GIUSEPPE E ANITA “MIENMIUAIF”
Un loro pezzo su Medjugorje....
VIDEO:
http://www.credere.it/n.-30-2016/giuseppe-e-anita-signorin.html
Se pensate che il matrimonio sia una tomba, attenti ai “due con l’anello” di Arzignano (Vicenza), meglio noti come Mienmiuaif, un gioco tra inglese e dialetto veneto che significa qualcosa come «Io e mia moglie». Un progetto cristiano, «fede e umorismo contro le insidie del matrimonio», che contempla una wedding band (complesso musicale che suona ai matrimoni, ndr), un blog, canzoni ironiche su temi seri, video su Youtube, social network, libri e pure una macchina per cucire. Chiaro? Non proprio, ma l’entusiasmo di Giuseppe Signorin, 34 anni, e Anita Baldisserotto, 26, è tale che vale la pena di approfondire.
LONTANI DALLA FEDE
Giuseppe e Anita si amano fin da giovanissimi, amano la musica che “spacca”, le feste, il divertimento. Sono contro la Chiesa, critici su tutto. Chi è il cristiano? «Una persona di mezza età, triste, noiosa». Ma Giuseppe va in crisi. «Il momento che stava passando lui, ha fatto riflettere anche me», dice Anita. «Anch’io non trovavo un senso alla mia vita, non riuscivo a vedere Dio e non volevo ammettere che mi mancava. Giuseppe intanto trovava conforto solo nella preghiera. Ero scettica, ma l’ho seguito perché ero innamorata di lui. Poi, un’esperienza a Medjugorje ha fatto cadere le ultime barriere». «Io ho cominciato prima a sperimentare la fede», interviene Giuseppe, «ma Anita mi ha subito superato. Penso che sia stato un dono. Se uno dei due non avesse capito l’altro, probabilmente ci saremmo lasciati. Invece, abbiamo messo al primo posto Dio, e Lui ha sistemato le cose».
LA CRISI CHE CONVERTE
Ed ecco la svolta: la giornata scandita dalla preghiera, lo “scandalo” di andare a Messa. Giuseppe e Anita vanno oltre, vogliono una vita “a tre”. «Sposami in Cristo», chiede lei. Il matrimonio viene celebrato il 22 novembre 2013. Il resto è storia di oggi. Il 21 giugno 2014 pubblicano su Youtube il primo video; a febbraio 2015 esce il blog, «non solo uno spazio dove postare e ricevere commenti, bensì un viatico per conoscere altre persone con la nostra stessa visione del mondo»; poi una collana di libri. «Volevamo sfatare l’idea del matrimonio come di qualcosa di stantìo», spiega Giuseppe, «oggi le vere rockstar sono gli sposi; vuoi mettere quant’è trasgressivo un amore indissolubile? Così abbiamo cominciato a musicare qualche piccolo testo. A me piace suonare e comporre, ad Anita cantare».
E, poiché il disegno di Dio sfugge all’umano, inaspettatamente i due giovani coniugi scoprono che la loro vita quotidiana cantata e raccontata in maniera ironica, piace. Tra colazione ai cereali e latte di soia, kleenex per asciugare le lacrime e dieta di pomodori… musicate in cucina, salotto o camera da letto, le visualizzazioni crescono, 40 mila ne ha registrate il post sul racconto del Family day. «E pensare che l’idea iniziale era di parlare ai nostri amici, sostenitori convinti della convivenza. Volevamo dire loro che sposarsi è una bella scelta, con la speranza che anche loro potessero un giorno sperimentare questa bellezza», aggiunge Anita, che sta per partire anche con un progetto di sartoria, «abiti sobri, in risposta a una moda per la quale non sei mai abbastanza magra, né abbastanza bella».
ALLEGRIA INNANZI TUTTO
Com’è cambiata la vostra vita? «Abbiamo provato i due tipi di relazione», dice Giuseppe, «un anno da “pagani”, un anno e mezzo da cristiani, poi ci siamo sposati. Non c’è paragone, l’incontro con Dio ha dato al nostro rapporto un’intensità molto superiore. Solo Lui ti cambia e ti permette di amare».
Non litigate mai? «Certo. Però una volta, quando litigavamo, restavamo arrabbiati per giorni; adesso ci facciamo una risata. Come dice san Giovanni Bosco: il diavolo ha paura della gente allegra».
Testo di Romina Gobbo
Ecco il loro BLOG:https://www.youtube.com/user/giuseppesignorin
ANITA BALDISSEROTTO
Anita Baldisserotto, 1990, Arzignano (VI). Impara a cantare guardando i cartoni della Disney. Nel 2012 si laurea a Ca’ Foscari con una tesi sul canto Gospel. Alla fine, suo marito l’ha fregata e oltre all’anello da mettere al dito l’ha costretta a finire in un gruppo sia per chitarra (suonata male) e voce, sia per chitarra, basso (suonato male), batteria e voce. Oltre a tenere la rubrica “Donne dududu”, nella sezione del blog chiamata “Pompelmo Rosa”, il progetto di moda femminile a cui sta lavorando…
GIUSEPPE SIGNORIN
Giuseppe Signorin, 1982, Arzignano (VI). Ha preso qualche lezione di chitarra durante l’adolescenza e attualmente suona il basso nel gruppo “Mienmiuaif”. Ha pubblicato diverse opere, tra il 2006 e il 2014. Si è laureato e ha fatto da assistente per qualche anno allo Iulm di Milano e dal 2012 lavora per Berica Editrice, per il magazine Corriere Vicentino e fa l’operaio della scrittura nel mondo della comunicazione per Hassel. Alla fine, sua moglie l’ha fregato e, oltre all’anello da mettere al dito, l’ha costretto ad aprire un blog.
[Biografie estratte dal loro blog]
Il nome “Mienmiuaif” impronunciabile è la trascrizione in italiano dell’inglese “me and my wife”, “io e mia moglie”. Il nome del gruppo tradotto in parole semplici vuol dire “GIUSEPPE e ANITA” che hanno fatto e stanno facendo del loro matrimonio, grazie a Dio e grazie alla musica, un capolavoro.
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Ho avuto il piacere di porgere loro qualche domanda! Quanta Grazia!
- Dio e la fede nelle vostre canzoni. Che rapporto avete con Lui? “Chi dite che io sia?”
“Nelle nostre canzoni Dio e la fede sono presenti in maniera spontanea. Ne parliamo perché fanno parte della nostra vita, sono essenziali. Qualche volta ci sono riferimenti più diretti, qualche volta meno. Non è che si debba per forza nominare Dio, ma neppure avere paura di inserire l’argomento. Gesù, Maria ed i Santi sono argomenti tabù: se si parla di una divinità, di un’energia, la cosa è più accettata.
Noi però non crediamo in un essere vago, in un “dio spray”, come una volta lo ha definito Papa Francesco. Noi crediamo nel Dio del Vangelo, perché è Lui che ci ha salvati, che ha cambiato le nostre vite in un momento difficile, poco più di cinque anni fa.
L’incontro con Cristo ha determinato la nostra storia, il nostro matrimonio, è qualcosa che non può stare fuori dai modi in cui ci esprimiamo, anche a livello musicale.”
- Il matrimonio. Perché sposarsi? Per voi cosa è il matrimonio oltre che, come lo definisce Chesterton, un duello all’ultimo sangue? Un duello contro chi?
“Più che altro perché non sposarsi? Mi domando che cosa avessimo in testa prima dell’inizio del nostro cammino di conversione, quando a nessuno dei due interessava l’idea di sposarsi. Anzi, quell’idea ci faceva quasi ribrezzo.
La tomba dell’amore.
Una noia.
Invece il matrimonio è tutt’altro! Un’avventura pazzesca! Una follia!
Segno dell’amore di Cristo per la sua Chiesa! Qualcosa di umanamente impossibile.
Un duello all’ultimo sangue fra maschio e femmina, due universi diversi; un duello all’ultimo sangue con noi stessi, con il nostro egoismo; un duello all’ultimo sangue con quello di sotto, che non vuole assolutamente matrimoni cristiani. Ma i matrimoni cristiani, se funzionano, non funzionano perché sono bravi gli sposi… questo non c’entra niente. Solo se si mette Cristo al primo posto, le cose funzionano. Dio è amore. Senza mettere Lui al primo posto, le cose non funzionano. Prendono il sopravvento l’orgoglio e l’idolatria…”
- Un consiglio ai fidanzati e alle coppie che si stanno per sposare.
“Di dedicare del tempo, insieme e da soli, ogni giorno, alla preghiera. Al Rosario, in particolare. Non cinque minuti… dedicare tempo in abbondanza! Non si perde nulla, si guadagna il centuplo! La preghiera è la benzina della vita cristiana. Senza non si va da nessuna parte! “
Fonte:https://martibiblog.wordpress.com/2017/09/02/giuseppe-e-anita-mienmiuaif/
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