Santa Chiara riparò la tonaca di San Francesco usando il suo mantello
Lo studio su 19 delle 31 toppe. Il cardinal Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale italiana: «È la condivisione della povertà»
La scoperta riguarda certamente i
fedeli cattolici, ma interesserà anche i tanti laici attenti alle radici
storiche del francescanesimo. La tonaca di San Francesco d’Assisi,
conservata ed esposta nel Sacro Convento, ha una particolarità che
spicca sul grigio della tela: ben 31 pezze, autentici rattoppi sul
tessuto usurato, molto ben visibili. In particolare 19 di queste sono di
color marrone, tutte cucite con evidenza dalla stessa mano. Ed ecco la
scoperta, che apparirà raccontata nel dettaglio nel nuovo numero della
rivista San Francesco diretta da
padre Enzo Fortunato: quelle 19 pezze provengono tutte dal mantello di
Santa Chiara (a sua volta esposto nella Basilica di Assisi a lei
dedicata).
Condivisione della povertà
Chiara ne tagliò un pezzo per riparare la tonaca del Poverello di Assisi. «È la condivisione della povertà», ha commentato il cardinal Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale italiana. Padre Enzo Fortunato, nel suo articolo di introduzione sulla rivista, racconta il senso della copertina affidata a Mimmo Paladino, ovvero un parallelo tra la tunica rossa di Gesù così come viene tramandata dall’evangelista Giovanni, e la tonaca grigia di Francesco d’Assisi: tessuta tutta d’un pezzo la prima, non strappata «perché l’immagine e la somiglianza che ha impresso in noi non è strappabile, ma inossidabile e inattaccabile». Mentre la tunica di Francesco è «la metafora della fragilità dell’uomo, la lacerazione e il limite che ognuno porta con sé inevitabilmente».Fonte:https://www.corriere.it/cronache/19_ottobre_02/01-interni-documentoacorriere-web-sezioni-4d2a7556-e546-11e9-b924-6943fd13a6fb.shtml?refresh_ce-cp
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