« Cari figli, anche oggi vi invito a preparare i vostri cuori
per questi giorni in cui il Signore desidera in modo particolare
purificarvi da tutti i peccati del vostro passato. Voi, cari figli,
non potete farlo da soli perciò ci sono qua io ad aiutarvi.
Pregate, cari figli, solo così potrete conoscere tutto il male
che sta in voi ed offrirlo al Signore in modo che il Signore possa
purificare del tutto i vostri cuori. Perciò, cari figli,
pregate senza sosta e preparate i vostri cuori nella penitenza e nel
digiuno ».
Io vorrei analizzare un po' alcune parole
della Madonna e mostrarvi il loro significato, pensando alla pace.
La Madonna dice: « Il Signore desidera purificare i
vostri cuori da tutti i vostri peccati, dai peccati del vostro
passato ».
Domandiamoci perché la Madonna dice
proprio in questa settimana queste parole. Per me ci sono alcune
ragioni. Noi abbiamo cominciato il tempo dell'Avvento, preparazione
al Natale. Questo tempo di Natale è sempre una speciale
preparazione per la venuta di Gesù. Potrei dire che la Madonna
vive coscientemente la sua maternità che ha dato vita a Gesù
e la sua maternità per quanto riguarda noi. Con questi
messaggi vuole prepararci come una mamma prepara suo figlio per la
nascita di un altro figlio. Se non siamo preparati che cosa può
succedere? Gelosia: non siamo preparati e non c'è gioia, non
c'è pace, non c'è vita. Così allora la Madonna
dice: preparatevi, che i vostri cuori siano purificati. Allora, la
prima ragione è la preparazione per il Natale. Un'altra
ragione è questa: domani è la festa dell'Immacolata e
la Madonna vuole che siamo preparati per questa festa. Per questa
ragione il Signore desidera purificarci. Qui opera lo stesso Signore
che ha preservato la Madonna dal peccato.
La Madonna parla
dalla sua esperienza e dice: «Il Signore vuole purificarvi ».
Da che cosa? Dal peccato, da tutti i peccati del vostro passato.
Perché è importante essere purificati dal peccato? Noi
vogliamo la pace, l'amore, la riconciliazione e la fratellanza nel
mondo. Tutti i giornali, tutti i discorsi nei parlamenti parlano
sempre della giustizia, della pace, ma perché non avvengono
queste realtà? Perché non si pensa a ciò di cui
parla la Madonna: per poter avere la pace, per poter amare, dobbiamo
essere purificati dai peccati. Il peccato è sempre una realtà
in noi che rompe il nostro cuore. La Madonna ha detto in un messaggio
che l'odio distrugge, non vede nessuno e non vede niente, l'odio
distrugge gli occhi e la vista del cuore. Allora possiamo dire grandi
parole sulla pace, ma se non facciamo questo passo di cui parla la
Madonna, se non vogliamo purificarci, lasciarci purificare dalle
conseguenze del peccato, la pace non è possibile.
I
conflitti, l'odio e tutto quello ché distrugge le famiglie non
vengono perché non sappiamo che cosa dobbiamo fare, ma vengono
perché restiamo solo sul livello teorico, non entriamo nel
nostro cuore, non ci lasciamo purificare, e un cuore non purificato
non può mai dare i frutti della pace. Il peccato, le ferite
che vengono dal peccato, sono la fonte di tutti i mali del mondo.
Ecco, purificarsi, lasciarsi purificare. Questo è un invito,
prima di tutto alla confessione, perché la confessione è
il primo passo della riconciliazione, della purificazione dove il
Padre dà la grazia a tutti noi. Gesù è morto per
noi e non domanda che cosa hai fatto di male, domanda solo se tu vuoi
e se la risposta è: « Sì, tento, non voglio più
peccare, voglio restare con te », il Padre dà la grazia
in abbondanza. Quando si riceve questa grazia della riconciliazione
nella confessione, quando - come dice la Madonna - si riceve ogni
mese la pace, sarà possibile la riconciliazione perché
la purificazione continua. Questa purificazione è anche un
invito alla santità. Perché? Cosa significa essere
santo? La prima dimensione del santo non è far pratiche
straordinarie nel deserto, ma lasciarsi guarire dal peccato e
diventare sano nel proprio cuore. Il peccato distrugge, la grazia
guarisce. La Madonna invitandoci alla purificazione, ci invita alla
santità, a lasciarci guarire. E quando un cuore è
guarito dalle conseguenze del peccato, dall'odio, dopo tutto diventa
possibile. Per esempio molti dicono: « Non posso perdonare, la
ferita è molto profonda », ma quando un cuore è
puro, cioè quando un cuore è umile, si può
perdonare ogni ferita.
Se diciamo che non possiamo perdonare
e ci domandiamo perché, dovremmo dire: « Sono orgoglioso
e non voglio perdonare ».
Le guerre e tutti i conflitti
vengono solo perché siamo orgogliosi, perché siamo
egoisti. La purificazione significa quindi un duro lavoro. Per questa
ragione o una delle ragioni del perché digiunare è
proprio questa: digiunando si vede la propria verità e ci si
distacca anche da se stessi, come la Madonna era distaccata da sé.
Qualche giorno fa, meditando un po' sull'amore della Madonna,
una mamma ha detto: « Quando io penso che cosa hanno fatto alla
Madonna io non posso immaginarmi come poteva perdonare. Era vicino
alla Croce, sapeva che suo Figlio non aveva fatto niente di male e
davanti ai suoi occhi lo hanno crocifisso. E la Madonna perdona. Io
mi immagino, ha detto, se avessero fatto così a mio figlio,
che cosa io avrei fatto ». Perché la Madonna poteva
perdonare? Non perché non era offesa, ma perché era
umile e forte nell'amore. Allora la purificazione dal peccato, dalle
conseguenze del peccato, significa una via, un cammino verso la pace.
Se vogliamo la pace, e la vogliamo sicuramente, dovremo lasciarci
purificare.
Ma come fare per essere purificato? La Madonna ha
detto: « Voi, cari figli, non potete farlo da soli perciò
ci sono qua io ad aiutarvi ». Naturalmente quando si invita
qualcuno ad un lavoro duro e continuo, ci si deve domandare come si
possa fare. La Madonna lo sa. Per questa ragione dice: « Ecco,
io sono con voi, voglio aiutarvi ». Molte volte nei messaggi ha
ripetuto: « Io sono con voi da tanto tempo per aiutarvi a
mettere in pratica tutti i messaggi ». Allora, se ci domandiamo
come possiamo, perché la mia vita è complicata, è
dura, non sono stato amato, molti mi hanno offeso - ognuno di noi ha
la sua storia, sicuramente non sempre facile - la Madonna dice: «
Adesso di nuovo io sono con voi ». Questo è un messaggio
molto importante: la Madonna è con noi. Chi è la
Madonna? La Madonna è la nostra Madre e vive la sua maternità
coscientemente. E per me, io lo ripeto sempre, il segreto di
Medjugorje - cioè perché molti hanno fatto un cammino
proprio meraviglioso, perché molti hanno cominciato a~pregare,
a digiunare, a confessarsi - non è perché per la prima
volta hanno sentito il desiderio di riconciliarsi, ma perché
la Madre che è presente qui, ha parlato. Allora la situazione
che è stata creata per la presenza speciale della Madonna è
una atmosfera nella quale il cuore del figlio, della figlia, sente
più diretto l'invito. Spero che anche in questi giorni tutti
noi, come ho detto prima, sentiamo di nuovo la sua presenza, la sua
voce, il suo invito e capiamo anche la sua intenzione.
E
ascoltate adesso l'invito: « Pregate, cari figli ».
Pregare. Senza la preghiera non è possibile niente. La Madonna
nei messaggi ha invitato alla preghiera più di ottanta volte.
In questo messaggio ha detto due volte: « Perciò, cari
figli, pregate ».
Vi ho già detto che la Madonna
chiede di cominciare a pregare e dopo la preghiera si sviluppa e
diventa la preghiera del cuore, cioè la preghiera continua,
costante, il contatto continuo con il Signore. Se vi domandate: come
pregare? Come si deve pregare? Io posso dire brevemente: «
Cominciate, continuate come sapete in questo momento, come avete
capito il messaggio della Madonna ». Anche se non sapete niente
altro che il Credo e 7 Padre Nostro, Ave, Gloria, cominciate. Alla
sera tutta la famiglia in ginocchio a pregare.
Un pellegrino
mi ha detto: « Io prego più facilmente mentalmente,
leggo un brano del Vangelo e medito per molto tempo ». Mi ha
chiesto: « Devo pregare il Rosario? ». Gli ho risposto: «
Guarda, tu non devi quando sei solo e preghi di più, perché
la Madonna non chiede centocinquanta Ave Maria per dirle ed essere
contento di averle dette. La Madonna domanda un incontro con il
Signore durante la preghiera ». In questo si cresce. La
preghiera è una lingua che ha la sua grammatica, le sue
parole, la sua sintassi, è proprio come una lingua. Quando non
la si parla, anche se la si sapeva una volta, non si può
parlarla. Se non si prende il tempo per la preghiera, se non si prova
ogni giorno, non esiste la lingua della preghiera. Se la si parla
sempre ogni giorno, diventa più facile.
Molti
cristiani forse fanno un segno di croce al giorno e qualche volta
quando vedono un gatto nero fanno un segno di croce per essere
salvati da qualche disgrazia, e dopo dicono: « Non so pregare
». Come puoi saperlo? La preghiera è una lingua e se
vuoi cominciare, comincia come sai, ma ogni giorno, regolarmente al
mattino e alla sera, il tempo c'è. Non è vero che non
abbiamo tempo. Il problema è che cosa pensiamo della
preghiera.
Mi sembra che per la prima volta nei messaggi la
Madonna ha detto perché pregare: « Solo così
potrete conoscere tutto il male che. sta in voi ed offrirlo al
Signore, in modo che il Signore possa purificare del tutto i vostri
cuori ». Allora pregate per essere in contatto con il Signore.
La preghiera è una condizione per conoscere il proprio male,
il proprio egoismo, il proprio orgoglio.
Per il Signore il
nostro peccato non è un problema. Anche voi conoscete la
parola del profeta: « Anche se i vostri peccati sono rossi il
Signore può farli bianchi », cioè annientarli.
Qual è il problema? Il problema è la nostra convinzione
che non abbiamo il peccato.
Non voglio adesso farvi un
complesso del peccato, ma ricordatevi delle vostre parole quando
parlate degli altri. Nei conflitti è sempre l'altro che ha
fatto del male, noi, no, mai. Questo è il problema: non
vediamo il nostro male, che cosa produce il nostro male nell'altro.
In un messaggio la Madonna ha detto: « Cari figli, io
vi invito: pregate e distruggete il male nella vita degli altri »,
e poi: « Pregate e conoscerete il vostro male ».
Tante
volte i genitori si arrabbiano con i figli per questa o quest'altra
cosa, ma se vogliono bene analizzare la situazione devono domandarsi:
i figli da chi hanno imparato queste cose? Forse proprio in famiglia.
O da chi non hanno imparato le cose che dovevano imparare? La pace,
la guerra incominciano nelle famiglie e se molti oggi sono
aggressivi, se molti oggi sono pronti a lottare, a fare i conflitti,
hanno cominciato nelle famiglie.
La Madonna qui vi dice che
il male dovete conoscerlo, che dovete pregare per conoscere il male e
subito offrirlo al Signore, perché, se noi ci teniamo il male
nel nostro cuore, il male è sempre attivo e subito si sentono,
si vedono i suoi frutti.
Allora, la purificazione, subito,
non domani. Non si può dire domani o dopodomani, ma subito.
Perché il male, se sta in noi, si fortifica, mette le radici.
Dobbiamo subito offrirlo al Signore e il Signore ci purificherà.
Nell'ultima frase ha detto: « Cari figli, pregate senza
sosta e preparate i vostri cuori nella penitenza e nel digiuno ».
Questo è il nostro lavoro: pregare, conoscere, vedere
e riconoscere la nostra verità, accettarla nell'umiltà;
offrirla al Signore.
Se facciamo così ci prepariamo
bene per la festa dell'Immacolata e per la festa della pace, quando
un giorno verrà.
La Madonna dice: digiuno e penitenza.
Io sono molto contento che abbia detto così, perché il
digiuno non è la penitenza. Sono due cose molto diverse.
Cosa è il digiuno? Un invito a vivere con il pane.
Questo non è penitenza, questa è una chance per noi di
essere purificati,, di essere liberi nel proprio cuore per l'amore,
per la riconciliazione, per la pace.
Il digiuno è come
la preghiera. Assolutamente non si può sostituire. Dopo,
quando cominciamo a digiunare, a pregare, possono venire la penitenza
ed i sacrifici.
Forse devo spiegarmi ancora un po'. Per
esempio quando uno dice: « Io non posso digiunare, ma qualche
volta non guardo la televisione », il non guardare la
televisione e il non digiunare sono due cose diverse. Non posso dire:
« Non guardo la televisione e allora non devo digiunare ».
Dobbiamo tutti digiunare, tutti quelli che possono, cioè un
organismo normale può digiunare.
Gli ammalati,
naturalmente, a loro modo. Allora si deve digiunare e dopo si vedono
le cose alle quali dobbiamo rinunciare, che dobbiamo cambiare. Per
esempio se uno comincia a digiunare può vedere che perde molto
tempo davanti alla televisione, che certi film sono pieni di
aggressione. Una pellegrina mi diceva: « Adesso vedo che queste
cose sono proprio bruttissime, prima non vedevo che erano brutali ».
Quando si comincia a digiunare si diventa più liberi e si
vede. Qualche volta i genitori sono obbligati per coscienza a non
guardare la televisione. Se si guardano, per esempio, tante
brutalità, tante guerre, tante uccisioni, poi ci si abitua e
queste cose diventano normali.
Sia un ricco che un povero
devono digiunare. Per il ricco sarà penitenza lasciare le cose
che ha, per il povero sarà penitenza, sacrificio, rinunciare
con il cuore alle cose che non ha e se non rinuncia è sempre
aggressivo. Vedete allora che il digiuno non è la penitenza.
Se qualcuno dice: « È difficile », è
normale. Noi ci lamentiamo se dobbiamo vivere due giorni con il pane:
molti nostri fratelli sarebbero felicissimi se potessero vivere come
noi possiamo digiunare. Noi abbiamo dimenticato questa verità
e dopo ci domandiamo come mai la Madonna può chiederci queste
cose.
Molti muoiono perché non hanno il pane: questa è
una dimensione sociale del digiuno, perché quando digiuniamo
possiamo più facilmente vedere che cosa abbiamo da condividere
con gli altri.
(P. Slavko Barbaric - 7 dicembre 1986)
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