Tre sono i punti sui quali possiamo verificare un buon cattolico vero e autentico. Uno deve essere gioioso. Importante è la gioia. Ma non quella gioia mondana; quella dello Spirito Santo. Quella dentro al cuore.
Numero due: l’obbedienza. Essa è più difficile. E’ più pesante, ma è importante nella vita spirituale. I mariti devono obbedire alle loro mogli. Ma metà della verità non è la verità. Anche quelle devono obbedire ai loro mariti. Noi sacerdoti dobbiamo obbedire Al Vescovo, al Papa, al Guardiano, al parroco… Ogni persona deve obbedire a qualcuno. Adamo ed Eva non hanno obbedito alla voce di Dio. Hanno obbedito alla voce del serpente e sono stati cacciati dal Paradiso. Per questo nell’uomo esiste una brama di tornare nel posto che aveva prima della caduta. La vicinanza di Dio è Dio stesso. Pregate per questo dono più grande di tutti: incontrare Gesù che è vivo. E’ il dono più grande. Dopo questo incontro tutto diventa diverso e migliore.
Il terzo punto è l’umiltà. Chi è umile non può finire nell’Inferno. Chi è debole e superbo non può sopportare una persona purissima. Umiltà. Primo esempio è Gesù, poi la Madonna e poi tutti i santi.
Sfruttate questo tempo a Medjugorje, perché è posto di grazia e questo è tempo di grazia come dice la Madonna.
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