PIENA DI GRAZIA
«Il Signore Dio disse al serpente: 'Poiché tu hai fatto questo, sii maledetto... Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gn 3, 14).
La prima Redenta
Con Maria inizia la lotta tra la stirpe della donna e la stirpe del serpente; lotta dichiarata fin dalla prima origine della Vergine, essendo questa concepita senza alcuna macchia di peccato e quindi in completa opposizione a Satana.
L'ostilità si farà poi gigantesca e si risolverà in vittoria quando Gesù, «la stirpe» di Maria apparirà nel mondo e con la sua morte distruggerà il peccato.
Il privilegio dell'Immacolata non consiste però soltanto nell'assenza del peccato di origine, ma più ancora nella pienezza di grazia.
«La Madre di Gesù, la quale ha dato al mondo la Vita stessa che tutto rinnova,... da Dio è stata arricchita di doni consoni a tanto ufficio... adornata fin dal primo istante della sua concezione dagli splendori di una santità tutta singolare» (LG 56).
Il saluto dell'angelo Gabriele: «Salve, piena di grazia, il Signore è con te» (Lc. 1,28) è la più valida testimonianza dell'Immacolata Concezione di Maria, la quale non sarebbe in senso totale «piena di grazia» se anche per un solo istante fosse stata sfiorata dal peccato.
La Vergine ha cominciato così la sua esistenza con una ricchezza di grazia che supera immensamente quella che i più grandi santi conseguono alla fine della loro vita.
Se poi si considera la sua assoluta fedeltà, la sua totale disponibilità a Dio, si può intuire a quali altezze di amore e di comunione con l'Altissimo Maria sia giunta, precedendo «di gran lunga tutte le altre creature celesti e terrestri» (LG 53). (P. Gabriele di S. M. Maddalena)
TI SALUTO, O MARIA
Ti saluto, o Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.
Tu sei la corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali. Compatisci, o purissima, l'infermità dell'anima mia.
Tu puoi ogni cosa, perché sei la Madre di Dio; a te nulla si nega, perché sei la regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finché durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi. (S. Efrem)
Padre nostro - Ave Maria - Gloria al Padre
Con Maria inizia la lotta tra la stirpe della donna e la stirpe del serpente; lotta dichiarata fin dalla prima origine della Vergine, essendo questa concepita senza alcuna macchia di peccato e quindi in completa opposizione a Satana.
L'ostilità si farà poi gigantesca e si risolverà in vittoria quando Gesù, «la stirpe» di Maria apparirà nel mondo e con la sua morte distruggerà il peccato.
Il privilegio dell'Immacolata non consiste però soltanto nell'assenza del peccato di origine, ma più ancora nella pienezza di grazia.
«La Madre di Gesù, la quale ha dato al mondo la Vita stessa che tutto rinnova,... da Dio è stata arricchita di doni consoni a tanto ufficio... adornata fin dal primo istante della sua concezione dagli splendori di una santità tutta singolare» (LG 56).
Il saluto dell'angelo Gabriele: «Salve, piena di grazia, il Signore è con te» (Lc. 1,28) è la più valida testimonianza dell'Immacolata Concezione di Maria, la quale non sarebbe in senso totale «piena di grazia» se anche per un solo istante fosse stata sfiorata dal peccato.
La Vergine ha cominciato così la sua esistenza con una ricchezza di grazia che supera immensamente quella che i più grandi santi conseguono alla fine della loro vita.
Se poi si considera la sua assoluta fedeltà, la sua totale disponibilità a Dio, si può intuire a quali altezze di amore e di comunione con l'Altissimo Maria sia giunta, precedendo «di gran lunga tutte le altre creature celesti e terrestri» (LG 53). (P. Gabriele di S. M. Maddalena)
TI SALUTO, O MARIA
Ti saluto, o Maria, tutta pura, tutta irreprensibile e degna di lode.
Tu sei la corredentrice, la rugiada del mio arido cuore, la serena luce della mia mente confusa, la riparatrice di tutti i miei mali. Compatisci, o purissima, l'infermità dell'anima mia.
Tu puoi ogni cosa, perché sei la Madre di Dio; a te nulla si nega, perché sei la regina. Non disprezzare la mia preghiera e il mio pianto, non deludere la mia attesa. Piega il Figlio tuo in mio favore e, finché durerà questa vita, difendimi, proteggimi, custodiscimi. (S. Efrem)
Padre nostro - Ave Maria - Gloria al Padre