Gesù
porta la Croce per tutti noi, e dovremmo chiederGli: “Signore, come
posso aiutarTi? Cosa posso offrirTi?”. Non dico che Egli non sia capace
di portare la Sua Croce, ma quando ci uniamo a Lui con tutto il cuore,
allora diventa una cosa bellissima. Non mi rivolgo a Lui solo quando ne
ho bisogno, ma cammino con Lui quando Egli ha più bisogno di me, quando
soffre per noi.
Molte volte, quando abbiamo una croce, potremmo offrirGliela, e invece
ci mettiamo a pregare così: “Signore, Ti prego, togli questa croce dalle
mie spalle, è pesante, non riesco a portarla. Perché l’hai data a me e
non a qualcun altro?” No! Non è così che dobbiamo pregare! La Madonna ci
dice che dovremmo dire piuttosto: “Signore, Ti ringrazio per questa
croce, grazie per questo grande dono che mi fai!”
“Pochissime
persone capiscono il grande valore della croce e il grande valore del
dono delle nostre croci quando le offriamo a Gesù. Possiamo imparare
così tanto attraverso il dono di una croce! In questo tempo di Quaresima
dobbiamo comprendere dal profondo del cuore quanto Gesù ci ama e
cominciare a camminare al Suo fianco con grande amore. Dovremmo cercare
di essere uniti a Lui nella Sua Passione. È questo il sacrificio che
Egli si aspetta da noi. Camminiamo così e quando verrà il giorno di
Pasqua con la Resurrezione, non vivremo la Resurrezione dal di fuori, ma
risorgeremo insieme a Gesù, perché saremo diventati liberi
interiormente, liberi da noi stessi e da tutte le nostre dipendenze. Non
è una cosa meravigliosa? Saremo capaci di vivere il Suo amore e la Sua
Resurrezione dentro di noi!
Ogni
croce ha la sua ragione d’essere. Dio non ci dà mai una croce senza un
motivo, un significato, ed Egli sa quando ce la toglierà. Nel momento
della sofferenza, ringraziamo Gesù per questo dono e diciamoGli anche:
“Se hai ancora un altro dono da farmi, eccomi, sono pronto. Ora ti
chiedo solo di donarmi la Tua forza per avere il coraggio di portare la
mia croce e andare avanti con Te, Signore!”
Ricordo
cosa mi disse la Gospa riguardo alla sofferenza: “Se voi conosceste il
grande valore della sofferenza!”. È veramente una cosa bellissima ! E
poi, il resto dipende interamente da noi e dalla nostra apertura di
cuore. Tutto dipende dal nostro “Si” a Gesù. Ci vuole tutta una vita per
imparare questo ed andare avanti. Ogni mattina, quando ci svegliamo,
possiamo cominciare la nostra giornata con Dio. La Madonna non ci chiede
di pregare dalla mattina alla sera, ma di mettere la preghiera al primo
posto, di mettere Dio al primo posto e poi svolgere i nostri lavori ed
avanzare risolutamente in tutte le cose della nostra vita, visitando gli
ammalati, ecc.
Quando
facciamo un’opera di carità senza pregare, questo non vale. Allo stesso
modo, quando preghiamo e non agiamo con carità, non vale neanche.
Queste due cose, preghiera e carità, vanno sempre insieme. E così,
giorno per giorno, andiamo un passo avanti. »
Fonte: .Altervista
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