Virgilio Baroni: LA MIA PRESENTAZIONE E INTERVISTA A JELENA VASILJ.
Cari amici, se oggi siete qui è perché siete devoti alla Regina della Pace e sapete che Lei appare a Medjugorje. Ormai le apparizioni di Medjugorje sono conosciute in tutto il mondo e, di conseguenza, sono conosciuti anche i veggenti ai quali la Madonna dona dei messaggi per i suoi “Cari figli”. Quello che forse molti non conoscono ancora, o non conoscono abbastanza, è il fatto che la Madonna, a Madjugorje, ha parlato anche nel cuore di due ragazzine: Jelena e Marijana Vasilj. A differenza dei sei veggenti che vedono la Madonna con tutta la sua fisicità terrena e la sua luminosità del Cielo, Jelena e Marijana hanno ricevuto la “grande grazia” di sentire, ma soprattutto di saper ascoltare, la voce della Gospa attraverso delle “locuzioni interiori”. Oggi, la Madonna ci fa la “grande grazia” di avere con noi, qui in mezzo a noi e tutta per noi, Jelena. Quando la Madre le si manifestò, Jelena aveva appena dieci anni; oggi Jelena è sposata ad un Italiano ed è mamma di quattro figli; ha percorso un lungo ed assiduo cammino di preghiera e di studio in Austria, negli Stati Uniti e a Roma, dove attualmente vive, fino a laurearsi in Sacra Scrittura, specializzandosi anche su Sant’Agostino. Noi oggi, faremo delle domande a Jelena, ma non si tratterà di una fredda intervista, bensì avremo con lei un colloquio molto aperto ed ampio, dal quale attingeremo un po' di quella “grande grazia” che lei ha ricevuto e che non tiene per sé. Infatti, Jelena condividerà con noi questa “grande grazia” che la Regina della Pace le ha fatto, così che anche noi potremo iniziare una “nuova vita” con tanta speranza nel cuore, con tanta forza e coraggio per testimoniare la nostra gioia di essere di Gesù e di Maria; questa sera usciremo anche con la consapevolezza che la Madonna, come Madre cara, bella e dolcissima quale Lei è, ci ha già parlato e ci parla ancora e, magari, capiremo che “sentire la sua voce” è soltanto questione di mettersi in suo religioso ascolto con il cuore aperto.: “UNA GRANDE GRAZIA”
- Jelena, dirti “grazie” è poco. Questa sera, infatti, la Madonna, attraverso la tua presenza, dona a ciascuno di noi una “grande grazia”.
Papa Francesco, al termine della GMG a Panama, ha annunciato che il prossimo incontro con i giovani avverrà in Portogallo. Il pensiero corre immediatamente ed inevitabilmente a Fatima. Infatti, la Regina della Pace, nel suo messaggio del 25 agosto 1991 ci ha detto che, con il nostro aiuto, desidera realizzare a Medjugorje ciò che ha iniziato a Fatima. La Madonna mette un forte legame fra Fatima e Medjugorje e noi ravvisiamo, per quel poco che ci è concesso di capire, che anche la “dinamica” con cui Maria ha iniziato il colloquio interiore nel tuo cuore, abbia molto in comune con la “dinamica” con cui è apparsa ai tre Pastorelli di Fatima: in entrambi i casi, infatti, non è la Madre Celeste a manifestarsi, bensì manda un angelo. Puoi esternare anche a noi il tuo pensiero in merito a questa “dinamica” e a questo forte simbolismo che unisce Lucia, Giacinta e Francesco di Fatima a Jelena di Medjugorje?
- La Madonna ci invita ripetutamente ed instancabilmente alla preghiera del cuore: “Pregate, Pregate, Pregate”. A volte, siamo presi dallo sconforto perché sembra che le nostre preghiere siano inascoltate. Tu, fin da bambina, hai sempre dato una grande importanza alla preghiera e dopo poco tempo da quando la Regina della Pace ha iniziato a parlarti, hai formato un gruppo di preghiera. Facendo tesoro di questa “grande grazia” che hai ricevuto, puoi trasmetterci un po' di questa tua “passione” per la preghiera e di come sia potente la preghiera di gruppo?
- Quando i pellegrini sono a Medjugorje, vivono una “grande grazia” toccano con mano la bellezza dell’amore materno di Maria che ci porta a Gesù. I pellegrini fanno l’esperienza luminosa dei tre discepoli sul Tabor che portò Pietro a dire “Signore è bello per noi essere qui”. Ma dal Monte si deve scendere per andare fino a Gerusalemme. Le nostre guide, sempre dicono che il vero pellegrinaggio inizia dopo Medjugorje, quando si ritorna alla fatica quotidiana. Stando a quanto ti ha detto la Madonna, come possiamo innalzare la preghiera quando il nostro cuore è appesantito dalla stanchezza, dalla malattia fisica e spirituale, dalle delusioni della vita?; come possiamo immergerci in Dio e sperimentare il suo Amore, quando ci sentiamo schiacciati da tanti timori per un futuro che si prospetta tanto oscuro?
- Tu e tuo marito avete avuto la “grande grazia” di sposarvi in agosto, qualche giorno prima della Memoria di Santa Monica e di Sant’Agostino, un santo che tu conosci molto bene. Da quando Mir i Dobro organizza il pellegrinaggio di fine agosto, le nostre guide sempre paragonano Monica alla Gospa. Infatti la Madre di Agostino “prega, piangendo” e “piange pregando”; così come fa la Regina della Pace che piange e prega per la conversione dei suoi “Cari figli”. Non a caso una statuetta della Kralijce Mira a Civitavecchia, poco distante cioè dal Lido di Ostia dove Monica morì, ha versato lacrime di sangue. Quale messaggio di speranza puoi dare alle nostre mamme e alle nostre nonne qui presenti, molte delle quali vedono i figli e i nipoti lontani dalla fede e vivere come se Dio non esistesse?
- Quello che stiamo vivendo, è un tempo di transizione che ci porterà a pregare il “Padre nostro” in modo leggermente diverso. Ora, la Madonna ti ha concesso la “grande grazia” di dettarti tante preghiere, soprattutto di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù e al suo Cuore Immacolato. Ti ha anche spiegato, frase, dopo frase il significato della preghiera che ci ha insegnato Gesù. Per quanto riguarda “Non ci indurre in tentazione” cosa dice la Madonna in merito e cosa puoi dirci tu. alla luce della nuova traduzione “Non abbandonarci nella tentazione”
- Noi, sia presentandoti ai nostri pellegrini, così come in ogni domanda, abbiamo volutamente ripetuto le due parole: “grande grazia”. Infatti, con queste due parole la Regina della Pace ha iniziato il suo messaggio del 25 ottobre scorso dal quale noi abbiamo estrapolato il tema della Giornata odierna. Dice la Madonna “Cari figli! Voi avete la grande grazia di essere chiamati ad una nuova vita attraverso i messaggi che io vi do…”. Come possiamo rispondere a questa chiamata, ma soprattutto come possiamo sentire la chiamata quando viviamo nel frastuono del mondo? Come possiamo vivere una nuova vita, quando in questa nostra società sembra prevalere la cultura della morte: aborti ed eutanasia come diritti primari; unioni fra persone dello stesso sesso con diritto ad avere un figlio affittando un utero… e gli esempi potrebbero continuare. Aiutaci a rispondere a questa chiamata per poter così iniziare una nuova vita.
- Abbiamo iniziato questo colloquio con te parlando di Papa Francesco. Vogliamo parlare ancora di lui. Se è vero, come è vero, che il Santo Padre non si è ancora espresso in merito ai lavori della Commissione Ruini istituita da Papa Benedetto, è altrettanto vero che Francesco ha, di fatto, compiuto un’azione provvidenziale e benefica nei confronti di Medjugorje, nominando Visitatore Apostolico permanente Mons. Hoser. Avere un Vescovo Polacco come lo fu il Santo Padre Giovanni Paolo II° che diceva “Se non fossi Papa, sarei sempre a Medjugorje” è davvero una “grande grazia”. Conosciamo bene quanto ha fatto Papa Wojtyla per abbattere il Comunismo. Anche voi della Ex Jugoslavia ne sapete qualcosa con Tito. Ne sa qualcosa anche il nostro Padre Jozo che ha provato il carcere duro. Sappiamo che la vocazione di P. Jozo nasce dalle ceneri dei 30 Francescani di Siroki Brjeg. Ora, spesse volte, Medjugorje viene presentata come la “Terra delle meraviglie” dove si respira il “Profumo di lavanda”. Noi di Mir i Dobro, proprio grazie al “martirio silenzioso” di P. Jozo, siamo convinti che Medjugorje sia la Terra delle Croci, delle tante Croci dei pellegrini, dove si respira l’amaro odore del Sangue dei Martiri. Noi di Mir i Dobro, diciamo sempre ai pellegrini che se la Madonna appare anche oggi, dopo lungo tempo, è grazie anche al sacrificio e alla testimonianza di tanti Martiri. Puoi dirci qualcosa in merito?
- Questa non è una domanda, ma ti chiediamo due parole di consolazione per chi si sente solo; per chi soffre nel corpo e nello spirito; per chi vive nella disperazione e, con tanto amore ti ringraziamo.
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