Un giorno mi hanno proposto di fare un viaggio a Medjugorie, d'istinto risposi subito di si, senza conoscere il luogo (ne avevo sentito parlare vagamente in tv).
Salita sul pullman, non conoscendo nessuno mi siedo silenziosa. Persone che già c' erano state iniziano a raccontare la loro esperienza, mi sento per un attimo fuori luogo.
Il viaggio fu lungo e molto impegnativo, si pregava giorno e notte e per me che non avevo mai preso in mano un rosario, era troppo.
Appena arrivati leggo Medjiugorie, inizio a guardare fuori per capire cosa ci fosse di così particolare che tutti ne parlavano. Arrivo con uno zaino pesante , non di cose materiali, ma di sofferenze, problemi che mi assillivano la mente e mi facevano vivere in affanno. Ho percepito subito qualcosa di diverso nell'aria.
Il giorno seguente si parte per la collina delle apparizioni, una salita non ripida,ma molto insidiosa, inizio a salire, si sente un sottofondo di rosari, mi colpisce una frase" Questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" mi risuona nella testa durante tutto il tragitto. Arrivata davanti alla statua, le mie gambe hanno ceduto ai suoi piedi e sono scoppiata in un pianto liberatorio. Ho avuto la visione di tutta la mia vita, i miei sbagli, i miei peccati, ma nello stesso tempo mi sentivo avvolta da una pace e da un amore indescrivibile.
Sono trascorsi altri sei giorni intensi e ricchi di emozioni. Al ritorno avevo una sete di Dio, ho iniziato a capire l'importanza della preghiera
all' interno della famiglia. Sono passati molti anni dal mio primo viaggio, sono nate amicizie bellissime, con il senno del dopo dico che quel si detto d' istinto è stata una risposta alla chiamata della Mamma Celeste e del Signore.
Auguro a tutti, di ascoltare quella voce interiore, che sta chiamando alla resurrezione del proprio cuore.
Potranno parlarmi tutti male di Medjiugorie, ma solo io so quello che ho provato in quel posto.
Stefania Frattarelli
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