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giovedì 9 maggio 2019

Non basta solo amare, bisogna essere innamorati. - ..di P. Slavko Barbaric



Perché? Perché il Signore ci lascia liberi; perché vuole che ci sviluppiamo, ognuno secondo i doni dati. Anche se siete tutto il giorno con un veggente, se non pregate, non ricevete le grazie.

Come piccola consolazione per tutti voi: se non avete ancora visto i veggenti, se trovate il vostro Rosario nella vostra tasca e cominciate a pregare, siete già a posto.

Vi leggo l'ultimo messaggio del giovedì: « Cari figli, oggi vi invito tutti alla preghiera. Senza preghiera, cari figli, non potete sentire né Dio, né me, né le grazie che vi sto dando. Perciò vi invito che l'inizio e il termine della vostra giornata sia sempre la preghiera. Cari figli, desidero guidarvi, di giorno in giorno il più possibile alla preghiera, ma non potete crescere perché non lo desiderate. Vi invito, cari figli, affinché per voi la preghiera sia al primo posto ».

Siamo sinceri: quale è stata la risposta nel vostro cuore quando avete sentito la parola della Madonna: « Perciò vi invito che l'inizio e il termine della giornata sia sempre la preghiera », cioè che cominciate il giorno con la preghiera e lo terminiate con la preghiera? Se la Madonna avesse detto: « Vi prego di lavarvi ogni giorno il viso, o di fare colazione ogni giorno, di bere un po' di caffè per non andare a stomaco vuoto a lavorare », sicuramente avreste detto: « Naturalmente, se non si fa così si muore o non si può lavorare ».

Ma se la Madonna dice: « Pregate », qual è la risposta? « Non posso, perché c'è sempre fretta al mattino, non ho tempo ».

Un'altra cosa: che cosa fanno i genitori se la Madonna dice « Pregate »? Svegliano i bambini per la preghiera al mattino? Di solito no, perché si guarda la televisione fino a tardi e l'indomani non è possibile entrare nella preghiera. Se il Signore, attraverso la Madonna, ci dice di comportarci così, ma durante il giorno noi non abbiamo la pace, e viviamo nei conflitti, vi dico che noi li abbiamo scelti.

Il Signore ci invita attraverso la Madonna alla preghiera al mattino e noi diciamo: « Scusa, non possiamo », che cosa può seguirne? Un vuoto nella nostra anima, un vuoto nel nostro cuore.

Prima del quinto anniversario ci ha invitato tutti alla preghiera continua: da cinque anni appare e spera che qualcuno di noi possa già camminare tutto il giorno, non solo fare qualche passo.

Ci invita alla preghiera continua: non ci invita a muovere solo le labbra. La Madonna pensa a un'altra cosa.

Sapendo gli altri messaggi lo spiego: la Madonna invitandoci alla preghiera continua, alla preghiera del cuore, ci invita a essere in contatto con Dio. lo oso dire che per poter pregare continuamente non basta solo amare Dio, ma si deve essere innamorati di Dio. Quando si è innamorati di qualcuno, questo è sempre presente nei pensieri, nel cuore, nei sentimenti, anche quando si lavora.

Ecco, solo così si può spiegare la preghiera continua. Non basta solo amare, bisogna essere innamorati.

Se qualcuno dice: come posso? Io domando a me stesso e anche a voi quando abbiamo pregato l'ultima volta per la grazia della preghiera col cuore, per la grazia della preghiera continua, per la grazia di poter accettare sempre l'amore di Dio e della Madonna?

Allora questo messaggio è molto chiaro: la Madonna domanda a noi l'ordine nella preghiera e vuole che la preghiera sia al primo posto. Senza preghiera non possiamo sentire né Dio, né la Madonna. Questa è anche una cosa normale: se non si è in contatto con il Signore, se non si prega, se non ci si apre, come si può sentire il Signore?

Ecco, una cosa molto importante, pratica. La Madonna dice: « Desidero guidarvi di giorno in giorno il più possibile alla preghiera, ma voi non potete crescere, perché non lo desiderate ». Noi possiamo desiderare: « Sì, io vorrei », come uno studente pigro dice: « lo vorrei terminare l'università », ma poi quando si dice « studia » risponde « non posso ». Ecco, un desiderio vano.

Non basta dire: vorrei pregare con il cuore, si deve provare.

La Madonna mostra qui una pedagogia materna, concreta. Leggete i messaggi. Non ha mai raccomandato un libro per imparare a pregare, ma tante volte ha detto di pregare, di meditare il Rosario, di confessarsi, di riconciliarsi...

Cioè, la Madonna è come la mamma che prende il suo bambino per mano e ogni giorno prova un nuovo passo, finché può camminare. Nessuna madre ha dato prima a suo figlio un libro, perché lui capisca quali muscoli si devono muovere per poter camminare: l'ha preso per la mano e ha cominciato concretamente.

Così anche qui la Madonna. lo vi dico: inginocchiamoci e preghiamo, individualmente, nelle famiglie, nelle comunità, nei gruppi di preghiera e tutto l'altro ci sarà dato. Se ancora osiamo trovare le scuse per non poter pregare, questo significa che la parola della Madonna non può ancora muoverci, ma un giorno ci muoverà.

È importante digiunare. Gesù ha detto: « Beati i poveri di cuore, a loro appartiene il Regno dei cieli ». Questo è vero, però noi non siamo poveri di cuore e nel nostro ateismo pratico diciamo: « Signore non ho bisogno di te ».

Questa parola: « poveri di cuore » si può tradurre così: beati tutti coloro che hanno bisogno della preghiera, che hanno bisogno di Dio. Digiunando, passo per passo si rompe il nostro ateismo e possiamo sentire di più la nostra verità e il bisogno del Signore.

Questo mi sembra il riassunto della scuola della Madonna e della sua pedagogia. Nella luce dei messaggi la Madonna ci lascia vedere il suo comportamento e prova ad entrare nella nostra vita, nella nostra famiglia, in tutta la Chiesa, in tutto il mondo. La grazia più grande quando si viene a Medjugorje è questa: il Signore dà una spinta per la preghiera. Questa è l'esperienza di moltissima gente: quando si viene qui si può pregare e, se si continua a pregare, può crescere la preghiera. Decidetevi per la preghiera, incontratevi ogni settimana, meditate il Rosario, leggete la Bibbia, e lasciate parlare un po' il Signore nel silenzio: ecco, il gruppo di preghiera. È molto semplice.

(P. Slavko Barbaric - 9 luglio 1986) 

Fonte: http://it.medjugorje.altervista.org/doc/pslavko//79-senzapreghiera.php 

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