Questa solennità ricorre ogni anno la domenica dopo Pentecoste
«La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l’amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati» Benedetto XVI
La Sacra Scrittura dice che quando Dio creò l’uomo, lo creò a sua “immagine” (Genesi 1,27). Dunque, nell’uomo si trova una lontana ma comunque presente immagine della Santissima Trinità.
L’uomo possiede la mente e la mente genera il pensiero. Il pensiero, contemplato dalla mente, è amato, e così dal pensiero e dalla mente procede l’amore. Ora mente, pensiero, amore, sono tre cose ben distinte fra loro, ma assolutamente inseparabili l’una dall’altra, tanto che si può dire che siano nell’uomo una cosa sola. Nella Trinità il Padre è mente, che da tutta l’eternità genera il suo Pensiero perfettissimo (il Logos). Il Pensiero, generato eternamente dal Padre, sussiste, come persona distinta, ed è lo Spirito Santo. Ma come la mente, il pensiero e l’amore sono nell’uomo tre cose distinte, ma assolutamente inseparabili, così il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, sebbene sussistano come persone distinte, sono però un Dio solo.
Un giorno Sant’Agostino passeggiava lungo la spiaggia meditando sul grande mistero della Trinità. Vede un bambino che, scavata un buca nella sabbia, vi versava l’acqua che attingeva con una conchiglia dal mare. – Che fai, bambino mio? Voglio mettere il mare in questa buca…- E’ impossibile… mettere il mare così vasto in una buca così piccola…- E allora… come puoi tu richiudere nella tua piccola testa… Dio così infinito?… E l’angelo sparì.
Non è possibile alla nostra corta e limitata intelligenza penetrare e scrutare il mistero. Sarebbe bello poterci tuffare in esso e scoprire le meravigliose armonie di amore che intercorrono tra il Padre e il Figlio, e tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Chi ha solo intravisto queste altezze e questa profondità della sapienza di Dio non ha saputo fare altro che balbettare… Nessuna mente al mondo può immaginare, nessuna lingua può esprime quello che Dio tiene pronto per i suoi figli! Più che indagare, si accresca in noi la gioia di accogliere la Parola di Gesù che ci rivela il Dio, Uno e Trino, parlandoci ripetutamente della vita trinitaria che è amore: Il Padre manda nel mondo il suo Figlio Gesù per amore verso le sue creature, il Figlio offre se stesso in sacrificio di espiazione per amore dell’uomo peccatore, lo Spirito Santo, spirito di amore, diffonde nel cuore dell’uomo la tenerezza di figli adottivi del Padre… Nella pratica della vita cristiana spesso viene adombrato questo mistero: All’inizio della giornata e di ogni azione importante ci segniamo con il segno della croce in cui esprimiamo, a volte inconsciamente, i due misteri principali della fede: Unità e Trinità di Dio e Incarnazione, passione morte e risurrezione del Signore Gesù. Convinti di essere tempio del Dio vivente, sarebbe un prezioso frutto della solennità odierna se riuscissimo ad adorare in noi stessi questo nostro Dio che dimora presso di noi, se lo amiamo e fare con attenzione, devozione e intelligenza il segno della croce.
Non ce ne rendiamo conto, ma nel segno della croce c’è la sintesi della nostra fede: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”:
la Trinità, l’oggetto e la sintesi del nostro credere.(Pensiero , Cuore e Azione )
Gesù manda i suoi a battezzare nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando a tutti i popoli
che li accoglieranno ad osservare tutto ciò che lui ha comandato.
Ha comandato l’amore. Sappiamo
che l’amore è il primo comandamento di Gesù.
Per questo i suoi sono invitati a
battezzare nel nome della Trinità, primo nucleo in cui circola l’amore, primo
spazio per la relazione donativa.
È difficile concepire la Trinità. È uno degli atti
di fede più impegnativi e più belli a cui è chiamata la fede cristiana, ma è
straordinario pensare che quel circolo d’amore che i fedeli riconoscono
provenire dal Padre e dal Figlio, inizi lì, in quella comunicazione senza sosta
tra le tre Persone.
Padre, Figlio e Spirito Santo
sono uniti nell’amore. Generano amore. Dialogano d’amore. Fanno fuoriuscire
amore nella loro relazione.
I tre, totalmente diversi,
scambiano, generano, producono amore. Il Padre crea nell’amore. Il Figlio si
dona e risorge nell’amore. Lo Spirito è consolazione d’amore.
In questo modo la terra, le
creature di Dio, gli esseri umani si trovano, per dono, colmi d’amore.
Per questo possiamo dire che
siamo a immagine della Trinità, perché riempiti d’amore.
Per questo possiamo vivere l’amore trinitario, perché siamo colmati d’amore. Il nostro amore sarà imperfetto, forse, perché è amore creaturale, ma siamo chiamati a viverlo, pur nel riconoscimento delle nostre fragilità, perché la Trinità con il suo scambio d’amore continuo, ci dona amore in esubero. Ripensiamo allora questo invito a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ogni volta che parliamo di Cristo, ogni volta che viviamo secondo Cristo, ogni volta che qualcuno entra nella Chiesa, comunità credente e noi lo accogliamo, ricordiamoci che tu ciò è a immagine della Trinità, ovvero a partire da un atto d’amore, donativo e di circolo di vita.
Per questo possiamo vivere l’amore trinitario, perché siamo colmati d’amore. Il nostro amore sarà imperfetto, forse, perché è amore creaturale, ma siamo chiamati a viverlo, pur nel riconoscimento delle nostre fragilità, perché la Trinità con il suo scambio d’amore continuo, ci dona amore in esubero. Ripensiamo allora questo invito a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ogni volta che parliamo di Cristo, ogni volta che viviamo secondo Cristo, ogni volta che qualcuno entra nella Chiesa, comunità credente e noi lo accogliamo, ricordiamoci che tu ciò è a immagine della Trinità, ovvero a partire da un atto d’amore, donativo e di circolo di vita.
Ogni volta che facciamo il segno
della croce, ricordiamo che sigilliamo il nostro vivere secondo l’amore
trinitario che tutto dona, nulla conserva e tutto offre.
Ripensiamo le nostre relazioni e
le nostre dinamiche comunitarie a partire da questo amore in continuo dono.
CONSACRAZIONE SOLENNE ALLA SS. TRINITA’:
O Santissima Trinità Divina, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo.
Io, creatura delle tue onnipotenti mani, tuo figlio come tu mi definisci anche nella mia indegnità,
mi consacro totalmente a Te per le mani di Maria SS.
E proprio a Lei che tu scegliesti come Madre del nostro Redentore,
e che amasti sin dalle origini, dandola a noi come madre,
io La imploro di porgerTi questa mia Consacrazione.
Accogli, o Trinità d’infinito amore, il mio cuore, i miei sentimenti, i miei pensieri e tutto me stesso.
Accogli o provvida Trinità le nostre quotidiane necessità.
Accogli o Trinità Divina tutti i miei dolori e sorreggimi nelle avversità. Perdonami, o Trinità misericordiosa: perdona i miei errori, le mie mancanze, le mie incapacità. Liberami dalle catene del peccato e guida la mia mente nella battaglia contro il diavolo. Io mi affido completamente a Te, Santissima Trinità, per fare la Tua volontà.
Grazie, o Signore, perché sempre ci ascolti e sempre ci assisti.
Amen.
1 PADRE NOSTRO, 1 AVE MARIA, 1 GLORIA AL PADRE.
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