MEDJUGORJE NEL SILENZIO DELL’ATTESA
In questi mesi di disagio universale continuo a farmi domande riguardo a ciò che sta succedendo a Medjugorje. Perché Medjugorje è diversa dal resto del mondo.
Sono passati sei mesi dall’ultima apparizione a Mirjana (18 marzo 2020) e più di cinque da quando sono state chiuse le frontiere in Bosnia Erzegovina, a causa della pandemia che ha messo in crisi tutti i popoli della terra.
Le difficoltà enormi, poste da questa condizione globale davanti agli organizzatori di pellegrinaggi, hanno impedito a tutt’oggi l’arrivo di pellegrini a Medjugorje.
Qui la situazione è tale che in alcune famiglie manca il pane, e alcuni suoi abitanti stanno pensando seriamente di andare in Germania o in Irlanda a cercare lavoro, sperando di tornare in Erzegovina, quando la situazione si normalizzerà.
Meno pellegrini, più crisi locale. Eppure i veggenti hanno sempre assicurato che tutti quelli che arrivavano a Medjugorje, erano stati chiamati. Ma se i pellegrini non riescono ad arrivare, allora deve esserci un motivo superiore, altrimenti il Signore avrebbe già tolto da tanto tempo tutti gli impedimenti. Un motivo legato alla sospensione della chiamata, perché siamo entrati nella fase finale di attesa dell’inizio dei segreti.
Ciò nonostante, dal punto di vista spirituale, per molti abitanti di Medjugorje, il momento presente ha significato una ripresa più forte della risposta alla chiamata della Gospa, l’ha sottolineato di recente la veggente Marija. Ad esempio, c’è un gruppo di essi che, a partire dal 25 giugno scorso, ha preso l’iniziativa di una novena di 365 giorni per prepararsi al 40° anniversario delle apparizioni. Ogni mattina, alle cinque salgono il Podbrdo, recitando tre rosari e leggendo i messaggi della Regina della Pace.
È TEMPO DI VEGLIA
Dopo il 18 marzo scorso, (giorno in cui la Gospa ci ha fatto sapere che le apparizioni del 2 del mese sono terminate), per il popolo dei figli della Regina della Pace è iniziato un periodo di preparazione e di attesa più intensa di prima.
La prima a entrare in questa preparazione è stata la stessa Mirjana.
La Madonna nell’ultimo messaggio della serie del 2 del mese, verso la fine, ha chiesto ai suoi Apostoli di vegliare:
“Apostoli del mio amore, è tempo di veglia, e a voi chiedo amore” (2 marzo 2020).
Non è la prima volta, l’aveva chiesto con le stesse parole il 2 novembre 2016 (“Figli miei, è tempo di veglia. In questa veglia vi invito alla preghiera, all’amore ed alla fiducia”), e con altre parole in tre diverse occasioni. Addirittura il 2 marzo 2013 ci ha assicurato che Lei stessa veglia con noi: “Figli miei, vegliate! Io, come Madre, veglio con voi.”
Sotto sotto siamo in tanti a pensarla allo stesso modo: ci stiamo disponendo per l’inizio dei segreti. Emblematica l’iniziativa di Diego Manetti, il quale si è inventato una novena di 40 settimane a partire dal 25 giugno 2020, consistente in una preparazione ai segreti, in modo da giungere al 24 marzo prossimo, vigilia dell’Annunciazione, con l’intento, neppure tanto nascosto, di trovarsi a ridosso di quello che potrebbe essere il giorno dell’annuncio del primo segreto.
E questo per quel meccanismo che si verrebbe creare a partire dall’apparizione del 18 marzo, il prossimo anno 2021, in coincidenza all’entrata nel 40° anniversario delle apparizioni. Tutti ormai sappiamo che questa apparizione non è legata al compleanno che Mirjana festeggia in quel giorno, ma all’inizio dei segreti, come ha spiegato più volte Mirjana: “Quando avranno inizio i segreti, si capirà perché”.
Il perché più ovvio è che sette giorni dopo viene la solennità dell’Annunciazione, una data maestosa, adatta a dare l’annuncio del primo segreto che apre tutta la serie dei 10 segreti, destinata a cambiare il mondo.
Siamo nel pieno di questa attesa, e lo stesso Mons. Hoser, Amministratore di Medjugorje per conto del papa, nel corso di un’intervista recente ha detto: "Stiamo aspettando l'iniziativa di Dio."*
IL DOVERE DELLA RISPOSTA
Se l’attesa è palpabile, chissà a che punto è la preparazione di tutti coloro che la Gospa per 39 anni ha definito “cari figli”, e ai quali ha dato credito di una risposta: “grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
La Gospa in questi 39 anni ha convocato milioni di persone, attraverso una chiamata personale. Una volta ha detto espressamente:
“[…] Cari figli, voglio che comprendiate che Dio ha scelto ognuno di voi nel suo piano di salvezza per l'umanità. Voi non potete capire quanto grande sia la vostra persona nel disegno di Dio. Perciò, cari figli, pregate affinché nel pregare comprendiate ciò che poi dovete fare secondo il piano di Dio. Io sono con voi perché possiate tutto realizzare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (25 gennaio 1987).
Tra tutti questi che sono stati già scelti, Dio ha operato una ulteriore scelta, proprio per formare quelle truppe scelte che devono dare la spallata definitiva al Male per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e la vittoria del Bene.
Che dire dunque di coloro che si sono detti pronti a diventare suoi Apostoli, in quella che si può definire una chiamata nella chiamata, e una scelta nella scelta?
“Vi ho scelto in modo speciale perché siate la luce dell'amore di mio Figlio.” (2 febbraio 2008).
“Secondo la volontà di Dio vi scelgo, secondo la sua forza vi rinvigorisco” (2 gennaio 2013).
Se sei stato scelto in modo speciale, allora devi dare una risposta speciale.
È necessario e urgente ritornare all’antico entusiasmo, spogliato dalle facili emotività.
DUNQUE NON DESISTERE
“Cari figli, vi invito ad essere coraggiosi e a non desistere, perché anche il più piccolo bene, il più piccolo segno d’amore vince il Male sempre più visibile.” (2 Ottobre 2018).
VEGLIARE
Vegliare con più intensità. Ritornare alla preghiera “di giorno e di notte”, perché non c’è da scherzare con le prove che arriveranno, perché è sicuro che arriveranno, come la Gospa ci ha rivelato attraverso la veggente Marija:
“Figlioli, verranno le prove, e voi non sarete forti ed il peccato regnerà, ma se siete miei, vincerete perché il vostro rifugio sarà il Cuore di mio Figlio Gesù. Perciò figlioli, ritornate alla preghiera affinché la preghiera diventi vita per voi, di giorno e di notte.” (25 luglio 2019)
PERSEVERARE
Tutto il messaggio del 2 novembre 2012 è sconvolgente, destinato a toccare il cuore in profondità:
“Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei Apostoli.
Prego mio Figlio affinché vi dia la Sapienza e la Forza divina.
Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la Verità di Dio e vi opponiate fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio.
Prego affinché testimoniate l'Amore del Padre Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'Amore di Dio.
Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero fidarmi dei miei figli, dei miei Apostoli.
Attraverso il digiuno e la preghiera mi aprite la via affinché preghi mio Figlio di essere accanto a voi ed affinché attraverso di voi il Suo Nome sia santificato.
Pregate per i pastori, perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro. Vi ringrazio.”
La Madonna non nasconde ai suoi Apostoli che il cammino della risposta è difficile, ma mostra loro anche un traguardo finale di gioia:
"Cari figli, vi invito nella mia missione, accompagnatemi a cuore aperto e con totale fiducia. La via nella quale vi guido a Dio è difficile, ma perseverate, e alla fine gioiremo tutti in Dio.” (2 ottobre 2007)
“Siate perseveranti affinché alla fine del cammino tutti insieme, nella gioia e nell’amore, potremo tenerci per le mani di mio Figlio.” (18 marzo 2008).
Riprendiamo coraggio, tenendo presente che ciò che ci attende è smisuratamente più grande e definitivo delle prove.
Franco Sofia
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