Questa
mattina nell' omelia durante la Santa Messa, Monsignor Hoser ha detto
"Il Santo Padre ha deliberato i pellegrinaggi a Medjugorje..."
Nella giornata della festa della Mamma, il piu bel regalo
Papa Francesco autorizza i pellegrinaggi a Medjugorje. Il direttore della Sala Stampa, Alessandro Gisotti, precisa: l'autorizzazione papale va accompagnata alla "cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa". Tutto su Vatican News
È proprio per questo che, continuando a studiare il fenomeno Medjugorje e senza che vi sia un pronunciamento sull'autenticità delle apparizioni, il Papa ha inteso prendersi cura di chi affronta i disagi del viaggio per recarsi a pregare in quel luogo. Per questo aveva voluto un suo inviato permanente, un vescovo dipendente dalla Santa Sede, incaricato proprio della cura pastorale dei pellegrini. E sempre per questo adesso stabilisce di andare oltre quanto dichiarato più vent'anni fa dalla Congregazione per la dottrina della fede, che permetteva i pellegrinaggi a Medjugorje ma solo «in maniera privata». Ora invece le diocesi e le parrocchie potranno organizzare e guidare quei pellegrinaggi espressione della pietà mariana del popolo di Dio.
Fonte:https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-05/papa-francesco-autorizza-i-pellegrinaggi-a-medjugorje.html
Nella giornata della festa della Mamma, il piu bel regalo
Papa Francesco autorizza i pellegrinaggi a Medjugorje. Il direttore della Sala Stampa, Alessandro Gisotti, precisa: l'autorizzazione papale va accompagnata alla "cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa". Tutto su Vatican News
l Papa autorizza i pellegrinaggi a Medjugorje
L'annuncio
è stato dato dal visitatore permanente Henryk Hoser e dal nunzio
apostolico. Il portavoce Gisotti: «Attenzione rivolta a favorire e
promuovere i frutti di bene», ma ciò non significa «una autenticazione
dei noti avvenimenti»
Massimiliano Menichetti - Città del Vaticano
Papa Francesco ha deciso di autorizzare i pellegrinaggi a Medjugorje, che dunque potranno d'ora in poi essere ufficialmente organizzati dalle diocesi e dalle parrocchie e non avverranno più soltanto in forma “privataˮ come accaduto finora. Lo hanno reso noto oggi durante la Messa alla parrocchia-santuario divenuto meta per milioni di pellegrini, il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina Luigi Pezzuto e l'arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico a carattere speciale della Santa Sede.
Il visitatore apostolico, ha concluso il portavoce, «avrà, in tal modo, maggiore facilità a stabilire - d’intesa con gli ordinari dei luoghi - rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi».
La decisione del Pontefice arriva a un anno di distanza dalla nomina di Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga in Polonia, quale «visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis», cioè a disposizione della Santa Sede, avvenuta il 31 maggio 2018.
Sia quella nomina che l'annuncio odierno non entrano dunque nelle questioni dottrinali relative all'autenticità del racconto dei sei veggenti in merito a quanto accaduto di Medjugorje a partire dal giugno 1981, un fenomeno non ancora concluso. Dei sei veggenti, all'epoca bambini o ragazzi, tre assicurano di avere ancora oggi l'apparizione quotidiana della «Regina della pace», sempre alla stessa ora del pomeriggio e in qualunque luogo essi si trovino: sono Vicka (che abita a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che risiede negli Stati Uniti ma torna spesso in patria). Una quarta veggente, Mirjana, racconta di ricevere un'apparizione ogni mese, il giorno 2, mentre per gli ultimi due ex ragazzi di Medjugorje questo accade una volta all'anno.
Papa Francesco ha deciso di autorizzare i pellegrinaggi a Medjugorje, che dunque potranno d'ora in poi essere ufficialmente organizzati dalle diocesi e dalle parrocchie e non avverranno più soltanto in forma “privataˮ come accaduto finora. Lo hanno reso noto oggi durante la Messa alla parrocchia-santuario divenuto meta per milioni di pellegrini, il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina Luigi Pezzuto e l'arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico a carattere speciale della Santa Sede.
Pellegrinaggi non autenticano i noti avvenimenti
Il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito all'annuncio ha precisato che l'autorizzazione papale va accompagnata alla «cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa. Va evitato dunque che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne».Attenzione pastorale
«Considerati il notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje e gli abbondanti frutti di grazia che ne sono scaturiti - ha continuato Gisotti - tale disposizione rientra nella peculiare attenzione pastorale che il Santo Padre ha inteso dare a quella realtà, rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene».Il visitatore apostolico, ha concluso il portavoce, «avrà, in tal modo, maggiore facilità a stabilire - d’intesa con gli ordinari dei luoghi - rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi».
La decisione del Pontefice arriva a un anno di distanza dalla nomina di Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga in Polonia, quale «visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis», cioè a disposizione della Santa Sede, avvenuta il 31 maggio 2018.
Sia quella nomina che l'annuncio odierno non entrano dunque nelle questioni dottrinali relative all'autenticità del racconto dei sei veggenti in merito a quanto accaduto di Medjugorje a partire dal giugno 1981, un fenomeno non ancora concluso. Dei sei veggenti, all'epoca bambini o ragazzi, tre assicurano di avere ancora oggi l'apparizione quotidiana della «Regina della pace», sempre alla stessa ora del pomeriggio e in qualunque luogo essi si trovino: sono Vicka (che abita a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che risiede negli Stati Uniti ma torna spesso in patria). Una quarta veggente, Mirjana, racconta di ricevere un'apparizione ogni mese, il giorno 2, mentre per gli ultimi due ex ragazzi di Medjugorje questo accade una volta all'anno.
Medjugorje, la fede mariana e la decisione del Pastore
L'autorizzazione
dei pellegrinaggi è un segno di riconoscimento del bene che accade
nella parrocchia-santuario, dove tante persone si riavvicinano ai
sacramenti
Città del Vaticano – Andrea Tornielli
Per comprendere le ragioni e il significato profondo della decisione di autorizzare i pellegrinaggi a Medjugorje da parte di Francesco è utile rileggere alcuni passi dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, il documento che traccia la rotta del suo pontificato. Il Papa in quel testo ricordava che «nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura e continua a trasmettersi». E ricordava pure, citando le parole del documento finale della conferenza dei vescovi latinoamericani ad Aparecida, che «il camminare insieme verso i santuari e il partecipare ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli o invitando altre persone, è in sé stesso un atto di evangelizzazione». «Non coartiamo né pretendiamo di controllare questa forza missionaria!», concludeva il Pontefice.
È un dato di fatto che milioni di pellegrini in questi anni abbiano vissuto una significativa esperienza di fede recandosi a Medjugorje: lo attestano le lunghe file ai confessionali e le adorazioni eucaristiche serali nella grande chiesa parrocchiale senza un metro quadrato libero da fedeli inginocchiati.
«Credo» che «a Medjugorje ci sia la grazia. Non si può negare. C’è
gente che si converte», aveva detto il Papa dialogando nel 2013 con
padre Alexandre Awi Mello mariologo e oggi segretario del Dicastero per i
Laici, la Famiglia e la Vita. In quella intervista, trasformata in un
libro (È mia madre. Incontri con Maria, edizioni Città Nuova), Francesco
metteva certo in guardia dal protagonismo dei veggenti e dal
moltiplicarsi di messaggi e segreti. Ma senza mai disconoscere i frutti
positivi dell'esperienza dei pellegrinaggi. Nella prefazione a quel
libro, il teologo argentino Carlos María Galli aveva scritto: «Per
Francesco la cosa più importante è la fede mariana del “santo popolo
fedele di Dio”, che ci insegna ad amare Maria oltre la riflessione
teologica. In quanto figlio e membro, come qualsiasi altro, del Popolo
di Dio, Bergoglio – Francesco – partecipa del sensus fidei fidelium e si
identifica con la profonda pietà mariana del popolo cristiano».Per comprendere le ragioni e il significato profondo della decisione di autorizzare i pellegrinaggi a Medjugorje da parte di Francesco è utile rileggere alcuni passi dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, il documento che traccia la rotta del suo pontificato. Il Papa in quel testo ricordava che «nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura e continua a trasmettersi». E ricordava pure, citando le parole del documento finale della conferenza dei vescovi latinoamericani ad Aparecida, che «il camminare insieme verso i santuari e il partecipare ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli o invitando altre persone, è in sé stesso un atto di evangelizzazione». «Non coartiamo né pretendiamo di controllare questa forza missionaria!», concludeva il Pontefice.
È un dato di fatto che milioni di pellegrini in questi anni abbiano vissuto una significativa esperienza di fede recandosi a Medjugorje: lo attestano le lunghe file ai confessionali e le adorazioni eucaristiche serali nella grande chiesa parrocchiale senza un metro quadrato libero da fedeli inginocchiati.
È proprio per questo che, continuando a studiare il fenomeno Medjugorje e senza che vi sia un pronunciamento sull'autenticità delle apparizioni, il Papa ha inteso prendersi cura di chi affronta i disagi del viaggio per recarsi a pregare in quel luogo. Per questo aveva voluto un suo inviato permanente, un vescovo dipendente dalla Santa Sede, incaricato proprio della cura pastorale dei pellegrini. E sempre per questo adesso stabilisce di andare oltre quanto dichiarato più vent'anni fa dalla Congregazione per la dottrina della fede, che permetteva i pellegrinaggi a Medjugorje ma solo «in maniera privata». Ora invece le diocesi e le parrocchie potranno organizzare e guidare quei pellegrinaggi espressione della pietà mariana del popolo di Dio.
Fonte:https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-05/papa-francesco-autorizza-i-pellegrinaggi-a-medjugorje.html
Sono felicissima. Sicuramente me l'aspettavo perchè non si può visitare Medjiugorie e tornare a casa come prima. Quando ho chiesto una grande grazia, già nel viaggio di ritorno, pregando fra me e me, mi sembrava di averla già ottenuta.Ero partita arrabbiata, delusa e pensavo che non sarebbe mai cambiato nulla ma avevo sentito che dovevo andare, tentare il tutto per tutto.Dal momento che sono ritornaya, la Madonna ha fatto Miracoli nella mia vita di donna, madre e sposa.Non ho chiesto la salute anche se ne avevo bisogno, ho chiesto la Pace in famiglia e la Madonna mi ha regalato tante di quelle Grazie che mi è venuto in mente quel brano del Vangelo che diceva che2una buona misura,pigiata e... ti sarebbe caduta in grembo"...ecco io mi sento così. Abbiamo con mio marito voluto ringraziare la Vergine tornando insieme a Medjiugorie per ringraziare. Ci siamo sposati nel luglio 1981,un mese dopo la prima apparizione.Grazie Mamma Celeste anche per la nostra bellissima Chiara.
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