CITTÀ DEL VATICANO , 21 ottobre, 2020 / 6:14 PM (ACI Stampa).-
Una scena di un film e le parole del Papa che risponde alla questione posta da Andrea Rubera, un omossessuale che ha scritto a Francesco. Ha un compagno e tre figli che vuole mandare in parrocchia. Il Papa lo incontra dopo la messa a Santa Marta. Rubera racconta che il Papa gli consiglia di mandare i figli in parrocchia ed essere chiaro sulla situazione con tutti, di fare quello che è il meglio per i bambini. Rubero dice di aver seguito il consiglio del Papa.
E aggiunge, “non ha detto la sua opinione sulla mia famiglia. Probabilmente segue la dottrina su questo punto. Ma l’atteggiamento nei confronti delle persone è molto cambiato”.
Poi si vede il Papa in primo piano che dice in spagnolo: “Le persone omosessuali hanno diritto a stare in una famiglia sono Figli di Dio ed hanno un diritto ad una famiglia, non si può cacciare via da una famiglia nessuno o renderlo infelice. Si deve fare una legge di convivenza civile, hanno diritto ad essere coperti legalmente. L’ho difeso”.
Tutto questo nel film “Francesco”, di Evgeny Afineevsky, regista russo candidato anche all’Oscar, che raconta tra finzione e narrazione e alcune interviste i temi del pontificato di Francesco.
Il film è stato proiettato in anteprima mondiale al Festival del Cinema di Roma nella sezione Eventi Speciali, domani la pellicola sarà insignita, nei Giardini Vaticani, del Premio Kinéo, giunto alla 18.ma edizione.
Come riporta Vaticannews, e si legge nel comunicato nel quale si presenta il film, il Papa risponde alle domande “con saggezza e generosità” condividendo “esempi commoventi delle sue lezioni di vita”, rilanciando ideali che “ci possono aiutare a costruire un ponte verso un futuro migliore e crescere come comunità globale”. La prima di "Francesco" negli Stati Uniti è prevista per il 25 ottobre al Savannah Film Festival.
Tra i primi commenti alla frase del Papa nel film quello dell’Arcivescovo Bruno Forte alla agenzia Ansa: ”I diritti vanno rispettati" e “il Papa vede favorevolemente le unioni civili" per le coppieomosessuali perché "devono essere in qualche modo tutelate". “Ma il Papa ribadisce sempre che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione". L’arcivescovo di Chieti spiega che la linea del Papa è già tracciata nel Sinodo della Famiglia e sottolinea che questa impostazione del Papa rintracciabile nell’Amoris Laetitia, l’Esortazione del Pontefice pubblicata al termine del Sinodo.
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