Messe riparatrici contro la profanazione
Potrebbe essere legato a possibili riti satanici il furto sacrilego avvenuto nella notte a Cuglieri.
I ladri hanno sfondato il portone della chiesetta di San Nicola, l’amarezza di don Francesco Ledda: “Hanno portato via dal tabernacolo la pisside con le ostie e un calice, potrebbero voler fare qualche rito satanico”
Un furto, una profanazione in piena regola.
I ladri hanno preso di mira un’antica chiesa della Sardegna, a Ozieri, intitolata a San Nicola. A denunciare il fatto è don Francesco Ledda, 70 anni, da dodici anni alla guida della parrocchia di via Berlinguer. In via Aldo Moro, “dal 1400 circa”, c’è l’antica chiesetta. Domenica notte, qualcuno, è riuscito a entrare dentro, riuscendo a rubare “quaranta ostie consacrate, custodite dentro la pisside, e un calice in argento. Dopo aver forzato il portone in legno hanno scassinato il tabernacolo”, racconta, in esclusiva a Casteddu Online, il prete. Lunedì pomeriggio l’amara scoperta: “Sono tornato nella chiesetta e mi sono accorto del furto. Ho subito chiamato i carabineri, mi hanno assicurato che svolgeranno tutte le indagini utili per risalire ai ladri. Purtroppo la chiesa non ha telecamere di sorveglianza”.
Don Ledda è molto preoccupato. All’appello, infatti, mancano solo il porta ostie e il calice: “Non vorrei che le utilizzassero per compiere qualche rito satanico. Rubare ostie consacrate vuol dire compiere una grave profanazione. Mi auguro che i ladri si pentano”, questo l’augurio-speranza del religioso, “e che restiutiscano il maltolto. Sono parroco di questa chiesa da dodici anni, non era mai capitato un fatto simile”.
E'una notizia molto allarmante : in tutta l’Italia, in molte chiese, stanno aumentando i furti di ostie consacrate, oltre a quelli delle offerte e di oggetti sacri.
E’ un’offesa oltraggiosa -a dir poco, per i fedeli cristiani, ma soprattutto per Gesù, che è vivo in quelle particole. Chiunque compia questi gesti dovrebbe almeno rendersene conto!
Queste azioni anti-cristiane possono esser dettate da diverse condotte, dal furto per empietà, fino ad arrivare all’utilizzo delle ostie e delle suppellettili sacre in messe nere e riti di stregoneria.
I ladri hanno preso di mira un’antica chiesa della Sardegna, a Ozieri, intitolata a San Nicola. A denunciare il fatto è don Francesco Ledda, 70 anni, da dodici anni alla guida della parrocchia di via Berlinguer. In via Aldo Moro, “dal 1400 circa”, c’è l’antica chiesetta. Domenica notte, qualcuno, è riuscito a entrare dentro, riuscendo a rubare “quaranta ostie consacrate, custodite dentro la pisside, e un calice in argento. Dopo aver forzato il portone in legno hanno scassinato il tabernacolo”, racconta, in esclusiva a Casteddu Online, il prete. Lunedì pomeriggio l’amara scoperta: “Sono tornato nella chiesetta e mi sono accorto del furto. Ho subito chiamato i carabineri, mi hanno assicurato che svolgeranno tutte le indagini utili per risalire ai ladri. Purtroppo la chiesa non ha telecamere di sorveglianza”.
Don Ledda è molto preoccupato. All’appello, infatti, mancano solo il porta ostie e il calice: “Non vorrei che le utilizzassero per compiere qualche rito satanico. Rubare ostie consacrate vuol dire compiere una grave profanazione. Mi auguro che i ladri si pentano”, questo l’augurio-speranza del religioso, “e che restiutiscano il maltolto. Sono parroco di questa chiesa da dodici anni, non era mai capitato un fatto simile”.
E'una notizia molto allarmante : in tutta l’Italia, in molte chiese, stanno aumentando i furti di ostie consacrate, oltre a quelli delle offerte e di oggetti sacri.
E’ un’offesa oltraggiosa -a dir poco, per i fedeli cristiani, ma soprattutto per Gesù, che è vivo in quelle particole. Chiunque compia questi gesti dovrebbe almeno rendersene conto!
Queste azioni anti-cristiane possono esser dettate da diverse condotte, dal furto per empietà, fino ad arrivare all’utilizzo delle ostie e delle suppellettili sacre in messe nere e riti di stregoneria.
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