RALLEGRATI, FIGLIA DI SION
«Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te, dice il Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo
popolo ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli
eserciti mi ha inviato a te». (Zc. 2, 14-15)
Quale prodigio! Nulla fu mai così vicino a Dio come la beata Vergine Maria. Che cosa di più puro? Che cosa di più irreprensibile?
Quale prodigio! Nel suo immenso amore per gli uomini, Dio non si è vergognato di prendere per madre colei ch'era sua creatura.
Veramente ad essa si applicano le parole del profeta Zaccaria: «Canta inni, rallegrati, o figlia di Sion perché ecco che vengo ad abitare in mezzo a te, dice il Signore» (2,14).
Ed è ancora ad essa, che si rivolge Gioele allorché esclama: «Non temere, o terra, esulta, rallegrati, perché grandi cose ha fatto il Signore» (2, 21).
Esulta, casa del Signore, terra che Dio ha sfiorato con i suoi passi. Tu che hai contenuto nella tua carne Colui la cui divinità sorpassa l'universo. Da te, colui che è la semplicità stessa ha assunto la complessa natura dell'uomo; l'eterno è entrato nel tempo e l'infinito si è lasciato circoscrivere. Esulta, dimora di Dio, che brilli della luce della divinità...
«Ave, o piena di grazia» (Lc. 1, 28): la tua opera e il tuo nome sono fonti di gioia più della gioia stessa. Da te è venuta al mondo la gioia immortale, il Cristo, rimedio alla tristezza degli uomini. Esulta, paradiso più felice del giardino dell'Eden nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l'albero della Vita. (S. Teodoro Studista)
Padre nostro - Ave Maria - Gloria al Padre
SALVE REGINA, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Quale prodigio! Nulla fu mai così vicino a Dio come la beata Vergine Maria. Che cosa di più puro? Che cosa di più irreprensibile?
Quale prodigio! Nel suo immenso amore per gli uomini, Dio non si è vergognato di prendere per madre colei ch'era sua creatura.
Veramente ad essa si applicano le parole del profeta Zaccaria: «Canta inni, rallegrati, o figlia di Sion perché ecco che vengo ad abitare in mezzo a te, dice il Signore» (2,14).
Ed è ancora ad essa, che si rivolge Gioele allorché esclama: «Non temere, o terra, esulta, rallegrati, perché grandi cose ha fatto il Signore» (2, 21).
Esulta, casa del Signore, terra che Dio ha sfiorato con i suoi passi. Tu che hai contenuto nella tua carne Colui la cui divinità sorpassa l'universo. Da te, colui che è la semplicità stessa ha assunto la complessa natura dell'uomo; l'eterno è entrato nel tempo e l'infinito si è lasciato circoscrivere. Esulta, dimora di Dio, che brilli della luce della divinità...
«Ave, o piena di grazia» (Lc. 1, 28): la tua opera e il tuo nome sono fonti di gioia più della gioia stessa. Da te è venuta al mondo la gioia immortale, il Cristo, rimedio alla tristezza degli uomini. Esulta, paradiso più felice del giardino dell'Eden nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l'albero della Vita. (S. Teodoro Studista)
Padre nostro - Ave Maria - Gloria al Padre
SALVE REGINA, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
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