La gente è abituata a fare le domande ai Padri, ai veggenti: sì, anche questo è necessario, però dovete fare le domande dove ricevete le risposte piene; cercare Dio, fare le domande a Dio, per conoscere Dio, per raggiungere Dio. Ora quando vi dico « fate le domande », vi dico innanzitutto « fate le domande a Dio » per ricevere la risposta.
Cercherò di spiegarvi. C'è gente che non prega Dio, non
si rivolge a Dio, perché la gente non è sicura che Dio esista. Ieri ho
avuto un incontro di un'ora con una persona che ha finito la teologia,
si è impegnata nella vita cristiana, poi ha lasciato tutto e la fede. È
nelle tenebre, non conosce Dio, non ha bisogno di pregare Dio. Io dico
oggi alle persone che si sentono davanti a Dio come quella persona, di
non saper pregare, di non sapere se Dio esiste o non esiste: « Ponete le
domande a Dio, cercate Dio ». Nessuno di noi anche non credente può
disobbligare se stesso dal fare queste domande a Dio.
Nella
giornata dell'Assunta, Mirjana ha avuto un colloquio con la Madonna in
cui la Madonna esprime il suo dolore e dice come si sentiranno male gli
infedeli quando si metteranno davanti al volto di Dio.
Un
anno fa io dissi alla stessa veggente: « Perché la Madonna si lamenta
tanto sugli infedeli? La gente che non ha conosciuto Dio non è neanche
responsabile ». La veggente rispose: « La Madonna dice: "Ogni adulto ha
capacità di conoscere Dio, il peccato del mondo consiste in questo: non
cerca Dio" ».
Il peccato del mondo è che non si
interessa, non cerca Dio. Per questo dico alle persone tra di voi che
non si sentono di pregare: «Cercate Dio». Voi potete conoscerlo se vi
impegnate tanto quanto vi impegnate nelle cose fisiche per conoscerle,
entrando dentro le leggi fisiche. Sé voi vi mettete a disposizione di
Dio per conoscere una cosa, un Essere che è per la nostra salvezza, per
la vita eterna, allora Lo conoscerete, perché ciascuno di noi ha
ricevuto la capacità da Dio di conoscerlo, perché siamo formati secondo
la sua immagine.
Perciò ho detto all'inizio: cercate
Dio e ponete domande a Dio. Poi dico a tutti voi: fate le domande a Dio.
La gente è occupata quando viene a Medjugorje di incontrare i veggenti,
di fare le domande per avere le risposte. In quelle risposte che voi
potete ricevere dai veggenti non troverete la risposta per voi.
Potete
ricevere qualche indicazione, qualche freccia, qualche parola che vi
spinga avanti. Ho seguito quello che i veggenti dicevano quando
portavano la risposta della Madonna dopo aver domandato. La Madonna a
nessuno ha dato una risposta definitiva: « Ti guarisco, ti salvo »,
oppure « Io risolvo il tuo problema », mai ha dato una risposta
definitiva, ma diceva: « Abbiate fiducia in Dio, pregate e digiunate.
Abbiate fede ».
La Madonna ci indirizza verso Dio e
siamo noi a fare le domande a Dio attraverso il digiuno, attraverso la
preghiera, attraverso la ricerca di Dio per essere illuminati nei nostri
cuori, per ricevere la risposta vera. Senza questa obbedienza alla
Madonna di proseguire questo programma di fiducia, di abbandono a Dio,
noi non avremo una risposta. Perciò vi dico: « fate le domande a Dio ».
Mi
sembra adesso, quando vi dico « fate le domande a Dio » che andiamo
oltre la preghiera che di solito facciamo. Spesso noi facciamo la
preghiera senza domandare, senza chiedere una chiarezza, facciamo la
preghiera, non sappiamo che cosa abbiamo detto e non sappiamo che cosa
rispondere a Dio.
Ma noi davvero nella preghiera dobbiamo fare le domande e ricevere le risposte.
In
un messaggio la Madonna disse alla piccola Jelena, per il gruppo di
preghiera, che dopo ogni preghiera dobbiamo sentire la risposta di Dio.
Ecco perché vi dico di fare le domande, ma fare le domande giuste e fare
le domande davanti a Colui che può darvi una risposta vera.
Quando
vi dico di fare le domande, vi dico di pregare nel modo giusto. Secondo
me, almeno quello che ho sperimentato ultimamente nella preghiera, la
cosa più importante è di voler prendere quello che Dio ci dà.
Questo tema per me è molto importante ed è molto profondo.
Vi spiegherò: molti pregano e non vogliono prendere
quello che Dio ci offre. Un esempio pratico: preghiamo « Venga il tuo
Regno » e non vogliamo il suo Regno; preghiamo « Sia fatta la tua
volontà » e ci opponiamo alla sua volontà; cerchiamo il perdono « Come
noi perdoniamo ai nostri debitori », ma non vogliamo perdonare.
Noi
difatti non vogliamo prendere i doni e se noi non vogliamo prendere
quello che Dio ci offre, allora la nostra preghiera è chiusa. Non ci
sono i risultati se non c'è apertura a quello che il Signore ci offre di
sicuro. Allora non possiamo di conseguenza ricevere anche « l'altro ».
Gesù
disse diverse parabole e ci ha promesso di darci tutto quello che ci
serve alla salvezza. Ci diede anche l'ordine: « Cercate prima di tutto
il Regno di Dio, l'altro vi sarà dato ». Se io non voglio il suo Regno,
allora non posso neanche raccogliere i frutti.
Secondo
me la cosa più importante nella preghiera è quella di vedere che Dio è a
nostra disposizione, di voler prendere i doni che il Signore ci dà. E
io mi sento, dico per me, come il figlio maggiore del Padre; il figlio
prodigo se ne è andato, ma quel figlio maggiore è nella casa e non sa
servirsi dei beni che il Padre gli dà. lo mi sento veramente così da
sacerdote, da religioso.
Dio mi ha dato tutte le cose, tutte le grazie sono a mia disposizione e non sono capace di prenderle, di goderle.
È una tragedia della nostra vita cristiana di non prendere queste cose.
È
venuta una suora a lamentarsi dicendo: « Padre, mi sento schiacciata,
sento una aridità dentro di me, sono troppo occupata nell'ospedale,
prego poco, non riesco a trovare il tempo: cosa mi dici?
Io
ho detto: « Mi dispiace. Gesù ti ha scelto per darti il suo amore e tu
non lo prendi. Sei scelta da Gesù Cristo in modo particolare e tu sei
rimasta senza quell'amore; perché vivi povera quando Dio ti ha scelto in
modo particolare? ».
Questo non lo dico soltanto per
la suora, ma lo dico per me; sono sempre povero quando non sono capace
di usare questo amore, di sperimentare questo amore e tutti noi
cristiani siamo poveri, miseri quando non siamo in grado di prendere, di
accogliere questo amore, di viverlo.
E come potete
prenderlo? Pensate un po' a tutto quello che voi dite nelle vostre
preghiere, nel vostro Padre Nostro e desiderate quello che voi dite: che
non siano parole farisaiche, vuote. Quando dite Ave Maria, pensate un
po' con ammirazione profondissima; Santa Maria, piena di grazia, beata
te, prega per noi peccatori. Un desiderio profondo di raggiungere Dio,
di stare con Dio, come la Vergine è stata con Dio.
Se
volete arrivare al punto in cui scoprire che tutte le cose, tutte le
grazie sono a vostra disposizione, allora muovetevi con semplicità, con
umiltà verso la parola del Vangelo; ogni giorno leggete un po' di
Vangelo e mettete in pratica le parole del Vangelo.
Lì
Dio si mette a nostra disposizione. Se noi mettiamo le parole del
Vangelo nella pratica della nostra vita, allora la strada si apre. Voi
avete sentito ieri nel Vangelo di Luca di stare attenti: « A chi ha,
sarà dato di più ».
Chi pratica la fede, chi si apre
attraverso la pratica di ogni giorno, a quell'uomo si apre la strada. E
riconosce: sì, i doni di mio Padre sono a mia disposizione e sono capace
di prenderli. Questa è la saggezza della Madonna che ci porta alla
semplicità, alla umiltà e con la semplicità a cogliere ogni parola del
Vangelo, ogni parola di Dio. Vi ripeto di nuovo: fate le domande a Dio.
Voglio
sottolineare a questo punto la differenza che c'è tra un fedele e un
infedele. Anche quando si tratta dei cristiani ci sono infedeli e ci
sono fedeli; anche quando si tratta delle persone che sono venute in
pellegrinaggio, anche quando si tratta delle persone che partecipano
alla Messa, ci sono fedeli e infedeli.
Penso a coloro che sono aperti alla Parola di Dio e non
sono aperti. Faccio questa differenza, perché la gente infedele si mette
a discutere, a polemizzare sui messaggi, ad attaccare gli altri, a fare
lotta contro gli altri per portare la propria convinzione agli altri.
Questa è infedeltà. La Madonna è diventata fedele ponendo le domande a
Dio. All'inizio non era capace di capire il progetto di Dio « Come
avverrà se io non conosco uomo? ». Ha fatto le domande, non si è messa a
discutere con le altre persone, ad attaccare gli altri, a discutere col
Sommo sacerdote, o con i farisei. Ma davanti a Dio ha cominciato a fare
le domande e la chiarezza Le è venuta da Dio.
Quando
la Madonna ci insegna durante questo periodo a pregare, a pregare, a
pregare, è proprio questo: entrare in intimità con Dio, fare le domande
sempre più profonde e cercare le risposte da Dio per essere illuminati.
Io vi dico dal punto di vista del sacerdote che segue gli avvenimenti di
Medjugorje e anche i pellegrini: se volete essere veri pellegrini,
lasciate le discussioni, lasciate le polemiche, lasciate gli attacchi,
lasciate l'amarezza del vostro cuore, perché gli altri non accettano le
apparizioni, ma ponete le domande e se ci sono dubbi nei vostri cuori,
ponete questi dubbi in modo da interrogare Dio.
Se sei veramente apparsa, o Vergine, che cosa vuoi?
Ponete nella preghiera queste domande e riceverete le risposte.
A
mio parere questo è importante e direi è tutto. Se noi ci mettiamo in
cerca di Dio sul livello spirituale e approfondiamo questo cammino
quotidiano, allora siamo sulla strada di un pellegrinaggio giusto,
perché il pellegrinaggio vero è il, pellegrinaggio che in continuo ci
porta verso Dio.
Io desidero che voi siate i
pellegrini eterni, non per andare a Medjugorje e tornare a casa ed
essere gli stessi. Allora avete sbagliato, vi siete affaticati e non
avete fatto nulla. lo desidero che voi torniate a casa e continuiate a
fare le domande a Dio, continuiate a pregare, ad approfondire questa
intimità con Dio.
Allora scoprirete che le
apparizioni sono vere e nessuno dovrà spiegarvelo. Voi sapete bene
quell'incontro tra Gesù e la Samaritana quando ha portato gli altri
uomini al pozzo di Giacobbe; la gente in un primo momento ha creduto
alla donna, ma dopo la gente diceva: « Noi crediamo perché abbiamo
scoperto, non perché tu ci hai detto ». E siamo noi tutti quanti a
scoprire Dio.
La Madonna ha i suoi messaggi, e quando
scopriremo nella nostra vita quotidiana la presenza di Dio che la
Madonna ci ha portato, allora saremo senza dubbi e saremo in grado di
annunciare agli altri la verità vissuta da noi e saremo testimoni delle
apparizioni.
Ma senza questo cammino di domandare e
stare davanti a Dio come esseri bisognosi della luce da Dio non
arriveremo alla fine. Sul livello spirituale nessuno ci può dare la
sicurezza interiore dall'esterno; se fosse possibile questo, allora
tutti coloro che hanno visto i miracoli di Gesù dovevano essere sicuri,
ma invece, voi sapete, volevano lapidare Lazzaro e Gesù.
Hanno visto Lazzaro risorto, ma non hanno creduto.
La sicurezza interiore viene allora attraverso l'esercizio interiore, attraverso l'apertura interiore, l'apertura del cuore.
Voi cercate di aprirvi desiderando proprio di raggiungere Dio e quello che Dio ci dà, e il Signore vi illuminerà.
Un altro tema legato con questo è una risposta a molti i
quali vengono qua a fare domande: come possiamo organizzare un gruppo di
preghiera? Potete organizzare un gruppo di preghiera soltanto sul
livello di quello che vi ho detto. Se voi desiderate pregare, se voi
desiderate apprendere quello che il Signore vi dice, se voi desiderate
fare di più per Dio, se voi vi impegnate di più nella preghiera, il modo
di organizzare la preghiera non è importante; ci sono diversi modi
nella Chiesa e voi troverete da soli i modi in una parrocchia, in una
comunità, in un convento, in un ospedale; troverete mille modi come
organizzare, ma la cosa principale è di aver voglia di pregare, di
cercare Dio, di abbandonarsi a Dio e allora Dio interverrà nei gruppi,
ne sono sicurissimo, perché ho delle esperienze di diversi gruppi.
Allora
il Signore dà anche le grazie speciali affinché il gruppo possa
svolgere una missione particolare, ma soltanto se i nostri cuori hanno
un ardore veramente di mettersi al servizio di Dio, cercare di essere
illuminati, cercare di vivere ogni parola del Vangelo.
E
non fate le scappatoie nel Vangelo, perché molte righe nel Vangelo sono
saltate, scartate, interpretate a modo loro per chi voleva un Vangelo
secondo il proprio volere; mettetevi totalmente a disposizione del
Vangelo e il Signore vi guiderà.
Nei messaggi in cui
la Madonna ci avvertiva sulla presenza di Satana è caratteristico che in
ogni messaggio ci dava le armi per vincerlo. Le armi sono: la preghiera
e il digiuno, non le discussioni, non le polemiche. Allora camminate
anche voi, seguite questa strada, affinché sia chiara la presenza di Dio
che si manifesta a Medjugorje attraverso la Vergine.
Dico
di nuovo: a livello scientifico non sarà mai chiaro perché il
soprannaturale non può essere argomentato con la scienza, né dimostrato.
Ma vi dico questo: le apparizioni di Medjugorje sono indagate,
elaborate in modo scientifico, e non c'è da discutere. È un fatto di
estasi che va al di là delle possibilità umane.
Questa
è la conclusione scientifica di tutti coloro che hanno lavorato lì,
anche i medici italiani, francesi, che sono stati nelle ultime settimane
a studiare. Tutti hanno detto che è un fatto che va al di là delle
possibilità umane, delle possibilità scientifiche.
Secondo
me non è sufficiente dire: « Mi basta credere alla Vergine, non mi
interessano le apparizioni ». Secondo me questo non è sufficiente,
perché quando Dio appare, quando la Madonna appare, si tratta di un dono
particolare all'umanità.
È un dono particolare: non
accogliere un dono che ti offre la tua mamma, la tua sorella, il tuo
fidanzato, respingere quel dono, fa male a tutti e due.
Se
viene la Madonna in un momento critico dell'umanità e ci dice le cose
urgenti e importanti per l'umanità intera e noi rimaniamo uguali, questo
lo sento dentro di me come un grosso peccato: respingere la grazia di
Dio.
Non un peccato grosso sul livello dei precetti,
ma sul livello della resistenza allo Spirito Santo. I farisei
conoscevano bene tutte le leggi e le praticavano, ma andavano contro lo
Spirito e perciò hanno crocifisso Gesù Cristo.
Stiamo attenti di non stare chiusi, bloccati allo Spirito Santo.
La
Mamma celeste non porta altri regali: si è presentata come la mamma che
ci risveglia: alzatevi, è ora di lavorare, è il tempo di stare attenti.
Alzatevi, pregate, convertitevi.
Non aggiunge nulla di nuovo, ma ci spinge attraverso la grazia che ha ricevuto da Dio e vuole aiutarci, vuole salvarci.
Pregate,
fate domande a Dio, le domande della salvezza, affinché lo Spirito
Santo illumini tutti, discenda su tutti come è disceso sulla Vergine
Maria.
(P. Tomislav Vlasic - 24 settembre 1985)
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