L’arcivescovo Hoser, inviato del Papa, afferma che «le diocesi
possono organizzare pellegrinaggi ufficiali», lasciando intendere che
una svolta è vicina. Francesco però non ha dato recenti istruzioni al
riguardo
Pubblicato il
09/12/2017
«Il culto di Medjugorje è autorizzato. Non è proibito e non deve
svolgersi di soppiatto. La mia missione consiste precisamente
nell’analizzare la situazione pastorale e nel proporre delle migliorie»,
afferma monsignor Henryk Hoser, arcivescovo emerito di Varsavia-Praga
in Polonia, inviato speciale di Papa Francesco per la pastorale del
santuario di Medjugorje, in Bosnia-Herzegovina. Hoser ha rilasciato un’intervista ad
Aleteia
e le sue parole sono state considerate come un via libera al
riconoscimento delle apparizioni che sarebbero avvenute dal 1981 e non
ancora terminate, in un paesino che attira milioni di persone ogni
anno.
"Città del Vaticano"
«Da oggi, le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali. Non ci sono più problemi – ha detto Hoser nell’intervista - Ma questa decisione dovrà essere presa dal Papa. Il dossier si trova ora negli uffici della Segreteria di Stato. Credo che a breve la decisione finale sarà presa».
Come si vede, monsignor Hoser parla di una decisione ancora da prendere – quella sulla possibile soprannaturalità del fenomeno – e di una decisione che sarebbe stata presa, vale a dire il via libera all’organizzazione di pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje. Per quanto riguarda i pellegrinaggi, nonostante i divieti, di fatto si sono sempre svolti e sarebbe anche difficile immaginare di proibire a dei fedeli di andare a pregare in una parrocchia. Medjugorje è stata peraltro visitata da vescovi e cardinali. L’affermazione «Da oggi le diocesi possono organizzare pellegrinaggi ufficiali» fa pensare ad una decisione presa di recente a questo proposito.
Dal Vaticano però fanno sapere che Papa Francesco «non ha dato di recente alcuna istruzione riguardante Medjugorje». Ciò ovviamente non significa che si opponga ai pellegrinaggi, tutt’altro. Significa però che al momento non sono state prese decisioni o date nuove istruzioni.
Come si sa, il Pontefice ha più volte espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione su Medjugorje guidata dal cardinale Camillo Ruini e composta da cardinali, teologi, esperti in mariologia. La commissione aveva concluso con un parere favorevole al riconoscimento della soprannaturalità delle prime 7 presunte apparizioni, avvenute tra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, distinguendo nettamente queste da tutto ciò che è successo dopo (e che di fatto ancora continua). Inoltre la commissione sottolineava l’importanza di scorporare Medjugorje dalla diocesi di Mostar, creando una nuova diocesi o un santuario alle dirette dipendenze dalla Santa Sede.
LEGGI - Medjugorje, ecco le conclusioni della relazione Ruini
L’iter della discussione sulle conclusioni della commissione Ruini è stato lungo. Non è un mistero che nella Congregazione per la dottrina della fede ci fossero delle opposizioni al riconoscimento della soprannaturalità. Papa Francesco ha ricevuto i pareri di tutti i cardinali e vescovi membri dell’ex Sant’Uffizio e bisogna attendere la sua decisione. Una decisione che, secondo Hoser, arriverà presto.
L’approccio di Bergoglio a questo come pure a fenomeni simili è sempre stato improntato alla priorità pastorale dell’accompagnamento dei fedeli e dei pellegrini. L’incarico di Hoser è stato proprio quello di verificare questo aspetto.
Fonte:http://www.lastampa.it/2017/12/09/vaticaninsider/ita/vaticano/medjugorje-culto-autorizzato-il-vaticano-nessuna-decisione-presa-iLeMnGcKFWytFE42fnWk6O/pagina.html
Nessun commento:
Posta un commento