Il frate Zlatko Sudac nacque nel 1971 in Croazia. Egli ricevette una croce sulla fronte nel maggio del 1999, il venerdì successivo alla Beatificazione di Padre Pio. Le sue ferite vennero studiate al Policlinico Gemelli. L’esito fu inequivocabile: quei segni non erano di origine umana! Il frate ricevette le stimmate al costato, alle mani ed ai piedi il 4 ottobre del 2000, in occasione della Festa di San Francesco. Anche Sudac si sente un semplice strumento di Dio ed afferma come sia uno sbaglio recarsi ai suoi convegni unicamente per “ammirare” la sua presenza, bensì è giusto volare sino in Croazia per avvicinarci al Signore, di cui egli è un mero strumento, perché il Signore si trova lì, vicino a lui!
La croce che porta sulla fronte non gli provoca dolore, ad accezione dei momenti in cui si trova raccolto in preghiera. In questo caso, egli avverte un pulsare costante. Tuttavia, in certe occasioni, la ferita sanguina copiosamente.
Il frate si dichiara vicino altresì alla Vergine che ritiene essere la più cara madre che si possa avere. La si può pregare unicamente con il cuore puro. La Madre Celeste è il lato più puro della nostra spiritualità!
Sudac non ha mai avuto conversazioni con la Madonna o Gesù, ma ha avuto delle apparizioni ed ha ricevuto il dono della lettura del cuore umano. Riuscendo a percepire i reali sentimenti di chi gli è di fronte, egli riesce ad aiutare concretamente i più bisognosi!
L’uomo ha ricevuto altri doni oltre alle Stimmate ed al dono della conoscenza: quello della bilocazione, della levitazione, dell’illuminazione e della preveggenza (di eventi distruttivi).
La cosa più interessante è la paura che Sudac prova ancora quando si trova a parlare del Signore. Si tratta di una sorta di timore reverenziale nei confronti di un’entità che sfugge al nostro controllo, che sorpassa i nostri intenti e le nostre volontà. Nessuno è in grado di parlare di Dio; lo si può solo amare. La causa di ogni male, per Sudac, è il non affidarsi a Dio, il non trovarsi in Dio!
La squadra croata riceverà, in vista dell’incontro Italia-Croazia, decisivo per le qualificazioni agli Europei 2012, la visita del Santone con le stimmate. Ancora una volta sacro e profano si uniscono. Ma la mia filosofia prevede, in ogni caso, di non effettuare commistioni tra le cose di Dio e quelle degli uomini specialmente quando gli uomini, per una partita di calcio, uccidono migliaia di animali innocenti…
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