Prima le malattie erano associate al castigo di Dio, e la peggiore di
queste era la lebbra (simbolo del peccato). Il
malato di lebbra era proprio un peccatore, infatti venivano colpiti
dalla lebbra, secondo gli antichi: i ladri, gli omicidi, i falsi, coloro
che giuravano il falso, gli incesti, i peggiori. Il lebbroso
doveva indossare vestiti strappati per essere riconosciuti da tutti , la
lebbra era considerata la sorella della morte ( sfigura una personae e la fa diventare irriconoscibile ).
Una
persona colpito dalla lebbra diventa insensibile…. Può anche subire
delle bruciature e non se ne rende conto, non sente nulla.
E' così quando ti riempi di peccati: uno perde la sensibilità dei valori, e non si
rende più conto di ciò che ti fa male, per cui cominci ad essere disumanizzato, brutto, irriconoscibile. Perdi il
senso della vita (la persona che sta nel peccato si abitua con il
male).
Cosa fa Gesù? Ridona la sensibilità, la dignità persa con il
peccato. Gesù guarisce (10) lebbrosi, non è a caso che sono
dieci,abbiamo 10 dite nella mano, ed è il numero per essere “comunità”
anche per pregare, rappresenta la totalità, Questi 10 si fidano
dalla Parola di Gesù.
Ma sono stati purificati 10, uno solo torna a
ringraziare, gli altri 9 dove sono? Questo è il punto centrale di tutto
il brano evangelico , Gesù non si arrabbia, la sorpresa di Gesù che al
tornare per rendere gloria a Dio sia proprio un samaritano, che era meno
preparato degli altri ebrei.
La Salvezza viene da Lui,Lui può toccare l'intoccabile ( il lebbroso ) è può guarire l'inguaribile.
"Non è la malattia a rendere infelice l'uomo, è la mancanza di Dio a renderlo triste". Sante e verissime parole del Vescovo Mons. GIOVANNI D' ERCOLE
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