PADOVA. La Congregazione vaticana per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha ufficialmente riconosciuto San Leopoldo Mandic come patrono dei malati d'Italia colpiti da tumore.
Lo ha annunciato il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, che nel luglio 2016 aveva fatto avviare l'iter in seguito alla richiesta dei frati cappuccini e di un gruppo di medici padovani. La petizione lanciata per sostenere questo riconoscimento ha raccolto 69.758 firme in poco più di tre anni.
San Leopoldo morì per un tumore all'esofago, ed era già invocato per la guarigione da molti fedeli; i devoti a San Leopoldo potranno utilizzare anche un piccolo opuscolo con tre preghiere (del malato, dei familiari e per gli operatori sanitari) formulate per questa occasione.
La Diocesi di Padova ricorderà questo riconoscimento martedì 11 febbraio, Giornata mondiale del malato, e martedì 12 maggio, festa di San Leopoldo: «Questo riconoscimento - ha detto monsignor Cipolla - è un'occasione bella e significativa per farsi prossimi a tutti i bisogni di attenzione e vicinanza di chi vive la malattia, specie in campo oncologico»
«Questo
riconoscimento – sottolinea il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla –
è un’occasione bella e significativa per farsi prossimi a tutti i
bisogni di attenzione e vicinanza di chi vive la malattia, specie in
campo oncologico. È un modo per essere vicini a malati e familiari, che
spesso si trovano soli, ma anche agli operatori sanitari che
quotidianamente sono chiamati ad assistere e curare con competenza,
disponibilità e umanità: è un modo per ascoltare la sofferenza. San
Leopoldo, anche per la sua esperienza personale di malattia e per la sua
vita spesa in confessionale proprio nell’esercizio dell’ascolto
misericordioso, è sicuramente la figura più adeguata».
«Voglio
esprimere il mio grazie, sentito e fraterno, innanzitutto al Signore,
sorgente di ogni bene; a Papa Francesco che ha accolto, appoggiato e
sigillato con la sua autorità il voto dei fedeli e dei devoti – fa eco
fra Roberto Tadiello, ministro provinciale dei frati cappuccini rispetto
a questo riconoscimento – infine a tutte le persone e realtà che si
sono fatte promotrici di questa bella iniziativa. Essa vuole rendere
presente e vicina, attraverso l’umile figura di San Leopoldo, la
compassione della Chiesa nei confronti delle persone sofferenti, in
particolare dei malati di tumore, i loro familiari e il personale
sanitario che li ha in cura».
LA VISITA AI LUOGHI DEL SANTO (Piazzale Santa Croce, 44 - 35123 Padova tel. 049.8802727)
La cappella e la tomba del santo
Di
fronte alla celletta-confessionale di san Leopoldo si trova la cappella
dove, dal 1963, riposano le spoglie del santo. La tomba, di marmo
rosso, è meta di un continuo pellegrinaggio. All’interno della cappella,
accanto alla lapide tombale, in una nicchia è esposto il reliquiario
contenente la mano destra del santo: per ricordare le innumerevoli volte
che essa si è alzata e protesa per assolvere, benedire e consolare. La
pala dell’altare della cappella, realizzata da Lino Dinetto, interpreta
la missione di san Leopoldo: condurre le anime alla Santissima Trinità,
per la mediazione di Gesù Redentore. All’esterno della cappella, accanto
alla tomba, arde giorno e notte la “Lampada della riconciliazione”. Il
rito dell’offerta dell’olio che la alimenta viene rinnovato ogni anno il
12 maggio, festa liturgica del santo.
La stanzetta-confessionale
Qui,
per circa 33 anni, san Leopoldo ha trascorso gran parte della giornata
nell’ascolto dei fedeli, nell’amministrazione del sacramento della
Riconciliazione, nella preghiera silenziosa. È un piccolo ambiente,
rimasto integro, come ai tempi del santo: una poltroncina su cui sedeva
il confessore e l’inginocchiatoio del penitente, uniti da un crocifisso
appeso alla parete, dinanzi al quale sostano in preghiera devoti e
pellegrini. Una lapide posta sulla parete esterna della
stanzetta-confessionale di padre Leopoldo (dove sostò in preghiera san
Giovanni Paolo II il 12 settembre 1982) ricorda come questa sia stata
prodigiosamente preservata affinché «rimanesse – così padre Leopoldo
aveva predetto qualche anno prima – come monumento della divina
misericordia».
PERCORSO SPIRITUALE
Singoli
e gruppi sono invitati a percorrere un “percorso spirituale” che –
snodandosi attraverso sette luoghi significativi riguardanti la vita e
l’opera di san Leopoldo – si propone come momento di riflessione,
preghiera ed esperienza della misericordia di Dio.
Qui le info utili
ORARI
APERTURA
Chiesa: 6.00-12.00 / 15.00-19.00
Cappella e confessionale del santo:
8.00-12.00 / 15.00-19.00
SANTE MESSE
Feriale 7.00 – 8.30 – 10.00 – 18.00
Festivo 6.30 – 7.45 – 9.00 – 10.15 – 11.30 – 16.00 – 18.00
(Sabato pomeriggio 16.00 – 18.00)
PENITENZIERIA / CONFESSIONI
Feriale 7-12 / 15-19 (Lunedì pomeriggio non si confessa)
Festivo 6.15-12 / 15-19
Fonte: il Mattino di Padova
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