Riguardo alle divisioni in famiglia a
causa del Suo Nome:
Molte persone mi hanno scritto confidandomi che appena
hanno iniziato il cammino di conversione
(preghiera, lettura della Bibbia, accostamento frequente ai sacramenti) hanno
immediatamente notato l'accrescimento di diatribe in famiglia. Gesù ha già
profetizzato questi ostacoli che si interpongono sul cammino di santità a cui
siamo tutti chiamati "Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono
santo" (Lv.11,44), al punto da utilizzare la sconcertante espressione
"i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa".
Per comprendere quest'affermazione che lascia inizialmente
sgomenti bisogna partire dal presupposto che satana, il principe di questo
mondo, tenta in tutti i modi di impedire sia la diffusione evangelica sia
l'applicazione stessa degli insegnamenti di Cristo. Capita quindi che in una
casa abitino persone con una fede diversa, in alcuni assente o addirittura,
in certi casi, avversa a Cristo (satanisti, operatori dell'occulto, settari
ecc. od incalliti peccatori). Quando qualcuno all'interno della famiglia inizia
a parlare di Gesù, dopo aver ricevuto la grazia dell'impulso alla
conversione, provoca la dura reazione di quanti, all'interno della famiglia
stessa, sono lontani dalla fede. Il demonio, infatti, soffia sul fuoco e
scatena una reazione nei confronti di chi parla di Gesù e dei Suoi insegnamenti.
E' un perfetto comportamento da manuale che deve tranquillizzare coloro che
intraprendono il cammino di conversione. Ovviamente il diavolo esercita
maggior influenza nei confronti dei "suoi
figli spirituali" o di quanti sono comunque sotto la sua influenza
(le persone che non pregano, non si accostano ai sacramenti e rifiutano gli
insegnamenti di Cristo vivono infatti, più o meno consapevolmente, secondo i
precetti di satana, non certo di Cristo!). Questa reazione diabolica mira da
un lato a far desistere il familiare che sta iniziando il cammino di santità
(che significa comunione con Dio, da non confondere con gli esempi
eccezionali di santità offerti dai grandi santi) e dall'altro lato a
conservare il dominio sui familiari lontani dalla fede (le tentazioni di Gesù
all'inizio della sua missione sono un insegnamento per tutti i credenti
poichè tutti siamo importanti per l'edificazione del Regno di Dio). E' quindi
opportuno considerare questa situazione comune a molte famiglie immerse nel
paganesimo moderno, che ha forgiato gli idoli del materialismo, dell'ateismo
e del consumismo, e proseguire nella via intrapresa. E' indispensabile
continuare confidando nella potenza della preghiera, indispensabile per
ottenere ogni grazia; anche i miracoli della conversione dei familiari non
credenti i quali, sotto l'influsso di satana, ostacolano in ogni modo
l'adesione a Cristo.
La Madonna a Medjugorje ha
affermato che la preghiera quotidiana di un familiare (soprattutto del santo Rosario intero) è in grado di rivoluzionare
progressivamente l'intera famiglia. Ovviamente all'inizio bisogna pagare lo
scotto della persecuzione dei "nemici presenti in casa". Poi,
continuando con la preghiera, il demonio si indebolisce progressivamente e
"molla la presa"; se non riesce, logicamente, a fare desistere il
familiare che prega con fede ed assiduità mediante la subdola tentazione
"Ma come? Ho iniziato a pregare e succedono i casini! Forse è meglio che sospenda". Il diavolo conosce
molto bene la Parola di Dio "Chi ama il padre o la madre più di me non è
degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi
non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me"; quindi sa
che l'abbandono di Dio (mediante la rinuncia alla preghiera, ai sacramenti,
all'evangelizzazione ecc.) per evitare i casini
iniziali riporta colui che aveva incominciato il cammino di santità nella
sua sfera assieme agli altri parenti con destinazione finale all'inferno, in
caso di mancata conversione. Ma il demonio sa altrettanto bene che la preghiera perseverante neutralizza la sua
influenza e cerca quindi in tutti i modi di impedirla, anche avvalendosi dei
"nemici presenti in casa"!
TESTO DEL VANGELO di oggi
(Mt 10,34-11,1)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Nikola Vucic: Quando l'aridità diventa il mio pane quotidiano, da una parte sono sereno, non mi perdo d'animo, perché so che questo è un segno della presenza di Dio nella mia vita. Dall'altra parte questo mi rattrista perché attribuisco questa aridità alla mia infedeltà e al mio scarso impegno nel cammino di santità. Infatti, dovrei accusarmi di troppe distrazioni nelle mie orazioni... Ma poi penso come i bambini piacciono ai loro genitori in tutte le situazioni e spero che il mio Padre celeste si ricordi che io sono sempre un bambino, bisognoso del Suo affetto e di aiuto... Mi abbandono in Lui e torno sereno.
I motivi della avversione a Medjugorje
Il dott. Arrigo Muscio
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