Col Rosario salveremo le nostre famiglia
CATECHESI DI PADRE LJUBO RIMINI 12 Gennaio 2007
La Madonna non ci dice niente di nuovo, Medjugorje non serve perché
noi, che leggiamo i messaggi della Madonna, sappiamo meglio degli altri,
ma Medjugorje è innanzitutto un dono di Dio perché viviamo meglio il
Vangelo. Per questo la Madonna viene.
Quando spiego un messaggio, nei messaggi non troviamo nessuna cosa
nuova. La Madonna non aggiunge niente al Vangelo o all’insegnamento
della Chiesa. Prima di tutto la Madonna è venuta a svegliarci. Come ha
detto Gesù nel Vangelo:” Quando il Figlio dell’uomo tornerà nella
gloria, troverà la fede sulla terra?” Noi speriamo che qualcuno, almeno
una persona sulla terra crederà a Gesù, quando lui tornerà nella
gloria, quando tornerà io non so.
Ma noi preghiamo oggi per la fede. La fede personale sparisce, per
questo aumentano superstizioni, cartomanti, maghi e altre forme di
paganesimo e tutte le altre cose del paganesimo nuovo, moderno. Per
questo la Madonna viene per aiutarci, ma viene nella semplicità, come
Dio è venuto nella semplicità. Noi sappiamo come: Gesù è nato a
Betlemme, da una donna, Maria, sposa di Giuseppe, venuta in Betlemme,
senza rumore, nella semplicità. Solo i semplici riconoscono che questo
bambino, Gesù di Nazaret è il figlio di Dio, solo i semplici pastori e i
tre Magi che cercano il senso della vita. Oggi noi qui siamo venuti per
avvicinarci alla Madonna, perché ci aggrappiamo al suo cuore e al suo
amore. La Madonna nei suoi messaggi ci invita: “ prima di tutto pregate
il Rosario, perché il Rosario è una preghiera per i semplici, una
preghiera comunitaria, una preghiera ripetitiva. La Madonna non ha
paura di ripetere tante volte : “ Cari figli, satana è forte, con il
Rosario in mano lo vincerete”.
Voleva dire: pregando il Rosario vincerete satana, nonostante che lui
sembri forte. Oggi prima di tutto è minacciata la vita . Tutti noi
sappiamo i problemi, le croci . Qui in questa chiesa, a questo incontro
non siete venuti solo voi, ma con voi sono venute anche tutte le
persone , ogni vostra famiglia, tutte le persone che portate nel vostro
cuore. Qui siamo nel nome di tutti loro, nel nome di tutti quelli della
nostra famiglia che sono lontani, che a noi sembra che non credano,
che non abbiano la fede. Ma è importante non criticare,non condannare.
Noi siamo venuti per presentare tutti loro a Gesù e alla Madonna. Qui
siamo venuti prima di tutto per permettere che la Madonna cambi il mio
cuore, non il cuore dell’altro.
Siamo sempre portati come uomini, come umani, di cambiare l’altro.
Proviamo a dire a noi stessi : “Dio, con le mie forze, con la mia
intelligenza non posso cambiare nessuno. Solo Dio, solo Gesù con la Sua
grazia, può cambiare, può trasformare, non io. Io posso solo
permettere. Come dice la Madonna tante volte : “ Cari figli, permettete
! permettete !” Quanti ostacoli ci sono anche in noi quanti dubbi,
quante paure che ci sono dentro di me ! Si dice che Dio esaudisce le
preghiere subito, ma solo il problema è che non crediamo questo. Per
questo Gesù, a tutti quelli che si avvicinavano a Lui con la fede,
diceva .” la tua fede ti ha salvato “. Voleva dire: “ Tu mi hai
permesso che io ti salvi, che la mia grazia ti guarisca, che il mio
amore ti liberi. Mi hai permesso. ”
Permettete. Dio aspetta il mio permesso, il nostro permesso. Per questo
dice la Madonna:” Cari figli, io mi inchino, io mi sottometto alla
vostra libertà.” Con quanto grande rispetto la Madonna si avvicina ad
ognuno di noi, la Madonna non ci spaventa, non ci accusa, non ci
giudica, ma viene con grande rispetto . Io ripeto che ogni suo messaggio
è come una preghiera, una preghiera della madre. Non è solo che noi
preghiamo la Madonna, ma io direi, Lei, nella sua umiltà, col suo amore,
Lei prega il tuo cuore. Prega anche stasera la Madonna: “ Caro figlio,
cara figlia, apri il tuo cuore, avvicinati a me, presenta a me tutti i
tuoi cari, tutti i tuoi ammalati, tutti i tuoi che sono lontani. Caro
figlio, cara figlia, permetti che il mio amore possa entrare nel tuo
cuore, nei tuoi pensieri, nei tuoi sentimenti, nel tuo
cuore povero, nel tuo spirito”.
L’amore della Madonna, della Vergine Maria, vuole scendere su di noi, su tutti noi, su ogni cuore.
Io vorrei dire due parole sulla preghiera.
La preghiera è il mezzo più forte che esista. Io direi che la preghiera
non è soltanto allenamento spirituale, la preghiera non è solo un
precetto, un comandamento per la Chiesa. Io direi che la preghiera è la
vita. Come il nostro corpo non può vivere senza il cibo, così il nostro
spirito, la nostra fede, il nostro rapporto con Dio si spezza, non
esiste, se non esiste, se non c’è la preghiera. Quanto io credo in Dio,
tanto prego. Nella preghiera si manifesta la mia fede e il mio amore. La
preghiera è il mezzo più forte, non c’è un altro mezzo. Per questo la
Madonna per il 90% dei suoi messaggi sempre : “Cari figli pregate. Vi
invito a pregare. Pregate col cuore. Pregate finché la preghiera non
diventi per voi la vita. Cari figli,mettete Gesù al primo posto.”
Se la Madonna conoscesse un altro mezzo, di sicuro non ce lo
nasconderebbe, ai suoi figli non vuole nascondere niente. La preghiera
io direi è un lavoro difficile e la Madonna nei suoi messaggi non ci
dice quello che è facile, quello che ci piace, ma ci dice quello che è
per il nostro bene, perché abbiamo la natura ferita di Adamo. E’ più
facile guardare la televisione che pregare. Quante volte forse non
abbiamo voglia di pregare, non ci sentiamo disposti a pregare. Quante
volte satana cerca di convincerci che la preghiera è inutile. Tante
volte nella preghiera ci sentiamo dentro vuoti e senza sentimenti.
Ma tutto questo non è importante. Nella preghiera non dobbiamo cercare i
sentimenti, quelli che siano, ma dobbiamo cercare Gesù, il Suo amore.
Come tu non puoi vedere la grazia con gli occhi non puoi vedere la
preghiera, la fiducia, la puoi vedere grazie ad un’altra persona che
vede . Non puoi vedere l’amore dell’altro, ma lo riconosci dai gesti
visibili. Tutte queste realtà sono spirituali e la realtà spirituale non
la vediamo, ma la sentiamo.
Abbiamo la capacità di vedere, di sentire, direi di toccare queste
realtà che non vediamo con gli occhi, ma le sentiamo dentro
interiormente. E quando siamo nella preghiera noi sappiamo la nostra
pena. Oggi l’uomo io direi soffre e si trova in una situazione di
ignoranza, ignoranza per le cose esistenziali, nonostante l’uomo abbia
fatto tanti progressi nella tecnica, civiltà. In tutte le altre cose
umane è ignorante. Non sa, nessuno degli uomini più intelligenti sa
rispondere a queste domande che l’uomo forse non pone a se stesso, ma
Dio pone dentro di lui. Da dove siamo venuti su questa terra? Cosa
dobbiamo fare? Dopo la morte dove andiamo? Chi ha deciso che tu devi
nascere? Quali genitori devi avere quando nasci? Quando nasci ?
Nessuno ti ha chiesto tutto questo, la vita ti è stata donata. E’ ogni
uomo nella propria coscienza si sente responsabile, non ad un altro
uomo , ma si sente responsabile al suo Creatore , Dio , che non è solo
nostro creatore, ma è nostro padre, Gesù ci ha rivelato questo.
Senza Gesù noi non sappiamo chi siamo e dove andiamo. Per questo la
Madonna ci dice: “ Cari figli, io vengo a voi come madre e voglio
mostrarvi quanto Dio, vostro padre, vi ama. Cari figli, voi non siete
coscienti di quanto Dio vi ama. Cari figli, se sapeste quanto vi amo
piangereste di gioia”. Una volta i veggenti hanno chiesto alla Madonna: “
Perché sei tanto bella?”. Questa bellezza non è una bellezza visibile
con gli occhi, è una bellezza che riempie, che ti attrae , che ti dona
la pace. La Madonna ha detto: “ Sono bella perché amo”. Se anche voi
amate sarete belli, così non avrete tanto bisogno di cosmetici ( questo
lo dico io, non la Madonna).
Questa bellezza, che proviene da un cuore che ama, ma un cuore che odia
non può mai essere bello e attraente. Un cuore che ama, un cuore che
porta la pace, di sicuro è sempre bello e attraente. Anche il nostro Dio
è bello sempre, è attraente. Qualcuno ha chiesto ai veggenti: “ In
questi 25 anni la Madonna è invecchiata un po’? “ I veggenti hanno detto
: “ Noi siamo invecchiati, ma la Madonna è sempre uguale”, perché si
tratta della realtà spirituale, del livello spirituale. Noi sempre
cerchiamo di capire, perché viviamo nello spazio e nel tempo e noi non
possiamo mai capire questo. L’amore , l’amore non ti invecchia mai,
l’amore è sempre attraente.
Oggi l’uomo non ha fame di cibo, ma tutti siamo affamati di Dio,
dell’amore. Questa fame, se noi cerchiamo di saziarla con le cose, col
cibo, diventiamo ancora più affamati. Io come sacerdote, sempre mi
chiedo cosa c’è qui a Medjugorje che attrae tanta gente, tanti
credenti, tanti pellegrini. Cosa vedono? E non si trova una risposta.
Quando si viene a Medjugorje , non è un posto così attraente, non c’è
niente da vedere umanamente parlando: sono due monti pieni di sassi e
due milioni di souvenir-shops, ma c’è una presenza, un realtà che non si
vede con gli occhi, ma si sente col cuore. Questo mi hanno confermato
tanti, ma anch’io ho sperimentato che c’è una presenza, una grazia : qui
a Medjugorje è più facile aprire il cuore, è più facile pregare, è più
facile confessarsi. Dio anche leggendo la Bibbia , sceglie posti
concreti, sceglie persone concrete attraverso le quali annuncia, opera.
E l’uomo, quando si trova davanti ad un’opera di Dio, si sente sempre
indegno, impaurito, si oppone sempre. Se vediamo anche Mosè si oppone e
dice:”Non so parlare” e Geremia dice: “Sono un bambino”, anche Giona
scappa perché si sente inadeguato a quello che Dio chiede, perché le
opere di Dio sono grandi. Dio opera grandi cose attraverso le
apparizioni della Madonna, attraverso tutti quelli che hanno detto sì
alla Madonna. Anche nella semplicità della vita quotidiana Dio opera
grandi cose. Se noi guardiamo al Rosario, il Rosario è simile alla
nostra vita quotidiana, semplice, monotono è una preghiera ripetitiva.
Così, se guardiamo la nostra giornata, ogni giorno facciamo le stesse
cose, da quando ci alziamo, fino a quando andiamo a coricarci, tante
cose facciamo ogni giorno. Così anche nella preghiera ripetitiva. Oggi,
per così dire, il Rosario può essere una preghiera non capita bene,
perché oggi nella vita si cerca sempre qualcosa di nuovo, ad ogni costo.
Se Noi guardando la televisione, la pubblicità sempre ci deve essere qualcosa di diverso, o nuovo, creativo.
Così, anche noi nella spiritualità cerchiamo qualcosa di nuovo. Invece
la forza del cristianesimo non è in qualcosa sempre di nuovo, la forza
della nostra fede è nella trasformazione , nella potenza di Dio che
trasforma i cuori. Questa è la forza della fede e del cristianesimo.
Come ha detto sempre la nostra cara Madre Celeste, una famiglia che
prega insieme, rimane insieme. Invece una famiglia che non prega
insieme, può rimanere insieme, ma la vita comunitaria della famiglia
sarà senza pace, senza Dio, senza benedizione, senza grazie. Oggi , per
così dire , nella società in cui viviamo , non è moderno essere
cristiani, non è moderno pregare. Sono poche le famiglie che pregano
insieme. Possiamo trovare mille scuse per non pregare, televisione,
impegni, lavori, e tante cose , così cerchiamo di tranquillizzare la
nostra coscienza .
Ma la preghiera è un lavoro difficile. La preghiera è qualcosa che il
nostro cuore profondamente anela, cerca, desidera, perché solo nella
preghiera possiamo assaggiare la bellezza di Dio che vuole prepararci e
donarci. Molti dicono che quando si prega il Rosario vengono tanti
pensieri, tante distrazioni. Fra Slavko diceva che quelli che non
pregano non hanno problemi con le distrazioni, solo quelli che pregano.
Mala distrazione non è solo problema della preghiera, la distrazione è
problema della nostra vita. Se noi cerchiamo e guardiamo nel nostro
cuore più profondamente, vediamo quante cose, quanti lavori facciamo
distrattamente, così.
Quando guardiamo gli uni con gli altri , siamo proprio noi stessi, o
distratti o addormentati La distrazione è problema della vita. Perché la
preghiera del rosario ci aiuta a vedere il nostro stato spirituale,
dove siamo arrivati. Il nostro Papa defunto Giovanni Paolo II ha
scritto nella sua Lettera “Rosarium Virginia Mariae” tante cose belle,
che sono sicuro che ha letto anche lui i messaggi della Madonna.
In questa sua lettera ci ha incoraggiati di pregare questa preghiera
bellissima, questa preghiera forte Io, nella mia vita spirituale, quando
guardo al passato, all’inizio, quando mi sono svegliato spiritualmente
a Medju , ho cominciato a pregare il Rosario, mi sentivo attratto da
questa preghiera. Poi sono venuto nella fase della mia vita spirituale
in cui ho cercato la preghiera di tipo diversa, la preghiera di
meditazione.
La preghiera del Rosario è una preghiera per così dire orale può
diventare anche una preghiera contemplativa, una preghiera profonda, una
preghiera che può riunire la famiglia, perché attraverso la preghiera
del Rosario Dio ci dona la sua pace, la sua benedizione, la sua grazia.
Solo la preghiera può rappacificare, tranquillizzare i nostri cuori.
Anche i nostri pensieri. Non dobbiamo avere paura delle distrazioni
nella preghiera. Dobbiamo venire a Dio così come siamo, distratti,
assenti spiritualmente nel nostro cuore e mettere sopra la sua croce,
sull’altare, nelle sue mani, nel suo cuore, tutto quello che siamo,
distrazioni, pensieri, sentimenti, emozioni, colpe e peccati, tutto
quello che siamo. Dobbiamo essere e venire nella verità e nella sua
luce. Io sempre mi meraviglio e mi stupisco per la grandezza dell’amore
della Madonna, per il suo amore di madre. Soprattutto nel messaggio che
la Madonna ha dato al veggente Jakov nel messaggio annuale di Natale, la
Madonna si è rivolta soprattutto alle famiglie e ha detto: “ Cari
figli, desidero che le vostre famiglie diventino sante”. Noi pensiamo
che la santità sia per altri, non per noi, ma la santità non è contro la
nostra natura umana. La santità è ciò a cui più profondamente il nostro
cuore anela, cerca. La Madonna, apparendo a Medjugorje non è venuta a
rubarci la gioia, a privarci della gioia, della vita. Solo con Dio
possiamo godere la vita, avere la vita. Come ha detto ha detto:” Nessuno
può essere felice nel peccato”.
E sappiamo bene che il peccato c’inganna, che il peccato è qualcosa che
ci promette tanto, che è attraente. Satana non si presenta brutto, nero e
con le corna, di solito si presenta bello e attraente e promette tanto,
ma alla fine ci sentiamo ingannati, ci sentiamo vuoti, feriti. Sappiamo
bene, io sempre dico questo esempio, che può sembrare banale, ma quando
tu hai rubato in un negozio della cioccolata, dopo, quando la mangi, la
cioccolata non è più così dolce. Anche l’uomo quando un marito che ha
tradito la moglie o la moglie che ha tradito il marito non può essere
felice, perché il peccato non permette di godere la vita, di avere la
vita, di avere la pace. Il peccato, nel senso più ampio, il peccato è
satana, il peccato è una forza che è più forte dell’uomo.L’uomo non può
vincere il peccato con le proprie forze, per questo abbiamo bisogno di
Dio, abbiamo bisogno del Salvatore.
Non possiamo salvare noi stessi, le nostre opere buone non ci salvano di
sicuro,non ci salverà nemmeno la mia preghiera, la nostra preghiera. Ci
salva solo Gesù nella preghiera, ci salva Gesù nella confessione che
facciamo, Gesù nella S. Messa, Gesù in questo incontro salva.
Nient’altro. Che questo incontro sia un’occasione,un dono, un mezzo, un
momento attraverso il quale Gesù e la Madonna vogliono venire da te,
vogliono entrare nel tuo cuore perché tu stasera diventi credente, colui
che vede, dice, crede davvero in Dio. Gesù e la Madonna non sono
persone astratte, nelle nuvole. Il nostro Dio non è qualcosa di
astratto, un qualcosa che è lontano dalla nostra vita concreta. Il
nostro Dio è diventato un Dio concreto, è diventato persona e ha
consacrato, con la sua nascita, ogni momento della vita umana, dal suo
concepimento fino alla morte. Il nostro Dio ha per così dire assorbito
ogni momento, tutto il destino umano, tutto quello che tu vivi.
Io sempre dico, quando parlo ai pellegrini a Medjugorje: “ La Madonna è
qui” La Madonna qui a Medju si incontra, si prega, si sperimenta, non
come una statua di legno o un essere astratto, ma come una madre, come
una madre viva, una madre che ha il cuore. Molti quando vengono a
Medjugorje dicono:” Qui a Medjugorje si sente una pace, ma quando si
torna a casa, tutto questo svanisce”. Questo è il problema di ognuno di
noi. E’ facile essere cristiani quando siamo qui in chiesa, il problema è
quando torniamo a casa ,se allora siamo cristiani. Il problema è dire:”
Lasciamo Gesù in chiesa e torniamo a casa senza Gesù e senza la
Madonna, invece di portare nel cuore la grazia di loro con noi, di
assumere la mentalità, i sentimenti di Gesù, le sue reazioni, di
cercare di conoscerlo meglio e permettere che Lui trasformi me ogni
giorno e sempre di più. Come ho detto, parlerò meno e pregherò di più .
E’ arrivato il momento di preghiera.
Quello che io desidero augurare a voi è che dopo questo incontro, dopo questa preghiera, la Madonna venga con te.
Va bene.
fonte: http://medjugorje25anni.altervista.org/catechesi.d
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