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La veggente Mirjana
Mirjana Dragicevic è una dei dei veggenti di Medjugorje. E' nata a
Sarajevo il 18 marzo 1965. Quando sono cominciate le apparizioni aveva
16 anni. Dal 24 giugno 1981 ha avuto apparizioni quotidiane fino al 25
dicembre 1982. Quel giorno, affidandole il decimo e ultimo segreto, la
Vergine le ha promesso che avrebbe avuto un'apparizione all'anno il 18
marzo per tutta la sua vita, oltre ad altre apparizioni in altre
circostanze.
Il 18 marzo è anche il giorno del suo compleanno ma Mirjana ha chiarito
che la Madonna non per questo ha scelto quel giorno ma per un motivo
che si comprenderà quando cominceranno a realizzarsi i segreti. Dal 2
agosto 1987, inoltre, Mirjana vede la Madonna e prega con lei per i non
credenti ogni 2 del mese, intorno alle 9 del mattino e tale incontro,
dal 2 gennaio 1997, è aperto anche ai pellegrini.
Ha l'incarico di svelare, tramite un sacerdote da lei scelto, i segreti
dieci giorni prima del loro verificarsi. Mirjana ha scelto il
francescano padre Petar Ljubicic.
La Madonna le ha dato il compito di pregare per coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio.
Il 16 settembre 1989 si è sposata con sposata con il croato Marko
Soldo, nipote di padre Slavko Barbaric, e oggi hanno 2 figlie.
Mirjana vive con la sua famiglia a Medjugorje.
“Siamo noi le mani tese di Maria”
Testimonianza di Mirjana
Proverò a dirvi come la Madre ci insegna ad aprire il nostro cuore e a dare a Dio il primo posto.
Ogni 2 del mese io prego con la Gospa per coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio.
Ma lei chiede a tutti di pregare innanzitutto per queste persone,
perché la maggioranza delle cose cattive che avvengono nel mondo, come
le guerre, i divorzi, la droga, gli aborti, provengono da quelli che non
hanno ancora conosciuto l’amore di Dio. Lei dice che noi, che ci
definiamo cristiani, con la nostra preghiera e il nostro esempio,
possiamo aiutarli a conoscere l’amore di Dio. La Gospa non ci chiede di
forzarli o criticarli, ma che li amiamo, che preghiamo per loro e diamo
il nostro esempio, perché questa è l’unica a via per aiutarli. Io vi
pregherei con tutto il cuore che mettiate al primo posto nelle vostre
preghiere questa intenzione perché pregando per coloro che non hanno
ancora conosciuto l’amore di Dio, noi preghiamo per noi e per il nostro
futuro, per il futuro dei nostri figli e asciughiamo le lacrime che
scorrono sul volto della Gospa a causa loro.
Il messaggio più importante della Gospa è la santa Messa.
Quando noi eravamo bambini, all’inizio delle apparizioni, la Gospa ci
ha detto: “Figli miei, se dovete scegliere tra l’apparizione e la Santa
Messa scegliete sempre la Santa Messa, perché durante la Santa Messa mio
Figlio è con voi!”.
La Gospa dà sempre a Gesù il primo posto. In tutti questi anni di
apparizioni, non ha mai detto: “Pregate e io vi darò”, Lei dice sempre:
“Pregate perché possa pregare mio Figlio per voi”. Sempre è Gesù al
primo posto. Molti pellegrini quando vengono a Medjugorje pensano che
noi veggenti siamo privilegiati, che Dio ascolta di più le nostre
preghiere. Ma questo modo di pensare è sbagliato perché per la Gospa, che è madre, non esistono figli privilegiati.
Per Lei siamo tutti semplicemente suoi figli, che lei sceglie per
diverse missioni: noi sei per dare i suoi messaggi, voi perché, come
apostoli della Gospa, portiate questi messaggi con voi. Questo lo ha
detto anche nel messaggio che ha dato il 2 gennaio 2006. Lei ha detto:
“Cari figli, io vi ho chiamati. Aprite i vostri cuori, lasciate che
entri, perché possa fare di voi i miei apostoli”. Significa che tutti
abbiamo la stessa importanza davanti alla nostra Madre.
Forse, se ci sono dei figli privilegiati per la Gospa,
io penso, guardando ai suoi messaggi, che siano i sacerdoti, perché lei
non ha mai detto ciò che loro devono fare, lei mi dice sempre ciò che
noi dobbiamo fare per loro. Lei dice: “Figli miei, loro non hanno
bisogno dei vostri giudizi e delle vostre critiche, loro hanno bisogno
delle vostre preghiere e del vostro amore. Se perdete il rispetto verso i
sacerdoti, lo perderete anche verso la Chiesa e, alla fine, verso Dio.
Un giorno Dio giudicherà se sono stati buoni sacerdoti, ma giudicherà
anche noi, il nostro comportamento verso i sacerdoti. Perciò, quando
tornate nelle vostre parrocchie, mostrate che siete stati alla scuola
della Gospa, mostrate come deve essere il nostro comportamento verso i
sacerdoti, mostrate loro rispetto e amore perché sono i nostri pastori. E
del resto, cosa faremmo noi senza di loro?
La Gospa ci chiede di far ritornare la preghiera in famiglia, specialmente il Rosario.
Lei dice che nulla può unire la famiglia come la preghiera fatta
insieme. Dice che i genitori hanno una grande responsabilità davanti ai
loro figli, perché essi sono coloro che devono piantare le radici della
fede nei loro figli, ma possono farlo solo con la preghiera comunitaria e
con l’andare insieme alla santa Messa. I figli devono vedere che per i
genitori Dio è al primo posto e che tutto il resto dopo viene.
La Gospa ci chiede di digiunare il mercoledì e il venerdì a pane e acqua.
Lei non chiede il digiuno a coloro che sono malati, ma davvero malati.
Lei dice che essi attraverso la preghiera, capiranno cos’altro possono
fare al posto del digiuno a pane e acqua, la preghiera li guiderà in
questo.
Chiede che ci confessiamo almeno una volta al mese. Dice che non c’è uomo sulla terra che non ha bisogno della confessione mensile.
La Madonna chiede la Bibbia abbia un posto d’onore nelle nostre case e che la leggiamo insieme in famiglia.
Ci chiede di aprirla ogni giorno, di leggerne due o tre frasi, non è
importante quanto, ma la Bibbia sia sempre presente nella nostra casa e
non sia solo come un soprammobile che non tocchiamo mai.
La Madonna dà una grande importanza alla benedizione.
Durante l’apparizione ci benedice ma sottolinea spesso che lei dà solo
una benedizione materna, ma che la più grande benedizione che possiamo
ricevere sulla terra è quella del sacerdote.
Per finire vi dirò cosa è per me Medjugorje raccontandovi un episodio
ho vissuto io stessa. Un giorno sono andata sul monte Križevac, e voi
sapete quanto è difficile salirvi. Davanti a me c'erano 6 giovani
italiani che portavano su una barella un giovane handicappato con molta
fatica ma anche con tanta gioia. Dopo un po’ è arrivato un gruppo
americano e, senza tante parole hanno preso questo giovane handicappato
italiano e hanno iniziato a portarlo loro. Dopo un po' di tempo sono
arrivati i tedeschi e anche loro, senza tante parole, hanno preso questo
giovane e lo hanno portato. Per sintetizzare, questo giovane è giunto
sotto la croce sul monte Križevac portato dalle mani di tutto il mondo!
Questo è ciò che la Madre desidera da noi: che le nostre mani siano mani
tese verso il prossimo e mani unite tra noi.
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