sabato 11 luglio 2020

11 luglio: San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa e la sua MEDAGLIA


 Nato verso il 480 a Norcia da famiglia agiata, fu mandato a Roma per studiare ma, disgustato dalle abitudini licenziose di molti coetanei, si recò nei pressi di Tivoli per condurre vita ascetica;  Numerosi fedeli accorrevano a lui, attratti dalla sua fama di santità e in breve tempo Benedetto diede vita a una dozzina di piccoli monasteri, assegnando a ciascuno 12 monaci. Per motto aveva “Ora et labora” e per insegna un aratro e una croce.

Paolo VI nel 1964 lo proclamò patrono principale dell’Europa.San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa è uno dei più importanti della cristianità ed anche uno dei più amati dai fedeli. Conosciamolo meglio: vediamo chi era, cosa fece, perché è importante e perché è stato canonizzato.

Severo ed intransigente, mal sopportato dagli altri monaci, il religioso subì persino un tentativo di avvelenamento.
 Benedetto decise di indirizzare altrove la sua vocazione, ovvero alla formazione dei giovani e alla fondazione di nuovi monasteri.

Il santo fondò vari monasteri, ma il più rinomato è certamente quello di Montecassino.

A tutt’oggi questa costruzione bellissima ed imponente, che nel corso dei secoli ha subito varie vicissitudini e persino la pressoché totale distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale, è considerata l’abbazia più importante del mondo.
La vita al suo interno era scandita dalla Regola appositamente redatta da Benedetto.
Il senso della stessa sta nelle parole “ora et labora”, prega e lavora.
A Montecassino il santo visse fino alla morte, avvenuta nel 547.
E’ sepolto insieme alla sorella, Santa Scolastica.
San Benedetto è Patrono d’Europa.

PRATICA. Da questo Santo impariamo la prontezza e l'estrema decisione nello scacciare le tentazioni.

PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del San Benedetto, affinché quello che non possiamo con i nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio



 Le origini della Medaglia di San Benedetto sono antichissime. Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e col "Breve" del 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. Sul diritto della medaglia, san Benedetto tiene nella mano destra una croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della santa Regola. Sull'altare è posto un calice dal quale esce una serpe per ricordare un episodio accaduto a Benedetto: il santo, con un segno di croce, avrebbe frantumato la coppa contenente il vino avvelenato datogli da monaci attentatori. Sullo stesso lato del libro aperto è raffigurato un corvo: quest'uccello sottrasse al santo un pane avvelenato prima che se ne nutrisse.


 LA MEDAGLIA DI SAN BENEDETTO
SPIEGAZIONE DELLE INIZIALI:

C.S.P.B.
Crux Sancti Patris Benedicti
La Croce del Santo Padre Benedetto

C.S.S.M.L.
Crux Sacra Sit Mihi Lux
La Croce Santa sia la mia luce.

N.D.S.M.D.
Non Drago Sit Mihi Dux
Non sia il demonio il mio condottiero

V.R.S.
Vade Retro, Satana!
Allontanati, Sanata!

N.S.M.V.
Numquam Suade Mihi Vana
Non mi attirare alle vanità

S.M.Q.L.
Sunt Mala Quae Libas
Son mali le tue bevande

I.V.B.
Ipse Venena Bibas
Bevi tu stesso i tuoi veleni.

Numerosi sono gli effetti benefici attribui­ti alla stessa: guarigioni, protezione contro il demonio, grazia di preparazione ad una santa morte... Ma attenzione, la medaglia non e' un tali­smano che annullerebbe le prove della nostra vita, ma un mezzo che ci aiuta a supe­rarle. Le parole scritte attorno alla croce sono quelle che Benedetto pronunciò rispondendo alla tentazione del demonio. Possiamo farle nostre in uno spirito di fede, sapendo che la Croce di Cristo é pegno della nostra vittoria e della nostra salvezza. Questa medaglia è un sacramentale della Chiesa Cattolica, un segno sacro dal quale sono signifìcati e ottenuti effetti, grazie alla preghiera della Chiesa. Per trarre vantaggi da questa preghiera e da questa medaglia, non basta farla benedi­re e portarla come se fosse un portafortuna: i benefici che speriamo di ottenere sono pro­porzionati alla crescita della nostra fede e della nostra fiducia in Dio e in San Bene­detto.
I fedeli hanno sperimentato la sua potente efficacia mediante l intercessione di S. Benedetto, nei seguenti casi:
-contro i malefici e le altre opere diaboliche
-per allontanare da qualche luogo gli uomini male intenzionati
-per curare e sanare gli animali dalla peste oppure oppressi dal maleficio
-per tutelare le persone dalle tentazioni, dalle illusioni e vessazioni del demonio specie quelle contro la castità
-per ottenere la conversione di qualche peccatore, particolarmente quando si trova in pericolo di morte
-per distruggere o rendere inefficace il veleno
-per allontanare la pestilenza
-per restituire la salute a quelli che soffrono di calcolosi, di dolori ai fianchi, di emorragie, di emottisi; a quanti sono morsi da animali contagiosi
-per ottenere l’aiuto divino alle mamme in attesa onde evitare l aborto
-per salvare dai fulmini e dalle tempeste



La medaglia di San Benedetto

Medaglie, croci, rosari, statue, dipinti, e altri articoli religiosi, sono stati a lungo usati per esprimere e sostenere la devozione religiosa a Dio e ai santi. Le icone o le immagini dipinte di Cristo e dei santi sono particolarmente popolari tra i cristiani d’Oriente come aiuto alla pietà e alla devozione cristiana. L’uso di un qualsiasi articolo religioso è quindi inteso come un mezzo per ricordarci di Dio e per suscitare in noi una pronta disponibilità e il desiderio di servire Dio e il prossimo. Con questa comprensione rifiutiamo ogni uso di articoli religiosi come se fossero meri amuleti o avessero un qualche potere magico che ci porti buona fortuna o salute migliore. Questo non è un atteggiamento cristiano.
Origine della medaglia di San Benedetto
Per i primi cristiani, la croce era il simbolo preferito e distintivo della loro fede in Cristo. Dagli scritti di San Gregorio Magno (540-604), sappiamo che San Benedetto aveva una profonda fede nella croce e che operò miracoli con il segno della croce. Questa fede e la devozione speciale verso la croce furono trasmesse alle successive generazioni di Benedettini. La devozione alla croce di Cristo ha dato origine alla diffusione di medaglie raffiguranti San Benedetto con una croce tenuta in alto, nella mano destra, e la sua regola per i monasteri nell’altra mano. Pertanto, la croce è sempre stata strettamente associata alla Medaglia di San Benedetto, che è spesso indicata come la Medaglia-Croce di San Benedetto. 
Nel corso del tempo, sono state fatte altre aggiunte, come la preghiera in latino, sul margine della medaglia, con cui si chiede la presenza di San Benedetto affinché possiamo essere rafforzati nell’ora della morte, come verrà spiegato più avanti. 
Non sappiamo quando sia stata coniata la prima medaglia di San Benedetto. Ad un certo punto della storia una serie di lettere maiuscole è stata collocata attorno alla grande figura della croce sul retro della medaglia. Per molto tempo il significato di queste lettere era sconosciuto, ma nel 1647, presso l’Abbazia di Metten, in Baviera, fu rinvenuto un manoscritto risalente al 1415, che forniva una spiegazione delle lettere. Sono le lettere iniziali di una preghiera latina di esorcismo contro Satana, come verrà spiegato di seguito.
La medaglia giubilare di Montecassino
Le caratteristiche di cui sopra sono state infine incorporate in una nuova medaglia coniata nel 1880 sotto la supervisione dei monaci di Montecassino, in Italia, in occasione del 1400° anniversario della nascita di San Benedetto. Il disegno di questa medaglia è stato fatto a St. Martin’s Archabbey, Beuron, Germania, su richiesta del priore di Montecassino, Rev.mo Boniface Krug OSB (1838-1909). Il priore Bonifacio era originariamente un monaco di St. Vincent Archabbey, a Latrobe, in Pennsylvania, fino a quando non fu scelto per diventare priore e, più tardi, arciabate di Montecassino. Da quel momento, la medaglia giubilare del 1880 è diventata la medaglia più popolare, in tutto il mondo cristiano, di qualsiasi altra medaglia mai realizzata per onorare San Benedetto.
Descrizione della medaglia del Giubileo
Poiché la Medaglia del Giubileo del 1880 ha tutte le caratteristiche importanti associate alla Medaglia di San Benedetto, la seguente descrizione di questa medaglia può servire a chiarire la natura e l’intento di ogni medaglia di San Benedetto, indipendentemente dalla forma o dal disegno.
In his right hand Saint Benedict holds the cross.
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Sulla faccia della medaglia c’è l’immagine di San Benedetto. Nella mano destra tiene la croce, il simbolo cristiano della salvezza. La croce ci ricorda la zelante opera dei monaci e delle monache benedettine di evangelizzazione e civilizzazione dell’Inghilterra e dell’Europa, specialmente dal VI al IX-X secolo.
In Saint Benedict’s left hand is his Rule for Monasteries.
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Nella mano sinistra di San Benedetto c’è la sua Regola per i Monasteri che potrebbe essere riassunta nelle parole del Prologo che ci esorta a “camminare nelle vie di Dio, con il Vangelo come guida”.
The poisoned cup and a loaf of poisoned bread.
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Sul piedistallo alla destra di San Benedetto vi è la tazza avvelenata, andata in frantumi quando egli ha fatto il segno della croce. Sul piedistallo a sinistra c’è un corvo che sta per portare via una pagnotta di pane avvelenato che un nemico invidioso aveva mandato a San Benedetto.
The Cross of our holy father Benedict.
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Sopra la tazza e il corvo ci sono le parole latine: Crux S. Patris Benedicti (La Croce del nostro Santo Padre Benedetto).
May we be strengthened by his presence in the hour of our death!
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Sul margine della medaglia, che circonda la figura di Benedetto, ci sono le parole latine: Eius in obitu nostro praesentia muniamur! (Possiamo essere rafforzati dalla sua presenza nell’ora della nostra morte!). I benedettini hanno sempre considerato San Benedetto uno speciale patrono per una morte serena. Egli stesso morì nella cappella di Montecassino mentre era in piedi, con le braccia alzate in cielo, sostenuto dai fratelli del monastero, poco dopo aver ricevuto la Santa Comunione.
From holy Monte Cassino, 1880
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Ai piedi di Benedetto leggiamo: ex SM Casino MDCCCLXXX (dal santo Monte Cassino, 1880). Questa è la medaglia coniata per commemorare il 1400° anniversario della nascita di San Benedetto.
May the holy cross be my light! May the dragon never be my guide!
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Sul retro della medaglia, la croce è dominante. Sui bracci della croce ci sono le lettere iniziali di una preghiera latina: Crux sacra sit mihi lux! Nunquam draco sit mihi dux! (Possa la santa croce essere la mia luce! Che il drago non sia mai la mia guida!).
The cross of our holy father Benedict.
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In the angles of the cross, the letters C S P B stand for Crux Sancti Patris Benedicti (The cross of our holy father Benedict).
PEACE!
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Sopra la croce c’è la parola pax (pace), che è un motto benedettino da secoli.
Begone Satan! Never tempt me with your vanities! What you offer me is evil. Drink the poison yourself!
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Intorno al margine del retro della medaglia, le lettere VRSNSMV – SMQLIVB sono le lettere iniziali, come detto prima, di una preghiera latina di esorcismo contro Satana: Vade retro Satana! Nunquam suade mihi vana! Sunt mala quae libas. Ipse venena bibas! (Vade retro Satana! Non tentarmi mai con le tue vanità! Quello che mi offri è malvagio. Bevi tu stesso il veleno!)
Non esiste un modo speciale per portare o indossare la medaglia di San Benedetto. Può essere indossata con una catena al collo, attaccata al rosario, tenuta in tasca o nella borsa, messa in una macchina o in casa. Alcuni fedeli spesso mettono la medaglia nelle fondamenta di case e edifici, sui muri di fienili e capannoni, o nella propria sede di attività. Lo scopo di usare la medaglia in uno dei modi sopra elencati è di invocare la benedizione e la protezione di Dio su di noi, ovunque siamo, e sulle nostre case e proprietà, specialmente attraverso l’intercessione di San Benedetto. Con l’uso cosciente e devoto della medaglia, essa diventa, per così dire, una costante preghiera silenziosa e ci ricorda la nostra dignità di seguaci di Cristo. 
La medaglia è una preghiera di esorcismo contro Satana, una preghiera per la forza nel tempo della tentazione, una preghiera per la pace tra noi e tra le nazioni del mondo, una preghiera che la Croce di Cristo sia la nostra luce e guida, una preghiera di fermo rifiuto di tutto ciò che è male, una preghiera affinché possiamo, con coraggio cristiano “camminare nelle vie di Dio, con il Vangelo come nostra guida”, come ci esorta San Benedetto. 
Avremo un’esperienza spirituale proficua se dedichiamo tempo per studiare la serie di iscrizioni e rappresentazioni trovate sui due lati della medaglia. Possiamo riflettere più e più volte su quello che vi troviamo perché porti la vera pace della mente e del cuore nelle nostre vite, mentre lottiamo per superare le debolezze della nostra natura umana, e per renderci conto che la nostra condizione umana non è perfetta, ma che con l’aiuto di Dio e l’intercessione dei santi può migliorare. 
La Medaglia di San Benedetto può servire come costante richiamo al bisogno di prendere la nostra croce ogni giorno e “seguire il vero Re, Cristo nostro Signore”, e quindi imparare “a condividere il suo regno celeste”, come San Benedetto ci esorta a fare nel Prologo della sua Regola. 
Con un rescritto della Sacra Congregazione dei Religiosi (4 maggio 1965) gli Oblati di San Benedetto possono indossare la Medaglia di San Benedetto invece del piccolo scapolare di stoffa nera precedentemente indossato. Con un decreto della Sacra Congregazione dei Riti (6 marzo 1959), si può impartire la Benedizione di San Mauro agli ammalati con una Medaglia di San Benedetto invece che con una reliquia della vera Croce, poiché quest’ultima è difficile da ottenere.
Benedizione della Medaglia di San Benedetto
Le medaglie di San Benedetto sono sacramentali che possono essere benedetti legittimamente da qualsiasi sacerdote o diacono – non necessariamente un benedettino (Istr., 26 settembre 1964, Canone 1168). È possibile utilizzare la seguente formula (trad. dall’inglese).
  • Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
  • Che ha fatto il cielo e la terra.
Nel nome di Dio Padre + onnipotente, che ha fatto il cielo e la terra, i mari e tutto ciò che è in essi, esorcizzo queste medaglie contro il potere e gli attacchi del malvagio. Possano tutti coloro che usano devotamente queste medaglie essere benedetti con la salute dell’anima e del corpo. Nel nome del Padre Onnipotente +, del Figlio Gesù Cristo nostro Signore, e dello Spirito Santo + il Paraclito, e nell’amore dello stesso Signore Gesù Cristo che verrà l’ultimo giorno per giudicare i vivi e i morti, e il mondo dal fuoco.
Amen.
Preghiamo.
Dio Onnipotente, fonte sconfinata di tutte le cose buone, umilmente chiediamo che, tramite l’intercessione di San Benedetto, riversi le tue benedizioni + su queste medaglie. Possano coloro che le usano impegnarsi devotamente e seriamente per compiere opere buone, essere benedetti da te con la salute dell’anima e del corpo, la grazia di una vita santa e la remissione delle pene temporali dovute al peccato. Possano essi anche con l’aiuto del tuo amore misericordioso, resistere alla tentazione del malvagio e sforzarsi di esercitare la vera carità e giustizia verso tutti, in modo che un giorno possano apparire senza peccato e santi ai tuoi occhi. Questo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Amen.
Il chierico poi spruzza le medaglie con l’acqua santa.
Permissu superiorum. Nihil obstat e Imprimatur, 24 aprile 1980.

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