Meditate la passione e la morte di Gesù - Tratto dalla
ml informazioni da Medjugorje
La Madonna ci invita alla rinuncia in questo tempo di grazia.
Io
so la parola rinuncia in lingua italiana, ma come probabilmente in
tutte le altre lingue per prima ha un senso negativo.
Rinunciare:
ma nel profondo di questo processo, di questo fatto di rinunciare
alle cose, alle abitudini del peccato, significa il cammino della
libertà o verso la libertà. Rinunciare significa avere
coraggio, lasciare le cose che in questo momento ci impediscono di
incontrare Maria, di incontrare Gesù.
E questo "Tempo
di grazia" è tempo della Quaresima in cui vogliamo,
rinunciandoci, avvicinarci a Gesù che soffre con Maria che ha
sofferto con Lui.
"Meditate e vivete tramite i vostri
piccoli sacrifici la passione e la morte di Gesù per ognuno di
voi".
"Meditare" è una parola che viene
dal latino e significa "cercare il centro"; evitare la
superficialità ed entrare nel profondo dell'incontro con gli
altri, in questo caso Gesù.
Meditare significa allora
veramente di nuovo rinunciare a molte cose attorno a noi e vedere il
centro ed entrare nel centro. Significa di nuovo la lotta contro la
superficialità. Rinunciare alle cose materiali, forse più
alla televisione o a qualsiasi altra abitudine, significa direi un
processo esteriore della meditazione. Noi siamo dispersi, siamo oggi
proprio in pericolo, siamo distratti, ma la meditazione ci aiuterà
ad entrare nel cuore delle cose.
I nostri sacrifici ci
aiuteranno ad entrare nella passione e morte di Gesù, perché
la morte di Gesù è la Sua passione per ognuno di noi.
Ma dobbiamo anche dire che Gesù non ci ha salvato solo con la
croce, la Sua sofferenza è passione, il Suo amore ci ha
salvato. Perché amore che era pronto anche a morire per noi e
morendo per noi con l'amore ci ha salvati.
Ecco, sicuramente
meditando e vivendo la passione di Gesù tramite i nostri
sacrifici, il nostro cuore entrerà in questo processo, in
questo fatto della passione e morte di Gesù che muore per
amore. Capire che Gesù ha dato la Sua vita per noi in croce
perché ci ha amati deve o dovrebbe almeno darci una spinta
forte ad andare con Lui.
Allora avvicinandoci a Gesù
che soffre per noi, vivendo un po' i nostri piccoli sacrifici noi
capiremo il suo amore che Lui ha per ognuno di noi.
Uno
scrittore ha detto: “Si può credere solo all'Amore
crocifisso; l'amore che non è pronto a soffrire per la persona
amata non è amore, forse è qualche interesse o ricerca
dei piaceri, ma non l'amore”.
Ecco allora questo grande
dovere direi per questo tempo di grazia, avvicinarci tramite i nostri
sacrifici e le rinunce a Gesù che soffre e capire il Suo
amore.
E così scoprendo il Suo amore il nostro cuore
sarà guarito e sarà pronto anche ad amare.
Il
digiuno e la preghiera sono i mezzi per noi coi quali si può
aprire il nostro cuore al Signore e in cui il nostro cuore può
crescere nell'amore, nella fede, nella pace e questo è il
criterio per la nostra preghiera, per il nostro digiuno, ma anche
dico per la nostra Quaresima. Se non siamo più aperti al dono
della fede, a credere, ad abbandonarsi al Signore, bisogna chiedersi
dove vanno le nostre preghiere, dove vanno i nostri digiuni. Prima
devono servire, dico in modo un po' tecnico, alla apertura del nostro
cuore, essere aperto e ricevere questo amore e viverlo per la Chiesa.
Chiesa siamo noi tutti; Chiesa è la nostra vita, diciamo la
nostra casa; Chiesa è la nostra famiglia e chi ama Lui potrà
e avrà anche la forza di rinunciare alle cose. Avrà la
forza di combattere le abitudini del peccato e così
naturalmente crescendo nella fede, nell'amore per la Chiesa
cresceremo anche nell'amore presso la gente che è attorno a
noi.
P. Slavko Barbaric
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/pslavko/96-meditate.php
Nessun commento:
Posta un commento