per gli altri
doni del Cielo.
E dire che io darei tutto per trasmettere a te e
agli altri la pace e gli altri doni che la Madonna mi dà... Ti
assicuro — la Madonna me ne è testimone — che
desidero con tutta me stessa che attraverso di me anche altri
ricevano le stesse grazie e che poi se ne facciano a loro volta
strumenti e testimoni.
Ma di pace non si può parlare tanto
perché la pace si deve e si può soprattutto vivere
dentro il nostro cuore.
Alla fine del secondo millennio in tanti si aspettavano la
fine dei tempi, ma siamo ancora qui a raccontarcelo... Il titolo del
nostro libro ti piace o dobbiamo aver paura per qualche catastrofe
incombente?
Il titolo è bellissimo. Maria viene sempre
come un’ alba quando ci decidiamo a farle posto nella nostra
vita. Paura: la Madonna non ha mai parlato di paura; anzi, quando
parla ti dà una tale speranza, ti dà una tale gioia.
Non ha mai detto che siamo alla fine del mondo; al contrario, anche
quando ci ha messo in guardia ha trovato il modo di rincuorarci, di
farci coraggio. E così io penso che non ci sia motivo per
avere paura o per preoccuparsi.
Marija e Mirjana raccontano che la Madonna in alcune
occasioni ha Pianto. Che cosa la fa soffrire?
Stiamo passando
un momento molto difficile per tanti giovani e tante fa famiglie, che
vivono nella più cieca sofferenza. E credo che le maggiori
preoccupazioni di Maria siano per loro. Non fa altro che chiederci di
aiutarla con il nostro amore e pregando con il cuore.
In Italia una ragazzina è arrivata ad accoltellare a
morte sua madre:può essere che la Madonna appaia anche per
aiutarci a recuperare nel la nostra società la figura della
Madre?
Quando si rivolge a noi ci chiama sempre «cari
figli». E il suo primo insegnamento di Madre è quello
della preghiera. Maria custodiva Gesù e la sua famiglia nella
preghiera, c’è scritto nel Vangelo. Per essere una
famiglia occorre la preghiera. Senza, si rompe l’unità.
Tante volte si è raccomandata: «Dovete essere uniti
nella preghiera, dovete pregare in casa». E non come facciamo
noi adesso a Medjugorje, che siamo «allenati» e preghiamo
magari una, due, tre ore di seguito: basterebbero dieci minuti, ma
stando insieme, in comunione.
Bastano dieci minuti?
Sì, in principio sì,
purché gratuitamente offerti. Se così è, poi
cresceranno piano piano secondo un’esigenza interiore.
Hai altre indicazioni per cementare la famiglia?
Sì,
per esempio bisogna darsi del tempo a tavola. Le famiglie devono
avere dei momenti privati in cui i genitori sono per i figli e i
figli per i genitori, perché si possa costruire un’atmosfera
di dialogo. Quante volte invece si arriva a dare dei soldi ai figli,
magari anche tanti, perché non si è capaci di
dimostrare loro altrimenti il proprio affetto o perché non si
sa che cosa dire loro? Ma la Madonna ha detto che l’amore non
si può comprare, bisogna donarlo, e che quando tuo figlio
torna a casa devi accoglierlo con gioia, farlo sentire atteso e
benvenuto.
Ci sono altre intenzioni care alla Madonna?
Chiede
preghiere per la Chiesa, per i sacerdoti e i consacrati. C’è
mancanza di vocazioni e diverse volte ha sottolineato anche questo.
Quali preghiere chiede? Quali sono i primi passi sulla via
della santità?
Tutte le preghiere fatte con il cuore sono care a Dio e alla
Madonna. Lei poi raccomanda sempre il Rosario, che fra tutte è
la preghiera che più le piace.
Ma il Rosario non è un po’ ripetitivo?
Molti
ritengono che le preghiere come il Rosario siano ripetitive, ma non
trovano ripetitive tante altre cose che in realtà lo sono,
come cucinare, riempirsi la pancia, dormire... attardarsi nelle
solite questioni con gli amici... È una questione di cuore.
Quando ci metteremo il cuore troveremo bello il Rosario perché
allora sapremo dialogare, fare festa con Maria.
Tante volte la
Madonna ci ha fatto notare che, per recitare tutti i misteri, lo
abbiamo fatto solo con le parole, senza qualità e profondità.
Così, in alcune occasioni, ci ha chiesto di recitare una sola
Ave Maria, ma con partecipazione. E si è detta più
contenta per quell’unica Ave Maria in cui abbiamo prestato
attenzione ai significati di ogni singola parola per la nostra vita.
Da qui bisogna incominciare per poi crescere piano piano nella
preghiera.
Poi la Madonna ci ha invitato a riflettere su come ci
comportiamo per coltivare i fiori: se in un vaso ci ricorderemo di
mettere ogni giorno anche solo due gocce d’acqua, ecco che
sboccerà una bella rosa... Lo stesso vale per il nostro cuore:
se ogni giorno ci mettiamo due preghiere con attenzione, esso si
gonfierà e crescerà come la rosa, ma se ce ne scordiamo
finirà per inaridire e, poi, non esistere più. Quante
volte, quando viene il momento della preghiera, ci lasciamo vincere
dalla stanchezza e rimandiamo, ma così facendo non diamo alla
rosa l’acqua di cui ha bisogno. Come un fiore non può
vivere senz’acqua, così noi non possiamo vivere senza la
grazia di Dio; e la preghiera con il cuore non la si può
imparare a tavolino, non la si può leggere, ma la si può
solo vivere facendo giorno per giorno un passo in avanti.
Maria vi ha chiesto di pregare per i religiosi. Mancano le
vocazioni, ma anche le chiese sono spesso vuote...
Anche i
sacerdoti e i consacrati, come chiunque nella Chiesa, hanno la loro
parte di responsabilità. Se le chiese sono vuote i sacerdoti
devono chiedersi la ragione: «Perché i miei parrocchiani
non mi ascoltano? Sto forse sbagliando? Devo cambiare la mia vita?».
Non possono fare finta di niente e starsene tranquilli. Al contrario,
si devono mettere davanti a Dio, in preghiera: «Padre mio, che
cosa c’è che non va? Come posso da re il buon esempio?».
E davanti a Dio in preghiera che si rinnova la nostra
vocazione.
Abbiamo parlato di chi crede; che vuoi dire
invece a coloro che ripongono fiducia solo nella ragione?
Senza
Dio non si va da nessuna parte o, meglio, non si va dove dobbiamo. E,
di conseguenza, senza la preghiera non si può fare niente. La
preghiera va messa al primo posto, è il sale per tutto ciò
che facciamo, tutto il resto viene dopo.
Se dovessi dare ragione a chi non è mai stato a
Medjugorje della verità delle apparizioni, che cosa dovrei
dirgli?
A uno che ti chiede di Medjugorje, mettiti con tutto
il cuore a rispondere quello che tu vivi. Se vieni qui, credi; se non
credi o ti tiri indietro è come se ti appigliassi a una scusa
perché hai paura di cambiare la tua vita e di vivere quello
che ti è chiesto. Perché qui ciascuno si rende
perfettamente conto che accogliere i messaggi significa rimettersi in
gioco, totalmente. Questo non lo dico io, lo ha detto la Madonna.
Ma
tu, allora, dirai a chi ti chiede di non aver paura di cambiare la
sua vita, perché la Madonna lo ama infinitamente e aspetta che
ogni suo figlio torni a Lei, le si avvicini, per potergli dimostrare
quanto gli vuole bene.
Ma gli dirai anche che spetta a lui di
scegliere, perché Dio ci lascia liberi e così pure la
Madonna. Dio non ti obbligherà mai dicendoti «tu ora fai
questo, ora fai quello»..., «vedi sono io, adesso credi»:
no, no, siamo tutti liberi e lui ci rispetta moltissimo. Vedi, noi
stiamo parlando di Lui, e chi ci segue può credere o non
credere; quella è la sua parte.
E la tua parte?
E quella di dire la verità. Ciò
che la Madonna dice.
Tra le altre cose, Maria ti ha dettato la sua vita; perché
l’ha fatto?
Mi ha raccontato la sua vita terrena da
quando è nata a quando è andata in Cielo. Ho riempito
tre quaderni che, con il suo permesso, un giorno verranno divulgati:
non so ancora quando, ma tutto è pronto. Non posso anticipare
nulla, ma credo che sia importante sottolineare come perfino nella
vita della Madonna ci sia il marchio della normalità. Ha
vissuto santamente una vita normale, fedele nel quotidiano al disegno
di Dio.
E che cosa promette Dio a chi vive santamente?
Il
Paradiso.
Tu e Jakov ci siete stati con il corpo. Dunque esiste?
Certo
che c’è il Paradiso. E ci siamo proprio stati, io e
Jakov. Maria ci ha preso per mano e ci ha portati a vederlo insieme
con il Purgatorio e l’Inferno. Eravamo a casa di Jakov, di
pomeriggio, in un’ora diversa da quella consueta delle
apparizioni: la Madonna è apparsa e ci ha detto «adesso
voi venite con me a vedere il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno».
Al che Jakov, che pensava che dovessimo morire, sobbalza e dice: «Per
favore, portati via solo Vicka perché sono in tanti fra
fratelli e sorelle, invece la mia mamma ha solo me».
Ma la
Madonna lo ha rassicurato, mentre io mi chiedevo quanto tempo saremmo
stati via... E invece, in un secondo, eravamo già di là,
e prima di quel secondo il tetto della casa di Jakov si è
aperto e poi si è chiuso per farci passare.
Che cosa avete visto?
Una luce che non esiste sulla
terra che illumina un grande spazio popolato di persone molto simili,
né magre né grasse, vestite di tuniche di colore
grigio, giallo e rosso, che si muovono, stanno insieme, cantano,
pregano, accompagnati da angeli che davvero volano... E la Madonna ci
ha detto: «Guardate quanto sono felici le persone che sono qui
in Paradiso».
Nel Purgatorio, invece, tutto era coperto da
una fitta nebbia: non si vedevano le persone ma si sentiva la loro
sofferenza. E la Madonna ci ha spiegato: «Le persone che si
trovano qui aspettano le nostre preghiere per andare in Paradiso»...
Infine l’Inferno. Prima abbiamo visto un grande fuoco e dopo
delle persone che vi entravano normali e che ne uscivano trasformate
in diversi animali. Ovunque si sentiva bestemmiare. E la Madonna
ancora ha preso la parola: «Vedete, le persone che so no qui vi
sono arrivate per loro volontà. Ma anche coloro che sulla
terra vivono e fanno tutto contro Dio, già vivono l’inferno
che continuerà per loro dopo la morte».
Poi ha
continuato: «Coloro che pensano che con la morte tutto sia
finito fanno un grande sbaglio, perché la terra è solo
un luogo di passaggio».
Quindi non dobbiamo aver paura della morte?
No, assolutamente.
Del resto, molte persone dicono di riuscire a comunicare
con i defunti...
Non voglio giudicare, ma mi è sempre
sembrata una forzatura. C’è da uscire di testa. Tu vuoi
bene a una persona cara che ti è mancata? Prega per lei e per
la sua anima.
Se esiste l’Inferno anche Satana esiste.
Non sai
quante volte la Madonna ci ha invitato a vigilare perché lui
sempre si insinua per disturbare la nostra pace, le nostre preghiere,
le nostre famiglie. E quindi si raccomanda che teniamo sempre con
noi, contro di lui, un piccolo segno, un’immagine, una croce
che siano benedetti; e ha aggiunto che il Rosario è l’ostacolo
più forte.
Nel nostro tempo sembrerebbe che Satana si nasconda; anche
alcuni teologi si spingono a negarne l’esistenza...
Ma
certo, con il risultato che gli uomini non vigilano più e gli
lasciano tutte le porte aperte. Fretta, consumismo, televisione e
tante altre cattive distrazioni ci distolgono da Dio, ci allontanano
da Lui con il risultato che il suo nemico può disporre di noi.
Bisogna pregare tanto. Ma non solo nel momento del bisogno: ogni
giorno, così che con questo esercizio possiamo imparare a
farlo bene. E, ripeto, non servono grandi cose, basta che al mattino
ti ricordi di Dio: «Padre questa mattina mi sono svegliato, ti
ringrazio»... Sono sufficienti due parole, e Lui è
contento; e anche tu.
E dopo aggiungi una preghiera, un'Ave Maria,
ma recitala proprio con il cuore. Quindi vai al lavoro, ma ricordati
un poco di Dio e se ne hai l’occasione fai qualche opera buona,
visita qualche malato, sostieni qualche povero. Non fare mai mancare
il sorriso sulle tue labbra: preghiera e opere buone vanno sempre
insieme. Così proverai che davvero le cose piccole sono grandi
cose.
A volte siamo bloccati dalla nostra fragilità, dal
nostro peccato, è come se non ci sentissimo degni di stare di
fronte alla Madonna; non dobbiamo scandalizzarci dei nostri
limiti?
No, no, siamo tutti persone umane, piene di difetti.
Se uno di noi oggi cade si deve rialzare, ma certo deve anche
imparare qualcosa da questa esperienza e chiedersi perché è
caduto.
Ci hanno detto che non si può assistere all’apparizione
da te...
Non è che io non voglia. In passato c’è
stato sempre qualcuno con me durante l’apparizione. È
proprio un desiderio della Madonna che io in questo momento sia sola
con Lei. Ma domani, chissà, magari la prossima volta che ci
vedremo.
Come sarebbe stata la tua vita senza quest’irruzione
dolce di Maria?
Non ho mai pensato a come sarebbe stata,
perché sono troppo presa a pensare come è la mia vita
adesso. E la mia vita è bellissima: non trovo parole per
ringraziarla per i grandissimi doni che mi ha fatto, ma sono felice
di poter essere un suo strumento. Non esiste una cosa più gran
, più bella di collaborare con la Madonna.
Non sei stanca di tutta la curiosità che c’è
intorno a te, di tutti questi
pellegrini che ogni giorno ti
prendono d’assalto, dei giornalisti che ti sbucano dalle
finestre?
Ma no, davvero, non è niente. Io credo che tutto
quello che facciamo con amore e con gioia non stanca mai.
Tu parli spesso di amore e ci hai fatto vedere il Paradiso come
un luogo di luce e di gioia. Ma per arrivarci la via è
lastricata di sofferenze, dolore. È un mistero dentro al
quale, però, si fa incontro Gesù che ha accettato la
Croce. Ci aiuti a tua volta a capire che legame c’è tra
il dolore e la promessa di gioia, di felicità che ci scoppia
dentro?
Se tu accetti una sofferenza con gioia, è già
una gioia: io non vedo diversità tra quando sei sofferente e
quando no; per me è uguale. Non ne sei convinto? Ti assicuro
che è così: la sofferenza può essere una gran
gioia per la tua vita. Dipende da noi, da come siamo pronti ad
accogliere anche quel dono.
C'è un compito particolare affidatoti da Maria? E agli
altri veggenti?
Si, di pregare in particolare per i malati. A Marija per i
sacerdoti e i consacrati, a Mirjana per coloro che ancora non
conoscono l’amore di Dio. Ivan deve prendersi a cuore i
giovani, Ivanka e Jakov le famiglie...
Tu hai una consacrazione speciale, però non in un ordine
religioso:Posso chiederti perché?
Finora non ho una
consacrazione particolare e la Madonna mi ha lasciata libera. Ma
vediamo, vediamo cosa vuole per il futuro.
Se le apparizioni dovessero finire anche per te, ci
rimarresti male?
È sicuro che ne soffrirei la mancanza, dopo tanti anni, ma
prima di tutto dovrei ringraziare la Madonna per i grandissimi doni,
per tutto questo tempo che mi ha dato. Non dovrò pensare a me
stessa, a come mi sentirò, ma pensare che, se Lei ha scelto
così, sicuramente ha a che fa re con il mio bene, e non solo
il mio. L’unica cosa di cui devo preoccuparmi è di
accettare i suoi disegni con tutto il cuore, perché si senta
libera di fare con me ciò che risponde ai suoi progetti.
Ti senti una persona speciale?
Io mi sento una persona
normale, come te. Non sono più brava, né più
grande, né me ne sto sospesa a un livello più alto
perché Lei mi appare. Sono fortunata, sì, ma sono una
donna come le altre, e devo vivere quel lo che ricevo con tanta
umiltà, perché Dio stesso, quando si manifesta e ci fa
alcuni doni come qui a Medjugorje, lo fa con grande umiltà e
semplicità.
I tuoi familiari non sono mai stati gelosi di questo tuo
rapporto con Maria?
I miei familiari mi hanno sempre
sostenuto. Stiamo bene. Hanno messo in conto che oggi mi vedono,
domani magari no, ma tutto è vissuto con serenità.
Le
gelosie non vanno ascoltate, fanno parte di quegli stati d’animo
che non vengono da Dio.
Non hai mai dubitato che le apparizioni fossero una tua
fantasia?
No, quando ho visto. Ma in un primo momento, quando Mirjana e
Ivanka hanno detto che c’era la Madonna, ho pensato che fossero
uscite di testa, che fosse impossibile che Lei fosse davvero lì.
Ma poi l’ho vista anch’io: e a quel punto puoi chiudere
gli occhi e riaprirli ma Lei è lì, è sempre la
stessa, la vedi come ora io vedo te e tu vedi me. E allo stesso modo
si parla con Lei come tra persone vive: tu chiedi e Lei risponde, Lei
domanda e tocca a te rispondere... La Madonna è persona viva,
non può essere fantasia, così come tu non lo sei.
Perché ha scelto proprio voi?
Glielo abbiamo
chiesto e ci ha detto semplicemente che era volontà di Dio. A
Ivan ha detto più o meno che ci ha scelto perché non
siamo né migliori, né peggiori degli altri...
Il cristianesimo c’è da duemila anni. Ma molti
oggi neppure lo conoscono e molti altri hanno vissuto prima di Cristo
Si può sperare anche per costoro il Paradiso?
Sì,
lì c’è posto per tutti, non c’è
problema. E Dio che decide. Ma noi abbiamo una responsabilità
maggiore, perché abbiamo visto Gesù, lo abbiamo
conosciuto. Ti direi di non preoccuparti troppo degli altri, perché
è anzitutto di noi stessi che dovremo rispondere.
La Salette, Fatima, Lourdes e Medjugorje... c’è un
legame?
Una volta sola la Madonna ha detto «quello che
ho cominciato a Fatima, lo finisco qui a Medjugorje». Di altri
posti ancora non ha parlato. Solo di Fatima.
A Fatima ha parlato della conversione della Russia, e qui le
apparizioni sono iniziate prima della caduta del muro di Berlino. Ma
poi c’è stata anche la disgregazione della Jugoslavia...
Secondo te, è debellato il pericolo della guerra, e che
Medjugorje possa essere colpita? E vero che i carri armati qualche
tempo fa hanno attraversato minacciosi il paese?
Il pericolo
della guerra si è finalmente allontanato, e non solo qui a
Medjugorje. Per quanto riguarda i militari, devi sapere che
Medjugorje è un nome che stuzzica curiosità, e se uno
non sa che cosa fare prima o poi ci vuole venire: magari col carro
armato. La provocazione ci sta, dobbiamo metterla in conto. Ma
preferisco sottolineare che ci sono moltissimi soldati della Nato che
qui vengono solo per pregare. E conosco un gruppo proprio di italiani
che appena possono vanno sul monte delle apparizioni e sul Krizevac e
alla Messa nella vostra lingua.
Che vuoi dire ai «nemici», agli avversari di
Medjugorje?
Io accolgo e saluto sempre tutti; sono qui per
rispondere a chiunque voglia incontrarmi. Per me non c’è
differenza tra chi crede e chi non crede a Medjugorje. Anzi, ti dirò
che preghiamo di più per quelli che non credono che per quelli
che credono. Ti assicuro che la Madonna ama tutti senza distinzioni,
così anche io faccio lo stesso. E, se lo vuoi, da oggi
preghiamo insieme che la Regina della pace raggiunga e benedica tutti
con il suo amore e la sua grazia.
Anche il vescovo? Non sei preoccupata per la diffidenza che
egli mostra nei vostri confronti?
In tutta verità io
voglio bene al nostro vescovo e prego per lui... E credimi, non sono
mai stata preoccupata: del resto Maria è molto tranquilla su
questo punto, non dovrei esserlo io?
Fonte: medjugorje.altervista.org
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