“TU DISTRUGGI I FRATI IN ERZEGOVINA, IO DISTRUGGERO’ MEDJUGORJE”. ENNESIMO ATTACCO DEL GENERALE MAKSIMOV (KGB) CONTRO I VESCOVI DI MOSTAR. LA DIOCESI: SOLO BLASFEMIA
Non si placano le accuse nei
confronti dei due vescovi di Mostar (il defunto mons. Pavao Žanić e
l’attuale vescovo Ratko Perić) circa la loro presunta collaborazione con
il regime comunista per frenare e arginare il “fenomeno Medjugorje”. A
lanciarle è nuovamente un personaggio molto particolare: il generale
Maksinov (si dichiara componente del Kgb).
Mi ero già occupato di questo caso su questo blog: puoi vedere https://ilsegnodigiona.com/2017/06/08/medjugorje-colpo-di-scena-documenti-schock-accusano-zanic-e-peric-vescovi-di-mostar-di-aver-collaborato-con-il-regime-comunista-per-annientare-le-apparizioni-della-gospa-e-i-frat/ e https://ilsegnodigiona.com/2017/06/19/medjugorje-e-servizi-segreti-appello-della-diocesi-di-mostar-basta-calunnie-fateci-vedere-documenti-e-registrazioni-compromettenti-il-generale-maksimov-kgb-semplicemente-non-esiste/
E le nuove accuse sono contenute in un
altro film/documentario (dopo il primo che recentemente ha fatto molto
rumore dal titolo “Da Fatima a Medjugorje”) della durata di circa 30
minuti che circola sul web e nei social in cui il principale testimone,
il generale Maksimov, viene intervistato da un giornalista (non ho ben
capito chi sia).
Più o meno si tratta delle stesse
imputazioni che da tempo vengono rivolte ai due vescovi. In particolare,
questa volta, il generale Maksinov rivela che lui stesso avrebbe
incontrato il vescovo Perić a Roma sei volte, negli anni 2000, 2001,
2002, 2004, 2006 e 2008 per comunicargli il “lavoro” che il prelato
avrebbe dovuto portare a compimento. E il “lavoro” – secondo le
affermazioni del generale – sarebbe consistito in questo: “Tu distruggi i
frati in Erzegovina, io distruggerò Medjugorje”.
Insinuazioni considerate come “calunnie
blasfeme” dalla diocesi di Mostar che in un nuovo comunicato – a firma
del vicario generale Don Željko Majić (lo puoi leggere qui http://www.md-tm.ba/clanci/le-ostinate-calunnie-del-generale) – parla di “linciaggio dei vescovi di Mostar e di tutta la Chiesa Cattolica”.
La diocesi attende il momento “in cui
Maksimov – si legge nel comunicato – raccoglierà il suo coraggio da
generale, pari alla sua audacia diffamatoria, e anziché stare davanti
alle telecamere senza documenti, starà davanti al Vescovo con i
documenti”.
Aspettiamo nuovi sviluppi.
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