Don Gabriele Amorth
«Satana è forte, è
molto attivo, è sempre in agguato; agisce quando cala la
preghiera, ci si mette nelle sue mani senza riflettere, ci ostacola
sulla via della santità; vuole distruggere i piani di Dio,
vuole mandare a monte i progetti di Maria, vuole prendere il primo
posto nella vita, vuole togliere la gioia; lo si vince con le
preghiere e col digiuno, con la vigilanza, con il Rosario;ovunque va
la Madonna, con lei c'è Gesù e subito accorre anche
Satana; è necessario non lasciarsi ingannare...».
Siano o no vere quelle apparizioni, che io stimo autentiche, tutti quei richiami si addicono bene alla Donna nemica di Satana,
dall'inizio alla fine della storia umana; così la Bibbia ci
presenta Maria; si addicono bene agli atteggiamenti che Maria
Santissima ha avuto verso Dio e che noi dobbiamo ricopiare per
compiere i piani di Dio su di noi; si addicono bene all'esperienza
che tutti noi esorcisti possiamo testimoniare, in base alla quale
tocchiamo con mano che il ruolo della Vergine Immacolata, nella lotta
contro Satana e nel cacciarlo via da coloro che assale, è un
ruolo fondamentale.E' necessaria la presenza e l'intervento di Maria
per sconfiggere Satana.
Le vie di
Dio non sono le nostre vie, e tanto meno le vie di Satana: «Ti
darò tutti i regni della tetra, se tu prostrato mi
adorerai».
È per
quella morte atroce che lei è sempre Vergine, Immacolata,
Madre di Dio, Madre nostra. Grazie, mio Signore.
È per
quella morte che tutte le generazioni la chiameranno beata, che è
regina del cielo e della terra, che è mediatrice di ogni
grazia. Lei, umile serva di Dio, è stata resa la più
grande di tutte le creature da quella morte. Grazie, mio
Signore.
Tutti i suoi figli, tutti noi, guardano ora al cielo con
certezza: è spalancato il paradiso e il demonio è
definitivamente sconfitto in virtù di quella morte. Grazie,
mio Signore.
Ogni volta che guardiamo un crocifisso, credo che la
prima parola da dire sia: grazie! Ed è con questi sentimenti,
di adesione piena alla volontà del Padre, di comprensione
della preziosità della sofferenza, di fede nella vittoria di
Cristo attraverso la croce, che ognuno di noi ha la forza di
sconfiggere Satana e di liberarsene, se e caduto in suo possesso.
Maria contro Satana. E veniamo
all'argomento che più direttamente ci interessa e che può
essere compreso solo alla luce di quanto esposto sopra. Perché
Maria è così potente contro il demonio? Perché
il maligno trema di fronte alla Vergine? Se finora ne abbiamo esposto
i motivi dottrinali, è tempo di dire qualcosa di più
immediato, che rispecchia l'esperienza di tutti gli
esorcisti.
Incomincio proprio con l'apologia che il demonio stesso
è stato costretto a fare della Madonna. Costretto da Dio, ha
parlato meglio di qualsiasi predicatore.
Anni addietro un mio amico
bresciano, d. Faustino Negrini, morto alcuni anni fa mentre
esercitava il ministero d'esorcista presso il piccolo santuario della
Stella, mi raccontava come costrinse il demonio a fargli l'apologia
della Madonna. Gli chiese: «Perché hai tanto terrore
quando nomino la Vergine Maria?». Si sentì
rispondere, per mezzo dell'indemoniata: «Perché è
la creatura più umile di tutte e io sono il più
superbo; è la più obbediente e io sono il più
ribelle (a Dio); è la più pura e io sono il più
sozzo».
Ricordandomi questo episodio, nel 1991, mentre esorcizzavo un
indemoniato, ho ripetuto al demonio le parole dette in onore di Maria
e gli ho ingiunto (senza avere la più pallida idea di quello
che mi sarebbe stato risposto): «La Vergine Immacolata è
stata elogiata per tre virtù. Tu ora mi devi dire quale è
la quarta virtù, per cui tu ne hai tanta paura».
Subito mi sono sentito rispondere: «È la sola
creatura che mi può vincere interamente, perché non è
mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato».
Se in questo modo parla il demonio di Maria, che cosa mai
dovrebbero dire gli esorcisti? Mi limito all'esperienza che tutti
abbiamo: si tocca con mano come Maria sia davvero la Mediatrice di
grazie, perché è sempre lei ad ottenere dal Figlio la
liberazione dal demonio. Quando si incomincia ad esorcizzare un
indemoniato, uno di quelli che il diavolo ce lo ha dentro proprio
davvero, ci si sente insultare, prendere in giro: «lo qui
ci sto bene; io da qui non uscirò mai; tu contro di me non
puoi fare niente; sei troppo debole, perdi il tuo tempo...».
Ma poco per volta entra in campo Maria e allora la musica cambia: «E
lei che lo vuole,contro di lei non posso fare niente; dille che la
smetta di intercedere per questa persona; ama troppo questa creatura;
così per me è finita...».
Mi è capitato anche varie volte di sentirmi rinfacciare
subito l'intervento della Madonna, fin dal primo esorcismo: «Stavo
così bene qui, ma è lei che ti ha mandato; lo so perché
sei venuto, perché è lei che lo ha voluto; se non fosse
intervenuta lei, non ti avrei mai incontrato.. .».
Da
lei ci viene Gesù e da Gesù ogni bene. Questo è
stato il disegno del Padre; un disegno che non cambia. Ogni grazia
passa per le mani di Maria, che ci ottiene quella effusione di
Spirito Santo che libera, consola, rallegra.
S. Bernardo non esita
ad esprimere questi concetti non una decisa affermazione che segna il
culmine di tutto il suo discorso e che ispirò la famosa
preghiera di Dante alla Vergine:
« Veneriamo Maria con tutto l'impeto del nostro cuore,
dei nostri affetti, dei nostri desideri. Così vuole Colui che
stabilì che noi ricevessimo tutto per mezzo di Maria».
È questa l'esperienza che tutti gli esorcisti toccano con
mano, ogni volta.
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/pamorth/13-LaDonnaNemicaDiSatana.php
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