La storia della Beata Chiara Luce Badano
Si può essere santi, giovani. E’ un dato di fatto, questo. Ed è possibile esserlo, per tante ragioni. Nella storia della Chiesa, tanti sono gli esempi forniti di questa particolare vocazione. La Chiesa, nella sua massima istituzione impegnata nella conoscenza e nell’approfondimento delle “aureole di santità” - stiamo parlando della Congregazione della causa dei Santi - ci fornisce alcuni “dati” interessanti che ci aiutano a riflettere. Ad esempio ci istruisce sul fatto che “La maturità religiosa dell'adolescente è in relazione ai seguenti requisiti: a) l’uso della ragione come elemento necessario per agire responsabilmente. (...) b) il lume della fede, per cui si è in grado di distinguere tra bene spirituale e male morale, seguendo cioè una coscienza illuminata”. E’ assai interessante notare come vengano messe in risalto “le due ali della Fede”, per usare l’espressione di Papa Benedetto XVI: “Uso della ragione” e “lume della fede”, dunque, vivono saldi nella vita di ogni giovane chiamato alla santità.
Una delle figure più belle e più conosciute nel nostro tempo contemporaneo Chiara Luce Badano, esempio di giovane santità. Una storia, la sua, che è diventata esempio per molti giovani. Un giorno, Chiara Badano scriveva così ad altra Chiara: “Solo Dio può. Interrompendo le cure, i dolori alla schiena dovuti ai due interventi e all’immobilità a letto sono aumentati e non riesco quasi più a girarmi sui fianchi. Stasera ho il cuore colmo di gioia… Mi sento così piccola e la strada da compiere è così ardua, spesso mi sento sopraffatta dal dolore”. Le parole erano indirizzate a Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolarini. Fu proprio la Lubich a nominarla come tutti ormai conosciamo Chiara Badano: “Chiara Luce”. La lettera menzionata fa riferimento alla decisione di interrompere le cure per la chemioterapia e la decisione di abbandonarsi totalmente a Dio. Luce Badano aveva solo ventotto anni.
Chiara nasce a Sassello, in provincia di Savona e diocesi di Acqui, dopo undici anni di attesa dei suoi genitori. È il 29 ottobre 1971. In terza elementare avviene un incontro che segnerà per sempre la sua vita: conosce il Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Entra così fra le Gen (Generazione nuova). L’incontro, spazio di anime, riesce a portare Chiara in altro spazio, così profondo e recondito, così ricco e profondo: lo spazio dell’incontro con Cristo. Di Gesù non parla tanto, ma lo porta nella sua vita. Scriverà, infatti: “Io non devo dire di Gesù, ma devo dare Gesù con il mio comportamento”. E così Gesù entra prepotentemente dolce nella sua vita: Chiara si mostra subito attenta agli ultimi, ai bisognosi, e la lettura del Vangelo diviene la sua pratica quotidiana. Vive assieme agli altri ragazzi, con grande piacere della vita, delle piccole cose. Quelle piccole cose che fanno però grande la vita stessa: la semplicità nascosta.
Ma a diciassette anni, avviene anche un altro incontro. Quello con la malattia: le viene diagnosticato un osteosarcoma. Inizia il pellegrinaggio negli ospedali di Torino, una vera e propria via crucis. Deve subire un intervento e prima di entrare nella sala operatoria dice alla mamma: “Se dovessi morire, celebrate una bella messa e di’ ai Gen che cantino forte”. Si sottopone alla chemioterapia e alle sedute di radioterapia, affrontando tutto come identificazione con i dolori di Cristo. Chiara Badano entra nella malattia nell'abbandono a Cristo, suo Maestro. Proprio per questo motivo, la giovane e bella ragazza decide di vivere la vita quasi come se nulla fosse accaduto: la vita continua a strabordare di gioia da lei e gli altri attingono alla sua forza. E’ un qualcosa di soprannaturale. È molto dimagrita, fatica a respirare e ha forti contrazioni agli arti inferiori. Avrebbe bisogno di morfina, ma non la vuole perché le toglierebbe la lucidità, la consapevolezza. Chiede alla mamma di non piangere perché dirà “quando in cielo arriva una ragazza di diciotto anni, si fa festa!”. Chiara Luce muore alle 4,10 del 7 ottobre 1990, festa della beata Vergine Maria del Rosario. Dichiarata venerabile il 3 luglio 2008, è stata proclamata beata il 25 settembre 2010.
Chiara Badano, o meglio, Chiara Badano Luce. E’,
infatti, la Luce di Dio, di Cristo che vivrà in lei, per sempre. Per
l’eternità. La luce che ancora oggi brilla intorno a noi, E’ la luce che
oggi celebriamo sugli altari, perché santi giovani si può. Se si
vuole.
Aveva 19 anni non 28 quando e morta,
RispondiEliminaVorrei avere il suo coraggio, il suo amore per il prossimo