La Madonna nei messaggi ci chiede di abbracciare e di portare la croce.
Ognuno di noi ha la sua croce. L'evoluzione della società ci porta ad
occultare e a dimenticare la croce, eppure non esiste vita cristiana
senza la croce; non c'è, non esiste la storia della salvezza senza la
croce. Essa è il centro, la radice della fede e della chiesa.
Quando Gesù ha abbracciato la sua croce, questa non è più
stata condanna, ma è diventata la salvezza, la pace, la luce, la forza
che attira a sé l'uomo. Gesù dice nel vangelo di Giovanni: «Ed io,
quando sarò innalzato da terra, trarrò a me tutti gli uomini». Così noi
dobbiamo innalzare la nostra sofferenza: la tua debolezza, la tua
sofferenza, il tuo dissidio familiare non vanno scartati, ma innalzati.
Anche la Madonna ci dice: abbraccia la croce.
Eppure sempre più spesso non sappiamo portare la croce. Ecco, noi tutti
siamo venuti a Medjugorje per riabbracciare la croce, perché venire a
Medjugorje significa mettere Gesù al primo posto nel nostro cuore,
seguire e amare Gesù.
Non possiamo seguire due padroni ma uno
solo, dice il Vangelo. Allora buttate tutto, le mentalità e le pratiche
che non servono, che non sono giuste. Lasciate tutti i vostri idoli qui e
seguite la strada di Gesù. Lasciate tutto e come la Madonna pronunciate
il vostro "fiat".
Gesù non può agire in noi senza la chiesa che ci ha lasciato: lui ha sposato la chiesa e non desidera divorziare da lei.
Noi siamo importanti per lui e ci ha detto cosa dobbiamo fare; ce lo
ripete da sette anni attraverso la Madonna a Medjugorje: pregare con il
cuore, digiunare, leggere la Bibbia, confessarsi ogni mese, vivere la
Messa.
Agire così vuol dire abbracciare la chiesa, in modo
da portare i frutti della pace, della gioia, dell'amore, della santità e
della vita cristiana. Noi siamo grandi se siamo obbedienti a Gesù,
davanti al quale ora ci mettiamo in silenzio, per ascoltarlo con il
cuore.
Padre Jozo Zovko
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