mercoledì 13 febbraio 2019

Draga amica dei veggenti di Medjugorje: "Ero tanto gelosa e invidiosa perchè vedevano la Madonna"


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 TESTIMONIANZA DI DRAGA
Draga è la sorella maggiore dell’albergatore Marinko.
Quando sono cominciate le apparizioni aveva 15 anni ed era gelosa dei veggenti e diceva, in cuor suo: “Perché loro sì ed io no?”.
Ecco cosa ci ha detto:
“Come ha detto Jakov nessuno ci ha mai detto che la Madonna può apparire oppure che la Madonna è già apparsa perché la radio, i giornali e la televisione erano controllati dallo Stato.
In Chiesa, alla fine della Messa, abbiamo sempre cantato l’inno di Lourdes, ma nessuno ci ha mai spiegato cosa significasse, neanche i sacerdoti.
In Chiesa vi è la statua della Madonna di Lourdes, l’avevano messa subito dopo che la Chiesa era finita, ma anche quella statua non sapevamo cosa rappresentasse.
Però dopo 2 o 3 giorni di apparizioni, quando abbiamo chiesto a Vicka se era sicura che quella donna che hanno visto sul monte era la Madonna o qualche altra persona, lei ha risposto: “Non sono sicura al 100%, ma sono sicura al 1000%, però quello che non abbiamo potuto capire è cosa lei vuole da noi e come tutto questo finirà”.
Credo che, dopo quasi 29 anni di apparizioni della Madonna, abbiamo capito tutti molto bene che la Madonna vuole che l’umanità ritorni a Dio e che l’umanità non crei più muri e scalini.
Tutto è iniziato ai piedi del monte quando Mirjana e Ivanka sono uscite fuori dal paese, era San Giovanni Battista, la prima festa dopo la scuola.
I maschi hanno giocato nel campo di calcio fino alle 4 e mezza, poi sono tornati a casa.
Se tutte le mamme li avessero chiamati a quell’orario non riuscivano, perché facevano fatica a chiamarci anche alle 9, 9 e mezza, quando era l’orario della preghiera, perché ci piaceva giocare dopo aver lavorato tutto il giorno.
Il motivo per cui i ragazzi sono andati a casa alle 5 è perché c’era una partita di palla canestro alla televisione tra una squadra di Sarajevo e una squadra di Zagabria per una coppa della ex Jugoslavia.
Mi ricordo tutto perché anch’io ho visto questa partita.
Allora si vede che Dio aveva deciso chi doveva essere in quel luogo quel giorno per vedere la Madonna: Mirjana, Ivanka, Vicka, Milka e i 2 Ivan.
C’erano anche questi due maschi perché era finito il primo tempo.
Ivan racconta sempre che erano andati a vedere la partita in una casa dove c’era la televisione a colori.
Finito il primo tempo erano andati a mangiare velocemente qualche cosa dalla mamma di Ivan per poi andare a vedere il secondo tempo, però il secondo tempo non l’hanno mai visto e non hanno mai più saputo come era finita quella partita.
Hanno visto la Madonna e sono scappati a casa dalla paura.
Quando Mirjana racconta di quella volta dice: “Adesso se la Madonna viene a mezzanotte o alle 2 di notte non avrei più paura, perché adesso so che è possibile, però prima non lo sapevo”.
Ivan racconta che si era nascosto nella sua camera a chiave e non aveva detto neanche ai suoi parenti cosa era successo, l’unica sua preoccupazione era: “Cosa succederà questa notte se Lei viene nella mia camera, dove andrò a nascondermi?: se avessi avuto 100 chiavi le avrei chiuse tutte! Non vedevo l’ora che arrivasse il mattino”.
Quando i ragazzi sono venuti a dare questa notizia, noi abbiamo creduto che i ragazzi avessero visto qualcosa, ma non potevamo immaginare che fosse proprio la Madonna.
Allora le mamme avevano paura, perché c’erano pochi padri in paese perché quasi tutti i padri lavoravano in Germania.
Di solito arrivavano a casa a Natale, a Pasqua e alla festa della comunità.
Siccome nell’ottanta era morto Tito, che era presidente dell’ex Jugoslavia ed erano passati pochi mesi dalla rivolta in Kosovo, allora si aveva paura che fosse qualcosa legato con questo.
Poi l’altro motivo di timore è che erano una comunità cattolica in un paese comunista e pochi giorni prima, nell’ottantuno, c’era stato l’attentato al Santo Padre.
Allora le mamma dicevano di non andare, perché avevano paura di quello che poteva succedere a parlare di queste cose.
Il giorno dopo Vicka e Marija sono andate a Mostar per le ripetizioni di matematica.
Se loro non dovevano andare a Mostar, magari sarebbero tornate al mattino per vedere se succedeva di nuovo, però si vede che il Signore voleva lo stesso orario di pomeriggio: 6 meno venti.
Però a mezzogiorno ha piovuto un po’ e così le mamme non ci hanno mandato nei campi, proprio tra le 5 e le 6, a cogliere l’erba fresca per gli animali e così l’apparizione è avvenuta.
Vicka e Marija sono tornate dalle ripetizioni e Milka, la sorella di Marija, non era potuta andare, perché era andata nei campi con la mamma da un’altra parte di Medjugorje e lì non c’era nessuna pioggia; si tratta di quelle piogge che vengono d’estate.
Mi ricordo che Milka era tornata alle 9 e mezza di sera, quando era già tutto finito e così Marija è diventata veggente e ha preso il suo posto.
Chissà perché Dio aveva motivo di chiamare Marija e Milka no?
Dopo l’apparizione sono andata con Marija a prendere le pecore: le abbiamo messe nella stalla e ci siamo salutate.
Io le ho detto che andavo a casa, ma non sono andata a casa, sono tornata in dietro a vedere se la Madonna mi appariva, ma la Madonna non è apparsa, era già buio e mi sono spaventata e allora sono tornata a casa.
Il secondo giorno c’era gioia perché la Madonna era apparsa, ma c’era anche paura perché la Madonna voleva che salissero sul monte dove era lei.
C’era una casa fuori del paese abitata da 2 donne anziane e una donna incinta di 7 mesi con 3 bambini piccoli.
Allora loro gli hanno fatto vedere il sentiero dietro la croce blu.
Queste due donne anziane e la signora incinta non potevano salire sul monte.
Ora abbiamo 2 sentieri che sembrano due autostrade a confronto di come erano una volta!
Quando i ragazzi erano più sopra, mio fratello più grande racconta che in un momento li ha persi di vista perché era tutto verde, ma li ha sentiti piangere e allora li ha trovati nel posto dove adesso c’è la statua.
Loro guardavano in un punto dove ora c’è la statua, ma lui non credeva perché non vedeva niente e ha detto una cosa non bella, allora Marija si è girata e lo ha guardato.
Dopo l’apparizione mio fratello ha chiesto a Marija perché l’aveva guardato così e lei gli ha risposto che quando lui ha detto quella brutta parola, alla Madonna è scesa una lacrima che si è ghiacciata.
La Madonna era triste, allora mio fratello si è fatto il segno della croce e ha detto che credeva appariva la Madonna ed è subito finito in prigione con padre Jozo.
Mio fratello ha detto: “Ho fatto piangere la Madonna e poi, per Lei, sono andato in prigione con tanti altri!”.
Mentre noi siamo stati tutti sotto, perché dal di sotto non si vede il luogo dell’apparizione.
Allora le nostre mamme avevano paura perché era già un’ora che mancavano i bambini, allora hanno detto: “Mettiamoci inginocchiate e recitiamo 7 “pater, ave e gloria” e il credo” perché era una preghiera tradizionale.
Noi abbiamo pregato queste preghiere finché loro non sono scesi giù.
Io mi ricordo bene quando Ivanka ha abbracciato sua nonna, perché sua mamma era morta 2 mesi prima, e le ha detto: “Nonna la Madonna mi ha detto che la mamma è in Cielo, ma vorrei che la mamma fosse a casa e che ora potessi andare a casa e dire alla mia mamma che ho visto la Madonna!”.
Subito nostro zio Marinko, che era uno dei pochi che aveva la macchina, è andato in parrocchia a dare questa notizia ai frati e lì ha trovato padre Slavko, che era il cappellano, che non parlava tanto, e padre Slavko ha detto: “A chi è dato di vedere la Madonna la vedrà, a chi non è dato non la vedrà”.
Ecco, il terzo giorno eravamo tutti pronti a partire, ma le nonne dei veggenti hanno detto di portare l’acqua e il sale benedetto dicendo: “Anche Satana può apparire!”.
Allora tutti noi avevamo, nelle nostre case, una bottiglia di acqua e sale benedetti, che il 6 gennaio si porta in Chiesa e il sacerdote li benedice e poi si porta a casa per benedire le case, le stalle e tutta la campagna.
Ogni sabato sera noi benediciamo le nostre case: io l’ho imparato da mia mamma e lo faccio ogni sabato sera. Io ho già detto questo a certi sacerdoti italiani e loro mi hanno detto che per loro è una superstizione.
A noi ce l’hanno detto anche i sacerdoti e la Madonna ci ha detto che, oltre a benedire le case, dobbiamo sempre portare qualche cosa di benedetto.
La Madonna ci ha detto che se la persona, su cui si butta l’acqua benedetta, se ne va via vuol dire che proviene dal diavolo, se rimane è mandata da Dio.
Vicka ha detto: “Prima non sapevo che potesse apparire la Madonna, adesso ho imparato che anche Satana può apparire!”.
Allora Vicka ha fatto questo gesto e ha detto: “Se sei da Satana vai via, se sei da Dio rimani con noi!”.
Mirjana ha chiesto: “Chi sei? Come ti chiami?” e la Madonna ha risposto: “Cari miei angeli, io sono la Beata Vergine Maria.
Sono venuta per dirvi che Dio esiste, che l’umanità si sta allontanando da Dio e che l’umanità si è addormentata”.
Finita questa apparizione abbiamo incominciato a credere davvero che la Madonna è rimasta, non è andata via.
Poi abbiamo pensato che i ragazzi non potevano scherzare con una cosa del genere.
Cinque veggenti sono scesi per il sentiero verso la croce blu, però Marija ha fatto l’altro sentiero e ha avuto un’altra apparizione non bella.
Ha visto la Madonna che piangeva per la pace e ha visto una croce grigia e la Madonna guardava verso oriente.
Dopo 10 anni purtroppo abbiamo capito quel messaggio: è scoppiata la guerra in Jugoslavia e la terra più vicina era quella dietro il monte.
Sapete che lì abitano mussulmani e ortodossi.
Però la Madonna è stata molto chiara: non ha detto andate lì a combattere, ma ha detto: “Pace, pace, pace, riconciliatevi.
Infatti Lei sapeva cosa sarebbe successo 10 anni dopo, per questo lei è venuta col nome di Regina della Pace ed ha pianto tante volte per la pace.
Dopo 10 anni appunto è iniziata la guerra in Bosnia, Erzegovina, Slovenia e Kosovo.
Ci sono stati tra i 250 e 280.000 tra morti e dispersi, 1000 Chiese distrutte, case parrocchiali, cimiteri e conventi.
La Madonna ci ha parlato in lingua croata, ma purtroppo non l’abbiamo capita.
Ci aveva chiesto di fare digiuno, non l’abbiamo fatto abbastanza e così abbiamo avuto la fame.
Adesso i messaggi sono tradotti in tutte le lingue del mondo, non possiamo più dire che noi non sapevamo quello che la Madonna ci voleva dire.
Le apparizioni sono avvenute, per 3 giorni, sulla collina, però il governo comunista ha reagito subito con le persecuzioni ai veggenti.
Però non li hanno potuti mettere in prigione perché nessuno di loro era maggiorenne, la più grande era Vicka che aveva 16 anni e mezzo.
Allora li portarono a Mostar alla polizia, in psichiatria, ma la dottoressa, che era mussulmana, ha detto che i ragazzi erano sani e di portarli a casa.
Allora hanno detto che il monte era proprietà dello Stato e al pubblico era vietato andarci.
Quindi hanno detto: “Non lasciamo andare i veggenti lassù, così la gente torna a casa”.
Però non è andata come avevano immaginato loro. Nel frattempo è anche tornato padre Jozo.
Egli all’inizio non ci piaceva tanto perché era severo, ci sgridava sempre: diceva che non avevamo pregato abbastanza, che non sapevamo qualcosa del catechismo.
Non era semplice avvicinarsi a lui, perché non ci capivamo bene, però era un predicatore bravissimo.
Lui non conosceva bene i veggenti perché avevano 15, 16 anni e non andavano più a catechismo, perché a catechismo si andava fino alla cresima.
Jakov andava a catechismo, ma era piccolo e il catechismo glielo insegnavano a scuola.
Il giorno dopo era domenica e alle 10:00 siamo andati tutti a Messa a sentire la sua opinione.
Allora padre Jozo ci ha parlato delle altre apparizioni, che lui già conosceva, però lui ha detto che non avevamo bisogno di questo.
Secondo lui, noi avevamo bisogno della Bibbia, dell’Eucarestia e della Chiesa, perché padre Jozo non poteva controllare cosa stavano facendo i suoi parrocchiani sul monte.
A dire la verità all’inizio, sul monte, non si pregava tanto, perché tutti avevano curiosità, tanti pregavano, però tutti noi volevamo vedere la Madonna, qualche segno e gli ammalati volevano guarire.
Allora padre Jozo ci diceva di non andare sul monte, di venire in Chiesa a pregare e ci ha chiesto di andare tutti il giorno dopo, che era la festa di San Pietro e Paolo.
Però nessuno è andato da lui, perché volevamo andare con i veggenti , perché era una bella giornata.
Se quando nostro zio Marinko è andato a chiedere come comportarsi ci fosse stato padre Jozo, forse sarebbe riuscito a convincere la gente a non andare sul monte.
Ma quando ha cominciato a dire questo era già tardi, perché la gente aveva cominciato a credere, però lui era arrivato al momento giusto.
Dopo 6 giorni i veggenti non sapevano più cosa fare.
Il settimo giorno padre Jozo li aveva invitati in canonica per decidere cosa fare e padre Jozo ha chiesto: “Ma la Madonna vi ha chiesto dove ero io?”
I veggenti hanno detto: “No, non le abbiamo parlato di questo, ma ieri sera eravamo dispiaciuti perché non ti abbiamo visto!
Ti abbiamo aspettato e abbiamo chiesto a padre Slavko dove eri e lui ci ha risposto che eri in Chiesa.
Se la Madonna voleva che tu venissi lassù, certo ci avrebbe detto di dirtelo”.
Ma la Madonna non voleva che il parroco lasciasse la Chiesa.
Allora padre Jozo propone ai veggenti di venire in Chiesa alle 6:00: tanto per scendere dal monte non c’era altra strada da percorrere se non quella che passava di fronte alla Chiesa.
Così chi cercava i veggenti sapeva di trovarli in Chiesa.
Mi ricordo che Ivan aveva chiesto alla Madonna se era d’accordo che tutti si radunassero in Chiesa e la Madonna aveva risposto di sì .
Da quel giorno sono iniziate queste bellissime funzioni in Chiesa e così il rosario, le confessioni, la Messa, le guarigioni, la benedizione della croce: questa è la cosa più importante.
Noi dobbiamo capire che se a Medjugorje la cosa più importante fossero state le apparizioni, avrebbero destato solo la curiosità della gente, senza la cosa più importante.
Tutti quanti hanno risposto a questa proposta di padre Jozo: la gente ha cominciato a venire in Chiesa e a rimanere 3 ore e questo non si sarebbe mai immaginato (di rimanere in Chiesa 3 ore).
Poi il vescovo di Mostar all’inizio credeva alle apparizioni ed era sufficiente anche questo: perché il vescovo di Mostar era l’unica persona che poteva dare il permesso a padre Jozo di aprire la Chiesa di sera per fare la Messa.
L’importante è che tutti abbiamo risposto.
Noi tutti da bambini dovevamo pregare come ha detto prima Jakov: ci svegliavamo alle 4:00 di mattina per andare nei campi e prima dovevamo pregare.
Però da quando sono iniziate le apparizioni le nostre mamme non dovevano dire: “Andate in Chiesa”.
Noi sapevamo che fino alle 5:00 del pomeriggio dovevamo lavorare, poi siccome non c’era tanta acqua bisognava bagnare, ma se pioveva le mamme dicevano:
“Almeno tre figli vadano in Chiesa a pregare e noi altri finiamo il lavoro”.
D’inverno quante volte pioveva ed io andavo a piedi, quante volte ho avuto le scarpe bagnate!
Non mi vergogno a dire questo, perché la Madonna è presente e noi dobbiamo dare questo messaggio.
Mi ricordo del gruppo di preghiera di Ivan, Vicka e Marija, che avevano detto che la Madonna aveva detto di andare sul monte Krisevach alle 10 e 30, 11:00 di sera d’inverno senza le scarpe.
Mi ricordo che avevamo chiesto alla Madonna tramite Vicka: “Se noi prendiamo il raffreddore?” e la Madonna ha risposto che nessuno si sarebbe preso il raffreddore.
Dovevamo fare questo sacrificio per un progetto di Dio per la salvezza del mondo.
Poi abbiamo deciso di farlo, però quando siamo partiti da casa non abbiamo detto alle nostre mamme che ci andavamo scalzi, altrimenti non ci lasciavano andare!
Quante volte abbiamo fatto questo per la Madonna! Non so se oggi sarei in grado di fare tutto questo!
Dopo cominciano le persecuzioni per i veggenti.
Mi ricordo di averli scortati per 2 volte. Le mamme ci hanno detto di non bere e di non mangiare niente per paura che ci mettessero qualche cosa dentro le bibite o nel cibo!
Una volta Marija ha pianto di fronte alla Madonna perché li prendevano come pazzi e la Madonna ha risposto: “Guardate quanto ha sofferto mio figlio per la vostra redenzione e voi vi lamentate per quel poco?”
. Da quel momento hanno deciso di non lamentarsi più, hanno capito che loro hanno ricevuto un dono enorme e devono diffondere questo dono!
In questo periodo i nostri padri non erano lì, ma una mattina il padre di Marija che era il più anziano voleva rompere il vetro della macchina della polizia: meno male che non c’era anche mio papà e il papà di Vicka, perché forse avrebbero fatto la stessa cosa!
Le mamme ed i fratelli e le sorelle litigavano sempre con la polizia, perché i ragazzi dicevano la verità: va ancora bene che nessuno aveva diritto di toccare una donna.
Alla mamma di Vicka hanno detto di proibire a sua figlia di andare sul monte e lei ha risposto: “Parlerò con lei, ma se lei vuole andare io non posso fermarla.
Adesso ho più paura di Dio che del governo”.
La mamma di Ivan aveva proibito al figlio di andare sul monte, ma Ivan aveva visto la Madonna dal luogo dove era e la Madonna gli ha detto: “Caro figlio mio non avere paura!” e la mamma l’aveva visto e gli ha detto:
“Caro figlio, se la Madonna ti vuole lassù, io non ti posso proibire di andare!”
È stato un periodo non tanto facile, però quello che la Madonna ha detto è stato ascoltato dalla parrocchia e tante altre parrocchie hanno risposto.
Quando la Madonna ha detto: “Convertitevi!” noi credevamo che questo messaggio non fosse per noi, che questo fosse diretto ai comunisti, ai mussulmani, ai serbi, invece la Madonna ha detto: “Prima dovete convertirvi voi!”
In questo periodo è accaduta proprio l’apparizione in cui la Madonna ha avuto il vestito tutto sporco per i peccati di quelli che l’avevano toccata! (vedi il cap. intitolato “Suor Gabriella e l’Oasi della Pace”).
Forse qualcuno tra di voi è da tanto tempo che non si confessa: potrebbe approfittarne oggi che ci sono tanti sacerdoti.
Mi ricordo cosa aveva detto un sacerdote di Zagabria per la celebrazione del 25° anniversario: “Tanti vengono a Medjugorje e chiedono le guarigioni, chiedono i miracoli, ma non c’è guarigione se non c’è il perdono!”.
Il primo passo che dobbiamo fare è perdonare, è questa la cosa più importante.
Ecco vi devo spiegare perché i veggenti non sono diventati suore e sacerdoti.
Vi racconto questo episodio che mi è capitato: era febbraio del 1983 e dal governo era stato impedito di andare sulla collina e c’era una guardia in fondo al monte.
All’inizio c’erano i soldati e la gente, poi la gente non c’era più perché era stato impedito.
Io e Marija eravamo andate a scuola insieme, erano le 3:00 del pomeriggio di domenica, abbiamo chiesto alla guardia se potevamo andare sul monte delle apparizioni insieme e la guardia ci ha lasciato andare.
Noi siamo andate e non doveva neanche avvenire un’apparizione perché Marija doveva scendere giù ed avere l’apparizione insieme agli altri, però io mi accorgo che lei vede la Madonna perché Marija è diventata un po’ più seria.
Quando è finita l’apparizione Marija mi dice: “Draga, sai cosa ci ha detto la Madonna?”.
Nella mia testa avevo pensato che forse la Madonna voleva che diventassimo suore, ma io non avevo questa vocazione, ma non era questo il messaggio.
Se Marija in quel momento mi avesse detto: “Draga, se vuoi vedere la Madonna, devi farti suora”, avrei detto: “Ci penserò”.
I veggenti per diventare consacrati devono avere la vocazione che non viene da loro, ma da Dio.
o ho una sorella che non era una veggente, che ha avuto la vocazione ed è diventata una suora francescana e per me questo è un dono.
Alla fine vi dico il messaggio che per me è il più bello: “Cari figli, Dio mi ha dato questo tempo per proteggervi, per ammaestrarvi, perché, cari figli, non ce la fate da soli”, per questo La ringrazio, perché è apparsa a tutti noi.
Io credo che ci sarà un tempo in cui la Madonna non apparirà più, ma finché Lei è con noi, dobbiamo essere tutti tranquilli.
C’è stato un grosso scroscio di applausi e Draga ha ringraziato.

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