La Quaresima... tempo di conversione di penitenza e di gioia
La Quaresima (che significa quarantesimo giorno) è il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e dura 40 giorni: ha inizio il Mercoledì delle Ceneri e finisce alla messa Vespertina del Giovedì Santo. Questi 40 giorni ricordano quelli che Gesù ha vissuto nel deserto prima di iniziare la sua predicazione. Il cristiano deve vivere la quaresima così come l'ha vissuta Gesù, deve cercare di imitare Gesù, non partendo per deserti assolati, ma creando dentro di se un DESERTO nel quale risuoni la PAROLA che purifica e illumina, un DESERTO nel quale Dio potrà parlare al nostro cuore per educarci all’Assoluto, spogliandoci dei nostri idoli (Dt 32,10-12), un DESERTO dove Dio c’incontra e ci purifica.Ma quest’azione purificatrice presuppone un nostro completo coinvolgimento, dobbiamo pertanto liberarci dei nostri egoismi, far morire in noi ciò che appartiene all’uomo vecchio, digiunare da tutto ciò che è superfluo e ci condiziona, fare silenzio sia dentro che fuori di noi per far posto alla Parola.
Così come Gesù si reca nel deserto per attingere forza dal Padre, così anche noi dobbiamo cercare di fare silenzio intorno a noi e di ritrovare un’esistenza abitata nel profondo dalla presenza di Dio. Durante il tempo della Quaresima la Chiesa ci invita a dedicare una particolare attenzione a ciò che è essenziale nella nostra vita, la fede, cercando di eliminare ciò che la contrasta e la inaridisce.
LA QUARESIMA comincia con l'imposizione delle ceneri per prepararci alla gloria della Risurrezione. Perciò ogni momento penitenziale va vissuto con gioia e amore.
Con la preghiera e il digiuno, Gesù aveva vinto le tentazioni... e fu servito dagli angeli. Anche per noi, la preghiera, il digiuno e la penitenza sono le armi per combattere il male.
Nella spiritualità cristiana, la penitenza va vissuta come preparazione ad un premio.
«Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della Quaresima (40 giorni). Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri.
A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala. Pentimento e servizio.
don Tonino Bello
I simboli della Pasqua
Nelle celebrazioni liturgiche di Pasqua, tre elementi sorgono a simbolo di questa festività: il fuoco, il cero e l'acqua. Ma facendo un piccolo passo indietro, nel periodo che precede le festività pasquali, la Quaresima, un elemento è fra tutti il protagonista, la cenere.
La cenere
La cenere è l’elemento che contraddistingue il primo giorno di Quaresima, periodo di penitenza, digiuno e carità, in preparazione della Pasqua. La cenere che viene sparsa sul capo dei fedeli nelle celebrazioni del mercoledì dopo martedì grasso, vuole ricordare la transitorietà della vita terrena. Secondo la tradizione, le ceneri che vengono usate nella celebrazione del
mercoledì sono ottenute bruciano le palme e gli ulivi benedetti l'anno
prima nel corso della "Domenica delle Palme". Il sacerdote, al momento dell'imposizione delle ceneri, pronunciava questa frase: "ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai" oggi sostituita da "Convertitevi e credete al Vangelo".
Il rito dell'imposizione delle ceneri, celebrato dopo l'omelia,
sostituisce l'atto penitenziale della messa; inoltre può essere compiuto
anche senza la messa. Le
ceneri non sono un amuleto, ma segno di umiltà e penitenza. Cercate di
confessarvi
Il fuoco
Simbolo fondamentale nella liturgia cristiana, il fuoco è la somma espressione del trionfo della luce sulle tenebre,
del calore sul freddo e della vita sulla morte. Durante la ricorrenza
pasquale, questo simbolo raggiunge la massima celebrazione attraverso il
rito del fuoco nuovo e dell’accensione del cero. Nella notte di Pasqua, un fuoco viene acceso fuori dalla chiesa, intorno ad esso si raccolgono i fedeli e proprio da questo fuoco viene acceso il cero pasquale.
Il cero
Il cero pasquale è il simbolo di Cristo, vera luce che illumina ogni uomo. La sua accensione rappresenta la resurrezione
di Cristo, la nuova vita che ogni fedele riceve da Cristo e che,
strappandolo alle tenebre, lo porta nel regno della luce assieme agli
angeli. Dopo l'accensione del cero con il fuoco nuovo, una processione lo accompagna all’interno della Chiesa. Questa processione di fedeli simboleggia il nuovo popolo di Dio, che segue Cristo risorto, luce del mondo.
L'acqua
È l’elemento che purifica ed il mezzo attraverso il quale si compie il Battesimo.
La notte di Pasqua è la notte battesimale per eccellenza, il momento in
cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta
il passaggio dalla morte alla vita. Nelle altre domeniche in cui si compie questo sacramento, è come se si prolungasse e rinnovasse settimanalmente la domenica per eccellenza, la Festa di Pasqua.
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