Esame di coscienza
Forse questo Esame di Coscienza ti potrà sembrare troppo lungo, troppo faticoso, troppo impegnativo per le tue forze. Non spaventarti! Il Signore non vuole da noi che oggi siamo perfetti; vuole che oggi ci rimettiamo in cammino. Nel sacramento della Riconciliazione ci assicura della sua presenza accanto a noi sulla strada della conversione.
Molti lo collegano solo alla preparazione prima di accostarsi al sacramento della Riconciliazione. Con il rischio di intenderlo solo in senso negativo: individuare i peccati commessi, pentirsi per poi confessarli. L'esame si può così ridurre a una specie di introspezione psicologica, a un fatto meccanico. L'esame di coscienza, è in radice la presa di coscienza dell'azione di Dio in noi: egli agisce sempre, non smette mai di amarci. La pratica dell'esame, allora, consiste nell'entrare in dialogo con Dio, nella preghiera fiduciosa, nel chiedergli di apre il nostro cuore, la nostra mente, per comprendere quando nella giornata siamo stati con lui o lontani da lui. Non è tanto un confronto con delle norme, ma parlare con il Signore, riferendogli ciò che è successo, i nostri pensieri e i sentimenti.
Inizia ringraziando il Signore: è lui che ti dona di fare questo cammino, in questa comunità, con questi fratelli che sostengono con la preghiera la tua conversione. Ringrazialo anche di tutte le volte che ti ha sostenuto nella fatica della vita; delle persone sante che ti ha fatto incontrare; di tutti i doni di cui ti ha ricolmato.
Se trovi in te mancanze gravi (peccati mortali) confessali con cuore aperto al sacerdote. Cristo ha voluto che ottenessimo il perdono di tutte le nostre colpe gravi confessandole alla sua Chiesa.
Per il resto, scegli uno o alcuni punti su cui lavorare, quelli che ti sembra facciano più acqua. E anche qui apri con fiducia tutto il tuo cuore al Signore. E’ lui che ti guida con amore in questo cammino. Decidi di revisionarti spesso su questi punti; ritornaci volentieri nelle prossime confessioni.
Esame di coscienza : “Ama Dio”
1. mi accosto alla Riconciliazione con vivo desiderio di conversione?
Sono disposto a cambiare vita?
2. imposto la mia vita nell’accoglienza senza riserve del progetto che Dio ha su di me? ho a cuore la preghiera come lo spazio della giornata nel quale dialogo con Dio? porto nella mia preghiera le occupazioni, le gioie, i dolori? o mi limito a muovere le labbra? la Parola di Dio ha spazio nella mia vita e nella mia giornata? accolgo con amore, come da Cristo, la dottrina e le norme morali che mi giungono dalla Chiesa?
3. concepisco la mia vita cristiana come una crescita verso Cristo, mio modello? curo la mia continua formazione cristiana? cerco di irrobustire la mia adesione a Cristo anche con il confronto con i fratelli nella fede?
ho un sacerdote che mi accompagna nel mio cammino?
4. L’Eucarestia domenicale è il momento in cui celebro Cristo come senso della mia vita? sono coinvolto attivamente nella partecipazione? o mi limito a “scaldare la sedia”? la Messa è al primo posto nella mia scala di valori per la settimana? mi unisco all’offerta d’amore di Cristo con la comunione?
5. mi accosto frequentemente a Cristo nel sacramento della riconciliazione?
mi preparo con cura? accetto con amore la penitenza che mi è assegnata?
apro con piena fiducia tutto il mio cuore al sacerdote?
6. ci sono per me altri dei: ricchezze, superstizioni, spiritismi, magia?
nelle cose che faccio seguo una giusta gerarchia di valore?
7. è la mia coscienza, aperta alla luce di Cristo, il criterio ultimo delle mie scelte? ho a cuore la formazione continua della mia coscienza, soprattutto riguardo alle situazioni più nuove di oggi?
8. ho rispettato il mio corpo come “tempio dello Spirito”, creato per la gloria della risurrezione? ho saputo accorgermi di quando le passioni mi rendevano meno libero? ho modificato il mio comportamento e le mie abitudini di conseguenza? gli altri hanno trovato in me un aiuto a vivere la stessa libertà? cerco di fuggire situazioni e occasioni in cui potrei cadere?
9. nel matrimonio accetto con amore la legge di libertà che la Chiesa mi insegna? vivo con generosità la collaborazione con Dio nel generare nuove vite?
10. ho accettato con amore con Cristo crocifisso i dolori e le prove della vita? mi educo al dominio di me stesso con la scelta di qualche mortificazione?
11. attendo con speranza la piena libertà che il Signore mi donerà al termine del mio cammino? ho l’ottimismo di chi sa che l’amore di Cristo avrà in ogni caso l’ultima parola?
12. so riconoscere le mie piccole chiusure quotidiane?
sono disposto a tornare sui miei passi e a riconoscere i miei errori e peccati?
13. sono responsabile all’interno della Chiesa? metto a disposizione sostanze, energie, tempo, e tutta la mia vita perché Cristo sia accolto con la Chiesa? la mia parrocchia, con i miei preti, e la mia diocesi con il mio vescovo, sono per me doni del Padre?
14. sono testimone di Cristo risorto con la mia gioia?
15. sono in sincera ricerca della verità, anche a costo di pagare di persona? sono fermo verso ogni forma di menzogna?
“Ama il prossimo”
1. le persone che ho accanto sono per me valori inestimabili? oppure me ne servo per me? le amo come le amerebbe Cristo, disposto a dare la vita per loro? imposto i rapporti con gli altri come un “lavare loro i piedi”?
2. nella mia famiglia mi sento e sono responsabile dei miei cari?
contribuisco secondo la mia condizione al bene e alla conduzione della famiglia? verso i miei genitori; so accettare le loro indicazioni, eventualmente confrontandomi nel dialogo? li ho onorati?
li ringrazio di quanto fanno per me? verso i miei figli: ho a cuore la loro educazione nella fede cristiana? cerco di essere per loro di esempio nel vivere i valori? li educo nella responsabilità? li so ascoltare e comprendere?
verso il coniuge: vivo la piena fedeltà? so dialogare e ascoltare, senza pretendere di cambiare l’altro? nelle espressioni d’amore ho a cuore anzitutto la sua gioia e il suo bene? insieme al coniuge e ai figli: siamo una famiglia che irradia nel palazzo e nel quartiere la luminosità di Cristo?mettiamo a servizio degli altri i grandi doni ricevuti? abbiamo a cuore l’unità della nostra famiglia?
3. ho a cuore il bene della società in cui vivo, a tutti i livelli? mi interesso di ciò che succede? sono impegnato a trasformare la società alla luce del Vangelo? so rinunciare ai miei interessi in favore del bene comune?
partecipo con il voto all’amministrazione della cosa pubblica? pago le tasse come mio contributo alla città e allo Stato? rispetto la legittima autorità?
4. gli ultimi che vedo nel mio orizzonte sono al centro dei miei interessi?
li considero pienamente persone umane, con gli stessi miei diritti?
li amo come li ama Cristo, arrivando a sporcarmi le mani con loro?
5.vivo il lavoro con giustizia, onestà, impegno? mi sento collaboratore del Creatore? ovvero i contratti? tengo fede alle promesse? svolgo le mie mansioni anzitutto come un servizio agli altri?
6. ho rispettato la vita, l’onore, la buona fama del prossimo?
ho procurato o consigliato l’aborto o l’eutanasia?
7. le mie parole sono state solo di aiuto, conforto, incoraggiamento al prossimo? nel testimoniare ho sempre avuto di mira la verità e la giustizia?
8. ringrazio il Signore di ciò che ho? rispetto i beni del prossimo e degli enti pubblici e privati? ho restituito ciò che ho rubato? ho riparato i danni arrecati?
9. ho perdonato di cuore a chi mi ha fatto dei torti? l’amore è il criterio ultimo della mia giustizia?
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